Jack Daniel’s lancia in Italia i nuovi whiskey Bonded series
Si allarga la famiglia Jack Daniel’s. La distilleria di Lynchburg, Tennessee (Usa), ha lanciato due nuovi prodotti, Jack Daniel’s Bonded Tennessee Whiskey e Jack Daniel’s Triple Mash Blended Straight Whiskey, le prime referenze della Bonded Series, la linea super premium che esalta l’eccellenza della produzione di whiskey dell’iconico brand.
Disponibili da ottobre, le nuove referenze sono state presentate al pubblico italiano in una serata dalle atmosfere anni Trenta del White Rabbit, speakeasy nel quartiere Isola, a Milano.
Entrambi i nuovi prodotti hanno la particolarità di essere whiskey bottled-in-bond, ovvero realizzati secondo le quattro prescrizioni previste dal Bottled in Bond Act del 1897: distillati da una singola distilleria, durante una singola stagione di distillazione, maturati in un magazzino doganale governativo per almeno quattro anni e imbottigliati a 100 proof, cioè con un volume alcolico del 50%. «Si tratta di una legge del governo americano nata a fin Ottocento per garantire al consumatore la purezza dei distillato, e che vieta l’aggiunta o la sottrazione di qualsiasi materiale o l’applicazione di qualsiasi metodo o processo che modifichi o alteri la condizione o il carattere del prodotto originale, tranne l’aggiunta di acqua per la riduzione del grado alcolico – ha spiegato Francesco “Ciuciu” Spenuso, advocacy manager per l’Italia di Jack Daniel’s, che ha presentato agli ospiti le due novità -. Con questi prodotti rendiamo quindi omaggio alla tradizione dell’american whiskey, della quale Jack Daniel’s è un emblema, ma anche offrire agli amanti del brand nuove espressioni dei nostri whiskey». Un omaggio alla tradizione della casa che si esprime anche nella bottiglia, ispirata al design originale di quella storica del 1895.
I nuovi prodotti
Entrando più nel dettaglio dei nuovi prodotti, Jack Daniel’s Bonded è composto secondo l’originale ricetta dello storico Old n.7, 80% mais, 12% malto d’orzo e 8% segale, e viene fatto maturare in botti di rovere selezionate a mano che gli conferiscono un colore più scuro e sapori e aromi più profondi. «Possiamo dire che è una versione all’ennesima potenza dell’iconico Jack, con un carattere più duro e audace, datogli dal grado alcolico sostenuto e arricchito dal portato del rovere, con le sue note di legno, mandorla e noce pecan, che si aggiungono a quelle fruttate e dolci tipiche dell’Old n.7, di banana, miele, vaniglia, caramello per un finale dove emergono le note speziate di pepe nero, caffè e cuoio».
Jack Daniel’s Triple Mash è invece una miscela di tre whiskey bottled-in-bond: 60% Jack Daniel’s Tennessee Rye, composto a sua volta dal 70% segale, 12% orzo, 18% mais, 20% Jack Daniel’s Tennessee Whiskey (il classico Old n.7) e 20% Jack Daniel’s American Malt, un single malt americano di orzo maltato. Tutti e tre i whiskey sono ovviamente prodotti nella distilleria di Lynchburg, nella stessa stagione di distillazione e invecchiano singolarmente per almeno 4 anni per poi essere blendati e infine imbottigliati con 50% di alcol in volume. «Il risultato finale è un blended straight whiskey di grande fascino, dove a dominare è la segale, con il suo portato dry e le sue note erbacee, mentolate e speziate di pepe nero, per poi lasciare emergere note fruttate di frutta secca (uvetta, fico e dattero), malto e quercia per chiudere con un finale più dolce, con note di vaniglia, miele e cioccolato, ha raccontato Spenuso.
Ricchi e complessi, entrambi i whiskey, oltre che a essere serviti lisci, si prestano bene anche per l’uso in miscelazione. «Lavorano molto bene in tutti i grandi classici a base di whiskey americano – ha spiegato l’adovacy manager -. Jack Daniel’s Bonded per esempio è perfetto per realizzare Old Fashioned, Whiskey Sour, Boluvevardier, e molto intrigante utilizzato in un Manhattan. Perfetto per i classici è anche Jack Daniel’s Triple Mash, dove però occorre un po’ di attenzione a ben bilanciare la sua parte secca, mentolata ed erbacea, che lo rende eccezionale per realizzare drink in stile Mint Julep».
E proprio due grandi classici, quali il Boulevardier e l’Old Pal, rispettivamente a base Bonded e Triple Mash, sono gli hero cocktail dei due nuovi prodotti. Cocktail che sono stati proposti durate la serata, alla quale hanno fatto da sottofondo le note jazz del duo Mario Marotti al pianoforte e Stefano Pennini alla tromba, preparati da Diana Ferent, bar manager del White Rabbit.
Le ricette Jack Daniel’s
Boulevardier
Ingredienti:
35 ml Jack Daniel’s Bonded Tennessee Whiskey, 30 ml vermouth rosso, 25 ml bitter
Preparazione:
stir
Bicchiere:
tumbler basso
Guarnizione:
scorzetta di arancia
Old Pal
Ingredienti:
35 ml Jack Daniel’s Triple Mash Blended Straight Whiskey, 30 ml vermouth dry, 25 ml bitter
Preparazione:
throwing
Bicchiere:
coppetta
Guarnizione:
scorzetta di limone
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