House of Cocktails, la nuova drink list del Bob Milano
Prosegue la ricerca all’insegna dell’alta miscelazione al Bob Milano, cocktail bar che sorge in zona Isola e tra i punti di riferimento per la mixology meneghina. Ultimo frutto di questo lavoro è la nuova drink list House of Cocktails con 12 nuovi signature nati dalla creatività di Cesar Araujo, bar manager del locale.
Il nuovo menu è il risultato di un progetto creativo con il quale Araujo si prefigge di giocare in modo diretto con i clienti, conducendoli in un piccolo universo di fantasia dove ogni drink è legato a suggestioni dell’immaginazione e del gioco.
Fonte di ispirazione della nuova drink list è infatti il mondo del design e del gioco, più nello specifico il lavoro di Charles e Ray Eames, la nota coppia di designer inventori nel 1952 del famoso gioco da tavolo House of Cards: un mazzo di carte scanalate, ognuna delle quali presenta da un lato un’immagine del mondo animale, minerale e vegetale, che possono essere assemblate insieme per formare strutture fantastiche.
Proprio come House of Cards “funziona” anche House of Cocktails: ogni pagina del menu rappresenta graficamente il mood che ha ispirato la ricetta del drink, riportandone le suggestioni suscitate attraverso le 12 illustrazioni pop realizzate dalla giovane graphic artist Cecilia Conti.
Immergersi in un’atmosfera di gioco e creatività
Attraverso la sinergia e l’interazione tra le grafiche artistiche e i drink, rafforzata dal progetto fotografico ideato e curato da Studio Maigiu, il bar manager vuole accompagnare i clienti a immergersi in un’atmosfera di gioco e di creatività. Parte in causa di tale processo sono anche i sottobicchieri sui quali sono riportate le illustrazioni associate a ogni cocktail e che hanno la forma delle carte di House of Cards, Carte che il cliente può portare a casa per continuare il gioco e costruirvi oggetti di fantasia.
«È giocando con mia figlia che la mente ha iniziato a tessere un fil rouge di nuove combinazioni di sapori legate alle sensazioni ludiche dell’infanzia che ho voluto trasportare in un “menu gioco” – racconta Araujo -. Il sottobicchiere diventa anche lui un vero e proprio giocattolo, così come avviene con le card del famoso giocattolo cui mi sono ispirato. L’invito è quello di giocare istintivamente con i sapori dei cocktail e le carte, immaginando una personale realtà estetica».
Realtà estetica che nelle nuove proposte della drink list si traduce in cocktail dai sapori ben definiti, spesso delicati, eleganti e sapientemente strutturati. Frutto della creatività e della tecnica del bar manager e del lavoro di ricerca a 360 gradi, dalle materie prime alle attrezzature alla produzione del ghiaccio, nel quale il bar manager ha guidato il suo team. Molti dei nuovi drink sono infatti realizzati con shrub e cordiali, bevande fermentate homemade, preparazioni prebach, fatti dai bartender del Bob. Un esempio delle nuove creazioni è Yinger Yu, a base di Jack Daniel’s Single Barrel Bob, lavorato con riso tostato e miscelato con acido citrico, zecchero e albume, per un gioco di contrasti di sapori accattivante. Altro esempio è Plic Plac, a base di Pisco Porton Acholado mescolato a Tequila Curado Espadìn, chicha morada, una bevanda tipica del Perù ottenuta a partire da una varietà di mais di colore viola scuro coltivato nella Cordigliera delle Ande. Ingredienti “latini” che si uniscono poi ad acido citrico e al gusto, che rimanda all’infanzia, delle bubble.
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