Iscrizioni aperte per la Tiki Master Cocktail Competition by Daniele Dalla Pola
Tiki Master Cocktail Competition
Creare un moderno cocktail che sappia esaltare in tutti i suoi aspetti la tiki culture è la sfida della nuova competizione ideata e organizzata dal bartender e imprenditore, tra i protagonisti indiscussi della new wave tiki internazionale. Iscrizioni aperte fino al prossimo 10 aprile

In palio per il vincitore c’è il titolo di Tiki Master. Parliamo della Tiki Master Cocktail Competition, nuovo cocktail contest tutto focalizzato sulla miscelazione tiki. A idearlo e organizzarlo, uno dei massimi esperti e cultori della materia e della esotic mixology, Daniele Dalla Pola, tra i protagonisti indiscussi della new wave tiki internazionale, fondatore del Nu Lounge di Bologna, dell’Esotico Miami, ora chiuso, dall’altra parte dell’Oceano, e del Kaona Room, sempre a Miami.

La competizione va alla ricerca dei nuovi eredi di Donn Beach, al secolo Ernest Raymond Beaumont Gantt, il padre della tiki culture, e di Trader Vic (Victor J. Bergeron), altro grande esponente del movimento. La sfida lanciata ai bartender è dunque di dare fondo alla loro creatività per dare vita a un moderno cocktail tiki, fondendo tradizione e innovazione, capace di evidenziare la profondità dei sapori, l’immaginario e la maestria che definiscono il mondo tiki.

Molto più di un contest

Ma la Tiki Master Cocktail Competition è un progetto che nasce con ulteriori ambizioni. Il debutto in Italia è un primo passo verso l’estensione a livello internazionale: obiettivo di Dalla Pola è infatti di portare la competizione nei principali festival a tema rum e nei bar show di tutto il mondo. Un progetto che ha come missione di costruire una comunità globale dei bartender tiki, che celebri la miscelazione esotica e la cultura del rum sul palcoscenico planetario.

Non a caso la finale della competition si terrà prossimo 5 maggio a Livorno, nell’ambito di Tikitaly, il più importante raduno tiki della Penisola. L’evento, sempre firmato da Daniele Dalla Pola, andrà in scena presso la Terrazza Mascagni, dal 3 al 5 maggio, e vedrà la partecipazione di alcuni dei migliori tiki bar del mondo, con i loro bartender che presenteranno le loro ricette d’autore.

Come partecipare

Tornando alla Tiki Master Cocktail Competition, i bartender che vogliono prendere parte alla gara possono farlo fino al prossimo 10 aprile, compilando il modulo d’iscrizione sul sito del concorso (dove c’è il regolamento completo) con i propri dati e inserendo la ricetta del proprio cocktail. Questo deve essere una originale creazione, composta da massimo 7 ingredienti che dovranno essere esclusivamente quelli compresi nell’elenco dei marchi partner, che il concorrente trova sempre sul sito del contest. È permesso l’utilizzo di un ingrediente homemade, preferibilmente però realizzato con prodotti Reàl, così come creare un rum blend, ma sempre composto solo con i distillati dei brand nell’elenco.

Come funziona

Gli autori delle 10 migliori ricette si sfideranno nella finale a Livorno, dove presenteranno il loro cocktail a una giuria presieduta da Dalla Pola e composta da altri big del panorama della miscelazione tiki e tropicale, quali Marie King, Gianni Zottola, Scotty Schuder e Simone Pastanella.

Giuria che valuterà la performance dei finalisti considerando l’originalità del cocktail, la capacità di riflettere l’essenza della cultura tiki, l’esperienza gustativa che offre, ma anche le abilità tecniche del concorrente, la sua capacità di creare e raccontare una storia attorno alla sua creazione e di intrattenere e coinvolgere il pubblico.

