Al Vilòn arriva Federico Graziani con una drink list dedicata al pittore Rousseau
Tornare al Vilòn è sempre un piacere. Il cocktail bar di questo boutique hotel all’interno di Palazzo Farnese a Roma è un’oasi di tranquillità nel centro cittadino che non ti aspetti, fra arredi di brocante e un’atmosfera da riad marocchino. In questo contesto dal lusso misurato, la novità è l’arrivo di Federico Graziani, nuovo resident bartender classe 1997, arrivato dalla periferia romana più vibrante, cioè dal Ru.de di Centocelle (leggi Ru.De Centocelle, i bartender di borgata che alzano l’asticella).
Da uno street bar, quindi, a un hotel 5 stelle lusso, il passo non è affatto breve. «I volumi di lavoro, gli orari, il look: è tutto diverso, ma era una sfida che da tempo volevo affrontare», afferma Graziani. Che sembra già muoversi con grande sicurezza: in poche settimane ha messo su la sua personale drink list, ispirata ai quadri naïf di Henri Rousseau: tutti paesaggi tropicali e rappresentazioni fantastiche, che vanno a pescare un po’ fra le memorie di viaggio del pittore detto il doganiere, un po’ nel suo mondo onirico.
La nuova drink list
La carta è composta da 16 signature, tra i quali anche un alcol free e un vegan. Nonostante l’ispirazione i cocktail hanno poco di naïf, ma affondano i piedi nel solido bagaglio culturale di Graziani che ha attinto alle ricette classiche prima di personalizzarle: spiriti premium a far da base, una buona dose di tecnica e una richiesta pulizia nel risultato finale, in accordo con il contesto raffinato del Vilòn.
Diversi i richiami agli ingredienti che provengono dalla cucina, perché il Vilòn è il posto giusto per un drink o un aperitivo nella zona lounge (spesso un classico, qui si fanno tanti Martini), ma è anche la sede dell’apprezzatissimo ristorante Adelaide, guidato dallo chef procidano Gabriele Muro. È Muro che cura i side dell’aperitivo e la carta food del bar, pensata anche per la clientela internazionale dell’hotel. Ancora è presto per parlare di pairing food&drink, ma c’è intesa e voglia di condividere idee fra lo chef procidano e il giovane bartender.
Cocktail di grande personalità
Graziani si inserisce quindi in un quadro di forte personalità, gioca con abbinamenti food nei drink, regala qualche colpo di scena, come il drink intitolato Le Rêve (Il Sogno, uno dei quadri più famosi del pittore francese, che si può ammirare al Moma di New York) che mescola pesca, lime e salsa barbecue su base tequila. Le Voyage è un viaggio gustativo che parte dagli Stati Uniti con il bourbon e le arachidi, passa per il Canada per prendere l’acero, arriva nei paesi tropicali alla ricerca di banana e lime. In un equilibrio olio&aceto, Gino è un Martini con un tocco in più, dato dal fat wash con olio evo e un goccio di aceto di kiwi a rinforzare il vermouth.
Con l’arrivo di Graziani, il Vilòn diventa anche teatro di serate guest con amici e colleghi. Uno di questi è stato, lo scorso 20 ottobre (ma promette di tornare presto), Oscar Quagliarini, arrivato da Senigallia, dove lo troviamo al Le Garagiste (leggi A Senigallia il “garage” di Oscar Quagliarini), per portare la sua miscelazione profumata. Un naso al servizio della mixology, che per il Vilòn sta studiando anche una fragranza che andrà nelle camere dell’hotel.
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