Presepe di sabbia di Marina Centro
Presepe di sabbia di Marina Centro
sbaldacci
Mar, 11/05/2024 – 11:57
Articoli che parlano di Rimini e food and drink
Presepe di sabbia di Marina Centro
sbaldacci
Mar, 11/05/2024 – 11:57
Villaggio di Natale e pista di pattinaggio su ghiaccio
sbaldacci
Lun, 11/04/2024 – 08:22
Pulito, lineare, elegante: Cafezal ha aperto il suo quarto punto vendita in via San Gregorio 29A, nel quartiere milanese di Porta Venezia. Ogni punto vendita non replica i precedenti, ma ha le sue peculiarità; così il nuovo ha al suo interno anche un ampio laboratorio di pasticceria e panificazione, che segna un ulteriore passo nel segno della centralizzazione e l’autonomia della produzione, che ha preso il via con l’impianto di torrefazione nel primo locale di via Solferino nel 2017, che poi si è spostato nel più ampio dei punti vendita, in viale Premuda.
Il laboratorio di Porta Venezia è situato nel retro del locale ed è già visibile dalle vetrine, con un affaccio sulla produzione artigianale di lievitati, pani e dolci, con una gamma che comprende alcuni dei best seller di Cafezal, come i dolci portoghesi pastel de nata (un pasticcino di pasta sfoglia a forma di piccolo cestino ripieno di una crema profumata) e il brasiliano quidim, dolce a base di tuorli, zucchero e cocco.
Tra le nuove offerte ci sono poi il mate, erba sudamericana che offre una valida alternativa al matcha; per il pranzo, il menu ha un’impronta internazionale: al suo interno si trovano infatti uova strapazzate, avocado o salmon toast, insalate e panini.
Come già i precedenti, anche questo punto vendita è stato pensato e messo a punto da Carlos Bitencourt, ideatore di Cafezal, che punta sempre più all’autonomia produttiva e rafforza l’obiettivo di offrire ai clienti un’esperienza specialty completa con qualità, trasparenza e innovazione. Per verificare di persona la selezione dei chicchi e la tostatura ben lontana da quelle molto scure dell’offerta industriale, nel punto vendita sono presenti tre silos dai quali scegliere il prodotto preferito per l’asporto.
Come già nei locali di via Solferino, viale Premuda e corso Magenta, anche in San Gregorio non si entra in una semplice caffetteria: la visione è quella di una torrefazione che segue l’intero processo produttivo del caffè, dalla piantagione alla tazzina, nonché l’offerta food, puntando su originalità e gusto.
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La transizione energetica cambia il modo in cui i clienti scelgono gli esercizi commerciali ai quali rivolgersi e questa nuova consapevolezza può trasformarsi in un’opportunità per bar, caffè e pub, che possono offrire un nuovo servizio e allo stesso tempo attrarre nuovi clienti.
L’opportunità ha un nome: con Set&Charge, i clienti possono ricaricare la propria auto elettrica mentre gustano un cocktail o un caffè. L’offerta di Enel consente alle aziende di installare punti di ricarica per veicoli elettrici nelle aree di sosta e nei parcheggi nei dintorni di bar, caffè, ristoranti ed esercizi commerciali in generale, offrendo ai clienti un servizio aggiuntivo.
Enel si occuperà di tutto: Set&Charge comprende l’infrastruttura di ricarica, la fornitura di energia elettrica e il software di gestione Net Enterprise. Un’integrazione che semplifica la gestione operativa e consente agli esercizi commerciali di concentrarsi sul proprio core business, ottenendo al contempo un ritorno economico in bolletta.
