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Gian Maria Ciardulli conquista il terzo Maldon Salt Cocktail Contest
Insieme con le spezie Montosco, Sale Maldon è stato il protagonista dell’omonimo concorso dedicato all’utilizzo del pregiato sale cristallino inglese sia nelle ricette sia nelle guarnizioni dei cocktail.

Dopo Matteo Cassan (Perugia, 2022) e Luca Goracci (Roma, 2023) Gian Maria Ciardulli si aggiudica la terza edizione del 1882 Maldon Salt Cocktail Contest con il cocktail Maldon Spicy N°3, gara svoltasi il 19 novembre presso presso il bar ristorante Temakinho Milano Magenta di (via Boccaccio, 4).

Nato nel 2012, Temakinho è il nome di una catena di 14 locali (6 a Milano, 5 a Roma, uno a Bologna, Firenze e Lione-Francia) che, in ambientazioni tropicali, fondono le tradizioni gastronomiche giapponesi nikkei con quelle brasiliane. Vista l’ampia metratura media, spesso vi si tengono party, eventi aziendali e live music.

L’evento è stato organizzato da Montosco, brand di spezie e salse di La Collina Toscana Spa, importatore esclusivo del Sale Maldon per l’Italia, in collaborazione con Planet One, azienda di formazione e consulenza nel settore food & beverage da oltre 30 anni.

La competizione ha visto la partecipazione di 15 talentuosi bartender e barlady, suddivisi in due categorie: Grandi Classici (mattina) e New Era (pomeriggio).

Grandi Classici (varianti di cocktail famosi):
Alessandro MIone
Andrea Scapazzoni
Andrea Legrottaglie
Gian Maria Ciardulli
Diego D’Angelo
Camilla Scotti
Simone Francia.

I finalisti della categoria Grandi Classici

New Era (cocktail a basso contenuto alcolico):
Alessio Rivarola
Vasile Vidrasco
Valentina Esposito
Andrea Mango
Gherardo Walder
Tiziano Zanoboni
Artem Cherepynskyy.
Emanuel Giuliano

I finalisti della categoria New Era

Durante l’intera giornata, i finalisti si sono sfidati con grande passione, presentando le loro creazioni selezionate in fase di iscrizione.

A giudicare le loro performance quattro figure di spicco della mixology italiana (e non solo):
Marianna Di Leo, salernitana di nascita e brand ambassador di Espolòn Tequila (Campari Group).
Daniele Gentili, mixologist presso ORO Whisky Bar a Roma e Bar Staff Endorsement Marketing Specialist per Red Bull.
Andrea Castellari, 30 anni di esperienza nel settore, creatore e head bartender di numerosi locali milanesi e attualmente titolare del Zizania cocktail bar di Milano.
Terry Monroe, esperta alchemist barlady e titolare del locale Opera 33 di Milano, da cui è nato Speziology, un laboratorio delle spezie che offre consulenze e formazione per bartender e bar. Autrice del recente libro Cromococktail, la chimica del colore nella miscelazione contemporanea (Hoepli Editore).

Dopo un’attenta valutazione, la giuria ha selezionato quattro ricette (due per categoria) che hanno ottenuto l’accesso diretto alla finale serale.
Quattro i superfinalisti:
Gian Maria Ciardulli
Simone Francia
Andrea Mango
Artem Cherepynskyy

Durante questa fase, i concorrenti hanno dovuto dimostrare la propria creatività, realizzando un cocktail ispirato al tema nippo-brasiliano, in perfetta sintonia con la location dell’evento. Hanno avuto a disposizione una mistery box contenente Sale Maldon Originale (Sea Salt Flakes), Smoked (Smoked Sea Salt) e al Peperoncino (Chilli Sea Salt), oltre a un paniere di ingredienti misti.

Sale Maldon è un sale marino particolare, ottenuto dalle storiche saline romane accanto alle rive del fiume Blackwater (Essex, contea orientale dell’Inghilterra), di tipo cristallino a scaglie, a basso contenuto di magnesio, dal sapore ricco e delicato.

L’unica regola del contest è rendere il Sale Maldon il protagonista indiscusso del drink.

Alla fine, la giuria ha incoronato Gian Maria Ciardulli come vincitore che, grazie al suo originale cocktail realizzato al momento con la mistery box, ha saputo esaltare i sapori unici del Sale Maldon in modo innovativo e sorprendente.

