Randagi: il nuovo bancone di Carmine Angelone e soci è un inno allo street bar

“Home Street Home”, si legge sulla parete accanto al bancone di Randagi, il nuovo locale a Napoli di Carmine Angelone (co-fondatore de La Fesseria), Luigia Frezza e Federica Mazzei ( del Pepi Vintage Room, storico cocktail bar napoletano), ed Elio Esposito, già socio di Angelone. Nuovo ma non del tutto: aperto a dicembre del 2024, il locale nasce dalle ceneri del DopoTeatro, un bar già di proprietà di Angelone ed Esposito. «Ero co-titolare e con i miei ex-soci e si pensava di chiuderlo. Tuttavia, io ed Elio abbiamo deciso di rilevarlo, per lanciare un nuovo progetto con Luigia e Federica, con le quali abbiamo un lungo rapporto di amicizia».
Il concept è quello di uno street bar a tutto tondo, da vivere come se fosse il prolungamento della strada. «È un locale – racconta Angelone – pensato per le persone che amano veramente vivere la notte, la strada, insomma, per randagi appunto, da qui, quindi il nome. L’esigenza era quella di rivoluzionare quello che è stato il bar napoletano negli ultimi 3-4 anni, ovvero con numerose bottiglie esposte su scaffali, più orientato al prodotto. Vogliamo ritornare a un bar che sia luogo di incontro fra il bartender e le persone. Un posto di intrattenimento, con musica, dj set e live, tutto improntato sulla street art napoletana».
Sviluppato su 90 metri quadri con 30 sedute disponibili, un divano sistemato all’esterno e con pareti che ospitano opere di giovani artisti emergenti napoletani che variano ogni mese, Randagi propone una miscelazione semplice, con l’intenzione di offrire anche cocktail alla spina. «La miscelazione è molto essenziale, abbiamo introdotto anche qualche draft cocktail, per il momento tre, ma l’intenzione è quella di ampliare le proposte. Crediamo che questo tipo di offerta possa rappresentare il futuro, non prossimo, di Napoli». Attualmente i drink spillati sono un Campari Seltz, Aperol Spritz e Espresso Seltz (4 euro l’uno). Quest’ultimo è una versione briosa dell’Espresso Martini, con liquore al caffè, caffè espresso e vodka, frizzante poiché carbonato con Co2.
Randagi è un locale in evoluzione. Fra le idee in cantiere, quella di allestire un grande schermo dietro al bancone in cui verrà esposto il menu (al momento non c’è una drink list) e realizzare un servizio da asporto dove verranno proposti cocktail in lattina. Mentre i primi signature cocktail (venduti a 10 euro) cominciano a prendere forma, per ora si ascoltano le richieste del pubblico. «Facciamo molti Negroni e molti classici – spiega Angelone -, mentre per le birre abbiamo una collaborazione il Vetra beer, una birrificio artigianale milanese».
Fra le proposte della casa che troviamo ‘a Zoccola, con cordiale ai lamponi e ibisco, lime, tequila bianca e splatter, soda al pompelmo rosa e bordatura di sale al lampone e ibisco, ‘a Mucia (mangiatore di manzi, ndr) con menta selvatica, aperol, violetta, limone e bordatura di cristalli di viola e ‘o Muschill con gin (Plymouth) vermouth lillet blanc, guarnito con cipollina al vermouth Carpano classico. Aperto tutti i giorni dalle 18 alle 21 viene anche offerta gratuitamente la tipica “marénna” (merenda, ndr) napoletana: piccole rosette farcite con salsiccia e friarielli, mortadella o peperoni.
L’articolo Randagi: il nuovo bancone di Carmine Angelone e soci è un inno allo street bar è un contenuto originale di bargiornale.