Mater Rum, dal campo alla bottiglia 100% siciliano

Nel suo lungo viaggio dall’Asia orientale al Nuovo Mondo la canna da zucchero ha fatto tappa in Sicilia. A portarcela gli Arabi, nel IX secolo, con la coltivazione che si diffuse in tutta l’isola, dando vita a una fiorente produzione di zucchero. Con la scoperta dell’America e la sua apertura a questo mercato, la coltivazione in Sicilia andò scemando, fino a interrompersi del tutto alla fine del XVIII secolo. A recuperarla, da qualche anno, hanno provveduto tre giovani imprenditori, i coniugi Hugo Gallardo e Annalisa Spadaro, con alle spalle una carriera nella pubblicità e nella moda che li aveva visti peregrinare in diverse metropoli del mondo, e il loro amico Alejandro Lopez, ingegnere. I tre nel 2021 hanno fondato Distilleria Alma, realtà con sede a Modica (Ragusa) che ha rilanciato la coltivazione della canna da zucchero per trasformarla in Mater Rum, una linea di rum artigianali siciliani, ora entrati a far parte delle specialità distribuite in esclusiva da Rinaldi 1957.
La storia di Distilleria Alma non parte però dalla Sicilia, ma dalle Filippine. Lì i tre avevano pianificato di aprire la loro distilleria artigianale di rum, affittando un terreno per 15 anni. Nel 2020, pronti a lasciare Milano e i rispettivi lavori, decidono di trascorrere qualche mese a Modica, città natale di Annalisa, prima di partire per il Paese del Sudest asiatico. Lo scoppio della pandemia li ha bloccati sull’isola, ma non ha fermato i loro piani: li ha solo modificati. Durante il loro soggiorno hanno scoperto che la Sicilia aveva un lungo passato legato alla coltivazione della canna da zucchero e che il loro progetto poteva essere realizzato sull’isola.
La canna da zucchero torna in Sicilia
Così hanno iniziato a coltivare le talee di canna da zucchero sui terreni calcarei tra Sampieri e Marina di Modica. Il terreno, composto da rocce sedimentarie, e il clima subtropicale della zona, con estati calde e inverni miti, offrono condizioni ideali per la crescita della pianta, che prospera da marzo a novembre, quando le temperature più fresche favoriscono la concentrazione dello zucchero.
Due le varietà coltivate da Distilleria Alma nei suoi terreni, che hanno raggiunto nel 2023 l’estensione di tre ettari: la canna viola, dal sapore dolce e fruttato con una maturazione più lenta, e la canna gialla, più precoce e importata dalla Spagna.
La produzione tutta artigianale
Da queste materie prime, senza aggiunta di zuccheri e additivi, nasce Mater Rum, il cui nome richiama la dea Ibla, divinità greca protettrice della natura, e vuole essere un omaggio alla terra siciliana. La sua produzione è interamente artigianale. Le canne vengono raccolte a mano, tra marzo e giugno, e il succo, estratto con un piccolo mulino, viene poi ammostato in distilleria e fermentato per 72 o 96 ore a temperatura controllata. La distillazione viene fatta con piccoli alambicchi a bagnomaria in rame e una colonna di rettifica a 4 piatti, mentre l’affinamento in acciaio preserva le caratteristiche della materia prima. Da questo processo prendono vita le quattro espressioni che compongino la gamma, Mater Rum Yellow Cane, Mater Rum Purple Cane, Mater Botanical Rum e Blend, tutte custodite in bottiglie dalla grafica distintiva e realizzate in vetro riciclato (70 cl).
Le quattro espressioni del rum mediterraneo
Più in dettaglio, Mater Rum Yellow Cane (alc 52,8% in vol) è un monovarietale di sola canna gialla, deciso e pulito al naso, con sentori di limone, torta di mele, oliva verde e timo, e vellutato, complesso e persistente al palato, con note di torta di mele, caramello, oliva in salamoia, timo e cedrina, con un finale di grande freschezza.
Dal solo succo di canna viola nasce invece Mater Rum Purple Cane (alc 54% in vol), che si presenta al naso con note di fiori bianchi, albicocca matura e una leggera nota marina, mentre al palato è ricco e voluttuoso, con un inizio dolce ben bilanciato dalla sapidità iodata e un finale balsamico.
Dall’incontro di rum da canna viola e gialla prende vita Mater Rum Blend (alc. 52,5% in vol), dalle note di agrumi, albicocca, salamoia e timo, e delicato ed equilibrato al palato, con note coerenti con le sensazioni olfattive, impreziosite da una leggera nota iodata.
Un vero e proprio viaggio sensoriale, che parte dal Mediterraneo, passando per i Caraibi, fino ad arrivare alle coste dell’Oceano Indiano, regala Mater Botanical Rum (alc 41% in vol), ottenuto dal blend di Rum Mater e rum artigianali provenienti da Trinidad e Reunion e arricchito da un’infusione di carrube, scorza d’arancia, cannella e chiodi di garofano. Un rum molto ricco al naso, con sentori rabarbaro, china calissaia, erbe medicinali, arancia, pepe nero, vaniglia e cioccolato al latte. Asciutto e intenso e complesso al palato, ha un retrogusto persistente con accattivanti note di vaniglia, mandorla e cioccolato.
C’è anche un London dry
Ma non solo, perché la produzione di Distilleria Alma comprende anche un gin, Mater Gin (alc 43% in vol), un London dry dal sangue mediterraneo. La sua ricetta comprende, oltre al ginepro, botaniche locali, tra le quali le principali sono il coriandolo, la scorza di limone di Siracusa Igp, la scorza d’arancia, la mandorla di Modica, il rosmarino e la ginestra. Il tutto potenziato e impreziosito dalla Panela, il miele di canna prodotto in distilleria dall’evaporazione della massa liquida del succo di canna fresco. Il risultato è un distillato pulito e secco e, al tempo stesso, complesso e profondo, dove le note di ginepro si accompagnano a sentori di erbe mediterranee, agrumi e mandorla, e con un retrogusto persistente caratterizzato da note balsamiche, iodate e agrumate.
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