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TheSheSide, la prima edizione con un obiettivo: costruire una community di riferimento
Gli interventi delle maggiori personalità della bar industry al femminile: il talk di TheSheSide per dare ispirazioni e motivazioni alle nuove leve del bar

Rispetto, specializzazione, assertività, motivazione, ambiente sano, relazioni, leadership: sono solo alcune delle parole chiave che sono venute fuori nella due giorni al femminile promossa dal collettivo TheSheSide. L’appuntamento milanese, che ha visto “planare” nello spazio Fase del Mudec il gotha della bar industry al femminile (avevamo parlato qui del parterre d’eccezione), è stato un successo di pubblico, ma soprattutto di contenuti.

Due giorni e due formati, che hanno coinvolto ospiti nazionali e internazionali (11 speaker, 18 moderatori e workshop leader) a guidare una riflessione sul mondo dell’hospitality al femminile: il primo giorno interventi in stile Ted, con l’idea di dare spunti motivazionali e ispirazioni alle nuove generazioni; il secondo tavole rotonde sui più disparati argomenti che interessano il mondo del bar. A margine, le guest delle bartender che hanno colorato i banconi di nove bar dell’area Navigli/Darsena/Tortona.

«Sono soddisfatta di quanto siamo riuscite a realizzare – ha dichiarato Daniela Garcea, project manager del progetto TheSheSide – , ho percepito un grande entusiasmo da parte di tutti i partecipanti, quasi come se di un evento così sentissimo in qualche modo tutti il bisogno. Il primo giorno ha avuto un riscontro migliore delle aspettative nonostante un modello decisamente diverso dai soliti eventi di settore. Abbiamo creato un format di mentorship nel mondo del bar, invitando personalità di rilievo nazionali e internazionali. Insieme con Chiara Buzzi, che è l’ideatrice, possiamo dire di avere creato qualcosa di importante, di aver posto le basi per costruire una community di riferimento, condividere esperienze e visioni con i più giovani».

Le fa eco Chiara Buzzi: «La qualità degli speaker si è dimostrato essere un delta cruciale rispetto ad altri format e lo sforzo di coinvolgere ospiti di caratura internazionale ha ripagato noi e il pubblico. Sono felice perché siamo partite dal nulla e siamo riuscite a lasciare un segno».

Per dare un’idea delle tematiche emerse in particolare nel primo giorno di talk, citiamo alcuni interventi, come quello di Betty Kupsa, che ha esortato a trovare la propria nicchia («Finding the niche», il nome dell’intervento), una specializzazione che ci distingua, valorizzando il nostro personal brand ma senza perdere l’obiettivo di essere autentici: «La personalità è la tua forza, sii orgogliosa di quello che sei», è la sua esortazione, rivolta soprattutto alle nuove generazioni. L’imprenditrice e consulente Kate Gerwin ha invece parlato di ambiente di lavoro e di quanto sia utile conoscere lo staff, lavorare per far amalgamare anche personalità molto diverse fra di loro: metterli al centro e coinvolgerli nelle decisioni è la chiave per creare una vera leadership. E, a proposito di leadership, come hanno detto le due ideatrici del progetto, da tatuarsi la frase che ha introdotto l’intervento di Monica Berg: «If you always follow, you will never lead» (se insegui sempre non guiderai mai).

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Ron Santiago de Cuba celebra la cultura del rum con una trilogia di stampe in edizione limitata
Una trilogia di stampe da collezione create dall’artista e designer Nephthys Illustrated per accompagnare Ron Santiago de Cuba Extra Añejo 11 Anni

“Un Daiquiri por favor”: è solo una delle frasi presenti sulle stampe che per l’edizione natalizia Ron Santiago de Cuba propone come speciale cadeau per gli amanti di rum e arte in abbinamento a una bottiglia di Ron Santiago de Cuba Extra Añejo 11 Anni. Una collezione nata dalla collaborazione con l’artista e designer Nephthys Illustrated per creare una trilogia di stampe da collezione in edizione limitata che celebrano la cultura del rum e dei cocktail. 

