Meili Vodka è la nuova esclusiva di Compagnia dei Caraibi
Meili Vodka Copy of Copy of J&B_Bar back
L’azienda piemontese si è assicurata la distribuzione in esclusiva del nuovo marchio Usa di vodka, fondato dalla star di Hollywood Jason Momoa con il socio Blaine Halvorson

Non si ferma in casa Compagnia dei Caraibi la ricerca di brand innovativi e dinamici, con un occhio di particolare riguardo alla qualità e all’artigianalità, da inserire in catalogo. Prima new entry di quest’anno è Meili Vodka, giovane e già pluripremiato marchio Usa di vodka fondato dalla star di Hollywood Jason Momoa, famoso per aver interpretato il personaggio di Aquaman, con il socio e amico Blaine Halvorson, cofondatore, tra gli altri, del marchio di lusso MadeWorn.

La produzione

Prodotta nel Montana, Meili Vodka, che l’azienda piemontese ora distribuzisce in esclusiva in Italia, è ottenuta a partire da un mix di cereali autoctoni e stagionali, accuratamente selezionati, ma ha anche nel suo secondo ingrediente, l’acqua, la sua peculiarità. Questa proviene da una falda vecchia di 300 milioni di anni: un’acqua naturalmente pura che non necessita alcun trattamento o filtrazione.

Nata nel segno dell’alta qualità, la vodka viene distillata una sola volta proprio per preservare la qualità e le caratteristiche di quest’acqua e tutto l’aroma dei suoi cereali. Tutta la lavorazione viene eseguita artigianalmente e si conclude con un periodo di riposo del distillato che, prima dell’imbottigliamento, viene messo a “respirare” a oltre 3.000 metri d’altitudine, processo che gli conferisce un profilo gustativo morbido e distintivo.

Pura e versatile

Il risultato è una vodka (alc 40% in vol) autentica, estremamente pura e molto versatile, ideale sia da servire liscia o con ghiaccio sia per l’uso in miscelazione, per grandi classici, a partire da un raffinato Martini Cocktail, loro reinterpretazioni o per creazioni del tutto nuove. Un distillato contemporaneo, che annovera l’offerta di celebrity spirit dell’azienda, tra i quali già troviamo, per esempio, Tequiero Tequila, marchio fondato da Gué ed entrato nel portafoglio di esclusive lo scorso autunno (leggi Tequila Tequiero entra nel portfolio agavi di Compagnia dei Caraibi) e Heaven’s Door Whiskey, creata da Bob Dylan e Ryan Perry.

Un pack unico e sostenibile

Curata in ogni dettaglio, Meili Vodka è ,inoltre, attenta al tema della sostenibilità. A custodire la vodka è infatti una bottiglia realizzata con vetro 100% riciclato post utilizzo, che viene raccolto e rifuso. Il vetro così rigenerato, con tutte le sue imperfezioni, fa sì che ogni bottiglia sia unica.

 

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Svolta bio per Belvedere Vodka
Belvedere Organic Vodka
L’iconica referenza del marchio della luxury vodka diventa Belvedere Organic Vodka, prodotta utilizzando il 100% di segale polacca bio. A celebrare il passaggio al biologico anche un restyling della bottiglia

Belvedere Vodka taglia il traguardo del 100% bio. Il marchio di luxury vodka polacca del gruppo Moët Hennessy ha completato e certificato ufficialmente la sua transizione al biologico per la sua Belvedere Original che ora diventa ufficialmente Belvedere Organic Vodka. Una transizione che porta a un livello di eccellenza ancora superiore il prodotto, aggiungendovi un ulteriore elemento distintivo a quelli che già lo caratterizzano: alta qualità e sapienza artigianale.

Belvedere Organic Vodka (alc 40% in vol) è prodotta con sola segale polacca coltivata secondo i dettami dell’agricoltura biologica. La materia prima viene lavorata nella distilleria di Polmos Żyrardów, la più longeva della Polonia, fondata nel 1910, con un processo produttivo che prevede quattro distillazioni e la diluizione del distillato finale con purissima acqua artesiana, attinta a una grande profondità nel sottosuolo e filtrata 11 volte. Processo che unito alla qualità della materia prima dona a questa vodka il suo sapore deciso e il carattere intenso. Morbida e delicata al palato, il suo gusto è strutturato ed elegante, con sentori di mandorla, vaniglia e pepe bianco, che chiude con un finale fresco e puro.

Peculiarità che la rendono ideale da servire liscia oppure on the rocks e da utilizzare in miscelazione, sia in grandi classici e loro rivisitazioni sia per creazioni originali. Un esempio di grande cocktail da realizzare con Belvedere Organic Vodka è per esempio il Cosmopolitan, classico contemporaneo dove la morbidezza del distillato va ad unirsi al triple sec, esaltando la freschezza del succo di lime e del succo di mirtillo.

Si rinnova la bottiglia

A suggellare la transizione al bio alcuni cambiamenti sul pack, che vanno a impreziosire la bottiglia, grazie all’introduzione di alcuni particolari. Nello specifico, un nuovo tappo e un’etichetta dorati ne adornano il collo, mentre sullo sfondo l’iconico palazzo Belvedere, lo storico palazzo reale di Varsavia da sempre simbolo del marchio, è stato rivisto con una finestra che brilla d’oro, come ci fosse una luce accesa, in onore del colore aureo della segale.

La nuova campagna

Altra novità di Belvedere Vodka è la nuova campagna media, firmata dall’artista Tyler Mitchell, fotografo di moda e regista di Brooklyn. Famoso per la sua capacità di catturare l’essenza della cultura moderna, con uno stile energico e un’estetica lussuosa che rivela come può apparire la vita quando ci liberiamo delle catene delle convenzioni sociali e abbracciamo la libertà d’espressione, la campagna, attraverso una serie di ritratti intimi, invita alla riflessione sul dualismo che ci circonda: l’intersezione tra alta moda e vita quotidiana, la convivenza del lusso con il fascino autentico di spazi urbani o non convenzionali.

Ogni ambientazione degli scatti, dalla strada secondaria al bagno, dall’attico al parco giochi, funge da tela che esamina questi contrasti, dando vita a una straordinaria fusione di opulenza e quotidianità. Una dualità ambigua che vuole innescare un ricordo o stimolare l’immaginazione degli spettatori, la cui attenzione è attratta da tali prospettive divergenti, e invitarli a vivere la vita liberandosi dalle catene delle aspettative per lasciarsi sorprendere dall’inatteso.

La ricetta

Cosmopolitan


Ingredienti:
45 ml Belvedere Organic Vodka, 25 ml triple sec, 25 ml succo di lime, 10 ml succo di mirtillo
Preparazione:
shake and strain
Guarnizione:
scorza fresca d’arancia
Bicchiere:
coppa

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Sca Italy introduce un nuovo format per la formazione e le competizioni nel settore del caffè
Sca Italy _competizioni@micheleilluzzi
Il nuovo progetto prevede una serie di appuntamenti itineranti per promuovere la cultura del caffè specialty e creare occasioni di confronto tra professionisti e aziende. Si parte da Tirreno CT a Massa Carrara e Horeca Expoforum a Torino

La sezione italiana della Specialty Coffee Association (Sca Italy) ha annunciato un nuovo format dedicato alla formazione e alle competizioni nel settore del caffè, con particolare attenzione a studenti, giovani professionisti e operatori del comparto horeca. Il progetto verrà avviato nel 2025 con due eventi principali: Tirreno CT a Massa Carrara (23-26 febbraio 2025) e Horeca Expoforum a Torino (16-18 marzo 2025).

