Yoga Zero, la nuova gamma di succhi senza zuccheri in formato 500 ml
Yoga Zero 500 ml (2)
Quattro le referenze, con tutto il gusto della frutta e senza zuccheri aggiunti, che compongono la nuova gamma del marchio di Conserve Italia pensata per i consumatori che cercano succhi sani, leggeri e con un basso apporto calorico

Senza zuccheri e in formato da mezzo litro. È Yoga Zero 500 ml, la nuova linea di succhi di frutta firmata dallo storico marchio di Conserve Italia. La nuova gamma, che sarà distribuita nei bar, dall’inizio della primavera, guarda ai nuovi consumatori ed è stata pensata per rispondere alla domanda in forte crescita di prodotti salutari e senza zuccheri aggiunti, mantenendo inalterato il gusto della frutta.

Realizzata con materie prime accuratamente selezionate e con un processo produttivo che preserva le caratteristiche della frutta, Yoga Zero 500 ml garantisce un succo piacevole al palato e leggero, rendendola una gustosa alternativa per i clienti che cercano succhi di frutta sani e con un basso apporto calorico, considerando che questo valore oscilla tra 12 e 17 kcal per ogni 100 ml di prodotto.

Quattro le referenze che la compongono: Ace: (12 kcal) dalla classica freschezza agrumata dell’arancia e del limone unita alla carota; l’intensa e dissetante Arancia Mix (14 kcal); Multifrutti (14 kcal) caratterizzata dalla leggera armonia di sapori di frutti diversi; la vivace e piacevole Frutti Rossi (17 kcal).

A custodire i succhi di frutta della nuova linea è un packaging in Pet riciclato per il 50%, che riflette il costante impegno di Yoga nel campo della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente. Inoltre, il nuovo formato da 500 ml rende Yoga Zero molto versatile e perfetta anche per il consumo on the go dopo l’acquisto nel bar.

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Appuntamento a Firenze con My Spirits di Partesa
MySpirits Partesa
Il 3 marzo a Firenze la giornata di approfondimento gratuito sul mondo degli spirit e della miscelazione dedicato ai professionisti del fuoricasa. Con oltre 100 etichette in degustazione, due masterclass e i live show dei grandi bartender

Degustazioni, incontri con i produttori, grandi ospiti, masterclass e intrattenimento. Torna My Spirits, l’evento (gratuito) per i professionisti del fuoricasa dedicato al mondo degli spirit di qualità e alla miscelazione targato Partesa. L’appuntamento è per lunedì 3 marzo (dalle ore 12 alle 19) al Teatro Cartiere Carrara di Firenze.

Ricchissimo il programma della giornata, pensato per offrire ai professionisti di esplorare le ultime tendenze del mercato, confrontarsi con i produttori, ampliare e approfondire le proprie conoscenze e, non ultimo, scoprire il vasto portafoglio dell’azienda, in costante aggiornamento per soddisfare in modo puntuale le esigenze di ogni tipologia di locale.

100 referenze in degustazione e le novità Partesa

Oltre 100 le referenze, di 21 produttori, in assaggio, che si potranno degustare in purezza nelle due isole tematiche, una dedicata ad Agave & Gin e l’altra a Whisky & Rum oppure miscelate, grazie a una drink list di oltre 50 differenti cocktail che daranno proposti nelle 16 Mixology Station. Così come si potranno provare i cocktail ready-to-serve alla spina firmati Mixum.

Un focus speciale sarà dedicato a Liq.ID, la linea di spirit a marchio Partesa (leggi Liq.ID, la nuova linea di spirit per la miscelazione di Partesa) che proprio in occasione di My Spirits presenterà due novità in anteprima: il nuovo look, più elegante e ancor più riconoscibile, delle referenze Upper Spritz, Grayson’s Gin, dei due rum Cabo Rojo e delle quattro varianti di vodka Rajssa, e il nuovo entrato no alcol della gamma Upper Spritz analcolico, pensato per il momento dell’aperitivo.

