Parte la dolce sfida del Campionato del bergamotto in Pasticceria
Campionato del bergamotto in Pasticceria
Aperte fino al 10 maggio le iscrizioni per la prima edizione del concorso organizzato da Apei, che sfida pasticcieri, gelatieri e lievitisti a creare originali dolci con il bergamotto di Reggio Calabria

Il bergamotto, agrume simbolo della Calabria, è il grande protagonista di un nuovo contest dedicato all’arte dolciaria. A organizzarlo è Apei, l’associazione degli Ambasciatori pasticceri dell’eccellenza italiana, presieduta dal maestro Iginio Massari, che ha aperto le iscrizioni per la prima edizione del Campionato del bergamotto di Reggio Calabria in Pasticceria. Una sfida lanciata ai pasticcieri professionisti, senza vincoli territoriali o associativi, chiamati realizzare creazioni originali che valorizzino ed esaltino le qualità del bergamotto.

Il concorso è aperto a tutti i professionisti del settore, pasticcieri, gelatieri, lievitisti, che lavorino presso una pasticceria o un punto vendita e che abbiano un’attività al pubblico e, in più, che utilizzino Instagram e/o Facebook. I concorrenti dovranno partecipare a due sezioni a loro scelta tra Pasta lievitata, Torta da forno e Torta gelato, e le loro creazioni dovranno avere il bergamotto di Reggio Calabria come gusto aromatico prevalente.

Come partecipare

Per partecipare al Campionato del bergamotto occorre iscriversi sul sito apeiitalia.it (dove è disponibile il regolamento completo), compilando l’apposito form e inserendo le proprie ricette per le due sezioni di gara che ha scelto, oppure inviandole alla mail segreteria@apeiitalia.it. In ogni caso, la data ultima per le iscrizioni e per l’invio delle ricette è il prossimo 10 maggio.

Per le categorie Pasta lievitata e Torta da forno, però, l’invio della ricetta non è sufficiente: occorre anche spedire le creazioni, entro il 22 maggio a Cast Alimenti (Via Serenissima, 5, 25135 Brescia). I prodotti per la categoria Torta gelato, invece, verranno valutati esclusivamente sulla base della ricetta e dei bilanciamenti.

Entro il 10 maggio i concorrenti dovranno anche pubblicare sui propri profili social una foto delle creazioni, inserendo i tag/link che verranno loro comunicati dall’organizzazione e segnalando la pubblicazione sempre alla mail segreteria@apeiitalia.it

La finale a Reggio Calabria

Una commissione valuterà le proposte e, sulla base della somma dei punteggi ottenuti nelle due categorie, selezionerà i 10 professionisti che prenderanno parte alla finale del concorso, in programma il 19 luglio a Reggio di Calabria nell’ambito della 25esima edizione del BergaFest, la kermesse che celebra il bergamotto organizzata dall’Accademia Internazionale del Bergamotto di Reggio Calabria.

A valutare le tre creazioni saranno tre giurie: tecnica, composta da pasticceri di livello mondiale; critica, formata da rappresentanti del mondo della stampa; giuria popolare, composta dal pubblico.

Il vincitore del Campionato del bergamotto di Reggio Calabria in Pasticceria sarà il concorrente che avrà ottenuto il punteggio più alto dalla somma dei voti nelle due categorie assegnati dalla giuria tecnica. Ma saranno premiati anche gli autori del dolce preferito dalla critica e di quello più votato dal pubblico.

 

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Il doppio colpo di Champagne Lallier: arrivano Réflexions 0.21 e Réflexions 0.21 Brut Rosé
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Le due novità presentate al Lubna di Milano. Sono la prima creazione completa dello Chef de Cave Dominique Demarville

Tre “prime volte”, una di maggior rilievo dell’altra. Champagne Lallier arriva sul mercato italiano con le sue novità e apre nuovi scenari, prima di tutto nel proprio corso ultracentenario iniziato nel 1906 ad Aÿ, nel pieno centro della regione Grand Cru della Champagne. Al Lubna di Milano dello chef Enrico Croatti, il nuovo spazio multiforme in zona sud che ha visto ospite anche lo chef Peter Brunel dell’omonimo ristorante stellato, lo Chef de Cave Dominique Demarville ha presentato una doppia nuova uscita che racconta di tre piccoli, enormi dettagli mai vissuti prima.

La linea Réflexionscreata nel 2010 da Francis Thibault, si arricchisce di due nuove referenze che rappresentano la prima creazione completa di Demarville, dalla vigna alla bottiglia: il Réflexions 0.21 e il Réflexions 0.21 Brut Roséche per la prima volta in assoluto fa il suo esordio in gamma. Due espressioni accomunate dalla coerenza con il credo Lallier, fatto delle quattro “emozioni” che si rincorrono nel lavoro tra terra e cantina: freschezza e purezza del terroir, intensità e profondità dal fare vino in senso stretto, così che, come racconta Demarville, «il tocco Lallier rimanga inconfondibile, ma ogni Réflexions mantenga una propria identità».

