Miradiva, il tequila ultra-premium alla conquista dei locali più esclusivi
Creato da tre soci italiani, il nuovo marchio punta alla fascia più alta del mercato con quattro referenze, tra le quali un tequila rosa, prodotte artigianalmente e con un tocco di innovazione. E un pack che sottolinea il posizionamento luxury della gamma

C’è l’Italia tra i mercati selezionati per il debutto di Miradiva, nuovo brand di tequila ultra-premium. Un progetto nato dalla passione di un gruppo di imprenditori della PenisolaMarco Chiletti, investitore, Gianluca Burani, che ha curato la ricerca di distilleria, e Andrea Rovinalti, amministratore delegato – per l’ancestrale distillato messicano e dalla volontà di creare un marchio di tequila che si distinguesse per qualità e che fosse espressione del lusso contemporaneo. Un marchio che punta in alto, grazie al mix tra maestria e sapienza artigianale, cura di ogni particolare, compreso il design delle bottiglie, ed esclusività: non a caso per il suo esordio la gamma Miradiva, composta Blanco, Reposado, Añejo e Rosa Canela, è disponibile solo in locali notturni e cocktail bar di alta fascia, e questo resterà il suo posizionamento, oltre che della Penisola, di un pugno di altri Paesi individuati come mercati ideali per i prodotti luxury, quali Regno Unito, Grecia, Nigeria, Libano e Giordania.

Prodotte da sole agavi Blue Weber nel cuore dello stato messicano di Jalisco e nel pieno rispetto del disciplinare, le quattro referenze del marchio sono state create da Hugo Yerenas Dominguez, che ne cura anche il processo produttivo, rinomato maestro tequilero con oltre 20 anni di esperienza nel campo ed erede dell’arte tramandata da suo padre, don Luis Yerenas Ruvalcaba, uno dei primi maestri tequileri dell’industria. Le ricette di Hugo Yerenas fondono tradizione familiare, artigianalità e innovazione, anche grazie all’introduzione di un metodo alterativo per la cottura dell’agave, da lui sviluppato e protetto da brevetto, che consente di ottenere profili aromatici distintivi.

Le quattro espressioni del distillato

Andando nello specifico delle referenze Miradiva, Blanco esprime le note fresche della materia prima e si caratterizza per gli aromi agrumati ed erbacei, arricchiti da delicati sentori floreali e un tocco di vaniglia, che si intrecciano con la dolcezza dell’agave cotta e del caramello. È morbida al palato, con sfumature di sciroppo d’agave e caramello bilanciate da fresche nuance erbacee e citriche, per un finale lungo, vellutato e persistente.

Lasciata riposare per 7-8 mesi in una Pipon Tank di rovere americano, Reposado, dal colore dorato vibrante, presenta un ricco profilo aromatico dal quale emergono note di pino, burro, vaniglia, caramello e agave cotta, mentre al palato è morbida e secco, con accenni di legno fresco, caramello delicato e vaniglia, in un perfetto equilibrio tra dolcezza e freschezza, e con un retrogusto lungo e setoso.

Miradiva Añejo è invece un tequila dal carattere complesso conferitogli dal riposo per 18-19 mesi in botti di rovere americano ex bourbon, e sigillate alle estremità con rovere francese, legno utilizzato per l’invecchiamento dei vini rossi. Al naso è profondo e avvolgente, dominato da note legnose, accompagnate da quelle di frutta matura e spezie, che si mescolano armoniosamente con sentori di cioccolato e vaniglia, tipici del rovere americano, caramello e agave cotta. Intenso e strutturato il gusto, con le note di quercia tostata che si intrecciano delicatamente con accenni di cioccolato, e un retrogusto lungo e persistente, che lascia una sensazione corposa e avvolgente, rendendo questo distillato ideale per una degustazione lenta e riflessiva.