La collezione include non solo la già citata stampa dedicata al Daiquiri con la scritta “Un Daiquiri Por Favor”, ma anche una stampa a tema rum con la didascalia “Ring for Rum” e una dedicata al classico Mojito con il brindisi in spagnolo, “Salud!”.

Già famosa per le sue stampe a tema, l’artista Nephthys ammette che è la prima volta che si cimenta con il tema rum: «Sebbene – dice – le mie collezioni abbiano incluso altre bevande alcoliche, il rum era una categoria che non avevo ancora esplorato. Il rum, per me, è incredibilmente versatile, vivace e pieno di carattere. Gustare il rum, sia liscio che in un cocktail, è un’esperienza. Riguarda la celebrazione e il godersi i semplici momenti della vita, un tema ricorrente nella mia arte. La fusione di cultura, qualità e stile di vita rende Ron Santiago de Cuba il partner ideale per le mie opere».

Distribuito da Rinaldi 1957, Ron Santiago de Cuba è conosciuto come una delle massime espressioni della produzione di rum cubano proveniente dal sud-est dell’isola. L’Extra Añejo 11 anni, caratterizzato da una complessa miscela di dolcezza della melassa di canna da zucchero e delicati aromi di vaniglia, cocco e note di mandorla tostata, si rivela essere il rum perfetto per un grande classico come il Daiquiri.

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Continua la crescita responsabile di Branca, che mette insieme business e sostenibilità
Il bilancio di sostenibilità 2023 racconta i risultati ottenuti dal Gruppo sul fronte ambientale del Gruppo, con le emissioni globali di CO2 calate del 10%, così come i consumi di energia. Mentre il valore generato ha superato i 380 milioni

Il 2023 è stato un altro anno di risultati molto positivi per il Branca, che, pur in un contesto di sfide economiche globali, ha proseguito il suo percorso di crescita consapevole, che tiene insieme sviluppo economico, sostenibilità e responsabilità sociale. A raccontarlo è Bilancio di sostenibilità relativo allo scorso anno, appena presentato da Branca International, la holding che fa capo alla famiglia Branca e che controlla le società del Gruppo dedicate alla produzione e commercializzazione di spirit, Fratelli Branca Distillerie e le “sorelle” Argentine e statunitensi F.lli Branca Destilerias e Branca Usa. Bilancio che registra il miglioramento dei principali indicatori economici e di sostenibilità.

Oltre 380 milioni di valore generato

Nel corso dello scorso anno il Gruppo ha consolidato la sua presenza in oltre 160 mercati, registrando una crescita significativa in Europa, Stati Uniti e Argentina e la recente espansione nel Sud Est Asiatico, con i mercati internazionali che rappresentano l’80% del fatturato globale. Il volume di prodotto imbottigliato ha raggiunto quasi 80.000 tonnellate e il valore generato ha superato i 380 milioni di euro. Il fatturato consolidato è stato pari a 355 milioni di euro, -16% rispetto all’anno precedente: un dato quest’ultimo che non deve ingannare, in quanto legato all’impatto del tasso di conversione iper-inflattivo del Pesos argentino in Euro, applicato per il mercato argentino da sempre, dopo l’Italia, uno dei mercati di punta di Branca. Infatti, l’esercizio, al netto dell’effetto di conversione, ha registrato un aumento reale in valore e volumi, testimoniato dal dato dell’utile netto, cresciuto del 47% sul 2022.