Grazie alla piattaforma Net Enterprise, è possibile configurare e controllare ogni aspetto del servizio di ricarica. Net Enterprise, permette di monitorarne l’andamento delle ricariche elettriche e impostare tariffe personalizzate per i clienti, fornendo una panoramica dettagliata delle transazioni effettuate. Inoltre, offre la possibilità agli esercenti di visualizzare gli importi mensili da incassare. Infine, per i clienti Enel, gli importi incassati dalle ricariche elettriche possono essere accreditati direttamente in bolletta, permettendo di ridurre l’importo complessivo del costo dell’energia elettrica.
Un altro elemento distintivo di Set&Charge è l’integrazione con l’App Enel X Way, grazie alla quale le stazioni di ricarica sono accessibili a tutti gli utenti, incluse le flotte aziendali che utilizzano la Card Enel X Way.
Set&Charge è un’opportunità non solo per gli esercizi commerciali ma anche per l’intera comunità. I punti di ricarica possono essere messi a disposizione di tutti, creando un circolo virtuoso per la propria attività, per la propria clientela e per tutta la collettività. E incentivando l’utilizzo della mobilità sostenibile, ci sarà ancora più gusto a concedersi una pausa caffè.
L’articolo Set&Charge di Enel: un cocktail di sostenibilità e opportunità è un contenuto originale di bargiornale.
È Antonio Tittoni il trionfatore della finale della seconda edizione della Elephant Gin National Competition, la gara di bartending del distillato dal cuore africano di Compagnia dei Caraibi. Una vittoria che ha assegnato al proprietario e bar manager del Depero di Rieti il titolo nazionale, seguendo Ivan Geraci nella Hall of Fame della competition (leggi Come vincere una competition con due Gimlet “da brividi” e restare umili), e il meritato premio: un biglietto per un viaggio in Africa per scoprire tutti i segreti del gin ispirato agli elefanti e i progetti di tutela della fauna locale, a partire proprio dai grandi elefanti, dei quali il brand è da sempre promotore e sostenitore.
L’atto finale dell’edizione 2024 della gara è andato in scena presso Drink Factory a Bologna, dove a sfidarsi c’erano i quattro vincitori delle altrettante semifinali svoltesi tra marzo e giugno lungo tutta la Penisola. A contendersi il titolo c’erano, oltre a Tittoni, che si era aggiudicato la tappa di Roma, Daniele Loche del Faya Bar di Porto San Paolo (Sassari), vincitore della tappa svoltasi Grotta Marcello di Cagliari, Elisa Locci del Tiki Beach del Forte Village di Pula (Cagliari), trionfatrice della semifinale al Noh Samba di Bari, e Filippo Wenitzing dell’Eclettica Cocktail Lab di La Spezia, vincitore della tappa svoltasi al Pinch di Milano. Finalisti che, dopo la vittoria della semifinale, hanno fatto visita alla distilleria di Elephant Gin a Wittenburg, in Germania, dove hanno potuto vedere dal vivo, dalla selezione delle botaniche alla bottiglia, come nasce la gamma del gin super premium, che comprende il pluripremiato Elephant London Dry Gin (45%), l’aromatico Elephant Sloe Gin (35%), il corposo Elephant Strength Gin (57%) e il fresco Elephant Orange Cocoa Gin (40%).
Ad aprire la finale una sessione di laboratorio, durante il quale i bartender finalisti hanno potuto sperimentare e realizzare le basi per i loro cocktail per le due manche della gara. Nella prima hanno presentato il loro signature che, come previsto dalle regole d’ingaggio della Elephant Gin National Competition, doveva contenere e valorizzare un distillato della linea Elephant Gin e ancheuna delle 14 botaniche che ne compongono la formula. Nella seconda, invece, hanno dovuto ideare e preparare al momento (in 15 minuti di tempo) un nuovo originale drink, sempre a base di una referenza Elephant, utilizzando le basi create nella sessione di laboratorio.