Maldon Spicy N°3
di Gian Maria Ciardulli,  Donna di Cuori Cocktail Bar, Cecina (Livorno)
Ingredienti
6 cl cachaça
4,5 cl cordial mix home made al passion fruit, yuzu, Sale Maldon Smoked, polvere di arancia Montosco
addensante vegano a gocce
top Soda al Pompelmo Rosa
Preparazione
Shake & strain, versare in tumbler alto su cubi di ghiaccio, guarnito con crustas di Sale Maldon Smoked, spolverata di Sale Maldon Chilli, top di aria con mix di Spezie Montosco (pomodoro, limone, salvia) su cui posare una sfoglia di corallo viola, insieme con cannuucce edibili al limone e cacao. Gaming finale con profumo al rosmarino e/o fiori giapponesi. Abbinato a una soluzione salina a base di Sale Maldon Smmokey, insieme con una campana tibetana per il sound.

«Sono particolarmente contento di questo prestigioso riconoscimento – ha affermato il vincitore Gian Maria Ciardulli – un riconoscimento che viene da una specialissima giuria di esperti di settore, con due prestazioni realizzate in un’atmosfera di grande partecipazione corale di tutti i finalisti. Per la categoria Grandi Classici ho presentato un twist del Gimlet, non in coppetta ma in versione on the roiks miscelando il gin con un cordiale alcolico ai 5 agrumi con Sale Maldon Smokey. In ogni caso ho voluto preparare un drink da meditazione, esaltando l’abbinamento giallo-viola secondo il terzo chakra e le tre consistenze di Sale Maldon».

Sotto la supervisione di Sabrina Bocci, Marketing Department Montosco, alla perfetta riuscita dell’evento hanno collaborato, tra gli altri, la bar manager Martina Salvetti, Francesca Bucari (responsabile progetto di Planet One) e Marianna Giordano, direttrice di Temakinho Milano Magenta.

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Il gin e i vermouth di Elena Spirits new entry nel catalogo di Spirits&Colori
Rispetto per la tradizione, solide radici nel territorio, quello delle Langhe, e tanta sperimentazione la filosofia alla base dei prodotti Elena Spirits, nuovo progetto di Elena Penna e Luca Currado Vietti, nomi noti del mondo vinicolo, ora distribuiti in esclusiva dall’azienda emiliana

Nuovi arrivi nel catalogo di Spirits&Colori. A fare il suo ingresso nel portafoglio di spirit distribuiti in esclusiva dall’azienda di Reggio Emilia sono i vermouth e il gin di Elena Spirits, giovane realtà del beverage fondata da Elena Penna e Luca Currado Vietti, coppia anche nella vita, già nota per la produzione di vini di alta qualità, prima alla guida della Vietti di Castiglione Falletto (Cuneo), poi acquisita dal gruppo Krause, e quindi con Cascina Penna Currado, azienda vitivinicola da loro creata dopo l’uscita dal gruppo.

Elena Spirits è dunque un nuovo progetto della coppia, portato avanti con i figli Giulia e Michele, e come da loro tradizione tutto votato all’eccellenza. Altra caratteristica del progetto è il forte radicamento nel territorio, quello delle Langhe dove l’azienda sorge, per la precisione a Serralunga d’Alba, nell’antica cascina del XVI secolo fondata dai marchesi Falletti, nome di punta della storia del vino italiano, in quanto creatori a inizio Ottocento del Barolo, che si estende su una superficie di 2.400 mq e dotata di un sistema produttivo amico dell’ambiente.

Un dry gin langa style

La gamma di Elena Spririts entrata nel catalogo di Spirits&Colori comprende un gin e tre vermouth, tutti realizzati con materie prime locali, accuratamente selezionate, e frutto di lunghe sperimentazioni tese a coniugare tradizione e modernità.

Guardando i prodotti più nello specifico, Elena Gin (alc 42% in vol, bottiglia 700 ml) è un gin dry “Langa style”, realizzato partendo da una vecchia ricetta di famiglia. Viene preparato con 9 botaniche provenienti dalla Langa e dalle Alpi Marittime che circondano il Piemonte, raccolte a mano e senza uso di aromi ed estratti artificiali: ginepro delle Alpi Marittime, mandorlo, timo, fiori di sambuco nero di Langa, fiore di Angelica delle Alpi, menta selvatica alpina, camomilla di campo, buccia di cedro e di chinotto. Le botaniche, infuse o in percolazione, vengono distillate con l’alcol una sola volta, utilizzando un distillatore in rame del Settecento a fuoco a legna.