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Oasium, la nuova edizione limitata di Hendrick’s arriva dal deserto
Oasium Hendrick's Oasium
Arriva in Italia l’ultima uscita del Cabinet of Curiosities di Leslie Gracie, ispirata all’incontro con un’oasi dopo una gita particolare

La mitica master distiller di Hendrick’s, Leslie Gracie, ha messo la sua firma inconfondibile su un nuovo prodotto parte del suo Cabinet of Curiosities, la collezione di edizioni limitate che lo scorso anno aveva visto il lancio di Hendrick’s Grand Cabaret (leggi Hendrick’s Grand Cabaret: la nuova release del Cabinet of Curiosities). È la sesta meraviglia della serie, e per realizzarla, Ms Gracie si è spinta fino ai luoghi più disparati e lontani: «L’ispirazione mi è venuta dopo un’escursione in un deserto», racconta dopo essere stata raggiunta in esclusiva da Bargiornale.

«È stata un’esperienza illuminante, perché ci siamo fermati in un’oasi ricchissima di erbe e profumi dopo aver fatto un’escursione a dorso di cammello, e da lì mi sono venute le idee migliori per lavorare a Oasium: è stato come imbottigliare un momento pieno e significativo, per sempre».

Bevibilità e versatilità

Come anche in passato, Hendrick’s (proprietà di William Grant & Sons) rimane piuttosto silente circa le erbe aromatiche specifiche utilizzate per la ricetta: rimane lo scheletro identitario del brand, quella freschezza tipica data dal cetriolo che si accompagna a profumi floreali di rosa e al ginepro. La novità, come segnala l’azienda, si concretizza in “un romantico intreccio di lussureggianti aromi verdi, toni erbacei delicati e un finale leggermente agrumato”, che la master distiller definisce come la chiave per la bevibilità e la versatilità di questa nuova versione. Al palato si esaltano note di frutta matura (albicocca, pesca, fragola) e sentori tropicali.

Nuova risorsa per i bartender

A Leslie Gracie si affianca il Global Brand Ambassador Ally Martin, che non esita a guardare la dimensione del gin con addirittura rinnovato entusiasmo. Se è vero che sono ormai innumerevoli le etichette presenti sul mercato, l’altra faccia della medaglia è «una quasi infinita possibilità e serie di risorse per i bartender, per poter proporre anche alle nuove generazioni di consumatori delle soluzioni orizzontali e mai banali: un Gin Tonic, un Martini, una rivisitazione di Paloma (l’Oasium Fizz, con succo di pompelmo, è il signature di Hendrick’s Oasium, ndr) ma anche ricette più complesse se trattate con le conoscenze di miscelazione contemporanea. Il mondo del gin è tutt’altro che saturo o finito».

Hendrick’s Oasium, distribuito in Italia in esclusiva da Velier, è imbottigliato a 43.4% nell’ormai riconoscibilissimo packaging che richiama le vecchie boccette da farmacista (750 ml) e una nuovissima etichetta arancione.

 

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Andrea Villa firma la nuova drink list di Starbucks Reserve Roastery
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Sei le creazioni del pluricampione italiano di Coffee in Good Spirits che arricchiscono l’offerta di Arriviamo, il cocktail bar di Starbucks Reserve Roastery a Milano. Drink no e low alcol, con il caffè come naturale protagonista e che puntano sulla multisensorialità

Nuova drink list (con il caffè al centro) per Starbucks Reserve Roastery, il primo avamposto della catena americana ad aver aperto in Italia nel 2018. Sette anni dopo il menu di Arriviamo, l’elegante cocktail bar ritagliato all’interno dello scenografico ex Palazzo delle Poste in piazza Cordusio a Milano, si arricchisce con sei drink firmati da Andrea Villa, tre volte campione italiano della competizione Coffee in Good Spirits. Caratteristiche: spazio al low alcol e al no alcol, focus sull’esperienza del cliente, attenzione per la replicabilità e per gli ingredienti made in Italy. E naturalmente un posto d’onore per il caffè, ottenuto tramite diverse estrazioni di Milano Roastery Microblend, una miscela 100% arabica creata ad hoc dalla torrefazione interna di Starbucks Reserve Roastery.

