A Firenze tante novità dietro il banco
Firenze rimane una delle principali città italiane per il bere miscelato, ma da qualche tempo scarseggiava di novità e nuove aperture. Negli ultimi mesi invece, stiamo assistendo a una nuova stagione di aperture o di cambi di direzione, sia nel mondo alberghiero sia in quello dei cocktail bar, ecco le principali novità, rigorosamente in ordine alfabetico.
701 Rooftop Bar
701 Rooftop Bar (Credit foto: Gallery Hotel Art)
Il Gallery Hotel del gruppo Lungarno raddoppia gli outlet del buon bere, affiancando allo storico Fusion Bar del piano terra un secondo cocktail bar, che prende il posto della suite 701 situata all’ultimo piano. Un intimo salotto che richiama i club inglesi, con due terrazze che si affacciano sui tetti rossi della città gigliata. A capitanare il bar Sacha Mecocci, con una drink list che da un lato rivisita i grandi classici e dall’altro omaggia l’Italia dolceamara, con diverse proposte di shakerati e di cocktail a basso grado a base di vermouth e bitters.
Binomio
Binomio (foto di Veerle Evens)
Nuova apertura di Hotel Indigo con ristorante e bar in zona Santa Maria Novella. Binomio si presenta come un luogo di ritrovo prima di tutto rivolto alla cittadinanza, non una struttura ricettiva chiusa, dedicata agli ospiti interni. In questa ottica sviluppa una drink list composta da cocktail classici e da alcuni twist dal tocco esotico, e punta tutto su uno degli appuntamenti più amati dai fiorentini: il brunch. A partire dall’ultima settimana di settembre ogni domenica, la formula buffet del brunch prevede live show di alcuni piatti, dj set con vinili, cocktail in accompagnamento e un’area dedicata ai bambini con babysitter e momenti di learning in lingua inglese.
Bitter Bar
Mehran Lashgari, alla guida del Bitter Bar
Il Bitter Bar è nato 10 anni fa e ha avuto due case. Da qualche mese ha cambiato il padrone di casa, ed è nelle mani di Mehran Lashgari, giovane barman persiano che eredita il salotto nascosto in Via di Mezzo, ne mantiene l’atmosfera ovattata da inizio Novecento, ma cambia le regole del gioco: accanto alla proposta di “cocktail sartoriali” che hanno reso celebre questa nuova gestione, si affianca per la prima volta una drink list, composta da sette signature che uniscono la passione per le spezie di Mehran alla selezione di alta fascia degli spirit proposti. Una scelta che aiuta il servizio da un lato, ma che non snatura l’approccio ichigo ichie che è alla base dell’ospitalità della location.
Disopra
Disopra è il nome del rooftop bar dell’Hotel degli Orafi, a un passo da Ponte Vecchio. Salendo al piano di sopra si incontra Dario Dini, nuovo e promettente volto della miscelazione fiorentina, che tra queste mura ancora poco conosciute al pubblico cittadino, si esprime in una miscelazione complessa ma comprensibile, fatta di preparazioni elaborate che si traducono però in gusti nitidi e riconoscibili. Se fino a poco tempo il suo salotto era appannaggio dei soli ospiti interni, ora il cocktail bar è a disposizione di chiunque voglia varcare la porta e salire all’ultimo piano, godendo di un’ottima ospitalità e di una bella vista sulla Cupola del Brunelleschi.
Papa Double
Papa Double
Sulle spoglie dell’ex Sabor Cubano, meta naif ed esotica decennale sotto i portici del Mercato di San Lorenzo, rinasce un cocktail bar che affronta la miscelazione cubana in modo serio e il più ampio possibile. Sotto la direzione creativa di Mosè Giordani, al Papa Double, piccolo angolo tropicale si possono provare grandi classici da Floridita, ma anche cocktail meno conosciuti ricavati dai meandri della miscelazione cubana. Per i più accorti, poi, salendo una rampa di scale, si entra in un salotto giungla dove, finalmente, a Firenze si comincia a esplorare la miscelazione Tiki.
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