Nasce Citrus Series: la limited edition di Cointreau che omaggia il mondo degli agrumi
La maison Cointreau ha lanciato, con una masterclass a Roma da Freni e Frizioni e in anteprima in Italia, la nuova linea totalmente dedicata al mondo del bartending e all’universo degli agrumi dal nome Cointreau Citrus Series. Nasce così una selezione di distillati, che racconta il grande studio della maison sugli agrumi: non solo sull’arancia, dalle cui scorze nasce appunto il liquore Cointreau, ma anche su tutta l’infinita varietà di altri frutti che si possono utilizzare per questo tipo di prodotti.
La master distiller di Cointreau, Carole Quinton
Si comincia con Cointreau Citrus Series Opus #1, a base di pomelo selezionato sulle pianure di Aléria, sulla costa orientale della Corsica, direttamente dalla master distiller di Cointreau Carole Quinton, insieme a Jean Dominique Valentini, frutticoltore di terza generazione che ha saputo creare il terroir perfetto per questo agrume. Il pomelo Igp di Corsica si presenta con una buccia gialla e sfumature rosso-arancioni, è senza semi e viene raccolto a mano. È di fatto un numero zero, con la promessa che le prossime release di Citrus Series Cointreau esplorino altre varietà di agrumi, provenienti da altre parti del mondo. Per ottenere il risultato più aromatico, le bucce vengono poste in alambicchi di rame con alcol di grano neutro e acqua. Vengono poi ridistillati, permettendo ai vapori alcolici e ai composti aromatici volatili delle bucce di passare attraverso l’alambicco e di raccogliere dalle condense un distillato pallido.
La Citrus Series è una serie in edizione limitata e le bottiglie pronte ad entrare nel mercato globale saranno in totale 3.000. Per il mercato italiano – dove Cointreau è distribuito da Molinari – le bottiglie a disposizione sono 300 (costo 27€ a bottiglia), destinato a bar selezionati. Citrus Series è una linea rivolta ai barman e non si troverà in commercio nella grande distribuzione.
A raccontare il prodotto è il padrone di casa del Freni e Frizioni, Riccardo Rossi, di ritorno dal viaggio a Casa Cointreau ad Angers, proseguito poi con un detour in Corsica per visitare le piantagioni di agrumi, che lo ha visto insieme ad altri dieci illustri colleghi protagonista di un’immersione nel mondo Cointreau, con l’obiettivo di tirare fuori le migliori ricette possibili con questo nuovo prodotto. «Là dove il claim della maison è “Per bartender da bartender”, questo nuovo distillato è una base perfetta per molte preparazioni in mixology, che vanno oltre quelle che vedono la presenza del Cointreau, dal momento che in questo caso si tratta di un distillato. Uno dei cocktail più riusciti che ho pensato è un twist sul Tommy’s Margarita». Questa la principale differenza fra i due prodotti, a cui si aggiunge la tipologia di agrumi utilizzati: per il Cointreau si usano scorze d’arancia dolci e amare provenienti da Ghana, Brasile, Tunisia, Marocco e Spagna (Siviglia); per Opera #1 le bucce sono solo di Citrus paradisi, o pompelmo di Corsica. E ancora lo zucchero: in Cointreau ci sono 210 grammi per litro di zucchero mentre in Opera #1 di Citrus Series sono solo 20 grammi per litro. «Che è un po’ per creare un ponte tra un distillato e un macerato», commenta Riccardo Rossi.
Infine, cambia decisamente l’aspetto della bottiglia, e qui interviente il brand ambassador Molinari, Marco Fedele: «Quella iconica ed elegante di Cointreau è visibilmente ispirata alla profumeria e ha i quattro angoli caratteristici con i quattro elementi che sono all’interno, alcol neutro, zucchero, acqua e aromi di scorze d’arancia». La bottiglia di Opera #1 di Citrus Series punta alla praticità ed è studiata per essere maneggiata dai bartender, oltre che essere realizzata, in piena sintonia con i tempi, con 60% di vetro riciclato e venduta senza imballaggio e per questo completamente sostenibile.
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