Questa iniziativa prevede una serie di appuntamenti itineranti con l’obiettivo di promuovere la cultura del caffè specialty e creare occasioni di confronto tra professionisti e aziende.

Il nuovo format di Sca Italy si articola in due aree principali: Le competizioni Sca Italy, che offriranno ai partecipanti la possibilità di accedere al circuito ufficiale delle gare nazionali e Il “Villaggio del Caffè”, un’area espositiva dedicata alle torrefazioni italiane, dove aziende e produttori potranno presentare i propri caffè specialty.

Le competizioni sono pensate per facilitare l’ingresso di nuovi talenti nel mondo delle gare Sca, e sono rivolte a tutti, in particolare ai giovani e agli studenti degli istituti alberghieri.

Il programma degli eventi

Tirreno CT (23-26 febbraio 2025, Massa Carrara)

  • 23 febbraio – Workshop formativi su tecnologie di estrazione, manutenzione delle attrezzature e metodi di preparazione del caffè.
  • 24 febbraioCoffee Triathlon, una gara in cui i partecipanti dovranno preparare un espresso, un caffè filtro e un cocktail con lo stesso caffè. Il vincitore otterrà un posto per le selezioni ufficiali SCA Italy.
  • 25 febbraioLatte Art Throwdown 1vs1, una sfida diretta tra due baristi per la realizzazione della miglior latte art. Il vincitore accederà alle selezioni ufficiali per i Campionati Italiani di Latte Art 2026.
  • 26 febbraio – Talk sul mondo del caffè, con focus su sostenibilità, innovazione e mercato.

Horeca Expo Forum (16-18 marzo 2025, Torino)

  • Durante tutto l’evento – Villaggio del Caffè con esposizione e degustazioni da parte di torrefattori italiani.
  • 17 marzo – Coffee Triathlon, seconda tappa del format competitivo.
  • 18 marzo – Latte Art Throwdown, con accesso alle selezioni ufficiali dei Campionati Italiani di Latte Art 2026.

Le competizioni: un’opportunità per i nuovi talenti

L’introduzione del Coffee Triathlon e del Latte Art Throwdown rappresenta un’occasione per giovani baristi e professionisti emergenti di entrare nel circuito delle gare Sca. I vincitori avranno accesso alle selezioni ufficiali per le finali nazionali, con premi che includono copertura delle spese di viaggio e alloggio.

Le iscrizioni alle competizioni sono ancora aperte e gratuite. Gli interessati possono candidarsi inviando il proprio curriculum a events@scaitaly.coffee.

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Segnali di ottimismo da Beer & Food Attraction. Prima parte: Le Birre
Ben 600 espositori con 1.217 marchi hanno animato la tre giorni di Beer & Food Attraction 2025, offrendo le soluzioni più diverse al numerosissimo pubblico di professioinisti provenienti da 15 Paesi. Visto il successo riscosso dal settore miscelazione, nel 2026 sarà organizzato con l’evento dedicato Mixology Attractioin.

Giunto al traguardo della 10 a edizione, il salone Beer & Food Attraction di RiminiFiera-IEG (Italian Exhibition Group) ha visto affermarsi definitivamente come protagonista in Europa per il settore Beverage & Bar Industry, segnando un +4% di visite totali, un segnale molto positivo visto il balzo superiore al 20% già realizzato nell’edizione 2024.
Sono stati 600 gli espositori (170 le nuove aziende), con 1.217 marchi disposti su una superficie espositiva aumentata del 14% rispetto al 2024.
La manifestazione ha raccolto le tendenze del mondo foodservice, a partire da quelle della filiera birra, presentando le innovazioni e l’offerta più completa del continente europeo: dalle craft (con 115 birrifici artigianali) alle main stream, i principali importatori di birre estere e le grandi multinazionali del mondo brassicolo.
Da sottolineare il contestuale grande sviluppo del mondo Mixology: +30% di spazio espositivo dedicato al settore spirit, tanto che per l’edizione 2026 è già stata annunciata la novità Mixology Attraction che da area diventerà evento a sé, con l’obiettivo di allargare l’attenzione al comparto dei cocktail, al pari di quello riconosciuto alle birre.
Infine, constatiamo il ruolo sempre maggiore del Food (che rappresenta circa il 20% dell’offerta espositiva) come complemento all’universo Beverage, con le migliori proposte per il canale casual dining e per l’aperitivo, momento di consumo in costante crescita.

Poster Beer & Food Attraction 2025

Punto di riferimento internazionale

I visitatori europei sono cresciuti dell’11% con un incremento del +55% dei Paesi del Nord Europa e con i Paesi dell’Est che rappresentano il 21% sul totale dei visitatori esteri. Nella top 10 dei Paesi spiccano Germania, UK, Spagna, Polonia, Repubblica Ceca, Francia, Svizzera, Albania, Belgio. Rilevante anche la presenza dei Paesi extraeuropei con in testa Brasile, Stati Uniti, Messico e Georgia.
Con 130 buyer da 47 Paesi, provenienti principalmente da Spagna, Finlandia, Polonia, Repubblica Ceca, Danimarca e Svezia, la fiera diventa sempre più internazionale, grazie alla partnership con Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Agenzia ICE.
Ne sono esempio le collettive: dalla Brewers Association americana alla scozzese Scottish Development International. Gli espositori sono giunti da 15 Paesi, di cui i primi sono Germania e Spagna. Una presenza consolidata quella di distributori, grossisti, locali, le migliori catene di pub e pizzerie, che ha rappresentato un’occasione unica di networking, con l’incontro tra operatori e buyer che ha generato un forte ottimismo nel settore. L’edizione 2025 della manifestazione è stata quindi segnata da una ventata di energia positiva che conferma la fiera come un catalizzatore di opportunità per il mondo del beverage e della ristorazione. Insieme alla 10ª edizione del salone B2B di IEG, si è tenuta BBTech Expo, sulle tecnologie di processo, Filling&Packaging del settore, che completa l’offerta della filiera del Beverage.

Il contributo delle associazioni di settore

Per tre giorni, Beer & Food Attraction è stata il punto di riferimento di tutte le filiere dell’out of home, grazie alla collaborazione delle principali associazioni e realtà di settore.
Ruolo da protagonista per Italgrob (Federazione Italiana Distributori Horeca) che ha organizzato International Horeca Meeting, evento cruciale per il comparto fuoricasa con i più importanti operatori del settore.
Il canale Horeca ha raggiunto un valore complessivo di 72 miliardi di euro con oltre 3,4 milioni di occupati, ricoprendo un ruolo chiave all’interno dell’agroalimentare italiano, che secondo i dati Italgrob ha un valore di 261 miliardi di euro, di cui 185 all’interno del food&beverage. Beer&Food Attraction ha ospitato numerose associazioni e stakeholder istituzionali, tra cui AssobirraUnionbirraiAssobibeMineracquaFipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi).