Calano le emissioni e i conumi energetici

Non meno notevoli i risultati raggiunti sul fronte della sostenibilità. A partire dai progressi fatti nella riduzione dell’impatto ambientale a livello globale. Le emissioni totali di CO₂ sono diminuite del 10% rispetto all’anno precedente, grazie all’adozione di impianti più sostenibili e al miglioramento dell’efficienza energetica in tutte le aree produttive. Ancora meglio è stato fatto in Italia, dove le emissioni sono calate del 13% e i consumi energetici si sono ridotti dell’8%. Adesso l’impegno si sta focalizzando sul contenimento dei consumi idrici, cresciuti del 20%, attraverso l’adozione di nuove strategie per ridurle, e sull’implementazione di pratiche di economia circolare in tutte le sedi produttive.

L’impegno verso la sostenibilità è stato esteso da Branca a tutti i fornitori di materiali, prodotti e servizi con l’obiettivo di realizzare una filiera di approvvigionamento sostenibile. In quest’ottica, il Gruppo ha scelto di collaborare solo con partner che rispettano le normative locali e internazionali. Una strategia che in Argentina ha portato al raggiungimento del 100% di fornitori con almeno una certificazione “green”, Iso 14001 per la gestione ambientale, OHSAS 18001 e Iso 45001 per la salute e sicurezza sul lavoro. Un po’ più indietro l’Italia, dove i fornitori certificati sono pari all’85% e molto di più gli Usa, dove si fermano al 25%, ma che nei prossimi anni saranno allineati agli standard argentini, estendendo le pratiche sostenibili a tutti i livelli della catena di fornitura.

Al centro il benessere delle persone

Sul fronte sociale, in particolare nell’area produzione e commercializzazione di spirit, Branca ha incrementato la propria forza lavoro dell’8%, raggiungendo un totale di 341 dipendenti, il 99% dei quali assunti a tempo pieno e con contratto a tempo indeterminato, con l’obiettivo di mantenere questa percentuale nel tempo. A ulteriore conferma dell’impegno verso la stabilità e il benessere delle persone le risorse investite nella crescita professionale dei dipendenti, con oltre 10.800 ore di formazione erogata nel 2023, che includono programmi su competenze tecniche e trasversali, salute e sicurezza sul lavoro, e benessere psico-fisico.

Consolidare il percorso di crescita green

Nel prossimo anno, nel quale festeggerà il suo 180° compleanno, Branca proseguirà il suo percorso di crescita responsabile, rafforzando ulteriormente l’impegno sul fronte ambientale e sociale e puntando a conquistare nuove fasce di consumatori, potendo contare su un portafoglio di brand iconici che riscuote un forte interesse sia in Italia sia sui mercati internazionali, quali Fernet-Branca, Brancamenta, Stravecchio Branca, Antica Formula, Carpano, Punt e Mes, Borghetti e Grappa Candolini, oltre a Vodka Sernova e Gin Spirito Blu, che mantengono un posizionamento competitivo e rilevante.

«Viviamo in un mondo in costante evoluzione, dove non dobbiamo lasciarci sorprendere, ma essere previdenti e proattivi. Il 2023 ci ha messo alla prova con molte sfide, dall’inflazione alla crisi globale, ma abbiamo dimostrato che, quando si è preparati, si può affrontare qualsiasi situazione. Abbiamo continuato a investire nelle persone, nelle tecnologie e nei mercati», ha commentato in una nota stampa Niccolò Branca, presidente e amministratore delegato del Gruppo -. Per noi, la sostenibilità non è solo un dovere morale; rappresenta una reale opportunità di crescita condivisa. Il nostro impegno per la qualità e il rispetto verso persone e ambiente si traduce in un modello di business che aspira a generare valore duraturo».

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Maniva ottiene la certificazione per la parità di genere
La nuova certificazione è un altro traguardo nel percorso di sostenibilità e responsabilità sociale avviato dall’azienda negli ultimi anni, supportato da un piano strategico che tiene insieme crescita del business e impegno a tutela dell’ambiente, dei territori e delle persone

Maniva raggiunge un altro traguardo nel suo percorso di sostenibilità e responsabilità sociale. L’azienda produttrice di acque minerali ha infatti ottenuto la certificazione Uni/Pdr 125:2022 per la parità di genere, rilasciata dall’ente certificatore Dnv. Un importante risultato che premia l’impegno dell’azienda su questo fronte delicato, attraverso la promozione di politiche più efficaci per garantire pari opportunità e trattamento equo per tutti gli oltre settanta collaboratori e collaboratrici dei suoi due stabilimenti, quello di Bagolino, in provincia di Brescia, e di Chiusi della Verna, in provincia di Arezzo.

