Espresso Italiano Champion, il migliore barista è coreano
Lee Hyung Wook è il vincitore della competizione che vede i concorrenti misurarsi sulla realizzazione del migliore espresso italiano e di un cappuccino eccellente.

Lo scorso anno fu la barista e coffee trainer coreana Song Hye-Jin la prima donna a diventare campione del mondo di espresso italiano. Anche nel 2024 il trofeo è andato nelle mani di un coreano, Lee Hyung Wook, vincitore della finale di Espresso Italiano Champion che si è svolto all’Hotel Gallia in concomitanza con Iei Connect 2024. Al secondo posto si è piazzato il filippino Darwin Pontanos e al terzo l’italiana Ilaria Izzo . La consegna del trofeo è stata fatta proprio dalla campionessa uscente.

Lee Hyung Wook gestice il D:mine Cafe, una torrefazione con caffetteria situata a Gunpo City, nella  Corea del Sud, nei pressi di Seoul. È anche formatore per Italian Barista School, Iiac – International Institute of Coffee Tasters e Next Bean. Da otto anni segue la competizione di caffè italiano e si dice molto onorato della vittoria a Milano, aggiungendo «non vedo l’ora di imparare di più sull’espresso italiano».  Un pensiero in linea con l’attività di Iei, che da oltre 25 anni rappresenta l’Espresso Italiano all’interno della filiera: «dà molta soddisfazione vedere come la formazione, la ricerca scientifica e la promozione della cultura del nostro amato Espresso Italiano siano sempre più argomenti al centro di interesse», ha dichiarato il presidente Luigi Morello.

Per la prima volta nei campionati, quest’anno, sia la macchina per espresso sia i macinadosatori sono stati forniti da La San Marco. Come ha sottolineato Roberto Nocera, general manager dell’azienda, «La San Marco è orgogliosa di essere stata partner tecnico di Espresso Italiano Champion, una grande opportunità di formazione e confronto tra baristi di diversi paesi. Ritengo che questo campionato internazionale sia essenziale per promuovere nel mondo la qualità e il rito di una bevanda simbolo del made in Italy».

Hanno partecipato alla finalissima, oltre ai primi tre classificati, anche gli italiani Nicolas Mosco e Matteo Colzani, e il giapponese Shuichi Hino.

I prodotti presentati in gara hanno rispettato i parametri di qualità di Iei: per l’espresso una tazzina con circa 25 ml di caffè ornato da una crema consistente e di tessura molto fine, di color nocciola, con una bevanda sciropposa con aromi intensi e ricchi di note di fiori, frutta, cioccolato e pan tostato. Per il cappuccino una crema finissima e lucida, con un bilanciamento perfetto tra gli aromi del latte e quelli del caffè.

Anche quest’anno il vincitore ha meritato una borsa di studio da reinvestire, insieme all’aiuto di IEI, in attività formative nei prossimi mesi. Un messaggio questo che vuole passare per tutti i professionisti, non solo quelli affermati come il vincitore, e che ha come base l’importanza di continuare a studiare e confrontarsi sulla materia e sulle tecniche dell’arte di fare eccellenti espressi e cappuccini. 

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