I principali trend di settore

Nel 2024 il mercato degli spirit ha registrato 343 milioni di atti di acquisto, con i cocktail che hanno rappresentato la parte principale (146 milioni) secondo i dati Istituto di Ricerche Circana. Il consumo si concentra principalmente nell’aperitivo, che cresce fino 46% del totale, mentre cena e post-serata sono in lieve calo, con i consumatori che optano per soluzioni più economiche (trading down). Gli aperitivi alcolici e il gin dominano il comparto spirit (55%), seguiti da digestivi alcolici (10,2%), vodka (8,7%), rhum (4,8%) e whisky (2,6%).
Nel settore birra (secondo Assobirra), il business ha superato i 2,5 miliardi di euro nel 2024, con circa 109.000 lavoratori coinvolti e un valore complessivo di oltre 10 miliardi. Tuttavia, le difficoltà economiche legate a costi, accise e inflazione potrebbero accentuare la flessione già registrata nel 2023, quando la produzione di birra in Italia è stata di 17,4 milioni di ettolitri. Dalla birra artigianale, nonostante l’aumento dei prezzi, emergono segnali positivi, con una tendenza che potrebbe affermarsi nel 2025 verso le birre meno alcoliche.

Appuntamento a Beer & Food Attraction edizione 2026, dal 15 al 17 febbraio, assieme al nuovo salone novità Mixology Attraction.

Di seguito pubblichiamo la Prima Parte dedicata a una breve panoramica di notizie e novità birrarie.

Assobirra, segnali di ottimismo

Due sono stati gli incontri organizzati da Assobirra (Associazione dei birrai e maltatori) sui temi della Fliera di settore e delle Politiche riguardanti l’Horeca.
«Assobirra rappresenta il 92% della birra prodotta e venduta in Italia, quindi abbiamo una prospettiva chiara sul mercato – ha affermato Alfredo Pratolongo, presidente Assobirra. Negli ultimi due anni il settore ha registrato una flessione: tra il 2023 e il 2024 il mercato è sceso di circa il 5%, ma la decrescita ha rallentato e potremmo essere vicini alla parte bassa della curva. L’Italia, con un consumo pro capite di 38 litri annui, è ancora lontana dalla media europea di 55-60 litri, segno che il potenziale di crescita è ancora ampio. Le sfide principali restano l’incertezza dei consumi e la riduzione del potere d’acquisto, anche se il settore della birra è sempre stato resiliente, si è raddrizzato rapidamente dopo le crisi e c’è una possibilità concreta che riparta con una buona velocità. Per il 2025, dunque, Assobirra guarda al futuro con ottimismo».

Il birrificio 50&50 vince il concorso Birra dell’Anno di UnionBirrai

Lo storico concorso Birra dell’Anno organizzato da Unionbirrai, l’associazione di categoria dei piccoli birrifici artigianali indipendenti diretta da Vittorio Ferraris, ha visto trionfare il birrificio 50&50 sui 257 in gara con complessive 2.092 birre in competizione.
Fondato nel 2014 a Varese, il birrificio lombardo ha ottenuto il punteggio più alto, con i migliori piazzamenti in quattro differenti categorie, ricevendo medaglie in macrocategorie diverse, definite nel regolamento sulla base di alcuni raggruppamenti stilistici.
Gli 81 giudici che hanno assegnato i podi nelle 45 categorie in concorso hanno decretato per il birrificio artigianale varesotto ben tre ori e un bronzo, a cui si aggiunge una menzione speciale. In particolare, il Birrificio dell’Anno 50&50 ha ottenuto il primo posto con le sue produzioni nelle categorie: Session APA/IPA, New England IPA e White Italian Grape Ale.
Inoltre, il medagliere vede spiccare la Lombardia con 12 ori e 29 premi complessivi, seguita dal Piemonte con 21 piazzamentiLazio e Marche con 13, Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna con 10, Veneto con 9, Abruzzo con 8, Toscana con 6, Umbria con 4. Tre podi per Sardegna, Friuli-Venezia Giulia; due per Puglia e Sicilia e, infine, uno per Calabria e Campania.
Le premiazioni Birra dell’Anno 2024 hanno visto la partecipazione degli onorevoli Mirco Carloni, presidente della commissione Agricoltura, e Mauro Rotelli, presidente della commissione Ambiente della Camera dei Deputati.
I parlamentari sono stati protagonisti dell’emendamento che ha permesso il taglio delle accise per la birra artigianale, dando un forte e concreto sostegno al settore.

AB-InBev, Simone Pretti si afferma allo Stella Artois Draught Masters Italia  

Il grande stand AB-InBev era articolato in tre corner dedicati al marchio messicano Corona Extra e ai marchi belgi Stella Artois e Leffe.
Presentata l’anno scorso, Corona Cero (in spagnolo Cero significa Zero) è la birra 0% alcol prodotta con 100% ingredienti naturali, diventata sponsor ufficiale dei prossimi Giochi Olimpici & Paraolimpici Invernali di Milano Cortina 2026, per il suo impegno per il consumo responsabile, la moderazione e l’attenzione all’ambiente.
Simone Pretti del Bar Centrale (Pellizzano, Trento) ha vinto la quinta edizione di Stella Artois Draught Masters Italia, classificandosi come Miglior Spillatore di Birra in Italia. Due le prove previste dall’organizzatore AB-InBev Italia. Durante la prima sfida, Simone Pretti si è cimentato nella spillatura di tre calici da 40 cl in in tre minuti, mentre, nel corso della seconda prova, ha avuto lo stesso tempo per spillare tre calici di Stella Artois da 20 cl. A decretare il vincitore, una platea d’eccellenza composta da tre grandi esperti dell’arte della spillatura: Tom Robberechts (Zythologist, Beer Trainer, Direttore Visite e Draught Session del Birrificio di Stella Artois); Allaine Schaiko (vincitore del World Draught Masters 2012 e Global People Director di AB-InBev) e XiaoXiao Yang, la vincitrice della precedente edizione del contest.
Come ha sottolineato Matteo Tremolada, Head of On Trade di AB-InBev Italia, la gara ha visto la partecipazione selezionata di 80 professionisti che si sono sfidati nelle semifinali tenutesi tra settembre e ottobre 2024 nelle quattro aree della Penisola (Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud).
Oltre al vincitore Simone Pretti, la finalissima di Rimini ha visto la partecipazione dei vincitori delle semifinali: Vincenzo Palladino di BQB Pub (Piobesi Torinese); Angelo Esposito di Birra & Bollicine (Napoli); Xie Guanghao di Jiani’s Cocktail Bar & Bistrot (Bologna); Yuliana Magali-Bettoni di Pub Sant’Orsola (Bergamo); Fabio Berta di Anvil (Romano di Lombardia, Bg); Shkumbin Karpuzi di La Pinta (Mattarello, Tn); Giulia Raise di Mucho Macho (Jesolo, Ve).
Con il marchio Leffe infine sono state organizzate varie masterclass con le migliori pizzerie partner sul territorio.

Amarcord punta su Pilsner in Dry Hopping e sui Tank per le spine

Identità, trasparenza, senso di appartenenza. Sono queste le linee guida alle quali si ispira l’attività di Birra Amarcord, il birrificio indipendente artigianale di Apecchio (Pesaro-Urbino) fondato nel 1997 e oggi diretto da Andrea e Silvia Bagli. Dopo il rinnovo nel 2024 dell’immagine istituzionale e il restyling della linea classica, il 2025 ha visto la presentazione di varie novità, a cominciare dal rinnovo del sito amarcord.it.
Dopo il gruppo delle “Classiche” Lager Chiara, Red Ale, Golden Ale, Strong Amber Ale, Bianca, India Pale Ale (in bottiglia 50 cl con tappo meccanico) e Senza Glutine (in bottiglia 33 cl) e il gruppo delle “street beer” Bad Brewer (33 cl), il mastro birraio Andrea Pausler ha lanciato la novità Pilsner, storica ricetta rivisitata con il metodo dry hopping con Spalter Select. Risultato: 4,5% alc, Ibu 30 (grado amaro) e Ebc 7 (grado colore).
Da ricordare che Amarcord, oltre a distribuire le sue tipologie anche in fusti riciclabili Polykeg in Pet da 20 e 30 litri, sta allargando la zona distributiva dei Tank da 250 e 500 litri anche fuori dalla Romagna, abbinabili a gruppi di due o tre, ideali per locali altovendenti, facilmente rifornibili e gestibili.