Caffè cardine della drink list

«Il caffè è il cardine della drink list», spiega Villa. «E per me il caffè è condivisione e svago». I cocktail, disponibili dal 10 marzo e presentati al pubblico il 20 marzo da Villa in una serata con musica live, pescano dai ricordi d’infanzia del loro creatore e puntano sulla multisensorialità (da bere ma anche da guardare, annusare, toccare).

«Ho inoltre optato per una realizzazione che sia facilmente replicabile, semplice ma non banale». Tra i nuovi cocktail, che costano 12/16 euro, ce ne è anche uno da gara, vale a dire quello che Andrea Villa ha presentato alla competizione internazionale Coffee in Good Spirits del 2024 a Copenaghen (dove si è classificato al terzo posto). Si chiama Le mie radici e si ispira al Centro Italia: viene preparato con doppio espresso, succo di barbabietola, vermouth di uve Sagrantino, sciroppo al timo e Gardeum Floral Punch con acmella che dà un effetto frizzantino. Il risultato, grazie al passaggio in sifone caricato ad azoto, è vellutato, di un colore rosso intenso e decisamente low alcol, servito con un rametto di timo.

Drink che puntano sulla multisensorialità

In drink list si trovano poi Eden Elixir, un all day low alcol a base di caffè filtro ed espresso, porto Saneman Ruby, liquore alla foglia di fico, sciroppo di fiore di sambuco e liquore alla mora, guarnito con un fiore edule e servito con un fico essiccato spolverato con una nota citrica, Drops of Gold in cui il whisky e l’olio extravergine d’oliva vengono lavorati con il fat-washing e uniti a caffè filtrato, ratafià e succo d’ananas (il tocco finale sono tre gocce d’olio lasciate cadere sulla superficie) e l’agrumato Don’t Pink about it, low alcol e senza caffè. Al suo posto un infuso di lampone, fiori di ibisco e ribes rosso, che regala al drink un acceso colore rosa, con gin Tanqueray 10, limoncello Villa Massa e una spruzzata di olio essenziale al bergamotto. Due i cocktail senza alcol: Aria di Primavera, con cold brew infuso alla lavanda, succo di mela verde, sciroppo di fiore di sambuco, ginger beer e aria di lavanda, e Beyond the Star, con sciroppo di zafferano, tè alla pesca e bevanda alla mandorla, con una stella di anice come garnish.

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Transazioni più rapide e accesso immediato ai fondi, sono le premesse di Dojo

Dojo, brand commerciale di Paymentsense Ireland Limited, ha annunciato il suo ingresso nel mercato italiano ad ottobre 2024, portando un’innovativa tecnologia di pagamento pensata per supportare le imprese, con un focus particolare su quelle della ristorazione.

«La piattaforma è progettata per rispondere alle esigenze degli esercenti che desiderano velocizzare i pagamenti e semplificare la gestione operativa quotidiana – dice Antonio Di Berardino, Country Manager per l’Italia di Dojo -. In sostanza un’unica soluzione che elimina i ritardi negli incassi e che consente alle aziende di ricevere i pagamenti in poche ore, affrontando così le principali criticità legate alla lentezza delle transazioni e alla complessità della riconciliazione contabile».
Una suite completa per semplificare i pagamenti
Dojo offre una gamma di strumenti di pagamento digitali e in presenza, ideati per rendere le transazioni più rapide, agevolare la gestione contabile e garantire un accesso immediato ai fondi incassati.