Al naso si presenta con una decisa nota di ginepro e con sentori di erbe aromatiche leggermente agrumate, mentre è opulento al palato, oleoso e denso, con sapore corposo e ricco dal quale emergono le note aromatiche, con un finale spaziato ed erbaceo. Di colore trasparente, leggermente fumé, è ideale da servire on the rocks per apprezzarne la pienezza al palato e l’intensità olfattiva superiore alla media, ed è perfetto per i classici cocktail a base gin e per un Gin&Tonic, in questo caso abbinato a una tonica neutra.

La tavolozza dei vermouth

Passando ai vermouth, Elena Vermouth di Torino Superiore Bianco Tim 21 (alc 18% in vol, bottiglia da 750 ml) ha una base di vino Timorasso Derthona 2021, miscelata con botaniche ed erbe piemontesi. L’uso del Timorasso, una sfida dei produttori, conferisce al prodotto particolare freschezza ed eleganza, impreziosite da note di arancia dolce, timo e vaniglia, il tutto avvolto in sfumature floreali e speziate. Dal sapore vinoso, armonioso e persistente, è ideale per essere servito on the rocks, senza aggiunte di scorze di agrumi, o come base per cocktail sofisticati.

Il Barolo Lazzarito 2019 e una parte di Roero Arneis è invece la base vino alla quale si amalgamano le botaniche, erbe e spezie naturali piemontesi, tra le quali come genziana, liquirizia e artemisia, per dare vita a Elena Vermouth di Torino Superiore Rosso Laz 19 (alc 18% in vol, bottiglia da 750 ml). Un prodotto, dal colore rosso granato, con unghia aranciata, e dal profilo sensoriale elegante e raffinato, vinoso e tannico, con una lunga persistenza speziata e un finale piacevolmente dolce, perfetto da servire con ghiaccio.

Infine, Elena Vermouth di Torino Rosso (alc 18% in vol bottiglia da 1 l), realizzato con vini piemontesi e con l’estrazione a freddo delle spezie per tre settimane, si caratterizza per l’aroma equilibrato e raffinato, con note di chinotto, cannella e chiodi di garofano. Un vermouth versatile, sia da servire da solo, con ghiaccio, sia come ingrediente da miscelazione per la preparazione di classici come Negroni e Manhattan.

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Finale Coffee Grinder Championship tra gusto cultura e benessere
Il pomeriggio di domenica 24 novembre presso Ecosistema si preannuncia denso di interesse, guidato dall’infaticabile ideatore della competizione, Fabio Verona.

La finale del Master Coffee Grinder Championship 2024 si svolge nel cuore di Milano, presso Ecosistema, in via Giardino 5, domenica 24 novembre a cominciare dalle 16,30. 

Come sempre tutti gli appassionati di caffè e gli operatori di settore sono invitati ad assistere a una competizione che è sempre appassionante e che vedrà sfidarsi i finalisti Ilaria Anna Izzo, Fabio Ferrara, Diletta Sisti, Nadia Giacomelli, Iuri Grandini e Giuseppe Fiorini. 

A valutari con grande professionalità ci penserà il dream team judge della competizione composto da Luca Ventriglia, capo giuria, Luca Bernardoni e Luigi Pillitu (giuria sensoriale) e Simone Previati per la giuria tecnica. 

A guidare la giornata ci penserà l’ideatore della competizione e “padrone di casa” Fabio Verona,  docente Iiac, formatore per Costadoro e autore del libro Professione Barista – Manuale pratico per l’espresso perfetto, di cui i primi tre classificati riceveranno una copia omaggio.

Come sempre la prova della durata di 15 minuti, vede impegnati i concorrenti nell’ottenere in tazza un espresso dal profilo sensoriale il più aderente possibile a quello descritto dal torrefattore sponsor della tappa, ovvero Bloom Specialty Coffee, attraverso ripetuti interventi sulla macinatura e sulla dose, accompagnati da assaggi di verifica. 

Sarà un pomeriggio diverso all’insegna del gusto, con la possibilità di assaggiare il caffè di Bloom Specialty Coffee, degusatre il sun-dried gin, primo gin al mondo realizzato con la cascara, il liquore SVN Senses al cui interno si trova caffè Mama proveniente dal Rwanda, il liquore vinoso e il bitter delle valli cuneesi firmati F.M. Corona. 

Al termine, vi sarà un aperitivo realizzato dal pluri campione italiano di Coffee in Good Spirits del circuito Sca, Francesco Corona, accompagnati da specialità di Ecooking World.