Premio Lorenzo Cagnoni Award per le tre analcoliche Botanic Baladin

Sta decollando il progetto Open Hub presentato l’anno scorso da Teo Musso del Birrificio Baladin che vede 5 birrifici artigianali condividere il sito di produzione tecnologico di Bernareggio (Monza Brianza). Insieme a Baladin (Piemonte), aderiscono Altavia (Liguria), Fabbrica Birra Perugia (Umbria), Opperbacco (Abruzzo), MC77 (Marche) e Ritual Lab (Lazio).
Sette gli stili birrari: Nazionale Blonde Ale e Super B/Strong Amber Ale (Baladin): Italian Pils (Altavia), Pale Ale (Fabbrica Birra Perugia), American IPA (Opperbacco), Blanche (MC77) e Italian Bock (Ritual Lab), in distribuzione da aprile 2025.
Al ricco catalogo Baladin di birre artigianali e da filiera agricola 100% italiane (oltre ad amari di birra, distillati di birra, gin di birra, vermouth di birra, si sono aggiunte le Bière de Champagne Brut Metodo Classico 2018 e 60 mesi e tre birre analcoliche Botanic in bottiglia 33 cl, caratterizzate dal gusto dolce-acidulo del Frutto della Passione o passiflora)
Botanic Blonde (con passiflora e olii essenziali di cannabis sativa) Ibu 20.
Botanic Blanche (con passiflora e olii essenziali di camomilla) Ibu 20.
Botanic IPA (con passiflora e olii essenziali di agrumi) Ibu 34.
Prodotta con fermentazione naturale senza processi di dealcolizzazione, la gamma Botanic ha ricevuto il primo Premio Lorenzo Cagnoni Award 2025 Categoria Beer realizzato in partnership con ANGI (Associazione nazionale giovani innovatori) e Agenzia ICE.

Birrificio Lambrate scommette sulle birre agrumate IPA

Fresco vincitore del Premio Bar Birreria dell’Anno BarAwards 2024 by Bargiornale, il Birrificio Lambrate (Milano, 1996) ha lanciato la birra in lattina 33 cl Dignity, per la linea delle Occasionali, birre sperimentali che spesso sono prodotte una sola volta (“one shot”).
La new entry di Giampaolo e Davide Sangiorgi è una Double IPA (7,5 % alc) realizzata seguendo la moderna filosofia della West Coast americana: base maltata semplice e relativamente leggera, grande potenza aromatica con note fruttate e tropicali, secchezza finale a pulire il palato. Il mix di luppoli scelto per la Dignity si compone di Citra, Nelson Sauvin e YCH 303, blend di tre varietà americane (Simcoe, Citra e Mosaic) in egual misura, potenziate da un 30% di Phantasm (polvere ricca di precursori tiolici). Il risultato è una birra molto amara, alcolica ma relativamente scorrevole, con note tropicali, agrumate e di uva bianca.
Oltre che in lattina 33 cl, particolare interesse ha suscitato la presentazione alla spina di birra Opora Hazy Ipa (6,2%) dedicata alla divinità greca patrona della raccolta dei frutti autunnali. Mix di malto d’orzo (17%), avena (2%), segale (1%) e frumento (1%), ricca di frutti tropicali e agrumati dati dai luppoli americani.

Premio Lorenzo Cagnoni Award a Carlsberg Italia per il soprabanco DraughtMaster Extra10

Tante le novità nello stand Carlsberg Italia, a cominciare dalle birre italiane Angelo Poretti 4 Luppoli Zero e 4 Luppoli Senza Glutine, seguite dalla birra francese Kronenbourg 1664 Blanc, dalla belga Grimbergen 1128 Fruits Rouges, dalla danese Tugorg Strong Lager (8% alc) e dall’americana Brooklyn Pilsner. Per finire con la presentazione dell’iconico fusto DraughtMaster in versione soprabanco Extra10, subito premiato da RiminiFiera-IEG.
Come afferma Serena Savoca, Marketing & Corporate Affairs Director di Carlsberg Italia, Kronenbourg 1664 Blanc (5 % alc, Ibu 8,5) è proposta nella inconfondibile bottiglia in vetro blu da 33 cl (oltre che in fusto 10 e 20 lt) ed è una birra esuberante, un gusto esplosivo e rinfrescante arricchito da un ventaglio aromatico che va dall’agrumato al fruttato (pesca bianca), passando per un delicato speziato (coriandolo). Arriva finalmente anche in Italia, dopo aver conquistato più di sessanta mercati internazionali.
Riccardo Pellegrini, responsabile tecnico programmi vendite di Carlsberg Italia, ci ha illustrato Extra10, nuovo sistema di spillatura che utilizza la tecnologia DraughtMaster che prevede l’impiego di fusti da 10 litri Pet, senza bisogno di CO2 per la spillatura.
Progetto Flextronics for Carlsberg, Extra10 è stato pensato in particolare per i piccoli locali e vede il posizionamento dei fusti DraughtMaster sul banco inseriti in una “capsula” di acciaio inox per garantire coibentazione e raffreddamento ideale garantito da una pistra interna in alluminio. Oltre all’impiego di una Appo digitale con cui monitorare consumi e stato di salute della macchina. Non a caso ha ricevuto Il primo Premio Lorenzo Cagnoni Award 2025 di RiminiFiera-IEG (dedicato allo scomparso e mitico presidente di RiminiFiera) Categoria Technology e realizzato in partnership con ANGI (Associazione nazionale giovani innovatori) e Agenzia ICE.

Occhio digitale per le colonne di spillatura Celli Group

Protagonista da sempre del settore spillatura per bevande, Celli Group ha presentato le innovative spine Edge, la cui personalizzazione è affidata, invece che ai soliti “bottoni” fissi, a un tecnologico “occhio” digitale collegato a una schedina sulla quale si possono registrare foto in sequenza o brevi video.

Ceres Italia lancia Tonic e Ginger Soda e Hoppy Ale Unfiltered

La filiale italiana della danese Royal Unibrew, ha presentato, accanto alle rinnovate confezioni di Terme Crodo con Lemonsoda, Oransoda, Tonic Soda e Ginger Soda. Nota per birre “forti” come Ceres Strong Ale (7,7% alc) ed Extreme Ten (10% alc), Ceres Italia sta puntando su una gamma più articolata con Ceres Hoppy Ale Unfiltered (6,9% alc).

Ceres Hoppy Ale Unfiltered 33 cl

Hopazia, progetto sociale de Le Donne della Birra

Dedicata a Ipazia, straordinaria filosofa neoplatonica e scienziata di Alessandria d’Egitto, uccisa da fanatici cristiani nel 415 d.C., Hopazia è una birra Golden Session Ipa (4% alc) frutto della collaborazione tra l’associazione di produttrici Le Donne della Birra (neopresidente Federica Felice) e Cascina Don Guanella di Valmadrera (Lecco). Alla sua produzione hanno contribuito l’organizzatore Marco Corti, il mastro birrario Manolo Lia con la supervisione di Flavio Boero, nell’ambito del progetto sociale Pinte Consapevoli.

