Chef Cannavacciulo firma un “Contrattino” con l’aperitivo in stile anni ‘50
Lo chef entra nel progetto Contrattino, il nuovo ready to drink a bassa gradazione, creato da tre big del beverage, Paolo Dalla Mora, Luca Gargano e Giorgio Rivetti, che rimanda al bitter tonic degli anni Cinquanta

Lo chef Antonino Cannavacciulo fa il suo debutto nel mondo beverage. Lo fa sposando il progetto Contrattino e quindi entrando in società con i tre big del settore che hanno dato vita al nuovo ready to drink: Paolo Dalla Mora, creatore di Gin Engine, Vermouth & Bitter Strucchi e Sgrappa, Giorgio Rivetti, proprietario di Contratto, storica cantina vinicola fondata a Canelli nel 1867, e Luca Gargano, presidente di Velier.

Una lunga storia

Contrattino è un bitter tonic innovativo e, insieme, che affonda le sue origini nel secolo scorso. È infatti il discendente del Contratto Tonic Bitter, lanciato dalla cantina di Canelli negli anni Cinquanta e molto di moda anche nel decennio successivo, reclamizzato come “l’aperitivo per gli intenditori” e oggetto di un’iconica campagna pubblicitaria dell’artista Mario Gros. Prodotto a sua volta che era una nuova declinazione dell’aperitivo Tonic Normal G. Contratto Canelli, che la cantina aveva messo sul mercato nel 1936, riscuotendo immediato successo, e che può essere considerato l’antenato dei moderni ready to drink. A questa storia di innovazioni che hanno contribuito a consolidare la tradizione dell’aperitivo italiano (Contratto nel 1933 aveva lanciato il Bitter Contratto e nel 1935 Contratto Aperitif, da allora sempre presenti nella catalogo della casa piemontese), si ricollega Contrattino, proponendone una nuova interpretazione.

Un perfetto equilibrio di sapori

Prodotto da Contratto e distribuito da Velier, il nuovo prodotto è un aperitivo ready to drink a bassa gradazione alcolica (alc 5,5% in vol) e 100% bio, frutto di una ricetta che ha richiesto ai suoi creatori circa due anni di ricerca. Ricetta che prevede l’uso di un mix di ingredienti, quali zucchero di canna, aromi naturali di piante officinali, agrumi e alcol sempre e tutti bio. Anche il suo colore rosa è tutto naturale, e derica dall’uso di succo concentrato di carota nera.

Un mix di ingredienti che regala al prodotto il suo carattere elegante, fresco e complesso e strutturato, in un perfetto equilibrio tra parte dolce, amara e aromatica, grazie anche a una parte amaricante variegata, che si differenzia dalla classica genziana o artemisia di molti aperitivi, e arricchito da una parte floreale piacevole e decisa, che ne amplifica il bouquet aromatico.

Custodito in un’elegante bottiglia in stile Art Déco da 20 cl, è da servire liscio freddo senza ghiaccio, liscio in bottiglia con ¼ di fetta d’arancia, o in “versione 1×2”, ovvero dividendo il contenuto della bottiglietta in due porzioni e aggiungendo la stessa quantità di bollicine: possibilmente di Alta Langa, come il metodo classico delle Cantine Contratto.

 

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