Antonio Di Berardino, Country Manager per l’Italia di Dojo

Tra le novità del sistema Dojo anche l’integrazione della connettività Wi-Fi e 4G così da garantire transazioni fluide.
Una tecnologia, in sostanza, che consente alle imprese dell’ospitalità italiana di migliorare l’efficienza operativa: il personale può servire più clienti in meno tempo, mentre i titolari possono concentrarsi sulla crescita del business.
E i costi per l’esercente? “Dipendono da vari fattori, ma vengono tagliati su misura del singolo locale” conclude Di Berardino

Espansione europea e crescita record

Dojo ha individuato l’Italia come un mercato strategico, in cui l’uso delle carte di pagamento è in forte crescita: nei primi sei mesi del 2024, il volume delle transazioni ha registrato un aumento dell’8,6% su base annua, raggiungendo i 223 miliardi di euro. In un contesto caratterizzato da una forte presenza di PMI e un crescente interesse per la digitalizzazione, la tecnologia di Dojo rappresenta una soluzione innovativa.

Una tappa fondamentale

Il lancio nel nostro Paese segna una tappa fondamentale nell’espansione europea di Dojo, che nel 2024 ha già debuttato in Spagna e ha aperto il suo quartier generale europeo a Dublino. Questa crescita si inserisce in un anno straordinario per la fintech, che nel Regno Unito e in Irlanda ha registrato ricavi record di 367 milioni di euro (£310m) nell’anno finanziario chiuso il 31 marzo 2024, con un incremento del 28% rispetto all’anno precedente.
Ad oggi, Dojo serve oltre 150.000 aziende tra Regno Unito, Irlanda e Spagna, spaziando dai piccoli esercenti alle grandi imprese. Nel 2023, la fintech ha gestito oltre 2,2 miliardi di transazioni per un valore totale di 50 miliardi di euro (£42bn).

 

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Multi-Cereal Rolls, il nuovo pane multicereale monoporzione di Schär Foodservice
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Gustoso e salutare, il nuovo panino multicereale è privo di glutine e lattosio ed è fornito in uno speciale imballo monoporzione infornabile che ne permette la cottura promiscua con prodotti contenente glutine nello stesso forno

Il pane è un alimento di base fondamentale nella dieta quotidiana, ed è essenziale che anche chi segue una dieta senza glutine possa consumarlo in totale sicurezza e abbia a disposizione una scelta vasta e di alta qualità. Impegnata a migliorare la vita fuori casa delle persone con esigenze alimentari specifiche, Schär Foodservice, la divisione del Gruppo Dr. Schär dedicata al canale Horeca, in questa ottica ha ampliato la sua proposta di panificati con Multi-Cereal Rolls.

Il nuovo arrivato è un gustoso e salutare pane multicereale, proposto in un imballo monodose da 50 g, che consente all’operatore di cuocerlo passandolo direttamente dal freezer al forno, sia tradizionale sia microonde, senza aprire la confezione.

Lo speciale imballo monoporzione infornabile permette di effettuare la cottura promiscua con prodotti contenenti glutine nello stesso forno, senza rischi di contaminazione, il tutto in modo facile e veloce. È sufficiente scaldare il pane ancora surgelato per 1 minuto e 10 secondi nel forno a microonde (360 W) oppure per 8-9 minuti in forno preriscaldato a 200°C, ottenendo così un pane fragrante, pronto da far gustare ai propri clienti.

Senza glutine, senza frumento, senza lattosio e vegano, Multi-Cereal Rolls è preparato utilizzando cereali di prima qualità garantiti Schär e arricchito con semi di lino e girasole che lo rendono ricco di fibre e fonte di Omega 3.

La nuova referenza si inserisce nella gamma già esistente di pani in imballo infornabile di Schär Foodservice, mettendo così a disposizione delle realtà del fuoricasa una vasta scelta di prodotti da servire con sicurezza e praticità a una clientela sempre più ampia e diversificata. Gamma che comprende la Rosetta – White Rolls 58 g, la Ciabatta 50 g e l’Hamburger Roll 75 g, tutte proposte perfette per realizzare sfiziosi panini dolci o salati per una pausa spezzafame, ma anche come accompagnamento ai pasti principali, dalla colazione alla cena.

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