La nuova drink list del Rome Edition è un Big Bang di sapori e bicchieri in 3D
Nella Punch Room dell’hotel romano, il bar manager Riccardo Di Dio Masa presenta la sua drink list ispirata ai viaggi: 15 punch in bicchieri scenografici

Tutte le strade portano a Roma. Anzi, al Rome Edition di Roma, si direbbe dopo aver assaggiato la nuova drink list firmata dal bar manager Riccardo Di Dio Masa, che da qualche tempo ha preso servizio nella bellissima Punch Room dell’hotel a due passi da via Veneto. Ma andiamo con ordine, partendo dall’opening di questo hotel di una catena di lusso, che da poco più di un anno ha messo la sua bandierina nella Città Eterna. Novantatre camere, ma soprattutto una hall scenografica dai soffitti altissimi (indimenticabile il biliardo in marmo bianco con tappeto rosso all’ingresso) che dà la possibilità di scegliere con cosa ci si vuole intrattenere: a destra con la cucina del ristorante signature Anima, affidata allo chef Antonio Gentile; al centro con l’esclusivissima Jade Room, una chicca in verde giada da utilizzare per piccole riunioni alcoliche; ma soprattutto a sinistra lo speakeasy non troppo nascosto Punch Room, capitanato come dicevamo da Riccardo Di Dio Masa, che propone un ottimo connubio di cocktailerie e di cucina da bar.

Qui entriamo nel vivo della questione: Punch Room di nome e di fatto, nel senso che qui si trovano cocktail ispirati al concetto di Punch (un equilibrio di sapori, ottenuto combinando cinque elementi, ovvero spezie, infusi, zuccheri, sour e bitter), che su richiesta vengono serviti in contenitori da condivisione, fra cui alcuni dal sapore vintage, deliziosi. Finora avevano viaggiato con la drink list corporate, ma dopo mesi intensi di lavoro Di Dio Masa e la sua brigata hanno tirato fuori quella che scherzando chiamano la Bibbia: ovvero una nuova drink list che è una vera e propria pubblicazione rilegata con cura, nonché un viaggio tra realtà e fantasia. Quindici proposte che ci portano in luoghi da scoprire, ripercorrendo la tradizione marinara di chi beveva i punch sulle navi che portavano nelle Indie. Grecia, Inghilterra, Irlanda, Scozia e Francia, sono solo alcuni dei luoghi toccati da questo viaggio sensoriale: ogni cocktail si caratterizza per gli ingredienti, selezionati per rappresentare l’identità gastronomica del paese a cui è ispirato, oppure una tradizione, una storia. Ma come si suol dire l’occhio vuole la sua parte e il team di Punch si è divertito a elaborare bicchieri ad hoc per ogni cocktail, facendosi aiutare da un’azienda che realizza contenitori con la stampa 3D. Alcuni sono direttamente il bicchiere (attenzione: per utilizzare questi eclettici “bicchieri” in fibra di mais bisogna ricordarsi di settare la lavastoviglie con una temperatura un po’ più bassa!), in altri casi è il contenitore che si apre, magari con un tocco di fumo a favore di fotocamera dello smartphone! È il caso dello spettacolare Big Bang, dedicato all’Inghilterra: un milk Punch servito dentro a un plastico del Big Ben, che unisce Gin Tanqueray Ten e Arrak a tè infuso al popcorn, spezie, latte chiarificato e agrumi. Altre creazioni includono omaggi alla mitologia greca (qui il bicchiere a forma di testa di Zeus), al folklore scozzese (con un piccolo mostro di Lochness che galleggia nel drink) e così via.

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