Forst 0.0% verso le Olimpiadi Cortina Milano 2026

Da anni sponsor Fisi (Federazione Italiana Sport Invernali) e dei Campionati Mondiali di Sci, Forst si avvia da protagonista con Forst 0.0% verso le Olimpiadi Cortina Milano 2026 (anche se lo Sponsor Ufficiale di birra sarà Corona Cero).

Heineken Italia rilancia la campagna “Quando guidi, non bere” con Heineken 0.0

Con Heineken 0.0, la casa olandese si ripresenta come sponsor della campagna “When You Drive, Never Drink” e del Gran Premio d’Italia di F1 di Monza. Oltre a presentare 60 referenze commerciali e circa 7 milioni di ettolitri di birra prodotti in Italia con marchi come Birra Moretti, Ichnusa, Birra Messina, Dreher e specialità internazionali come Lagunitas IPA, Blanche de Bruxelles e Slalom.
Nell’ampio stand Heineken Italia, Alfredo Pratolongo (direttore comunicazione Heineken Italia, presidente Fondazione Birra Moretti e presidente Assobirra) ha voluto dedicare uno spazio particolare all’abbinamento Birra Moretti & Pizza, con tanto di forno gestito dal maestro pizzaiolo Gianni Di Lella.
Nel corner Ichnusa (novità la Non Filtrata), il muralista Andrea D’Ascanio ha presentato un live show dedicato alla sostenibilità, tema su cui ha già collaborato con il brand con opere dedicate, mentre Birra Messina ha proposto i nuovi decori siciliani per i suoi bicchieri Limited Edition 2025.

Interbrau, dall’analcolica Mikkeler alla Rochefort Triple Extra

Il catalogo di Interbrau, importatore e distributore di birre premium da tutto il mondo, è capace di soddisfare una larga gamma di richieste, dalle analcoliche alle robuste birre trappiste. Nell’ampio stand di Matteo e Sandro Vecchiato infatti era possibile così gustare l’analcolica danese Mikkeller Weird Weather Hazy Ipa, reduce dalla trasferta al Festival di Sanremo dove è stata distribuita grazie al truck di Radio Station One. Ma anche provare la spillatura di Rochefort Triple Extra, birra belga trappista, agrumata e speziata (8,1% alc).

Krombacher Italia,  pizza e birra da gourmet 

Il tradizionale abbinamento beer-food è curato da quattro anni dalla birreria tedesca Krombacher di Kreutzal (Renania Settentrionale-Veftalia) attiva dal 1803.
Quest’anno è stata la volta di due pizza-chef come Luigi Ricchezza (Pizzeria Pulcinella, Trani e Monopoli-Bari) che ha proposto Pizza Tataki di Tonno & Krombacher Pils; Pizza Italiana & Krombacher Unfiltered; La Mia Cardoncello & Rhenania Alt, mentre Sasà Martucci (Pizzeria I Masanielli, Caserta) ha puntato su Pizza Provola e Pepe Esplosiva & Krombacher Pils; Pizza Mangiafoglia Purple & Krombacher Unfiltered; Pizza Assoluto di Parmigiana & Rhenania Alt.
Oltre alla storica Krombacher Pils, Krombacher Unfiltered/Kellerbier e Rhenania Alt il Country, Davide Grossi, Director di Krombacher Italia, ha proposto la nuova Krombacher Pils 0.0 in bottiglia, oltre a Starnberger Hell, una lager bavarese frutto della recente acquisizione del piccolo birrificio artigianale Starnberger alle porte di Monaco.

Linea 30 Herb Pils per snack food pugliesi

Per accompagnare la ricca gamma di tartine e panini farciti con prodotti locali, i soci Mino e Francesco di Capolinea Caffè di Ceglie Messapica (Lecce) hanno creato le birre Linea 30 con due differenti ricette.
Linea 30 Herb Pils (4,5% alc) è una birra chiara a bassa fermentazione, dalle note di malto ed erbe balsamiche della macchia mediterranea come lentisco, salvia, alloro, lavanda e rosmarino.
Linea 30 Strong Lager (7% alc) presenta invece un colore ambrato, gusto maltato e dal finale lievemente amaro. Da preferire con i piatti e i panini più saporiti a cominciare da Il Goloso: panino ciabatta con crudo, mozzarella, pomodoro, paté di olive, tonno, cipolla e salsa rosa. Birre che abbiamo potuto gustare allo stand Birrificio de Salento, produttrice delle due birre.



Molino Spadoni rinnova le sue birre con la mascotte pop Orazio

Il restyling delle Birre Artigianali di Molino Spadoni oggi porta in etichetta il nome e l’immagine Orazio, in omaggio alla mascotte di Molino Spadoni. La gamma così rinnovata si distingue non solo per la qualità brassicola, ma anche per un’immagine fresca e pop che ne rafforza l’identità e il carattere sul mercato.
Sette le referenze presentate in fiera: Blanche, IPA, Strong Ale, Golden Ale, Session Ale, Dunkel Bock e Lager. Un’ottima occasione per abbinare i pani surgelati di Molino Spadoni come Pinsa e Base Pizza Ambient, realizzati con farine selezionate e impasti lavorati con biga e lievito madre fresco, che possono vantare un’idratazione dell’80% e una lunga lievitazione di 48 ore.

Birra Orazio Golden Ale Molino Spadoni

Partesa, birre e bevande per ogni gusto, gestite con Eazle, Premio Innovazione 2024

Un vasto assortimento di birre alla spina e in bottiglia, un corner dedicato alle low e no-alcol, un’area fun e un’area social, con un focus speciale sull’innovazione tecnologica e momenti di formazione su prodotto, gestione del locale e gestione del personale, in collaborazione con l’Università della Birra di Milano.
Questa è Partesa, azienda leader in Italia nei servizi di vendita, distribuzione, consulenza e formazione per il canale Horeca, con una offerta completa di birre, vino, alcolici, snack (oltre 7.400 referenze).
Lo spazioso bancone era dotato di ben 20 spine dove gustare il meglio dell’offerta brassicola di Partesa: oltre all’immancabile Heineken, le ormai iconiche lager italiane Ichnusa Non Filtrata, Birra Messina Cristalli di Sale, Birra Moretti Ricetta Originale e Birra Moretti IPA; le produzioni del birrificio brianzolo Hibu Eil ed Entropia; le belghe Affligem Rouge, Alken Maes Pils, Silly Blanche e Silly Scotch Ale; le tedesche Erdinger Weizen e Schmucker Pils; le irlandesi Murphy’s Irish Red e Murphy’s Stout; le inglesi Slalom Strong Lager e Lupuloid, Neck Oil e Satellite firmate Beavertown, fino alla californiana Lagunitas IPA.
Non potevano mancare le frigovetrine con un assortimento di birre in bottiglia, nonché un corner dedicato alle referenze low e no-alcol, a cominciare dalle degustazioni della no-alcohol Heineken 0.0.
Partesa offre una consulenza personalizzata da parte dei suoi venditori e Beer Ambassador per accompagnare i gestori dei locali in ogni fase del business, e strumenti fortemente innovativi per rendere più efficienti e veloci le attività, traghettando il fuoricasa italiano nel futuro.
È il caso di Eazle, brand globale che raggruppa le 40 realtà di e-commerce B2B del Gruppo Heineken nel mondo, che è valso a Partesa il “Premio Innovazione Beer&Food Attraction” per la categoria “Prodotto Innovativo” assegnato alla scorsa edizione dell’evento.
Come precisa Giovanni Marco Esposito, direttore commerciale di Partesa, la piattaforma, da un lato, supporta i gestori dei locali in numerose attività quotidiane (come effettuare ordini online 24/7 in autonomia e con pagamenti digitali, consultare il catalogo completo, fatture e storico ordini, …), e, dall’altro, permette ai venditori di liberare tempo di qualità da dedicare ad una ancora maggiore consulenza personalizzata.