Le due masterclass

Spazio, come da tradizione, alla formazione, con due masterclass gratuite, ma a numero chiuso e su prenotazione (iscriviti qui) per approfondire le conoscenze su distillati e tendenze. Si comincia con l’incontro Aperitivo & Trends (ore 13.3014.15) con Giovanni Vecchio, head trainer Campari Academy, che appunto illustrerà le tendenze di un momento, quello dell’aperitivo, sempre più centrale nel business del locale. A seguire (ore 14.45 – 15.30) la masterclass Altos Tequila e Del Maguey Mezcal, un viaggio nella tradizione messicana, nella quale Gabriele Riva, brand ambassador Altos e Del Maguey, condurrà i presenti alla scoperta delle caratteristiche ed elementi distintivi dei distillati di agave dei due marchi.

Live show con i big della miscelazione

Così come non mancherà l’intrattenimento, altro tradizionale ingrediente di My Sprits, con quattro big del panorama bartending italiano e internazionale che per tutto il pomeriggio si esibiranno sul palco del Teatro preparando alcuni loro signature. Protagiisti dei live show saranno Cinzia Ferro, la signora della miscelazione italiana, titolare dell’Estremadura Cafe sul Lago Maggiore, Julian Biondi, pluripremiato barman fiorentino, imprenditore, consulente e firma di Bargiornale, Giuliana Giancano, barlady cotitolare del Pout Pourri vintage cafè di Torino, e a capitanare il team Bruno Vanzan, star della miscelazione a livello mondiale.

Come partecipare a My Spirits

Riservato agli operatori del fuoricasa, My Spirits si svolgerà lunedì 3 marzo, dalle ore 12 alle 19, al Teatro Cartiere Carrara di Firenze. La partecipazione all’evento è gratuita, ma occorre iscriversi compilando l’apposito form all’indirizzo https://www.partesa.it/my-spirits-firenze-2025

 

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L’alto lusso sensoriale secondo Velier
Velier Nino Rossi_Roberto Artusio
Con sei masterclass che hanno visto duettare mixologist e chef, Velier a Identità Milano 2025 ha esplorato il concetto di HoGo, alto gusto: una dimensione di piacere sensoriale estremo, che va oltre il semplice sapore

Il nuovo lusso è HoGo. Contrazione dell’espressione francese “haut gout”, alto gusto, queste quattro lettere indicano sapori forti e, allargando il campo, un piacere sensoriale estremo. Fatto di materia prima di qualità, grandi cibi e grandi distillati, ospitalità impeccabile, bicchieri e tovagliato giusti. Un lusso che non è inteso in senso economico ma qualitativo. E che Velier, distributore di vini e distillati, riassume in «i migliori prodotti nei migliori luoghi». Un assaggio dell’HoGo secondo Velier è andato in scena a Identità Milano 2025, congresso di alta cucina dal 22 al 24 febbraio all’Allianz Mico di Milano. Nella Lounge Velier Extraperimetral sei masterclass hanno affiancato grandi esperti di distillati e di cucina per indagare l’importanza della materia prima e immaginare accostamenti che, anche andando al di là del concetto di pairing, sappiano raccontare una nuova storia.


Velier Raffaele Minghini e Sauro Ricci 2


Velier EmanueleBalestra
Velier CorradoAssenza
Velier JimmyBertazzoli
Velier JacopoTicchi

Focus su materie prime e nuovi accostamenti

Ecco quindi che Dario Tortorella de L’Antiquario di Napoli e gli chef Raffaele Minghini e Sauro Ricci dello stellato vegetariano milanese Joia si sono concentrati sulle erbe e sul foraging, Edoardo Nono del Rita & Cocktails di Milano e Salvatore Salvo della pizzeria Salvo di Napoli e San Giorgio a Cremano hanno analizzato la frutta tra tipicità territoriali e mondo Tiki, Emanuele Balestra dell’Hotel Barrière Le Majestic di Cannes e il pasticciere Corrado Assenza del Caffè Sicilia di Noto si sono dedicati al rum giamaicano Hampden. E ancora focus sull’agave nell’incontro tra Roberto Artusio de La Punta Expendio de Agave di Roma e lo chef Nino Rossi del Qafiz di Santa Cristina d’Aspromonte (Rc), mentre di fermentazione della canna da zucchero e frollatura del pesce hanno parlato Jimmy Bertazzoli dell’Aguardiente di Marina di Ravenna e Jacopo Ticchi della Trattoria da Lucio di Rimini.

