Teatro Amintore Galli: Ferdinando
Ferdinando è il giovane nipote dalla bellezza “morbosa e strisciante” di Donna Clotilde, baronessa borbonica che si è rifugiata, con la cugina povera Gesualda, in una villa della zona vesuviana, scegliendo l’isolamento come segno di disprezzo per la nuova cultura piccolo borghese che si va affermando dopo l’unificazione d’Italia.
Sarà lui a gettare lo scompiglio nella casa e a cambiare il corso degli eventi, mettendo a nudo contraddizioni, disseppellendo scomode verità e spingendo un intreccio apparentemente immutabile verso un inarrestabile degrado.
Nadia Baldi firma la regia di uno dei testi più famosi di Annibale Ruccello, che si concentra sull’insondabile mistero della mente umana. Così tra follie e incroci amorosi, Ferdinando mette in luce le connessioni esistenziali fra dramma e malinconia, comicità e solitudine, sottolineando questi contrasti attraverso una messinscena che mira a svelare gli opposti sentimentali disseminati in tutte le esistenze.