Grappa protagonista della Pasqua tra tradizione e sperimentazione
Grappa Libarna_gamma
È quanto emerge da un’indagine di AstraRicerca, realizzata per Grappa Libarna, sulle abitudini dei connazionali per il pranzo pasquale. Per l’occasione il brand di Gruppo Montenegro presenta quattro abbinamenti d’autore studiati con il maestro cioccolatiere Alessandro Spegis e l’allevatore di formaggi Giovanni Guffanti Fiori

È la grappa la regina assoluta del dopo pasto pasquale degli italiani. A dirlo una nuova indagine di AstraRicerche realizzata per Grappa Libarna, brand premium di Gruppo Montenegro iscritto nel Registro dei Marchi storici di interesse nazionale (leggi Undici brand di Gruppo Montenegro riconosciuti Marchi storici italiani) che ha indagato le abitudini dei connazionali a tavola durante la Pasqua.

Dall’indagine emerge come il classico pranzo pasquale sarà all’insegna della tradizione, con grandi classici come l’agnello con patate e le lasagne ricotta e spinaci presenti sulla tavola, rispettivamente, del 54,4% e del 40% degli intervistati. A chiudere il pasto, anche qui come tradizione, un bel brindisi con un distillato, che in Italia vuol dire grappa: almeno quasi per un italiano su tre. Un risultato che conferma come la grappa sia una presenza immancabile tra i riti dei pranzi festivi e come il suo consumo sia associato all’idea di convivialità. Ma che dice anche altro. Tra i motivi che sanciscono il successo del distillato italiano c’è anche la sua versatilità.

C’è voglia di sperimentare

Anche a questo riguardo le indicazioni che emergono dell’indagine di AstraRicerche sono chiare. Se per oltre il 30% dei connazionali l’abbinamento tradizionale del fine pasto è grappa e caffè, seguito da grappa e dolce tipico pasquale (26,5%), è vero anche che c’è una bella fetta di italiani ben disposta ad andare oltre e a sperimentare abbinamenti più innovativi e nuovi sapori. Tra le proposte più innovative in coppia con la grappa vincono la frutta fresca/secca (29%), e i formaggi (27,1%), seguiti da abbinamenti più arditi come con secondi di carne (quasi 19%), salumi (16,6%) e risotti (13,8%).

Particolarmente aperti a nuove esperienze di gusto si mostrano i Millennials: il 40% dei 25-34enni sceglie la grappa con dolci tradizionali, ma oltre un terzo predilige accostamenti più sperimentali, come frutta fresca/secca (34,8%) o formaggi (29,6%).

Quattro abbinamenti d’autore

A raccogliere queste indicazioni è Gruppo Montenegro, da tempo impegnato ad aprire al distillato nuove possibilità di consumo e di servizio e che proprio in occasione della Pasqua ha creato quattro abbinamenti d’autore in collaborazione con il maestro cioccolatiere Alessandro Spegis e lo storico allevatore di formaggi Giovanni Guffanti Fiori. Protagoniste dei pairing le quattro referenze Libarna: la Grappa di Moscato Barricata (alc 41% in vol), la Grappa di Barbera e Dolcetto Riserva (alc 42% in vol), la Grappa Bianca Cristallo (alc 40% in vol) e la Grappa di Barolo Riserva (alc 43% in vol).

Più nel segno della tradizione le due proposte firmate dal maestro Spegis. Nella prima la sua versione del Gianduiotto di Torino, preparato con sola nocciola, zucchero e massa di cacao del Perù, senza latte, si sposa con Grappa Libarna Bianca Cristallo. Un matrimonio dove la nota di nocciola del dolce piemontese viene saltata dai profumi di fiori freschi e uva e dal gusto particolarmente dolce e pulito di questa grappa giovane.

Nella seconda invece la nota acida, che richiama un gusto fruttato, tostato, di cacao e malto, di una fava di cacao ricoperta da un cioccolato 62% fondente, si fonde con la struttura complessa e gli eleganti sentori di legno, vaniglia e nocciola di Grappa Libarna di Barbera e Dolcetto Riserva, che nasce da vinacce di Barbera e Dolcetto e invecchia in barrique di rovere francese per almeno 18 mesi.

Nel segno dell’innovazione, invece, gli abbinamenti studiati da Giovanni Guffanti Fiori, rappresentante della quarta generazione di una famiglia che dal 1876 “alleva” i suoi formaggi ad Arona, in provincia di Novara, e giocati sul matrimonio tra grappa e formaggi. Nella sua prima proposta l’eleganza delle note di frutta secca e floreali e intriganti sentori speziati della Grappa Libarna di Barolo Riserva, ottenuta da sole vinacce di uve Nebbiolo delle Langhe del Barolo, e che invecchia almeno 18 mesi, 12 dei quali in tonneaux e 6 in barrique di rovere francese, si accompagna alla Toma della Burtulina, un formaggio grasso d’alpe, prodotto con latte vaccino, intero, crudo (non pastorizzato) e stagionato un anno, di mucche allevate in estate sui pascoli alpini a oltre 2000 metri di altezza.

Nell’ultima proposta i sentori di miele di Grappa Libarna di Moscato Barricata, ottenuta da vinacce fresche di uve Moscato e invecchiata per 12 mesi in barrique di rovere francese, vanno a unirsi all’intenso bouquet aromatico, frutto di quasi un anno di stagionatura, di un Gorgonzola Dop piccante dalla ricca erborinatura.

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