Insoliti incastri tra whisky e pane

A chiudere il programma delle masterclass di Velier, main sponsor del congresso con Champagne Billecart-Salmon, l’incontro sui cereali con Daniele Cancellara dello speakeasy Rasputin di Firenze e Davide Longoni dell’omonimo panificio di Milano. Al centro il whisky e il pane, in un gioco di incastri insoliti. Da una parte il whisky è stato “smitizzato” per lasciare spazio al pane come protagonista e non semplice accompagnamento: ecco quindi che un highball con Highland Park 15 anni, bitter di shichimi togarashi (miscela di spezie giapponesi) e soda ha fatto strada all’assaggio di un pane stagionato, nuovo progetto di Longoni. Vale a dire un pane da due chili lasciato a “invecchiare” dieci giorni (spoiler: con due gocce di aceto balsamico tradizionale è ottimo). Mentre si è puntato a ribaltare il momento di consumo, dal dopo cena all’aperitivo, affiancando un biscotto di segale, creato da Longoni per Velier, e un’acciuga a un Manhattan Dry con Michter’s US*1 Single Barrell Rye, vermouth dry toscano e una punta di colatura di alici. Un’esperienza decisamente HoGo.

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Cachaça Blu e Amaro Santoni organizzano una manifestazione dedicata alle donne al bancone
Tre giorni a Milano per sei bartender selezionate fra le professioniste più promettenti, fra empowerment, benessere e guest night al femminile

La Festa delle donne al bancone. Si svolgerà a Milano, dal 9 all’11 Marzo, la manifestazione The Power & The Rise of Women in Bartending & The Offline Community, organizzata da Cachaça Blu in collaborazione con Amaro Santoni, pensata per celebrare e valorizzare la presenza femminile nel mondo della mixology. Un’iniziativa pensata da una donna, Maria Luisa Timoni, titolare di Cachaça Blu, per le donne, con sei barlady selezionate tra le migliori in Italia, che parteciperanno a un mini retreat di tre giorni a Milano in cui la crescita personale, il benessere e la condivisione saranno al centro dell’esperienza. L’iniziativa culminerà in un evento aperto al pubblico il 10 marzo presso Gesto Milano, che prevede un dibattito dal titolo “Non solo bartender, chi sei oltre al tuo lavoro?” (dalle ore 17) e una guest shift che darà modo alle partecipanti di confrontarsi dietro al bancone.
«Non credo ci sia nulla di più genuinamente potente delle donne che si prendono cura, che si ascoltano, che hanno empatia e che si sostengono a vicenda», afferma Maria Luisa Timoni.
Chi sono le bartender selezionate da Nord a Sud per questo evento? Due delle sei professioniste coinvolte provengono dalla città di Napoli: Luigia Frezza, anima del Pepi Vintage Room, celebre per i suoi drink a base di frutta fresca e spezie, e Anna Garuti, bar manager dell’Anthill Cocktail & Tapas Bar, famosa per le creazioni sofisticate in perfetta armonia con la cucina. Da Roma arriva Giulia Guizzardi, punto di riferimento del Triplo; dal Giacosa 1815 di Firenze, Greta Bazzichi porta la sua proposta che reinterpreta grandi classici come il Negroni. Già a Milano, invece, la resident bartender Angelica Capuano del Dry Milano e Alessia Bellafante, bar manager della location della serata, Gesto Milano.
Durante i tre giorni di esperienza, le partecipanti prenderanno parte a momenti di formazione, attività di gruppo e incontri dedicati al benessere, tra cui sessioni di yoga, astrologia e lezioni di samba. «Chi lavora nell’ospitalità – aggiunge Marella Batkovic, sostenitrice del progetto insieme ad Amaro Santoni – sa quanto sia difficile dedicarsi a sé stessi. The Power & The Rise of Women in Bartending & The Offline Community nasce proprio dalla volontà di offrire alle bartender un’occasione per ritrovarsi, prendersi cura della propria persona e dare valore alla propria creatività».
Parte del ricavato della serata sarà destinato all’associazione benefica Fondazione Condividere, un’organizzazione che si dedica a sostenere persone in situazioni di difficoltà economica e sociale, sia in Italia che all’estero.

