A Nathalie Wenko il titolo di Best bar artist of the year di Italicus
La giovane barlady austriaca è la vincitrice della finale mondiale di Art of Italicus, svoltasi nella Capitale nella giornata di apertura del Roma Bar Show. Premiato quest’anno anche il drink più sostenibile

È Nathalie Wenko la Best bar artist of the year. La 26enne austriaca, barlady del Die Parfuemerie Bar di Vienna, è la trionfatrice della finalissima dell’edizione 2021-22 di Art Of Italicus Aperitivo Challenge, il cocktail contest di Italicus, il Rosolio di bergamotto.

L’atto finale della competizione, che come da tradizione sfida i bartender a creare un originale cocktail da aperitivo a base di Italicus e ispirato a qualsiasi forma di espressione artistica, è andato in scena nella Capitale in occasione della giornata di apertura del Roma Bar Show (leggi Tutto pronto nella Capitale per il Roma Bar Show). A contendersi il titolo 12 bartender di tutto il mondo: i 10 vincitori delle sezioni nazionali del concorso, provenienti da Italia, Danimarca, Francia, Grecia Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti, più i due concorrenti selezionati nella wild list, categoria quest’ultima alla quale apparteneva anche Wenko.

Finalisti che hanno presentato le loro creazioni alla giuria composta da Paloma Alos, managing director della Difford’s Guide, dal mixologist Marc Álvarez, Barbara Digiglio, vicedirettrice di Elle, e Giuseppe Gallo, fondatore e amministratore delegato di Italicus.

Gli art-cocktail più creativi

Gara che la barlady austriaca si è aggiudicata con il suo Inferno, cocktail che ha creato ispirandosi al Sommo Poeta, Dante Alighieri, e che ha conquistato i giudici per il perfetto equilibrio degli ingredienti tra alcolicità, acidità e dolcezza, impreziosito da un’essenza di coriandolo e foglie di alloro (con una corona di alloro venivano simbolicamente incoronati i poeti) e per il concept che vi è alla sua base. La barlady ha infatti inserito il suo drink in una narrazione tra filosofia e letteratura, richiamando la Divina Commedia, ma atraverso l’opera di un altro artista: Il pensatore di Augustin Rodin, scultura in bronzo che raffigurerebbe Dante davanti alla porta dell’Inferno mentre medita sul suo grande poema. «L’arte ha sempre all’origine un pensiero – ha spiegato Wenko durante la sua prova – e un’opera artistica è il risultato dell’energia mentale che mettiamo in ogni campo. E proprio Rodin ci dice che “Un pensatore non è un sognatore, è un creatore”».

Sul secondo gradino del podio è salito il campione italiano, il bartender e street artist Nicolò Rossi, 32 anni in forza al cocktail bar Barrier nella sua città, con Eclisse, drink ispirato alla famosa lampada di Vico Magistretti, tra i designer più di spicco della “Milano da bere”. Nel bicchiere: liquore e soda con note di agrumi, spuma bianca ed estratto di mela verde e basilico, linee geometriche, luci ed eleganza. Una vera e propria opera di design in forma liquida che innova il modo di fare aperitivo.

Chiude il podio il norvegese Adrian Michalcik, 34 anni, bartender del Pier 42 Amerikalinjen di Oslo con The Smile as Aperitivo, un racconto tutto focalizzato sul concept del sorriso, del suo valore tra le persone e della sua rappresentazione nell’arte con il sorriso più famoso del mondo, quello enigmatico della Monnalisa.

Ma Art Of Italicus quest’anno ha voluto premiare anche la sostenibilità dietro il bancone, con il premio speciale Ewg (environmental, waste, governance) per il drink più green. Premio andato alla campionessa di Svezia, Josephine Sondlo, balday del Nori Bar di Stoccolma. Il suo Michi Cocktail ha espresso in pieno il concetto di sostenibilità, grazie all’utilizzo di ingredienti di recupero, come i ramoscelli di bergamotto per l’infusione e le foglie essiccate dell’alga wakame.

Con la vittoria di questa quarta edizione di Art of Italicus, Wenko, insieme al titolo si aggiudica un’esperienza gastronomica e di mixology unica al Sips Bar di Barcellona con Marc Alvarez, attraverso un programma di mentorship dedicato.

 

 

 

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