Infine, Rosa Canela, prodotta in edizione limitata, la referenza che rappresenta l’espressione più audace e innovativa della linea, proponendo una versione contemporanea del distillato. Il suo affinamento avviene in serbatoi di alluminio arricchiti con petali di rosa e chips, ovvero frammenti, di rovere francese, provenienti da botti che hanno ospitato pregiati vini rossi, che gli conferiscono il caratteristico colore rosa intenso e inedite sfumature di gusto, con accenti di legno fresco, caramello e vaniglia impreziositi da note di vaniglia, frutti rossi e una dolcezza speziata che ricorda le caramelle. Morbido e vellutato spicca inoltre per il suo profilo aromatico che combina delicate note legnose con sentori di burro, vaniglia, caramello e agave cotta, creando una sinfonia olfattiva ricca e intrigante.

L’antica arte ceramica messicana incontra l’Ia

A esprimere il carattere ricercato ed esclusivo del brand è anche la bottiglia, un manufatto artigianale anch’esso risultato della fusione di tradizione e modernità, nello specifico, tra l’antica arte ceramica messicana e la più avanzata tecnologia contemporanea, l’intelligenza artificiale. Con quest’ultima è stato infatti concepito il design del pack, rielaborando stilemi iconici della cultura e dell’architettura messicana, che poi i maestri artigiani del Jalisco hanno tradotto in forma e, quindi, in opera ceramica. La bottiglia, compreso il tappo, presenta curve e linee che richiamano la maestosità delle antiche architetture dei templi aztechi e maya, e sono impreziosite da decorazioni in oro, applicate a mano, che ne aumentano ulteriormente l’aura lussuosa.

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Frédéric Thil è il nuovo direttore generale di Cimbali Group
L’obiettivo della multinazionale italiana è una ulteriore espansione sul mercato, mantenendo un focus sulla sua realtà familiare e italiana, la sostenibilità, il ruolo delle persone

Cimbali Group ha un nuovo direttore generale con una lunga esperienza nel settore B2C maturata all’interno di multinazionali anche di proprietà familiare: Frédéric Thil. Il suo obiettivo sarà guidare l’Azienda nello sviluppo di un business plan che permetta un’ulteriore espansione nel settore delle macchine da caffè, permettendo comunque al Gruppo di mantenere il suo aspetto familiare e il suo carattere italiano. 

Maurizio Cimbali, presidente, si dice particolarmente soddisfatto: «Grazie alla sua comprovata esperienza professionale, Frédéric potrà supportarci nel processo di internazionalizzazione che abbiamo avviato da tempo». Rimanere fedeli e rispettosi della proprie radici proiettandosi nel futuro non è cosa semplice, ma osserva Thil, orgoglioso dell’incarico ricevuto dalla famiglia Cimbali, «Quando li ho conosciuti sono rimasto colpito dalla loro passione e determinazione ad accrescere il valore del capitale umano all’interno del Gruppo, che è diventato un riferimento del made in Italy nel mondo. Dato il mio background, sono molto sensibile all’aspetto famigliare, all’awarness dei brand e soprattutto alla dimensione internazionale». Un’ulteriore sfida sarà dunque quella di operare in una realtà che ormai è diventata globale, mantenendo il suo imprinting italiano, in un mercato delle macchine da caffè che si sta evolvendo in modo significativo e dove – aggiunge – «le geografie distanti rappresentano una quota di mercato rilevante su cui dobbiamo essere in grado di soddisfare le esigenze dei nostri clienti, con un occhio sempre puntato sulla sostenibilità ambientale e sociale. La sfida è importante, ma emozionante».

Frédéric Thil, che nel 2014 ha ricevuto dal Presidente della Repubbica Francese l’onorificienza di Chevalier de la Légion d’Honneur per le responsabilità sociali e i meriti conseguiti durante il periodo alla guida di Ferrero Francia, ha un’esperienza lunga e importante nel settore. È il 2001 quando entra in Ferrero, poi direttore commerciale di Ferrero Francia di cui nel 2008 diventa direttore generale. Nel 2013 è nominato amministratore delegato di Ferrero Italia, ruolo che copre fino al 2016, quando si trasferisce in Lussemburgo come executive director travel market e food service. Dal 2004 al 2024 è presidente della società Thil Consulting, che supporta Pmi e startup nello sviluppo di business plan.

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