Impegno che Maniva sta portando avanti con un piano strategico che prevede politiche e strumenti operativi che mirano a favorire l’occupazione femminile, le pari opportunità nell’accesso al lavoro, la parità reddituale, l’inclusione e il benessere dei dipendenti.

Nei due stabilimenti dell’azienda, infatti, sono attive pratiche quali flessibilità oraria, contratti part-time e smart working, garanzie per la pari opportunità nel reclutamento e nello sviluppo professionale di ogni lavoratore e lavoratrice e programmi di formazione specifici su diversità e inclusione e sensibilizzazione sulle tematiche della parità di genere.

Crescita e sostenibilità vanno insieme

Il raggiungimento della certificazione è un altro passo avanti del cammino intrapreso da Maniva negli ultimi anni dove la tutela dell’ambiente, il sostegno alle comunità e ai territori dove opera sono obiettivi prioritari al pari dell’incremento del business e procedono insieme, in un’ottica di sviluppo sostenibile. Un cammino che di recente le è valso il premio Impresa Vincente 2024 nell’ambito del progetto di Intesa San Paolo (leggi Maniva è Impresa Vincente 2024 di Intesa San Paolo) e del quale il prossimo passo sarà l’adozione del bilancio di sostenibilità, il documento che riporta il percorso di sostenibilità di un’azienda e analizza gli impatti economici, sociali e ambientali della sua attività.

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La guida Spirits Special 2024 di Falstaff premia le specialità di casa Gamondi
Quattro i prodotti dello storico brand piemontese che hanno ricevuto punteggi di eccellenza nella guida 2024 dei migliori spirit internazionali di Falstaff

Nuovi prestigiosi riconoscimenti per Gamondi. Lo storico brand piemontese di spirit ha piazzato con punteggi eccellenti quattro suoi prodotti nella Spirits Special 2024, la guida annuale dei migliori spirit internazionali di Falstaff, rivista di lingua tedesca di riferimento nel settore enogastronomico. Un risultato che evidenzia la qualità dei prodotti firmati dal brand, fondato dall’erborista Carlo Gamondi a fine Ottocento e acquisito da casa Toso, che lo ha rilanciato recuperandone le antiche ricette e aggiornandole per mettere a punto una gamma di proposte premium capace di fondere tradizione e modernità.

Tra le specialità Gamondi premiate dalla guida a ottenere il punteggio più alto, 95 punti, è stato il Gamondi Vermouth di Torino Superiore Rosso (alc in vol 18%), realizzato attraverso l’infusione di botaniche, quali assenzio piemontese, scorze di arance amare fresche e fiori di artemisia, vaniglia, zafferano, mirra e sandalo rosso, in un melange di vini 100% piemontesi, del quale il 51% costituito da Moscato Docg. Un vermouth che spicca per il ricco bouquet aromatico e dal sapore intenso e persistente, con un piacevole retrogusto amaro, ottimo da servire freddo o con ghiaccio ed eccellente per i grandi classici dell’aperitivo italiano, come l’Americano o il Negroni.

Non meno rilevante il risultato di Bitter Gamondi (alc 25% in vol) che ha ottenuto 94 punti. Dal colore rosso profondo, è frutto dell’infusione di erbe e piante aromatiche, quali genziana, assenzio, china, aloe del capo e rabarbaro, aggiunte a un’infusione di scorze d’arancia dolci e amare. Si caratterizza per il sapore forte e deciso, secco e amaricante, ed è ottimo sia da servire come tradizionale aperitivo, liscio o con ghiaccio, o come ingrediente in miscelazione.

