Co.So, il cocktail bar più famoso del Pigneto diventa un burger bar e si chiamerà Dude
La creatura di Giulia Castellucci e Benedetto Guarino diventa il primo fast Drink&Food della Capitale, affiancando alla bevuta una proposta da fast food
Co.So diventa Dude e già questa è una notizia. Il cocktail bar del Pigneto a Roma, il cui nome era acronimo di Cocktail&Social e che ha contribuito alla rivoluzione di questo quartiere, è oggi oggetto non solo di un rebranding, ma anche di un cambiamento della proposta. I cocktail ci saranno sempre, promettono i soci Giulia Castellucci e Benedetto Guarino, ma da oggi Dude diventa il primo fast Drink&Food della Capitale, affiancando alla bevuta anche una proposta da fast food, con protagonisti i burger.
L’idea di fondo è quella di combinare cibo e drink in un’esperienza unica e integrata, ovvero nei cosiddetti Combo, menu che integrano food&drink. «Non parliamo di pairing – dicono i soci di Dude -, ma food and drink non saranno neanche due mondi paralleli: vogliamo rompere le barriere tra questi due mondi».
Un esempio del menu Combo di Dude, il cui prezzo partirà da 12 euro

In altre parole, l’idea è quella di lanciare un burger bar, dove affiancare ai panini un buon drink di qualità. La domanda da cui prende le mosse il progetto è questa: «Non è possibile mangiare del buon comfort food sorseggiando un buon Martini o un Americano?». La risposta è il payoff del nuovo locale del Pigneto: “Spread love, it’s the dude way”. «Non è solo un invito a godere della buona compagnia – dicono – , ma un desiderio di creare un luogo inclusivo dove ognuno possa sentirsi a casa. La proposta culinaria, con i suoi diversi tipi di burger e side, insieme a un drink list che gioca con la cultura pop, mira a soddisfare sia il palato che il desiderio di socialità». Come spiegano i soci, l’obiettivo di Dude è attrarre sia i nostalgici dei fast food tradizionali sia coloro che sono in cerca di qualcosa di fresco e originale, con un’ispirazione underground newyorkese fra anni Ottanta e Novanta (i graffiti alle pareti lo confermano).

La proposta dei Burger è suddivisa in tre macro categorie: Old School, per gli affezionati delle ricette classiche (come il Cheeseburger, il Crispy o il Chicken Burger), gli Slurpy (in cui figurano i Fish, i Veg e il Biggie, una reinterpretazione del Big Mac) e i Supreme (in cui c’è anche qualche divagazione oltre il panino da fast food classico, con Ribs e Pastrami). Non mancheranno i side, rigorosamente fritti (come le fries, i nuggets, i gyoza e i gamberi fritti), nonché una selezione di milkshake (anche in variante alcolica), i Dizzle (una specie di Flurry) e altri dolci spiritosi come i brownie, i banana stick e i roll. Ferma restando la qualità delle materie prime, i prezzi accessibili, anche pensando al quartiere. E certamente la Combo è la soluzione più vantaggiosa e soddisfacente (a partire da 12 euro): si può creare un proprio set mixando il burger, le patatine e il drink.

Sullo specchio, la drink list di Dude è pensata sia per chi vuole ordinare un cocktail singolarmente, sia per chi vuole abbinarlo alla Combo. Strutturata in quattro filoni, che rappresentano quattro caratteristiche distintive dell’underground e della cultura pop: Music, Drug, Style, Art. «Ogni categoria è rappresentata da una mascotte che troverete all’interno del locale e per ciascun filone c’è un drink in bicchiere di carta, che sarà un drink draft». I prezzi dei cocktail varierà dagli 8 euro per i draft e i classici ai 9 per gli altri.

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