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Sport al bar: +19% di incassi quando si vede la partita
Una ricerca commissionata da Sky Business rileva il successo dei locali che trasmettono eventi sportivi live, che attirano al bar 4 milioni di appassionati

Divano o bar per vedere in tv i grandi eventi sportivi? Le statistiche ci dicono che il secondo è sempre più attrattivo per i tifosi italiani, che abbinano volentieri al seguire i loro beniamini in tv un drink e qualcosa da mangiare. Di conseguenza, questo si rivela un vero e proprio affare per i locali, con un +19% di incassi rispetto alle giornate senza partite. A rivelarlo è una ricerca commissionata da Sky Business, che ha analizzato l’andamento degli ultimi due anni (2022-2024) delle serate con eventi sportivi nei locali che li trasmettono in diretta.

Non solo calcio, perché oggi lo sport porta gli appassionati e i tifosi a riunirsi nei locali anche per altri tipi di sport, come il tennis, il Sei Nazioni di rugby, il Motomondiale e i gran premi di Formula Uno (siamo a poche ore dal debutto in Ferrari di Lewis Hamilton, con l’inizio del campionato mondiale) e, grazie al successo dei campioni e dei team italiani, il palinsesto sportivo è sempre più ricco.

Lo sport in tv è sempre più un’occasione di socialità, quindi, che porta gruppi di amici a incontrarsi davanti a un drink: un vero rituale per oltre 4 milioni di persone, come testimoniato da una ricerca Omnicom e Nielsen pubblicata a fine 2024. Sempre secondo la stessa ricerca, il 57% di chi ha visto almeno una partita di calcio in un locale pubblico sarebbe rimasto in casa in quella occasione, se non avesse avuto la possibilità di vedere la partita in diretta nel locale.

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Gruppo De’ Longhi più forte nel settore professionale
Guido Bernardinelli
Direttore della divisione delle macchine professionali è stato nominato Guido Berardinelli, nuovo ad de La Marzocco è Lorenzo Carboni; Stefano Barato guida Eversys

Negli ultimi dieci anni il caffè è stato uno dei principali propulsori della crescita del Gruppo De’ Longhi e permette di cogliere ulteriori importanti opportunità di sviluppo strategico nel medio-lungo termine, sia nel settore professionale (grazie alla business combination con Eversys, con focus sui modelli superautomatici e con La Marzocco, riferimento per macchine semi-automatiche e macinacaffè ed anche per la cultura del caffè) sia in quello consumer.

Un ulteriore passo in questa direzione si ha con la comunicazione del rafforzamento della governance e della struttura nel settore professionale, grazie alle sinergie tra le aziende, al fine di sfruttare a pieno il loro potenziale nei segmenti del mercato premium.

A tal fine, è stato nominato amministratore delegato della divisione professionale Guido Bernardinelli, il cui obiettivo è potenziare la struttura della holding e garantire visione strategica nelle principali aree di business, quali pianificazione, finanza e controllo, risorse umane, attività legali e di internal audit, in coordinamento con le funzioni corporate del Gruppo. Verrà inoltre designato un Operations Officer per sfruttare al meglio le sinergie tra le società. La riorganizzazione ha attribuito inoltre la carica di amministratore delegato de La Marzocco a Lorenzo Carboni che ne è stato direttore vendite dal 2012 e la guida di Eversys a Stefano Barato, con il ruolo di direttore generale.

Vede importanti sviluppi futuri Fabio de’ Longhi, amministratore delegato, che osserva come «Questo rafforzamento organizzativo nella divisione professionale ci permetterà di sfruttare ulteriormente la leadership di mercato e le eccellenti capacità di innovazione tecnologia sia de La Marzocco sia di Eversys, utilizzando al meglio le risorse comuni e condividendo conoscenze ed esperienze utili a generale maggiore valore per i Gruppi. Ci congratuliamo con Guido, Lorenzo e Stefano e ringraziamo tutte le persone per l’eccellente lavoro svolto con dedizione e passione nel corso degli anni che ha permesso di raggiungere risultati straordinari». 