93 punti si è aggiudicato Gamondi Aperitivo Agrumi Mediterranei (alc vol 21%), un aperitivo fresco e dalle vivaci note agrumate. Di colore rosso-arancio, è ottenuto da una base alcolica di vino bianco alla quale vengono aggiunte erbe e botaniche aromatiche, oltre a genziana e china, che donano il sapore amaro, insieme a zucchero e a oli essenziali di agrumi. Ottimo da servire fresco o con ghiaccio, è anche un intrigante ingrediente per la preparazione di cocktail.

Chiude la rassegna dei prodotti premiati Gamondi Aperitivo Fiori di Sambuco (alc vol 21%), un vino aromatizzato ai fiori di sambuco delle Langhe, fresco e delicato, con un bouquet che spazia dalle note floreali alla frutta fresca e agli agrumi. Un prodotto perfetto da servire liscio e da utilizzare in miscelazione, per esempio nella preparazione di cocktail come l’Hugo o uno Spritz bianco, al quale il team di tasting di falstaff ha assegnato 91 punti.

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Tsukuriwake 2024: i quattro whisky in edizione limitata di House of Suntory
Il lancio delle nuove preziose referenze di whisky giapponese di House of Suntory, la storica distilleria giapponese distribuita in Italia da Stock Spirits

Tsukuriwake 2024 di House of Suntory: quattro preziosi whisky giapponesi, che sono l’ultimo atto delle celebrazioni per i 100 anni di attività della distilleria giapponese. La nuova serie di  in edizione limitata comprende: Yamazaki Golden Promise, Yamazaki Islay Peated Malt, Yamazaki 18 Years Old Mizunara e Hakushu 18 Years Old Peated Malt. I quattro whisky della serie Tsukuriwake 2024, destinati a un pubblico particolarmente attento, sono da oggi disponibili in Italia in quantità limitate nel canale fuoricasa e in store di lusso come La Rinascente e sono distribuiti da Stock Spirits.

Culla di questi pregiati whisky sono la distilleria di Yamazaki, la prima e più antica distilleria di whisky di malto nella storia del Giappone, fondata nel 1923, e quella di Hakushu, fondata nel 1973, che dispongono entrambe di scorte di lunghi invecchiamenti (il numero indicato sulla bottiglia rappresenta solo il whisky più giovane nel blend) da miscelare per creare prodotti davvero unici. Tsukuriwake significa letteralmente “maestria attraverso la diversità della produzione” e si riferisce alle singole peculiarità di questi distillati, che esplorano metodi sia tradizionali, sia innovativi.

La produzione dei quattro whisky vede infatti l’impiego di legno e acciaio inossidabile per la fermentazione, di 16 alambicchi di 7 diversi tipi e di cask realizzate con legno di diverse querce (tra cui quercia bianca, spagnola e giapponese) e di varie dimensioni. L’invecchiamento si basa sullo “Tsukurikomi”, il processo di ricerca e sviluppo di House of Suntory, volto al miglioramento del potenziale d’invecchiamento del whisky, processo che include anche la sperimentazione con differenti tipi di malto. «House of Suntory – afferma Evelina Teruzzi, amministratore delegato di Stock Spirits, distributore ufficiale dei prodotti di House of Suntory in Italia – nasce nel 1923 dal sogno del fondatore Shinjiro Torii di creare un whisky giapponese originale benedetto dalle ricchezze della natura e dell’artigianato giapponesi. La serie Tsukuriwake 2024 è la dimostrazione di come quel sogno sia ancora oggi incredibilmente vivo».

