Rittochina, amaro chinato in versione toscana
La stagione d’oro dell’amaro italiano non conosce battute d’arresto. E il patrimonio di digestivi e di elisir alle erbe di matrice territoriale è in continuo aggiornamento con la nascita di nuove specialità. È il caso, ad esempio, di Rittochina – Chinato Toscano, amaro decisamente originale a livello di formulazione messo a punto da Tommaso Pieri, fondatore della Distilleria Urbana Italia Du.It di Firenze in collaborazione con l’amico e sommelier Davide D’Alterio (Enoteca Pinchiorri, Il Volto del Vino) e l’azienda agricola Marzocco di Poppiano (Fi).
Si tratta, infatti, di un amaro chinato a base di vino: il Canaiolo, vitigno a bacca nera diffuso soprattutto nell’Italia centrale, proveniente dalla vigna del Pretale a Poppiano che si distingue per acidulità, sapidità, tannicità e legnosità. Tutte caratteristiche che si combinano perfettamente a un composito mix botanico di erbe e di spezie (in cui spiccano china, fave di cacao, genziana, rabarbaro, coriandolo, anice verde, finocchio, arancio e arancio amaro di Curaçao) per dare vita a un prodotto distintivo con una gradazione alcolica di 20° vol. «È un amaro fuori dagli schemi – spiega Tommaso Pieri a Bargiornale – frutto della mia passione per la liquoristica e di quella di Davide D’Alterio per il mondo dei vini ed è un prodotto che si rivolge in particolare a tutti gli amanti e appassionati di vini che di regola non gradiscono i digestivi mainstream generalmente molto dolci e poco amari».
Non solo amari. Anche bitter, vermouth, gin e grappe
Il consiglio di Pieri è di proporre Rittochina in purezza, evitando il ghiaccio. In alternativa, si può raffreddare il prodotto in frigo e servirlo a una temperatura non inferiore ai 5 °C. L’amaro si candida, ovviamente, a giocare il ruolo di ingrediente principe in alcuni cocktail iconici. «A tal proposito – aggiunge Pieri – abbiamo rivisitato le ricette di miscelati da aperitivo classici come, ad esempio, il China Spritz a base di Rittochina e Pompelmo Plose. O come il Negroni Chinato, a base di Rittochina, che sostituisce il classico vermouth rosso, Bitter Firenze, prodotto dalla Distilleria Du.It, e un London Dry Gin composto da pochissime botaniche (ginepro, coriandolo, radice di angelica) firmato sempre dall’azienda fiorentina. Il portafoglio della distilleria fiorentina include una rosa di liquori e distillati prodotti a livello artigianale, in tiratura limitata e pensati per il canale bar. Tra gli amari si ricordano Assedio, prodotto spiccatamente amaro dal carattere austero (30% vol.) e IPA, Italian Pale Amaro (25% vol.). Ma non mancano anche vermouth (Vermutte, 18% vol.), bitter (Bitter Firenze, 25% vol.), gin (London Dry Gin, 41% vol.), vodka (Love Kamikaze, 25% vol.), limoncello (Limonquelo, 28% vol.) e Ratafià di amarene (20% vol.). A chiudere il cerchio, le grappe Route 22, distillato reinterpretato, come d’altronde tutti gli altri prodotti della distilleria, in chiave toscana.
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