Birra Peroni, tris di successi con Nastro Azzurro Capri, Peroni Gran Riserva e Raffo Originale

Andrea Tortella, direttore vendite di Birra Peroni (Gruppo Asahi Europe), ha presentato i suoi tre prodotti di punta: Nastro Azzurro Stile Capri, la rinnovata Birra Peroni Gran Riserva e le pugliesi Raffo Lavorazione Grezza con la novità Raffo Ricetta Originale.
«Il lavoro che abbiamo fatto negli ultimi anni per aumentare i nostri prodotti premium – ha dichiarato Andrea Tortella, direttore vendite di Birra Peroni – sia come portfolio sia come servizio offerto a clienti e consumatori, sta dando i suoi frutti. Il nostro obiettivo, quindi, è di proseguire consistentemente in questa direzione, con nuove iniziative ed investimenti a supporto di tutte le nostre principali marche: Peroni, Peroni Nastro Azzurro, Raffo e Kozel. Nel corso di questo 2025, abbiamo già previsto una serie di novità per rendere sempre più unica l’esperienza di consumo dei nostri prodotti».
L’altra novità ha riguardato il rilancio di Peroni Gran Riserva, la gamma premium all’interno della famiglia Peroni, che da quest’anno si presenterà in una veste inedita: un nuovo formato 33 cl, oltre a quello da 50 cl e il fusto e una grafica che punta l’attenzione sulle caratteristiche salienti del prodotto, come il malto 100% italiano, coniugate a un design elegante e minimalista. Peroni Gran Riserva (5,2% alc) sarà presente in tutti i canali a partire da marzo in tre varianti, Doppio Malto, Rossa e Bianca, ognuna con le proprie caratteristiche, accomunate da un sapore ricco e pieno, perfette per essere abbinate a diverse tipologie di piatti.
Importanti investimenti sono stati previsti per Peroni Nastro Azzurro e le sue varianti. Peroni Nastro Azzurro 0.0%, la variante zero alcol che mantiene pienamente l’aroma e il profilo gustativo di Peroni Nastro Azzurro che, per il secondo anno consecutivo, sarà al centro dell’esclusiva partnership con Scuderia Ferrari HP. Poi Peroni Nastro Azzurro Stile Capri, l’easy drinking ideale per l’aperitivo lanciato l’anno scorso che si prepara a vivere una stagione ricca di appuntamenti speciali.
Dopo il successo del lancio di Raffo Lavorazione Grezza nel 2024, la prima grande novità è stato il lancio a copertura nazionale sul canale On Premise di Raffo Ricetta Originale (4,7% alc), nei formati 33 cl e spina. Raffo Ricetta Originale è una lager chiara, arricchita con orzo di Puglia, dal corpo morbido e dal gusto secco molto rinfrescante, con una punta di amaro nel finale. Questa variante della famiglia Raffo sarà presentata anche ai clienti del fuori casa in tutta Italia.

Una testimonial a tutta voce
In particolare, abbiamo registrato un grande apprezzamento per la nuova testimonial di Birra Raffo, Serena Brancale, fresca del successo di pubblico per la sua esibizione “Anema e Core” al recente Festival della Canzone Italiana di Sanremo. Lo slogan scelto per Birra Raffo (nata a Taranto) Decisamente Pugliese doveva naturalmente incrociare lo stile e l’iconicità di un’artista poliedrica e moderna come Serena Brancale. Polistrumentista, performer e compositrice, Serena è oggi una delle voci più rappresentative del nu-soul e jazz italiano nel mondo. Con la sua musica, cantata anche con frasi in dialetto, omaggia costantemente la sua terra d’origine.
Dopo il debutto alla stessa manifestazione nel 2015, è tornata nel 2025 con un bagaglio artistico maturato su palchi nazionali e internazionali, con successi come “Baccalà”. E proprio in questo suo viaggio dalla Puglia a Sanremo, Raffo ha affiancato l’artista con un video-racconto che l’ha vista viaggiare fino alla Città dei Fiori a bordo di una scenografica auto cabrio gialla.
Protagonista del racconto insieme a Serena è Raffo Lavorazione Grezza, la birra bionda arricchita con cereali di Puglia Non Raffinati (4,8% alc) che si caratterizza per un gusto rotondo, fresco, con un aroma maltato e note amare luppolate sul finale, disponibile in bottiglia 33 cl e fusto 20 cl. Da proporre “croccante” ovvero ghiacciata come da tradizione pugliese.

Serena Brancale, testimonial Birra Raffo, con la cabriolet gialla brandizzata Decisamente Pugliese

Staropramen Unfiltered e Wookey Jack Black Rye IPA vengono distribuite da QBA-Quality Beer Academy

Nel ricco catalogo di birre premium della genovese QBA-Quality Beer Academy (Radeberger Gruppe Italia) si aggiunge una specialità praghese come Staropramen Unfiltered Lager, birra a bassa fermentazione di 5% alc e Ibu 18 (Pivovary Staropramen 1869).
Oltre a una specialità made in Usa come la scura e corposa Wookey Jack Black Rye IPA (8,3% alc, Ibu 70) di Firestone Walker proposta in lattina  33 cl.
Si aggiungono ad altre birre “speciali” come Saison de Melle (Brasserie Huyge 1654, Belgio) alta fermentazione 5% alc, Ibu 33, fusto 20 lt; Damm Lemon (60% lager, 40% succo limone) (Damm, Barcellona) bassa fermentazione, stile radler, 3,2% alc, Ibu 9, bott 33 cl;. Daura Ipa Gluten-Free (Damm, Barcellona) alta fermentazione, 6,6% alc, Ibu 45, bott 33 cl; DBA -Double Barrel Ale (Firestone Walker Brewing Company, Paso Robles/California) alta fermentazione, 5% alc, Ibu 30, bott 33 cl; Paranoia Alcohol Free Rouge (Huyge Brewerry, Melle/Belgio) dai creatori di Delirium Tremens, alta fermentazione, rossa, Ibu 20, bott 33 cl.

Il debutto in Italia di Swinkles Family Brewers

Con un ricco portafoglio prodotti con marchi storici come La Trappe e Rodenbach, la casa olandese Swinkles Family Brewers fa il suo ingresso ufficiale in Italia, potendo contare sulla filiale italiana di Torino. Come ci spiega Umberto Varvelli, mkt manager, la casa olandese punta anche su un marchio craft molto aggressivo come lo scozzese BrewDog, in particolare sulla Draught Stout Black Heart (4,2% alc) in lattina 44 cl dotata di una capsula nitro all’interno per creare la tipica schiuma compatta.

Formato mezzo litro Theresianer per la ristorazione

La più recente novità Theresianer 1766 riservata alla ristorazione è il formato Zerocinquanta (bottiglia 50 cl) che si ispira a personaggi shakespiriani con le tipologie Guglielmo (lager 4,9%), Amleto (bock rossa 6,5% alc) e Cordelia (Ipa, 5,8% alc) non filtrate. On stage anche tutte le più note birre Theresianer, nei formati bottiglia 33 cl e fusto, pluripremiate a livello internazionale e rinnovate nella grafica delle bottiglie.
Da segnalare inoltre le nuove colonne nere firmate Celli Group

Una scelta libera con Warsteiner 0,0%.