Analizzando una per una le nuove referenze, la degustazione guidata dall’esperto Stefano Corna è partita dallo Yamazaki Golden Promise, la cui peculiarità è nell’orzo Golden Promise, un cereale coltivato in Scozia dagli anni Sessanta. Nel 2009 hanno iniziato la coltivazione in Giappone, al fine di giungere alla distillazione di questo particolare malto che dà la sua complessità, per un whisky rotondo, ricco, dagli aromi vanigliati di crema pasticcera. Lo Yamazaki Islay Peated Malt è un torbato in stile scozzese, dal momento che vede nella sua ricetta l’utilizzo proprio della torba di Islay, che conferisce uno stile di affumicatura e una sapidità riconoscibili. Con lo Yamazaki 18 Years Old Mizunara la particolarità viene dal legno utilizzato per l’invecchiamento, il Mizunara, o rovere giapponese, che si caratterizza per la sua maggiore umidità, ma che premia in distillazione con una speziatura caratteristica, con note di incenso e legno di sandalo. Infine, l’Hakushu 18 Years Old Peated Malt, l’unico di questa release prodotto nella distilleria di Hakushu, in cui torna la torba, ma in questo caso si tratta di una torba giapponese, dalle tipiche note erbacee e sfumature di mela, per un’affumicatura decisamente più gentile.

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Ad Alex Gardellini la quarta edizione della Pierre Ferrand Dry Curaçao Competition
Il bartender del Bamboo di Bologna è il vincitore della gara di bartending organizzata da Maison Ferrand e Compagnia dei Caraibi, che quest’anno ha avuto come tema Miglior attore protagonista

È andata in scena al Piano 35 Lounge Bar, la finale della Pierre Ferrand Dry Curaçao Competition, la gara di bartending promossa da Pierre Ferrand Dry Curaçao, il liquore all’arancia prodotto da Maison Ferrand, importato e distribuito in esclusiva in Italia da Compagnia dei Caraibi. Ad aggiudicarsi il cocktail contest, quest’anno alla sua quarta edizione, è stato Alex Gardellini del Bamboo di Bologna, con il suo drink Segni particolari: buonissimo.

Sei i bartender che hanno preso parte alla sfida finale, con le loro originali creazioni a base di Pierre Ferrand Dry Curaçao, con le quali avevano superato la fase di preselezione a opera del team advocacy della maison francese e di Compagnia dei Caraibi. Creazioni che, inoltre, dovevano essere in linea con il tema scelto per quest’anno, Miglior Attore Protagonista: un invito ai concorrenti a dare fondo alla loro creatività per spingersi oltre l’uso tradizionale del Dry Curaçao e metterlo al centro del loro cocktail in forme innovative. In pratica, i bartender dovevano creare un cocktail che utilizzasse il liquore in una lavorazione aggiuntiva che ne esaltasse le caratteristiche.

A sfidare il vincitore c’erano: Federica Di Lella del Puntosette di Torino, Fabio Moruzzi del Piano 35 di Torino, Patrick Ricciuti del Lux Bar & Bites di Telese (Benevento), Simone Francia dell’Emerald’s Independent Bar di Roma e Biagio Coppola del WRome Hotel di Roma. I finalisti hanno sottoposto i loro drink al vaglio di una giuria composta da Lola Garces, brand ambassador Italia per Maison Ferrand, Francesco Pirineo e Patrick Piazza, rispettivamente advocacy manager e sales field specialist di Compagnia dei Caraibi.

Giuria che Gardellini ha conquistato con il gusto e gli aromi del suo drink, dove ha unito a Pierre Ferrand Dry Curaçao una soda analcolica di Cucaçao e cocco e guarnito con una spugna di Curaçao e cardamomo. Un cocktail che, come richiesto, ha valorizzato al meglio il triple sec di Maison Ferrand, in un perfetto equilibrio degli ingredienti.

Il bartender del Bamboo si aggiunge così a Francesco Giorgi, Luca Bruni e Federico Casucci nella Hall of Fame della Pierre Ferrand Dry Curaçao Competition, aggiudicandosi anche l’ambito premio: un viaggio educational in distilleria Maison Ferrand presso Château de Bonbonnet, nella regione del Cognac in Francia.