Nuovo concetto di vintage

Réflexions 0.21 tiene fede al “nuovo concetto di vintage” di Lallier, che punta a valorizzare il carattere del raccolto che domina il blend (Il nome indica che la maggioranza delle uve utilizzate deriva appunto dal 2021). «È il blend più importante cui ci dedichiamo ogni anno – prosegue lo Chef de Cave -, studiando la varietà che caratterizza l’annata. Il 2021 è stato un anno molto sfidante in Champagne, con pioggia continua e freddo soprattutto all’inizio della stagione: è stata una delle annate con meno raccolto degli ultimi dieci anni. Poi ad agosto e settembre una sorta di miracolo, un clima perfetto per la maturazione delle uve, bellissime anche se non troppe, ed è da queste che nasce Réflexions 0.21». 

Qui la terza “prima volta”: un tocco di Meunier (7%) che aggiunge complessità e intensità al blend, composto anche da 44% Chardonnay e 49% Pinot Nero, per un dosaggio zuccherino leggerissimo a 7 grammi per litro, a donare una minima, ma apprezzabile cremosità. Naso agrumato e di fiori bianchi, palato elegante con una freschezza lunghissima e di pregevole persistenza.

Un rosé dallo stile identitario

Réflexions 0.21 Brut Rosé è invece un blend di Réflexions e una minima percentuale (7%) di vini rossi da vigneti gran cru nell’area di Busy: ne deriva lo stile identitario per colore, freschezza e un riflesso di amarezza. «Volevamo – spiega Demarville – creare un rosè che avesse un alto livello di freschezza, intensità e un finale molto lungo». Si percepiscono frutta rossa, ciliegia, fragole, al palato è di corpo pieno con una leggera acidità bilanciata da una minima nota tannica: 43% di Pinot Noir (di cui il 7% vinificato in rosso), 41% di Chardonnay e 6% di Meunier. In attesa, già da oggi, della prossima annata (di successo).

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Julius Meinl: oltre 160 di eccellenza tra tradizione, innovazione e sostenibilità
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Punto di riferimento nella cultura del caffè, l’azienda prosegue la sua crescita fatta di ricerca della massima qualità, rispetto per l’ambiente e innovazione costante. Valori esaltati dalla linea di miscele pregiate The Originals Bio Fairtrade, certificate Bio e Fairtrade

Da oltre 160 anni, Julius Meinl rappresenta un punto di riferimento nella cultura del caffè, unendo la tradizione viennese all’innovazione e alla sostenibilità. L’azienda, con un cuore produttivo a Vicenza, continua a distinguersi nel settore grazie a una filosofia che coniuga qualità, responsabilità ambientale e ricerca costante dell’eccellenza.

L’attenzione alla qualità e alla sostenibilità ha portato Julius Meinl a sviluppare prodotti che incontrano le esigenze di un mercato in continua evoluzione. La crescente sensibilità verso scelte etiche e responsabili ha guidato il successo della linea The Originals Bio Fairtrade, che nel 2024 ha superato i 6 milioni di euro di vendite, conquistando oltre 2000 clienti attivi.

Questa gamma di miscele pregiate, certificate Bio e Fairtrade, incarna perfettamente l’impegno dell’azienda nel garantire non solo eccellenza nel gusto, ma anche un impatto positivo sull’ambiente e sulle comunità di coltivatori. Blend come Gloriette Gold, Belvedere Blend e Danube Delight si distinguono per profili aromatici unici e una lavorazione attenta che esalta la purezza delle materie prime. Nel corso dell’anno, la gamma si è ampliata con il lancio dei formati da 500 g, con pack riciclabile, per Belvedere Blend e Danube Delight, rispondendo alla crescente richiesta di soluzioni sostenibili e pratiche per il settore Horeca.

Rispettare la qualità del caffè e l’ambiente

Ogni dettaglio del processo produttivo è studiato per rispettare la qualità del caffè e l’ambiente. L’uso di packaging riciclabile, l’installazione di pannelli fotovoltaici e l’adozione di tecnologie all’avanguardia hanno permesso una riduzione significativa delle emissioni di CO₂. L’azienda punta, inoltre, a raggiungere il 100% di approvvigionamento responsabile entro il 2025, attraverso iniziative come il Generations Program in Colombia e Uganda, volto a migliorare le condizioni di vita dei coltivatori e promuovere pratiche agricole sostenibili, e l’iniziativa Responsibly Selected Coffee, che garantisce l’acquisto del caffè attraverso schemi di sostenibilità conformi al Coffee Sustainability Reference Code della Global Coffee Platform.

Le miscele conquistano l’alta pasticceria

Il prestigio delle miscele Julius Meinl si riflette anche nel mondo dell’alta pasticceria. Antonio Bachour, pastry chef di fama mondiale e Global Brand Ambassador del brand, utilizza questi caffè nelle sue creazioni, dimostrando come il connubio tra qualità e innovazione possa dare vita a esperienze sensoriali straordinarie. La cultura del caffè viennese, con la sua storicità e raffinatezza, continua a influenzare il modo in cui Julius Meinl interpreta e trasmette il piacere di un caffè d’eccellenza.

Un futuro fatto di innovazione e sostenibilità

Guardando al futuro, Julius Meinl prosegue il suo percorso di crescita con un impegno costante verso la sostenibilità e l’innovazione. Il 2025 vedrà ulteriori novità, con l’obiettivo di rendere il caffè un’esperienza sempre più consapevole e rispettosa dell’ambiente. Con una tradizione secolare e una visione proiettata al domani, Julius Meinl continua a scrivere la storia del caffè, una tazza alla volta, portando avanti i valori della cultura viennese e trasformandoli in un’esperienza moderna e sostenibile.

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