Repubblica di San Marino


San Marino
Una Libertà secolare scolpita nella roccia Un caloroso messaggio, Benvenuti nell’antica Terra della Libertà, accoglie gli oltre due milioni di visitatori che annualmente visitano la Repubblica di San Marino, fondata secondo la tradizione nel 301 d.C. dal tagliapietre Marino, originario dell’isola di Rab, nell’attuale Croazia. Dal piccolo nucleo di seguaci del Santo si è sviluppata nei secoli una comunità organizzata che ha saputo proteggere dagli innumerevoli tentativi di conquista il proprio territorio, che dal 1463 occupa una superficie di 61Km2 .

Dopo una decina di chilometri in breve salita, ci si ritrova ai piedi del Monte Titano, nell’antico Borgo Maggiore, l’antico Mercatale che ha conservato, immutata nei secoli, l’antica impronta delle piazze comunali del XIII secolo. Una funivia offre un comodo servizio, con partenze ogni 15 minuti, che consente di raggiunger il cuore della capitale, San Marino, dolcemente poggiata sulle pendici del monte Titano (mt. 750 s.l.m.) in soli due minuti.

Il Centro Storico, racchiuso entro mura fortificate, offre al visitatore l’opportunità di un intrigante percorso fra caratteristiche contrade di un’epoca lontana, innumerevoli angoli e scorci panoramici di incomparabile bellezza, sentieri che si inerpicano fino a raggiungere le tre torri medievali, costruite dai Sammarinesi quale valido sistema di fortificazioni collegate fra di loro per mantenere, immutata nei secoli, la propria Libertà. che, dalla cima del monte Titano, osservano la meravigliosa vallata sottostante. Dalle rocche l’occhio del visitatore scorge un suggestivo panorama tinto delle diverse sfumature: fanno da cornice le dolci pendenze dell’Appennino Tosco-Emiliano che progressivamente scendono fino alla riviera adriatica.

Nel cuore del centro storico, in Piazza della Libertà si erge il Palazzo Pubblico, sede del Consiglio Grande e Generale (il Parlamento sammarinese). Ricostruito in stile neo-gotico alla fine del XIX secolo, il discorso di inaugurazione fu tenuto da Giosuè Carducci.
Lasciando Piazza della Libertà una breve salita conduce alla Basilica del Santo. In stile neo-classico risale al secolo XIX. L’interno, con tre navate e sette altari, è ricco di statue e quadri di notevole valore. L’altare maggiore, opera del Tadolini, ospita la statua e l’urna con le ossa del Santo. A lato della Basilica si trova la Chiesetta di San Pietro accanto alla quale sono rimaste intatte le scale e i giacigli di pietra scavati nella roccia dai santi Marino e Leo.

Un habitat e un paesaggio con qualità estetiche così speciali che l’Unesco ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità. Secoli di indipendenza (dal 1200) per “l’unica città stato che sussiste quale testimonianza eccezionale della istituzione di una democrazia rappresentativa fondata sull’autonomia civica e l’autogoverno…”

Una storia straordinariamente unica quella di San Marino, che si rispecchia in un ordinamento istituzionale originale e per certi versi esemplare: i Capi dello Stato, che sono due, durano in carica per soli sei mesi, presupponendo la impossibilità di usare il potere per acquisire posizioni personali di privilegio.

Tradizione e cerimonie particolarmente suggestive rivivono, immutate da secoli, in occasione delle più importanti festività istituzionali sammarinesi : il 1° Aprile e 1° Ottobre di ogni anno San Marino celebra l’ingresso dei Capitani Reggenti, i due Capi di Stato che reggeranno la Repubblica per i sei mesi successivi., con una cerimonia particolarmente suggestiva che si svolge da secoli seguendo un antico protocollo. Il 3 settembre si celebra la Festa del Santo Patrono e anniversario di Fondazione della Repubblica con una grandiosa festa popolare in cui rivivono antiche tradizioni, tra cui la disputa del Palio delle Balestre Grandi.Notizie aggiuntive: 
Cucina tipica:
L’enogastronomia, tradizionale punto di forza dell’ospitalità romagnola, offre prodotti tipici certificati con marchio di origine e qualità.
Tra i dolci è tipica una torta, detta dei Tre Monti, dalla pasta consistente e friabile allo stesso tempo. Dolci tipici sono anche il caciatello, dessert a base di latte, zucchero, uova e limone.
Vini:
Nella Repubblica, all’interno della regione Romagna, si produce una vasta gamma di vini sia bianchi che rossi e spumanti.
Per i bianchi ricordiamo il Biancame e la Ribolla, freschi e leggeri.
I rossi provengono dal Sangiovese e in loco sono chiamati Brugneto di San Marino. Il Brugneto è un buon vino che tocca i massimi livelli qualitativi nella versione Riserva.
Il Moscato proposto come vino da dessert ricorda il piemontese Asti Spumante ed è brioso, dolce e molto gradevole.
Tutti questi vini sono venduti e difesi dal Consorzio vini tipici di San Marino. Il marchio “Identificazione d’Origine” tutela e valorizza la vitivinicoltura sammarinese.
Acquisti e souvenir:
Per acquistare oggetti di oreficeria e argento sbalzato rivolgersi ai tanti negozi qualificati presenti sul territorio.
Presso l’Azienda Autonoma di Stato di Numismatica e Filatelia si trovano monete e francobolli da collezionismo. Le monete sono suddivise in Ordinarie, spendibili anche in Italia, Argento, solo commemorative, Oro espresse in scudi e spendibili soltanto a San Marino.
Dintorni:
Il territorio della Repubblica di San Marino è diviso in nove Castelli; il primo di essi è il Castello di Città, il nucleo più antico che ha sede sulla sommità del Monte Titano.
Nel Castello di Serravalle si può salire sulla Rocca, a Borgomaggiore si può ammirare il Santuario progettato dall’architetto Michelucci.
In tutti i Castelli c’è qualche curiosità o resti antichi; ad esempio a Montegiardino è stato ristrutturato un castello edificato in parte su una Rocca malatestiana.
Il Monte Titano offre al visitatore bei parchi e pinete come a Montecerreto, a Montecchio e il percorso vita a Domagnano.
Nel Museo dell’Emigrante, Antico Monastero di Santa Chiara, tel. 0549/885171, attraverso una interessante raccolta di documenti ed immagini, viene raccontata una pagina importante della storia sammarinese.
La Clessidra Atomica, in Via Eugippo, si “anima” ogni volta che una bomba atomica viene disattivata.

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