A giudicare le loro performance una giuria composta da Mirco Guizzardi, proprietario del Freccia Bar di Piumazzo (Modena), Daniele Pons, sales lead di Compagnia dei Caraibi, Davide Patta, co-proprietario del Ruggine di Bologna, e Federico Mastellari, socio e fondatore di Drink Factory a Bologna. Giuria che Tittoni ha saputo conquistare con due ottime prove, in particolare con il suo signature Noah, drink fresco e dissetante, corposo e fruttato, dedicato a una moderna arca di Noè, che ha realizzato con un blend di referenze del marchio, il classico London Dry e l’Orange Cocoa, unendolo a bitter soda di mela e banana e a un cordiale alla nocciola, trovando cosi il giusto equilibrio tra dolcezza e acidità ed esaltando al meglio il gusto dei distillati.
Noah di Antonio Tittoni
Ingredienti:
40 ml Elephant London Dry Gin, 20 ml Elephant Orange Cocoa Gin, 110 ml Apple and banana bitter soda, 16 ml Hazelnut aperitif cordial
Tecnica:
build
Guarnizione:
mela rossa essiccata colorata con barbabietola
Bicchiere:
Collins
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Il sapore della tradizione incontra la contempotaneità nella nuova creazione della Premiata Distilleria Fabbri 1905: il Ratafià, liquore composto da un infuso a base di frutta o fiori e alcol del quale esistono diverse versioni locali non solo nell Penisola, ma anche in altri Paesi, soprattutto Francia, Spagna e Svizzera. Del tradizionale liquore, il cui nome deriva dall’espressione latina “ut rata fiat”, “ratificare”, pronunciata alla stipula di accordi o contratti importanti, celebrati con un bicchierino in segno di buon auspicio, la versione fornita dall’azienda Bolognese ha come grande protagonista l’iconica Amarena Fabbri.
Nel nuovo nato, infatti, il succo purissimo dell’Amarena Fabbri si fonde con il pregiato Sangiovese Superiore di Romagna Dop (65%) dando vita a un liquore dalla calda corposità, dal sapore avvolgente e dall’aroma intenso, nel quale spicca il profumo del succo di Amarena Fabbri, accompagnato dalle note di mosto d’uva, di agrume e profumi retrolfattivi di vino e spezie.
Dal colore viola intenso, il Ratafià Fabbri è ideale da servire in purezza rigorosamente ghiacciato, come fine pasto, in accompagnamento a dolci e nei momenti di convivialità, ma è anche un ottimo ingrediente per la miscelazione.
Le sue particolari note dolci e fruttate e il finale amaro lo rendono perfetto per abbinarsi a spirit più secchi o dal tratto amaro, permettendo ai bartender di sperimentare nuove combinazioni di sapori.
Un esempio è il cocktail Autumn Changes proposto dal giovane bartender Lucio Albano Raccuja al premio Angelo Zola, il concorso rivolto ai futuri talenti della mixology durante il Campionato Italiano dei Cocktail di Aibes, svoltosi a Loano (Savona), dove il prodotto è stato presentato ed era tra gli ingredienti nella competizione. Drink nel quale il bartender ha saputo valorizzare al meglio il Ratafià, miscelandolo con Wild Turkey Bourbon Whiskey, Mixybar Fabbri Cannella, succo di limone e soda homemade alla mela e decorando con Amarena Fabbri e mezzelune di mela.
Altri esempi delle possibilità offerte sono i cocktail realizzati dai mixologist Fabbri 1905, come Fabbri’s Cup, dove si unisce a succo di limone e a soda al pompelmo rosa, Fabbroni, twist sul Negroni preparato miscelando il liquore con dry gin e Marendry Bitter, o New York Sour, dove invece si unisce a bourbon, succo di limone e sciroppo di zucchero. Mixybar Plus Zucchero Italiano.
Il nuovo prodotto è custodito da una bottiglia (70 cl) di grande impatto, ispirata allo stile art déco e dalla forma elegante e raffinata.