Anche la birreria privata tedesca Warsteiner 1753 ha deciso di entrare nel segmento delle birre 0.0%, costantemente in forte espansione, con nuove opportunità per l’intera filiera. Come afferma Luca Giardiello, amministratore delegato di Warsteiner Italia, Warsteiner 0,0% è una birra pilsner a bassa fermentazion, dealcolizzata attraverso un processo industriale molto costoso: viene realizzata per evaporazione sottovuoto, a bassa temperatura, così da mantenere tutte le proprietà organolettiche ed il gusto, garantendo la massima sicurezza alimentare per i consumatori. Disponibile in bottiglia 33 cl e in fusti 20 lt.
Giovanni Mondini, Trade Marketing Manager di Warsteiner Italia, ha annunciato una serie di iniziative per supportare l’evoluzione del segmento: «Con il messaggio “0,0% alcol, 100% Puoi”, nei prossimi mesi saremo protagonisti di una campagna offline e online, eventi e attivazione dei punti vendita per portare Warsteiner 0.0% nei luoghi della socialità e dell’intrattenimento. Una proposta complementare che permette a chiunque di scegliere liberamente».

L’articolo Segnali di ottimismo da Beer & Food Attraction. Prima parte: Le Birre è un contenuto originale di bargiornale.

Al Campus di Nuova Simonelli un progetto per startup e la Youth Academy
Campus Simonelli Group
Il Gruppo apre il suo spazio multidisciplinare per facilitare l’imprenditoria di qualità. Si chiudono a fine febbraio le iscrizioni al corso per giovani del mondo del caffè

Attivo da due anni, il Campus Simonelli Group si propone quale spazio multidisciplinare dedicato alla ricerca, alla formazione, all’innovazione e alla cultura di impresa; il suo obiettivo è rappresentare uno stimolo alla crescita del territorio e della sua comunità. Fedele alla sua mission, dà il via a un nuovo progetto ideato insieme a Visionar, che prevede la creazione di un incubatore nazionale di starup con progetti innovativi e sostenibili.

«Crediamo molto in questo progetto che per noi è un modo di contribuire allo sviluppo di imprenditoria di qualità nel territorio – afferma Marco Feliziani, Ceo del Gruppo -. Per i partecipanti l’iniziativa rappresenta l’occasione unica di ricevere formazione qualificata all’interno di un network di relazioni imprenditoriali, finanziare e istituzionali che la nostra realtà può garantire». 

Le iscrizioni sono aperte fino al 21 marzo prossimo; per informazioni, contatti e adesioni si può accedere al dito dedicato tramite questo link. 

Le startup selezionate riceveranno presso il Campus – di cui potranno utilizzare le aule, le attrezzature e i laboratori – una formazione della durata complessiva di 256 ore, tra aprile e settembre su temi di gestione aziendale, marketing strategico, pianificazione finanziaria e altre competenze chiave per lo sviluppo di nuove imprese. Il percorso offrirà lezioni teoriche tenute da docenti dell’Università politecnica delle Marche e pratiche guidati da professionisti e manager di Simonelli Group, incentrate su tematiche riguardanti i processi di innovazione, la sostenibilità dei processi produttivi, la gestione della qualità e dei servizi.

A conclusione del percorso formativo, l’Investment Day darà la possibilità ai partecipanti di presentare idee e progetti ad una platea di potenziali investitori (Istituti di credito, CDP, private equity, altri). 

Laddove possibile, l’Azienda di Belforte del Chienti (MC) integrerà le idee più promettenti all’interno dei propri prodotti nonché dei processi, contribuendo in questo modo all’applicazione operativa del progetto. 

Sottolinea la grande attenzione rivolta ai giovani un’ulteriore attività, le cui iscrizioni si chiuderanno il 28 febbraio: la Youth Academy, con cui il Gruppo proprietario dei brand Nuova Simonelli e Victoria Arduino, propone sei borse di studio in grado di aprire alla vera conoscenza e permettere ai giovani di programmare il proprio futuro nell’industria del caffè grazie a una formazione completa certificata Specialty Coffee Association, fino al modulo Professional per il Barista Skills e i moduli Foundation di Sensory, Green, Roasting, Sustainability e Brewing.

Ci si iscrive al sito Youth Academy Program/Coffee Knowledge Hub compilando il modulo di partecipazione. I primi selezionati in base al curriculum e alla motivazione presentata, saranno contattati per un colloquio online per la scelta dei sei vincitori della borsa di studio.

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Mixology Experience, dove il beverage incontra il food
Mixology Experience DEM cover
L’evento di riferimento per la bar industry sarà il cuore del padiglione beverage di Tuttofood, valorizzando il legame tra la cultura gastronomica e l’arte del bere miscelato. L’appuntamento è dal 5 all’8 maggio 2025 a Fiera Milano Rho

La quarta edizione di Mixology Experience sarà il cuore pulsante dell’area dedicata al settore beverage all’interno di Tuttofood 2025, la fiera B2B agroalimentare di riferimento in Europa per numeri, eccellenze e innovazioni. Potrete visitare il meglio della Bar Industry nel padiglione 14, completamente dedicato al mondo beverage nazionale e internazionale.

Un appuntamento imperdibile per un professionista del settore che potrà finalmente trovare la reale contemporaneità dell’offerta beverage che rappresenta i locali moderni e completarla con la visita agli altri padiglioni dedicato al mondo food.

I focus sul mondo beverage  

Oltre ai punti fermi della mixology – distillati e liquori, amari e bitter, vermouth e aperitivi, numerosi saranno i focus sul mondo beverage.

  • No & Low Alcohol: il trend della mixology a livello globale Vieni a Mixology Experience per scoprire, assaggiare e conoscere i prodotti più interessanti quali ingredienti fondamentali per la preparazione dei mocktail!
  • Mixology è anche sciroppi! Ingredienti immancabili nella preparazione di cocktail per donare dolcezza, ma soprattutto gusto, aroma e carattere: a Mixology Experience si troveranno i prodotti perfetti per proporre drink unici.
  • Frutta da miscelare. Succhi, estratti, centrifughe, tutte le forme della frutta per dare vita a bevande analcoliche o per dare fresche sfumature ai cocktail.
  • Coffee Mixology: dalla tazzina al bicchiere, è il format di Bartender.it che rende il caffè un vero protagonista in miscelazione, valorizzando la materia prima abbinata a tutti i distillati e liquori presenti sul mercato.
  • Soft Drink per il mondo bar Fresche e dissetanti da servire, divertenti da miscelare, indispensabili da avere: ogni bibita ha il suo spazio in tutti i banchi bar!
  • Beer… Experience La birra è protagonista indiscussa nel mondo del bar: prodotto storico da sempre affine alle ultime tendenze del beverage.
  • Bollicine&Co…cktail Immancabili in una carta dei vini, indispensabili in qualsiasi menù di un bar: in bottiglia o al calice c’è sempre l’occasione giusta per servire delle bollicine… senza dimenticare gli sparkling cocktail!
  • Acqua, anzi acque! Il mercato offre numerose soluzioni tra brand e caratteristiche organolettiche: scegliere quella ideale da servire è fondamentale tra formati, tipologie e posizionamento.