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Lo chef Davide Oldani firma la nuova linea di aceto balsamico De Nigris
De Nigris
Tre le referenze, che uniscono tradizione e “animo pop” che compongono la nuova collezione dello storico storico acetificio modenese, realizzate in collaborzione con lo chef tristellato

Lo chef Davide Oldani firma il «suo» aceto insieme a De Nigris, storico acetificio modenese. La novità è stata presentata a Identità Milano 2025, congresso di alta cucina dal 22 al 24 febbraio all’Allianz Mico di Milano. Sono tre le referenze contrassegnate dal logo Foo’d, che indica i prodotti ideati in collaborazione con lo chef del D’O di Cornaredo (Milano), due stelle Michelin e una stella verde. Vale a dire l’Aceto balsamico tradizionale di Modena Dop Extravecchio, che lo chef utilizza nel suo ristorante, il Condimento Pregiato “Selezione Food” e l’Aceto balsamico di Modena Igp. Oldani, famoso per la sua cucina pop, ha raccontato la collaborazione con De Nigris sottolineando l’importanza di usare ingredienti scelti con cura. «È l’armonia che fa la buona cucina e permette di creare menu corretti a livello di gusto e di salute».

La linea di aceti firmata da Oldani, presto in vendita sul sito e nelle boutique De Nigris e tramite distributori selezionati, è l’ultima novità dell’acetificio modenese nato nel 1889. «Siamo la quarta generazione di maestri acetieri», ha raccontato l’amministratore delegato Luca De Nigris. «Il nostro obiettivo è unire il mondo della tradizione alla creatività». Per questo è stato da poco lanciato un restyling di packaging e ricette, in una direzione più pop e moderna, mentre lo scorso anno, in occasione dei 150 anni dell’azienda, è stato emesso un francobollo dedicato affiancato a un’edizione limitata Grand Riserva.

Tradizione e animo pop

Tradizione e animo pop si ritrovano anche nei tre prodotti firmati dallo chef Oldani. L’Aceto balsamico tradizionale di Modena Dop Extravecchio trova casa in una bottiglia storica, disegnata da Giugiaro, e grazie al sigillo del Consorzio garantisce gli elevati standard di qualità di un prodotto simbolo del made in Italy, invecchiato 25 anni. Nel Condimento Pregiato “Selezione Food” trova invece più spazio la personalità dell’azienda: «Si tratta di un condimento invecchiato, lavorato secondo il processo classico della Dop ma caratterizzato dai nostri maestri acetieri», ha spiegato Massimiliano Caporuscio, VP Strategy, Marketing & Transformation dell’azienda. «Gli abbiamo dato una veste innovativa, con un tocco più pop». Versatile e pensato per un uso quotidiano è infine l’Aceto balsamico di Modena Igp della linea Foo’d, adatto per esempio in cottura, nelle marinature o per la creazione di cocktail.

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Il Rita di Milano entra nella 50 Best Discovery
Rita 50 Best Discovery interno
Il cocktail bar sui Navigli di Edoardo Nono e Chiara Buzzi è tra le new entry della guida ai migliori bar, ristoranti e hotel di tutto il mondo di 50 Best

C’è il Rita & Cocktails di Milano tra le new entry della 50 Best Discovery. Il cocktail bar di Edoardo Nono e Chiara Buzzi entra così ufficialmente a far parte degli indirizzi dei locali, tra bar, ristoranti e hotel da non perdere in tutto il mondo della raccolta di guide cittadine di 50 Best, l’organizzazione che stila le classifiche annuali The World’s 50 Best Bars, The World’s 50 Best Restaurants e The World’s 50 Best Hotels.

«Veterano della scena milanese dei cocktail, il Rita ha aperto le sue porte nel 2002 e da allora offre a locali e visitatori cocktail di alto livello e un servizio di prima classe. Modellato su un classico American bar, il Rita è stato un pioniere in un’epoca in cui l’uso di ingredienti freschi e stagionali per i cocktail era tutt’altro che la norma. Il cofondatore del bar, Edoardo Nono, evitò i più comuni sciroppi artificiali e si concentrò invece su ingredienti di produzione propria», è la descrizione del locale sui Navigli che si legge sulla piattaforma di 50 Best Discovery.

Identità forte e filosofia vincente

Descrizione che sottolinea il ruolo di Nono nel dare da subito un’identità forte e una filosofia vincente al locale, fatta di ricerca della massima qualità nei drink e cura dell’ospitalità, e di Buzzi, unitasi al team nel 2018 e nel 2022 entrata nella compagine societaria del Rita al posto di Gianluca Chiaruttini, cofondatore del Rita, nella creazione del progetto Rita’s Tiki Room, il tiki bar che sorge a poca distanza dal primo.

