Nuovi prestigiosi riconoscimenti internazionali per Nonino
Due nuovi prestigiosi riconoscimenti internazionali rendono ancora più ricco il palmares Nonino. Riconoscimenti che la distilleria friulana si è aggiudicata in due delle più importanti competizioni a livello mondiale dedicate al mondo spirit: l’Aperitivo Nonino BotanicalDrink, eletto Aperitivo dell’Anno International al Meininger’s International Spirits Award Isw, e l’Amaro Nonino Quintessentia Riserva, che invece ha trionfato alla Ultimate Spirit Challenge 2022, classificandosi al primo posto nella categoria Amari, aggiudicandosi il Chairman’s Trophy, il massimo riconoscimento assegnato in questa competizione.
L’Aperitivo Nonino fa il bis
Per quanto riguarda l’Aperitivo Nonino BotanicalDrink (alc 21% in vol) si tratta del suo secondo trionfo consecutivo nella stessa competition (leggi Trionfo per L’Aperitivo Nonino BotanicalDrink al Meininger’s International Spirits) a testimonianza dell’eccellenza del prodotto. Un prodotto che ha le sue origine nel 1940 e che costituisce un esempio emblematico di come arte della distillazione e innovazione siano un tutt’uno in casa Nonino. La sua ricetta fu creata da Silvia Nonino, tra le prime donne mastro distillatrice in Italia, che, rimasta vedova, prese la guida della distilleria, creando l’Aperitivo Bianco, fatto con sole botaniche del Friuli. Ricetta rivisitata nel 2018, da Cristina, Antonella, Elisabetta e Francesca, la nuova generazione di donne Nonino, che vi hanno aggiunto ÙE Acquavite d’uva Monovitigno Fragolino Vigna Nonino, distillata con metodo discontinuo artigianale, negli alambicchi in rame a vapore della famiglia. A questo si aggiungono le infusioni di fiori, frutta e radici, accuratamente selezionati ed essiccati a bassa temperatura per conservare inalterata l’intensità naturale di profumi, sapori e colori. Il risultato è un aperitivo 100% vegetale, dal colore giallo intenso naturale, fresco, fruttato con note agrumate e sentori di frutti di bosco e leggermente amaricante, perfetto da servire fresco con ghiaccio e twist di limone, con bollicine o da utilizzare in miscelazione, per dare vita a originali drink.
Il trionfo dell’Amaro
Altrettanto prestigioso il successo dell’Amaro Nonino Quintessentia Riserva 24 mesi (alc 35% in vol), che vanta un invecchiamento di 24 mesi in barriques di Rovere e piccole botti. «Forte note di acquavite avvolte da aromi di spezie tostate, di bucce di arancia rossa essiccata, sandalo e corteccia di cannella. Al palato è piuttosto secco, con note di noce di cola, pino e liquore all’arancia. Il finale è meravigliosamente complesso e persistente». Così recita la scheda di valutazione con la quale la giuria dell’Ultimate Spirit Challenge, presieduta da Paul Pacult, tra le massime autorità nel campo degli spirit, ha motivato l’assegnazione del Chairman’s Trophy al prodotto.
Questo amaro costituisce un tributo ad Antonio Nonino, della terza generazione di distillatori della famiglia, autore dell’Amaro Carnia negli anni Trenta del secolo scorso, un infuso di erbe delle montagne friulane in grappa da lui stessa distillata. L’Amaro Carnia, che rappresenta la ricetta originaria dell’Amaro Nonino, veniva custodito in piccole botti di legno, che lo arricchivano di nuove note e aromi. Successivamente, la moglie Silvia, ne rivede la formula, aggiungendovi botaniche di terre lontane e dando vita all’Amaro del Friuli. La nuova generazione delle signore Nonino, dopo lunghe ricerche e sperimentazioni, è intervenuta nuovamente sulla ricetta, sostituendo la grappa con ÙE Acquavite d’uva invecchiata in barrique per più di 12 mesi e sottoponendo l’amaro a un processo di invecchiamento di oltre 2 anni. Invecchiamento che avviene in barriques e piccole botti in una Cantina dedicata, la numero 7, sotto sigillo e controllo dell’Ufficio delle Dogane e dei Monopoli. Anche in questo caso con risultati esaltanti. L’invecchiamento esalta infatti la componente di ÙE, dando vita a un prodotto di grande morbidezza ed eleganza e dalle note avvolgenti, che iniziano con profumi di sottobosco autunnale e muschi che lasciano il posto a profumi di uvetta sultanina e passito. Sentori balsamici bilanciano le note amare di rabarbaro, accompagnate da sentori di arancia flambata e vaniglia caramellata. Un amaro ideale come dopopasto, da servire a temperatura ambiente in bicchiere ballon, ma ottimo anche fresco, e perfetto per accompagnarsi a cioccolato fondente, dolci con frutta secca e sigari.
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