Fabbri’s Cup
Ingredienti:
60 ml Ratafia Fabbri, 10 ml succo di limone, 120 ml soda al pompelmo rosa
Preparazione:
build
Guarnizione:
spiedino di Amarena Fabbri e foglia di menta
Bicchiere:
collins
Fabbroni
Ingredienti:
30 ml Dry Gin Fabbri, 50 ml Marendry Bitter, 10 ml Ratafia Fabbri
Preparazione:
build
Guarnizione:
ciliege speciali Fabbri, fettina di limone
Bicchiere:
Old fashioned
New York Sour
Ingredienti:
60 ml Bourbon Whiskey, 30 ml succo di limone, 20 ml Mixybar Plus Zucchero Italiano, 15 ml Ratafia Fabbri
Preparazione:
shake
Guarnizione:
Amarena Fabbri e scorza d’arancia
Bicchiere:
Old fashioned
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Semplificazione delle operazioni, controllo da remoto e molto altro per rendere più agevole l’operatività al bar come nelle grandi catene. Grazie a questa ricerca continua, La Cimbali, brand di Cimbali Group, ha meritato il premio Europe’s Best Coffee Equipment Manufacturer nella categoria Fully Automatics di Coffee Ventures Europe in occasione dell’European Coffee Symposium di Berlino.
Alla presenza di 500 esperti del settore, sono state premiate le aziende che stanno guidando l’evoluzione dei settori del caffè e dell’ospitalità in Europa. Grande soddisfazione e «una ulteriore motivazione a proseguire nella ricerca e nello sviluppo di macchine superautomatiche sempre più vicine alle esigenze dei nostri clienti – ha commentato Andrea Clerici, group business director di Cimbali Group -. L’obiettivo rimane quello di avere macchine più efficienti, capaci di garantire la migliore qualità del caffè e del latte, e che offrano una gestione, settaggio e utilizzo semplice ed efficace per tutti gli utilizzatori. Tutto questo, avvalorato ulteriormente dalla connettività delle nostre attrezzature e il monitoraggio da remoto, per offrire un service ancora più rapido ed efficiente a vantaggio dei tempi e dei costi. Un impegno costante che ci ha permesso di affermarci in mercati strategici come partner di fiducia per clienti di prestigio, tra i quali importanti catene europee e internazionali con le quali seguiamo lo sviluppo». Attualmente Cimbali Group e Mumac sono presenti nella mostra Italia Geniale, design Enables – Bellezza, originalità, creatività del design industriale apprezzato universalmente, allestita in seguito al tour mondiale della nave scuola Amerigo Vespucci.
Semifinale Cup Tasters
Il 20 novembre, inoltre, presso la Factory Food Designers, il centro di ricerca e sviluppo di Avolta alle porte di Milano, si svolge la tappa Nord di selezione del campionato italiano Cup Tasters promosso da Sca Italy.
Autogrill, in collaborazione con Cimbali Group, apre le porte agli operatori, ai coffee lover e a chi vuole conoscere più a fondo il mondo del caffè, un’eccellenza del made in Italy che le due aziende vogliono valorizzare. Del resto, come osserva Luca D’Alba, general manager Italy F&B Avolta, «il caffè è da sempre simbolo della sosta in Autogrill per il viaggiatore. La nostra Factory Food Designers, luogo di innovazione e sperimentazione, in grado di individuare tendenze e creare nuove esperienze di gusto per i consumatori, è il luogo perfetto per accogliere un evento che promuove proprio lo sviluppo del caffè». È soddisfatto del sostegno dato a Sca Italy Andrea Clerici che aggiunge: «essere partner con Autogrill in questa nuova esperienza ci permetterà di rafforzare ancora di più una partnership consolidata, proiettandoci verso un futuro di sviluppo oltre i confini italiani».
Il mondo specialty vuole avvicinare e sensibilizzare alla qualità il consumatore finale, un obiettivo che questa location favorisce. Andrea Lattuada, events coordinator di Sca Italy ringrazia Autogrill e Cimbali Group per avere organizzato la competizione e conclude: «speriamo che questo sia solo l’inizio di una lunga collaborazione insieme».