La ricetta

Segni particolari: buonissimo di Alex Gardellini

Ingredienti:

45 ml Pierre Ferrand Dry Curaçao, soda analcolica di Pierre Ferrand Dry Curaçao e cocco
Preparazione:
build
Guarnizione:
spugna di Pierre Ferrand Dry Curaçao e cardamomo
Bicchiere:
collins

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Barawards Premio Innovazione dell’anno 2024: scopri i candidati e vota!
Oltre 50 i prodotti/servizi candidati che hanno passato la selezione del comitato tecnico. Otto i premi da assegnare: Arredi, attrezzature e strumenti di servizio – Bevande – Mondo caffè – Food dolce – Food salato – Rtd alcolici – Alcolici – Superalcolici, oltre alla menzione speciale Green. Votazioni on line aperte fino al 30 novembre. Si possono esprimere fino a tre preferenze per categoria

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Artista del Panino: ecco i 30 selezionati per la semifinale che si tiene a Genova il 26 novembre
Si tiene il 26 novembre a Genova la semifinale della nona edizione dell’Artista del Panino

Si tiene il novembre (con inizio alle 10,30) la semifinale della nona edizione dell’Artista del Panino, il concorso riservato ai professionisti dell’horeca organizzato da Agritech e Lanterna part of Vandemoortele in collaborazione con Bargiornale.

Cornice d’eccellenza le Cisterne del Palazzo Ducale in piazza Matteotti 9 di Genova.

D’eccellenza anche la giuria composta dagli Artisti del Panino Giacomo Dini, Elisa Varvarito, Gianpietro Sartori, Antonio Sabia (Artista in carica), l’influencer la Barista Sfigata, Roberto Barat, giornalista e Coordinatore della rivista Ristoranti, lo chef Fabrizio Rivaroli.

L’evento si potrà seguire sui canali social di Artista del panino Facebookinstagram e www.artistadelpanino.it e di Bargiornale (instagram)

Ed ecco allora i 30 semifinalisti

Allibardi Giangabriele con la ricetta The Miracle

Antonietti Linda con la ricetta Il nero di Rimasco

Barone Errico con la ricetta APPERÒ

Caputo Bartolomeo con la ricetta C’era una volta…

Capuzzo Alessandro con la ricetta In nome del padre

Cecio Luca Tarsia con la ricetta Tarantarsia

Centorrino Mario con la ricetta Il montagnolo

Cuvato Sergio con la ricetta Simoday Sokontenta

D’Elia Michele con la ricetta L’arrosto della domenica

Di Battista Marco con la ricetta Sacoccina Capitano

Falcioni Patrizia con la ricetta Alice Esotica

Finardi Roberto con la ricetta P.A.S.I.Ó.

Franco Matteo con la ricetta 13 Blunt

Giudice Donato con la ricetta Cinghialix

Giuliani Luca con la ricetta Fire Bird

Imparato Antonio con la ricetta Bun di Tonno

L’abbate Antonio con la ricetta N’uovo pugliese Magni-Fico

Labbate Angelo Cesenatico con la ricetta Sea burger

Liotino Francesco con la ricetta Il villano

Maffeo Carlo con la ricetta Obelix trova un cinghiale nel proprio orto di zucche!

Osso Mario Giulio con la ricetta AbbraCalabria

Perone Massimo  con la ricetta Punta di Cristallo

Picariello Danilo con la ricetta 85 gradi

Raduazzo Mario con la ricetta #Sandra&Raimondo

Riccio Eduardo con la ricetta Wild Forest

Sartori Michela con la ricetta Pandemenza

Suma Saverio con la ricetta Pollastro Pacifico

Torsiello Vitale con la ricetta Ciabatta con tartare di tonno

Vitarelli Giuliana con la ricetta inaspettato

Volonterio Matteo con la ricetta un giorno d’autunno nel bosco

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