Diventa protagonista a Mixology Experience

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Red Bull Curates, il party che “mette le ali” alla bar industry
Red Bull Curates
Oltre 2500 esponenti della bar industry hanno partecipato al tradizionale party di Red Bull, andato in scena al Peter Pan di Riccione. Una serata all’insegna del divertimento e del business in un’atmosfera incantata. Durante l’ebento è stata presentata la nuova Red Bull Pink Edition Sugarfree al gusto di frutti di bosco

Anche quest’anno Red Bull ha “messo le ali” a Beer&Food Attraction. In occasione della kermesse riminese, tra i più importanti appuntamenti internazionali per il settore food & beverage, si è tenuta la nuova edizione del Red Bull Curates, il grande party organizzato dal marchio di energy drink.

L’evento è andato in scena il 17 febbraio al Peter Pan di Riccione, dove oltre 2500 esponenti della bar industry, tra grossisti, imprenditori del mondo della notte, influencer, calciatori e giornalisti, si sono ritrovati per vivere una notte indimenticabile, all’insegna del divertimento e del business, in una magica atmosfera. Lo storico Club della Riviera per l’occasione è stato infatti trasformato nel “Paese dei balocchi”, ambientazione ispirata dalla famosa favola di Collodi Le Avventure di Pinocchio.

L’allestimento a tema ricreato nel locale ha immerso gli ospiti in un mondo incantato, abitato dai personaggi della favola e animato da trampolieri, cantanti, ballerini e performer, rendendo ogni sala del locale un luogo fatato con una storia da raccontare. A rendere l’evento ancora più unico l’estro artistico di Tanja Monies, vocalist punta di diamante della scena dance internazionale, e i dj Mappa e Nicola Zucchi.

La nuova Red Bull Pink Edition Sugarfree ai succhi di bosco

La serata è stata anche l’occasione per Red Bull per presentare la nuova Red Bull Pink Edition, una versione Sugarfree della gamma di energy drink, al gusto di frutti di bosco impreziosito da note di verbena. In lattina dalla vivace colorazione rosa, la nuova arrivata arricchisce l’offerta del marchio che, oltre all’iconica lattina a rombi blu e argento, disponibile anche nelle versioni Sugarfree e Zero, è stata ampliata negli anni con le Red Bull Edition, che abbinano “le ali” di Red Bull Energy Drink con gusti specifici: White Edition al gusto cocco-açai, Red Edition al gusto anguria, Green Edition al dragoncello, Apricot Edition, albicocca-fragola. A queste si aggiungono le speciali edizioni lanciate a inizio inverno ed estate, ogni anno diverse e diventate un immancabile appuntamento stagionale.

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Fabio Verona: «Al bar è giunta l’ora dei veri professionisti»
Ora più che mai è il tempo di affrontare il lavoro del barista con serietà: formazione, preparazione, accoglienza, orientamento alla qualità non nascono spontanee. I suggerimenti di Fabio Verona, responsabile formazione di Costadoro e autore di “Professione barista”, edito da Tecniche Nuove

Formarsi, formarsi, formarsi! È l’imperativo per chi vuole intraprendere la professione del barista. Una professione da prendere sul serio e che richiede non solo passione, ma tanto studio e pratica. A spiegarlo negli studi di Bargiornale Tv al Sigep 2025 è Fabio Verona, responsabile formazione di Costadoro, figura iconica del mondo del caffè italiano e autore del libro Professione Barista – Manuale pratico per l’espresso perfetto, edito da Tecniche Nuove, dedicato a vuole avvicinarsi al mestiere di barista e a chi, già lavorando, vuole ampliare le sue conoscenze.

Oggi il mercato del caffè è vastissimo e un barista deve conoscere la materia prima, sapere individuare la giusta macinatura, la temperatura dell’acqua, l’estrazione più indicata in base al tipo di caffè, spiega Verona. Ma non solo, perché il barista deve essere anche maestro di ospitalità e guidare il cliente la scoperta di un mondo, quello della caffetteria, in costante evoluzione. Tutti aspetti che richiedono da parte del professionista il continuo aggiornamento delle proprie competenze. Nell’intervista con Ernesto Brambilla, l’esperto fornisce anche alcuni semplici e accorgimenti da mettere subito in pratica per migliorare la qualità dell’espresso.

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A Parigi il rhum cerca la sua strada
mondial du rhum 2025
Dal 12 al 14 febbraio si è svolta la seconda edizione del Mondial du Rhum, pensato per raccontare quello che viene definito “l’ecosistema del rum”. Le tendenze di consumo e lo sviluppo della cultura di prodotto sotto i riflettori

Dietro l’imponente colonnato di Palais Brongniart, ex palazzo della borsa di Parigi, per tre giorni si sono messi in mostra sapori e saperi del rum. Dal 12 al 14 febbraio si è svolta la seconda edizione del Mondial du Rhum, pensato per raccontare quello che viene definito “l’ecosistema del rum”. «Non vogliamo fare un altro evento sul rum», spiega a Bargiornale Patrick Loger, ideatore del mondiale e presidente di Imeg, la società che lo organizza. «Non è un salone di degustazione, ma un luogo di incontro in cui chi decide a livello politico ed economico si ritrova per disegnare un’altra storia. È la ragione per cui ci sono produttori di rum e di barili, aziende di packaging, società di formazione professionale, organismi del governo e dello stato. E ancora professionisti, politici e senatori, per costruire un ecosistema in cui tutti si possono incontrare».

Le tendenze del rhum in Europa

Presenti una ventina di distillatori da Guyana Francese, Polinesia Francese, Capo Verde, Martinica, Réunion, Guadalupa, Benin e Francia, a rappresentare la tradizione francese del rum (che storicamente si affianca a quelle spagnola e britannica, lasciti del colonialismo). Tanti i rum agricoli, ottenuti dalla fermentazione del succo di canna da zucchero in uno dei dipartimenti d’Oltremare francesi o nell’isola portoghese di Madera (quelli prodotti altrove non possono essere chiamati rhum agricole, ma rum da succo di canna). E ancora quelli tradizionali a base di melassa, quelli bianchi e quelli invecchiati in botte o in anfora. E un’ampia gamma di punch e rhum arrangés, rispettivamente rum agricoli e di melassa infusi con frutta, apprezzati in Francia. «In Europa si assiste allo sviluppo di due tendenze: i rum invecchiati e quelli con frutta infusa. In Asia i rhum arrangés hanno una penetrazione sul mercato molto importante», racconta Patrick Loger. «Inoltre le donne apprezzeranno rum non troppo forti come grado alcolico».

L’ecosistema del rhum

«Quando parliamo di rum, dobbiamo tenere conto che ci sono più di 80 paesi che lo producono nel mondo», continua l’ideatore del Mondial du Rhum, che punta a crescere nei prossimi anni. «È un ponte d’ingresso alla cultura di ogni paese. C’è tanta diversità, perché si beve in maniera diversa in ogni paese. È l’unico spirito al mondo che piace alle donne, agli uomini, ai giovani, ai meno giovani, che si beve bianco, ambrato, invecchiato, speziato, aromatizzato alla frutta, nei cocktail… E che si trova anche nella pasticceria e nella cucina. E nella farmacopea. E se recuperiamo i residui della canna da zucchero che abbiamo usato per fare il rum, chiamati bagassa, possiamo fare energia rinnovabile». Eccolo, l’ecosistema del rum che ha in mente Loger. Così nell’elegante Palais Brongniart convivono conferenze, enti che promuovo lo spiritourisme (l’equivalente dell’enoturismo), cantanti d’opera e statue di ghiaccio, persino una sfilata di moda. E a un certo punto fanno capolino pure l’ex presidente francese François Hollande e il rapper e attore JoeyStarr. Uniti nel segno del rum.

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