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Tre novità arricchiscono il già ampio catalogo di salse di Heinz per il mondo dei locali. Le new entry sono il Ketchup Pickle, la Mayo Spicy, pensate per dare un tocco di sapore e di originalità in più alle preparazioni dei locali, e il Ketchup Zero disponibile in un nuovo formato.
Disponibile in formato top down da 220 ml, Ketchup Pickle aggiunge all’iconico ketchup dell’azienda statunitense il sapore rinfrescante e piacevolmente acidulo dei cetriolini sottaceto. Ideale per gli hamburger, il nuovo arrivato si inserisce nel trend del gusto americano, molto amato dalla generazione Z, ed è del tutto privo di coloranti, aromi artificiali e conservanti.
Mayo Spicy è invece una maionese vegana impreziosita da un tocco orientale donatole dalla nota piccante della sriracha, il famoso condimento thailandese a base di peperoncino. Cremosa come la classica, ma dal sapore intrigante e speziato, è molto versatile prestandosi a completare le proposte più diverse, dalle insalatone al riso, dal pollo al salmone, fino ai sandwich e alle preparazioni a base di pesce. La salsa nuova salsa, in formato top down da 400 ml, si inserisce nella “culinary fusion”, dove le tradizioni mediterranee incontrano note esotiche e risponde a una duplice esigenza degli operatori dei locali: soddisfare la domanda di prodotti vegani, in decisa crescita, e la fame di novità di quei clienti desiderosi di sperimentare nuovi sapori e viaggiare con il gusto.
Infine, il Ketchup Zero, la versione senza zuccheri e sale aggiunto del Tomato Ketchup di Heinz, ora disponibile anche nel formato top down da 220 ml, oltre che in quello da 400 ml. Anche in questo caso si tratta di un prodotto perfettamente in linea con i trend alimentari contemporanei, fortemente orientati verso proposte “zero” e free from sotto la spinta di un pubblico di consumatori sempre più attento a uno stile di vita sano e al proprio benessere ai quali non vuole rinunciare nche quando mangia fuori casa.
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Tempo, studio e passione: c’è tutto questo dietro Animo, il whisky firmato Mazzetti d’Altavilla. Con il nuovo prodotto la storica distilleria del Monferrato, nota per la sua produzione di grappe, liquori, amari e gin, categoria quest’ultima dove la scorsa estate ha lanciato il suo secondo nato, il Gin Mazzetti Black Edition (leggi Gin Mazzetti Black Edition, il nuovo London dry di Mazzetti d’Altavilla), ha voluto affrontare una nuova sfida: cimentarsi nella creazione di un distillato lontano dalla tradizione italiana.
Un progetto nato nella primavera 2018 e animato dal desiderio di dare vita a un whisky che si inserisse nella tradizione internazionale del nobile distillato, senza essere però un’imitazione di una delle sue varie versioni, ma portandovi l’identità di Mazzetti d’Altavilla.
Frutto di un lungo processo creativo guidato da Sanzio Evangelisti, mastro distillatore di Mazzetti, Animo (alc 48% in vol) è ottenuto dal blend di whisky di 3 diverse annate, tutti realizzati con orzo del territorio piemontese. I distillati sono stati fatti invecchiare, da 3 a 5 anni nella Barricaia della distilleria, ad Altavilla Monferrato, in botti di rovere che in precedenza avevano ospitato bourbon e grappa.
Il risultato è un whisky che si distingue per il bouquet ricco e ampio, dal quale emergono note di cereali e vaniglia, accompagnate da delicati sentori di miele d’acacia e leggere sfumature di erba fresca. Il palato viene immediatamente riscaldato dalla forza alcolica del prodotto, senza però risultare bruciante, che lascia emergere il sentore di malto d’orzo, che si sviluppa su note di crema pasticcera, uvetta sotto spirito e delicate sfumature di pepe nero, accompagnate da note di lievito, mentre il finale rivela una piacevole nota balsamica, per chiudere con una nota tannica persistente ma non aggressiva.