«Entrare nei 50 Best Discovery è allo stesso tempo una gradita sorpresa così come una conferma: il lavoro fatto negli ultimi anni per rendere più internazionale uno schema più che consolidato ci ha regalato maggiore visibilità e di conseguenza popolarità – hanno commentato i due soci -. È stato un lavoro di squadra, che ha visto tutto lo staff impegnato più che mai a mantenere solida la storica coerenza del Rita nonostante le molte contaminazioni e le piccole, continue rivoluzioni».

Un nuovo successo che si aggiunge agli ultimi conquistati dal Rita, tra i quali il Premio Amaro Montenegro Bar Team dell’Anno ai barawards 2024 (leggi Barawards 2024: scopri tutti i vincitori).

500 new entry nel 2025

Il Rita è parte delle oltre 500 nuove entrate, che includono oltre 240 ristoranti, 100 bar e 170 hotel di oltre 100 nuove città, della piattaforma 50 Best Discovery, strumento di riferimento per viaggiatori esigenti, commensali e amanti dei cocktail, che ora presenta più di 3.700 strutture ricettive in tutto il mondo.

Ogni struttura viene selezionata dopo aver ricevuto un certo numero di voti dai più di 3.000 membri delle Academy, esperti del mondo dell’ospitalità e da questi voti nascono le liste e il database di 50 Best Discovery, che funziona come un’estensione delle classifiche annuali dei migliori bar ristoranti e hotel.

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Meili Vodka è la nuova esclusiva di Compagnia dei Caraibi
Meili Vodka Copy of Copy of J&B_Bar back
L’azienda piemontese si è assicurata la distribuzione in esclusiva del nuovo marchio Usa di vodka, fondato dalla star di Hollywood Jason Momoa con il socio Blaine Halvorson

Non si ferma in casa Compagnia dei Caraibi la ricerca di brand innovativi e dinamici, con un occhio di particolare riguardo alla qualità e all’artigianalità, da inserire in catalogo. Prima new entry di quest’anno è Meili Vodka, giovane e già pluripremiato marchio Usa di vodka fondato dalla star di Hollywood Jason Momoa, famoso per aver interpretato il personaggio di Aquaman, con il socio e amico Blaine Halvorson, cofondatore, tra gli altri, del marchio di lusso MadeWorn.

La produzione

Prodotta nel Montana, Meili Vodka, che l’azienda piemontese ora distribuzisce in esclusiva in Italia, è ottenuta a partire da un mix di cereali autoctoni e stagionali, accuratamente selezionati, ma ha anche nel suo secondo ingrediente, l’acqua, la sua peculiarità. Questa proviene da una falda vecchia di 300 milioni di anni: un’acqua naturalmente pura che non necessita alcun trattamento o filtrazione.

Nata nel segno dell’alta qualità, la vodka viene distillata una sola volta proprio per preservare la qualità e le caratteristiche di quest’acqua e tutto l’aroma dei suoi cereali. Tutta la lavorazione viene eseguita artigianalmente e si conclude con un periodo di riposo del distillato che, prima dell’imbottigliamento, viene messo a “respirare” a oltre 3.000 metri d’altitudine, processo che gli conferisce un profilo gustativo morbido e distintivo.

Pura e versatile

Il risultato è una vodka (alc 40% in vol) autentica, estremamente pura e molto versatile, ideale sia da servire liscia o con ghiaccio sia per l’uso in miscelazione, per grandi classici, a partire da un raffinato Martini Cocktail, loro reinterpretazioni o per creazioni del tutto nuove. Un distillato contemporaneo, che annovera l’offerta di celebrity spirit dell’azienda, tra i quali già troviamo, per esempio, Tequiero Tequila, marchio fondato da Gué ed entrato nel portafoglio di esclusive lo scorso autunno (leggi Tequila Tequiero entra nel portfolio agavi di Compagnia dei Caraibi) e Heaven’s Door Whiskey, creata da Bob Dylan e Ryan Perry.

