Ginarte, premium gin toscano, si veste di Street Art
A partire dal suo primo “vernissage” nel 2018, si è distinto per la sua attenzione speciale, verso il mondo dell’arte e degli artisti. L’associazione di Ginarte, premium dry gin fiorentino, con l’arte è stata declinata in maniere diverse. Sia con omaggi a grandi artisti del passato (da Frida Kahlo al grande artista rinascimentale Jacopo da Pontorno rivisto da Lou Thiessen) sia con opere realizzate, ad hoc, da artisti contemporanei. Questo legame non si limita a un semplice slancio estetico o a un esercizio di branding, ma si nutre di qualcosa di concreto, che va oltre la bottiglia e le apparenze. Perché l’essenza artistica di Ginarte risiede nel suo stesso contenuto. Nel distillato troviamo infatti, oltre alle bacche di ginepro rigorosamente raccolte in Toscana, alcune erbe che, con l’arte, hanno un legame particolare. La nepitella, per esempio, era utilizzata per l’estrazione del verde; dal cartamo, dalla reseda odorata e dalla robbia si estraeva il giallo e il rosso; mentre il pigmento blu, utilizzato da Piero della Francesca, veniva ricavato dal guado di Montefeltro. Ginarte è una tela, a forma di bottiglia, sulla quale sono state dipinte, tra le altre, le reinterpretazioni di tre dipinti del maestro del manierismo Pontorno ad opera di Lou Thissen; la celebrazione di un’icona dell’arte come Frida Kahlo; la tiratura limitata con il monogramma Gancini per Salvatore Ferragamo e la limited edition per il Drink Kong, ispirata al Giappone futuristico, disegnata da Studio Lord Z che dall’inizio del progetto Drink Kong si occupa della grafica e di tutto il sistema visual del locale.
«Dopo il successo delle etichette precedenti – afferma Francesco Bargellini, responsabile marketing e commerciale Ginarte – volevamo avvicinarci e approcciare forme artistiche nuove, di tendenza, e vicine a un pubblico giovane. Da qui la collaborazione con Manuela Merlo, in arte UMAN, artista e fondatrice di uman_art. Grazie a questa collaborazione la nostra bottiglia diventa una tela bianca, un muro, un mezzo di espressione e comunicazione per i disegni di Manuela e la sua street art. Questo è un progetto che vogliamo portare avanti, continuando a coinvolgere artisti affermati e nuovi talenti capaci di rappresentare visivamente il proprio spirito dell’arte sulle nostre etichette». Un messaggio, quello di Ginarte, celebrativo della forza comunicativa dell’arte, che va oltre le differenze di genere, di età e cultura. Un inno alla street art come espressione libera, senza confini, e che vede gli spazi urbani come ambienti di lavoro e che instaura una connessione tra l’artista, l’osservatore e l’urbanizzazione stessa, senza alcun limite o costrizione. Un linguaggio universale che si basa sull’emozione, e una forza che unisce anche in momenti di profonde divisioni. Così ne parla UMAN: «Il punto di forza della street art è sicuramente la fruibilità da parte di un pubblico ampio, è una forma d’arte accessibile, libera da schemi e confini e non confinata tra i muri di un museo. Muri, oggetti di utilizzo comune e persino bottiglie diventano spazi liberi su cui disegnare e liberare la propria creatività, rendendoli pezzi unici. Sono elementi totalmente in linea con la filosofia e i progetti di Ginarte, che da sempre mette a disposizione di street artist, designer e artisti la propria bottiglia, come un oggetto su cui creare un’opera unica e veicolare messaggi ed emozioni». Fino a qui il passato e il presente, ma per Ginarte ci sono già in cantiere dei progetti che si concretizzeranno nei prossimi mesi. Si parla, per esempio, di una seconda release per il Drink Kong, di una edizione per un noto marchio del design italiano e di una nuova versione aromatizzata che sarà lanciata nelle fiere di settore più importanti.
L’articolo Ginarte, premium gin toscano, si veste di Street Art è un contenuto originale di bargiornale.