I convenuti potranno inoltre conoscere e confrontarsi con i referenti degli sponsor dell’evento e le attrezzature e apparecchiature messe a disposizione, a cominciare con il macinacaffè Atom W75 dotato della tecnologia Grind by Weight di Eureka Grinders, la macchina espresso Studio di Dalla Corte, i prodotti per la pulizia di Pulycaff, i sistemi di filtrazione dell’acqua di Brita, le tazze di Ipa porcellane, le attrezzature di Dvg Coffee, filtri e doccette di Ims Filtri, le macine da caffè di Keber.

Posti sono limitati, è suggerito prenotarsi a catering@ecookingworld.com 

Ecosistema Milano è il nuovo spazio multifunzionale nel cuore della città, nato per offrire un’esperienza immersiva che unisce benessere, design, nutrizione e consapevolezza. Fondato dai fratelli Luca e Luigi Cassago, è un ambiente d’ispirazione dove ogni evento, spazio e proposta è pensata per nutrire il corpo, la mente e lo spirito attraverso i quattro elementi della natura: Aria, Acqua, Fuoco e Terra.

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Gin Tabar Pera dell’Emilia-Romagna Igp, la nuova limited edition di Casoni
Realizzata in collaborazione con il Consorzio di Tutela della Pera dell’Emilia-Romagna Igp, la nuova referenza unisce ai sentori di ginepro l’elegante dolcezza del frutto, eccellenza del territorio dove lostorico liquorificio è nato e opera dal 1814

Casoni firma una nuova versione di Gin Tabar. La linea del distillato premium, nata nel 2017 con il lancio di Gin Tabar Classico, seguito nel 2023 da Gin Tabar Bergamotto (leggi Tabar Bergamotto, il nuovo gin di Casoni) e poi da Gin Tabar Ciliegia di Vignola Igp (leggi Casoni avvia la raccolta di Ciliegia di Vignola Igp per Tabàr Premium Gin) si arricchisce ora della referenza in edizione limitata Gin Tabar Pera dell’Emilia-Romagna Igp.

Realizzato in collaborazione con il Consorzio di Tutela della Pera dell’Emilia-Romagna Igp, l’ultimo nato vuole sottolineare il profondo legame tra l’azienda e il territorio emiliano, dove l’antico opificio Casoni è nato e continua a operare dal 1814. A caratterizzare il nuovo gin è un’eccellenza regionale, la pera, in questo specifico della varietà Williams, una delle otto coperte dall’Indicazione geografica tipica, dalla polpa bianchissima, dolce e particolarmente succosa e profumata.

Un lungo processo di lavorazione

Gin Tabar Pera dell’Emilia-Romagna Igp

Gin Tabar Pera dell’Emilia-Romagna Igp, come gli altri distillati Tabar, è un compound gin ottenuto da 6 botaniche e prodotto con un processo di lavorazione lungo e meticoloso nella storica sede di Casoni, a Finale Emilia, nella Bassa modenese. Qui le pere vengono messe in infusione in alcol per 5 giorni e scaldate a 60 °C e poi distillate in alambicchi discontinui d’acciaio. Per mille bottiglie vengono utilizzati 50 kg di pere, ovvero 50 g per bottiglia.

Lo stesso procedimento viene poi seguito per tutte le altre botaniche che compongono la ricetta: ginepro, arancio amaro, rosmarino, cardamomo e camomilla. Il distillato di pere viene lasciato affinare in tank di acciaio per un mese e poi distillato con le altre botaniche lavorate. Il prodotto, portato a un volume alcolico di 45% con acqua demineralizzata, rimane infine in affinamento per circa 15 giorni per consentirne il perfezionamento aromatico, e quindi filtrato.

Un gin moderno, elegante e delicato

Nasce così un gin dal profilo elegante e delicato, che racchiude insieme i sentori dei gin moderni con quelli dolci e tipici della Pera dell’Emilia-Romagna Igp. Quest’ultima, insieme al ginepro, domina infatti l’esperienza gustativa, con la sua dolcezza che si declina attraverso note floreali e fruttate, con sfumature che ricordano vagamente l’aroma del miele e tocchi di vaniglia, e il retrogusto delicatamente acidulo che sprigiona una grande freschezza. Ma altri protagonisti della melodia aromatica regalata dal nuovo gin sono i tocchi mediterranei di arancio amaro, vegetali di rosmarino, piacevolmente pungenti di cardamomo e botanici di camomilla.

Un prodotto moderno, ideale da proporre liscio e molto versatile in miscelazione, dove si presta alla preparazione di Gin&Tonic, abbinato a toniche delicate, di intriganti twist on classic dal carattere contemporaneo e di creazioni nuove e originali.

 

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