Un pack unico e sostenibile

Curata in ogni dettaglio, Meili Vodka è ,inoltre, attenta al tema della sostenibilità. A custodire la vodka è infatti una bottiglia realizzata con vetro 100% riciclato post utilizzo, che viene raccolto e rifuso. Il vetro così rigenerato, con tutte le sue imperfezioni, fa sì che ogni bottiglia sia unica.

 

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Svolta bio per Belvedere Vodka
Belvedere Organic Vodka
L’iconica referenza del marchio della luxury vodka diventa Belvedere Organic Vodka, prodotta utilizzando il 100% di segale polacca bio. A celebrare il passaggio al biologico anche un restyling della bottiglia

Belvedere Vodka taglia il traguardo del 100% bio. Il marchio di luxury vodka polacca del gruppo Moët Hennessy ha completato e certificato ufficialmente la sua transizione al biologico per la sua Belvedere Original che ora diventa ufficialmente Belvedere Organic Vodka. Una transizione che porta a un livello di eccellenza ancora superiore il prodotto, aggiungendovi un ulteriore elemento distintivo a quelli che già lo caratterizzano: alta qualità e sapienza artigianale.

Belvedere Organic Vodka (alc 40% in vol) è prodotta con sola segale polacca coltivata secondo i dettami dell’agricoltura biologica. La materia prima viene lavorata nella distilleria di Polmos Żyrardów, la più longeva della Polonia, fondata nel 1910, con un processo produttivo che prevede quattro distillazioni e la diluizione del distillato finale con purissima acqua artesiana, attinta a una grande profondità nel sottosuolo e filtrata 11 volte. Processo che unito alla qualità della materia prima dona a questa vodka il suo sapore deciso e il carattere intenso. Morbida e delicata al palato, il suo gusto è strutturato ed elegante, con sentori di mandorla, vaniglia e pepe bianco, che chiude con un finale fresco e puro.

Peculiarità che la rendono ideale da servire liscia oppure on the rocks e da utilizzare in miscelazione, sia in grandi classici e loro rivisitazioni sia per creazioni originali. Un esempio di grande cocktail da realizzare con Belvedere Organic Vodka è per esempio il Cosmopolitan, classico contemporaneo dove la morbidezza del distillato va ad unirsi al triple sec, esaltando la freschezza del succo di lime e del succo di mirtillo.

Si rinnova la bottiglia

A suggellare la transizione al bio alcuni cambiamenti sul pack, che vanno a impreziosire la bottiglia, grazie all’introduzione di alcuni particolari. Nello specifico, un nuovo tappo e un’etichetta dorati ne adornano il collo, mentre sullo sfondo l’iconico palazzo Belvedere, lo storico palazzo reale di Varsavia da sempre simbolo del marchio, è stato rivisto con una finestra che brilla d’oro, come ci fosse una luce accesa, in onore del colore aureo della segale.

La nuova campagna

Altra novità di Belvedere Vodka è la nuova campagna media, firmata dall’artista Tyler Mitchell, fotografo di moda e regista di Brooklyn. Famoso per la sua capacità di catturare l’essenza della cultura moderna, con uno stile energico e un’estetica lussuosa che rivela come può apparire la vita quando ci liberiamo delle catene delle convenzioni sociali e abbracciamo la libertà d’espressione, la campagna, attraverso una serie di ritratti intimi, invita alla riflessione sul dualismo che ci circonda: l’intersezione tra alta moda e vita quotidiana, la convivenza del lusso con il fascino autentico di spazi urbani o non convenzionali.

Ogni ambientazione degli scatti, dalla strada secondaria al bagno, dall’attico al parco giochi, funge da tela che esamina questi contrasti, dando vita a una straordinaria fusione di opulenza e quotidianità. Una dualità ambigua che vuole innescare un ricordo o stimolare l’immaginazione degli spettatori, la cui attenzione è attratta da tali prospettive divergenti, e invitarli a vivere la vita liberandosi dalle catene delle aspettative per lasciarsi sorprendere dall’inatteso.

La ricetta

Cosmopolitan


Ingredienti:
45 ml Belvedere Organic Vodka, 25 ml triple sec, 25 ml succo di lime, 10 ml succo di mirtillo
Preparazione:
shake and strain
Guarnizione:
scorza fresca d’arancia
Bicchiere:
coppa

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