Ditta Artigianale, ottima annata e nuova torrefazione
Ha aperto a Bagno di Ripoli la torrefazione di Ditta Artigianale, che chiude un anno molto positivo arrivando a 75 dipendenti

Taglio del nastro per Ditta Artigianale, che ha inaugurato la nuova torrefazione a Bagno di Ripoli, alle porte di Firenze: occupa 250 metri quadri con una tostatrice Brambati dalla capacità produttiva di oltre 300 chili di caffè al giorno. Responsabile di questa nuova realtà è l’head of coffee Francesco Masciullo, che si è formato affiancando Michele Anedotti e ha sempre accanto Francesco Sanapo, con cui si confronta al fine di trovare il miglior metodo di cottura e soprattutto confermare l’identità di un marchio che si fa sempre più strada in Italia e nel mondo.

Per Francesco Masciullo è un nuovo importante incarico e la testimonianza che il mondo del caffè offre percorsi decisamente interessanti: «il mio è stato e continua ad essere un cammino unico che mi sta portando a toccare con mano tutti i vari aspetti che mi legano al mondo del caffè, dal banco bar alla selezione del crudo fino a passare alla tostatura, che enfatizza la materia prima che si va ad acquistare – ci dice -. Credo che sia il sogno di ogni barista fare questo tipo di percorso e soprattutto lo consiglio a tutti. Non ultimo, mi occupo anche della vendita, cercando di acquisire clienti in italia e all’estero, portando il nostro brand e la qualità di ditta artigianale in tutto il mondo».

Ma torniamo alla nuova realtà, e alla sua tostatrice, che ha visto importanti investimenti per migliorare l’efficienza, ridurre i consumi e abbattere le emissioni, caratteristiche che la rendono quantomai all’avanguardia. La qualità dei materiali che utilizza, inoltre, permette di avere sempre più consistenza e ripetibilità durante la tostatura.

Il nuovo stabilimento rappresenta dunque un fiore all’occhiello per il territorio, e in esso Ditta Artigianale ha portato l’intera produzione delle sue 20 varietà di caffè, provenienti prevalentemente da Africa, Asia, America centrale e Sudamerica da filiere controllate, dove i singoli produttori utilizzano processi produttivi trasparenti e rispettosi dell’ambiente per offrire al consumatore finale un caffè di elevata qualità, capace di esaltare ogni sua caratteristica. L’ultimo, freschissimo di tostatura, è un Ethiopia Nifas Lafto, proveniente dalla regione dello Yirgacheffe: il caffè viene essiccato al sole e si presenta naturalmente dolce e leggero, indicato per estrazione con moka e filtro.

«L’apertura della nuova torrefazione ci permette non solo di incrementare la produzione, ma anche di garantire un caffè sempre eccellente, grazie all’utilizzo di macchinari innovativi – spiega Francesco Sanapo, co-fondatore di Ditta Artigianale insieme a Patrick Hoffer. – Inoltre, porterà in dote nuovi posti di lavoro, in quanto ci ha già permesso di assumere due nuove persone, ed altre due arriveranno entro la fine dell’anno».

Un’ottima annata. Ditta Artigianale, la prima linea italiana di caffetterie dedicata al consumo consapevole di caffè e microroastery, si appresta a chiudere un anno molto positivo, con ricavi che aumentano del 250% a livello di negozio, rispetto al 2021 e nuovi punti vendita a Firenze (ora sono quattro) e a Toronto (Canada) . È triplicato in appena due anni il numero dei dipendenti, che ora sono 75, dei quali la metà donne e con un’età media di 30 anni.

Per la nuova torrefazione Ditta Artigianale si avvale della collaborazione con BWT Water+More per il controllo dell’acqua. È stata attivata una collaborazione con Collettivo Giungla, che ha realizzato un graffito per raccontare il mondo del caffè, mentre l’organizzazione degli spazi è stata curata dallo studio di architettura q-bic di Luca e Marco Baldini e dal partner per l’arredamento Aba.

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