Da servire liscio, e per chi vuole offrire ai suoi ospiti un perfetto pairing, accompagnandolo con cioccolato ad alta percentuale di cacao, Animo è custodito in un pack ricercato: una bottiglia da 70 cl con linee scanalate nella parte alta ed etichetta che riporta ben in evidenza il nome del prodotto. E a proposito del nome, questo prevede una retrolettura che rimanda al significato profondo del concept che ha ispirato tutto il progetto di Animo. Letto al contrario, infatti, il nome diventa “Omina”, che in latino è il plurale di “Omen”, che significa presagio, e che rimanda al detto “nomina sunt omina, “i nomi sono presagi”, ovvero che il nome di una persona o di una cosa è un presagio del suo destino: in questo caso il destino cui si allude è quello del coraggio e dell’innovazione, che Mazzetti porta avanti dal 1846.
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Si svolge domenica 17 e lunedì 18 novembre a Roma presso l’hub delle Officine Farneto, in via dei Monti della Farnesina 77, la prima edizione di Futura Festival – The New Era of Drinking, festival indipendente dedicato dedicato a specialty coffee, kombucha e no/low. Un progetto di Viva la Vite che si propone come momento di incontro tra le realtà emergenti del panorama culturale del beverage.
Il caffè è importante sotto tutti gli aspetti. È un alimento e al contempo è socialità, fatta di piacere e di condivisione, soprattutto quando si parla di specialty, e il desiderio è che tutto ciò diventi di pubblico dominio.
Tra gli sponsor c’è Pulycaff: Gianfranco Carubelli, responsabile amministrativo di Asachimici-pulyCAFF con il fratello Marco, afferma: «Un passaggio fondamentale affinché ci possa essere effettiva qualità in tazza con qualsiasi tipo di estrazione, è che macchine, macinacaffè e strumenti siano ben puliti. Solo così il ruolo importante dei piccoli roaster, che saranno protagonisti del settore caffeicolo di Futura Festival, può essere esaltato al meglio. È poi fondamentale che queste conoscenze passino al consumatore finale, e noi faremo la nostra parte».
Domenica 17 dalle 14,30 e lunedì 18 dalle 11,30 a disposizione di professionisti, coffee lover e di tutti i visitatori ci sarà l’Esperto del Pulito Andrea Antonelli, con workshop di 30 minuti in area talk dal titolo “Una tazza di caffè che trasmette un’emozione? Vi raccontiamo i retroscena che ne assicurano la qualità”.
Da più di tre anni Accademia del Caffè Espresso, Scotsman e BWT Water+More collaborano tra loro e nell’ambito di Futura daranno un assaggio del loro progetto Coffee on the Rocks. È un format messo a punto per promuovere la qualità e l’importanza della combinazione tra acqua, caffè e ghiaccio, con l’obiettivo di fornire informazioni utili per migliorare l’esperienza sensoriale sia ai clienti sia ai professionisti.
Di seguito il programma delle attività che nello spazio dedicato al progetto, che si ripete nelle due giornate.
– ore 10.00 – L’importanza dell’acqua – 1 caffé preparato con 3 acque diverse – degustazione
– ore 11.30 – Tostatura di campionature – Versione micro del mondo macro della tostatura – demo live con degustazione
– ore 13.00 – Lavato / honey / naturale / anaerobico – Una varietà con 4 diversi metodi di lavorazione – degustazione
– ore 14.30 – Caffeina – Cascara – Fiori di caffé – caffé – tutti contengono caffeina – degustazione
– ore 16.00 – Cocktail alcolici e non con base di cold brew Signature Accademia – Mixology
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