Hibiki 40 Year Old al vertice mondiale dei premium whisky
House of Suntory ha presentato a Milano Hibiki 40 Year Old, ottenuto miscelando i whisky invecchiati di tre diverse distillerie del gruppo. Nell’occasione è stata allestita una vasta area dedicata negli spazi food de La Rinascente di piazza Duomo, seguita da una degustazione cocktail con abbinamenti creati per l’occasione dallo chef Carlo Cracco nel suo raffinato ristorante di Galleria Vittorio Emanuele.I prodotti House of Suntory sono distribuiti in Italia da Stock Spirits.

La distillazione di cereali era diffusa in Giappone a livello artigianale già nell’Ottocento, ma è solo anel 1924 che viene allestita la prima distilleria dedicata alla produzione di whisky secondo la tradizione scozzese, distilleria capostipite del Suntory Group. La località prescelta dai due soci fondatori, Shinjro Torii e Masataka Taketsuru, fu quella di Yamazaki (vicino Kyoto) per la bontà delle sue sorgenti d’acqua.

Dopo aver rallegrato solo i consumatori giapponesi per lunghi anni, grazie alla vittoria conseguita nel 2001 nel concorso internazionale Best of The Best, i distillati di cereali giapponesi si posero all’attenzione mondiale per la loro indubbia qualità ed eleganza di gusto, scalando le classifiche di vendita internazionali, anche con distillati invecchiati, raggiungendo il traguardo di ben quattro nomination come Distiller of The Year all’International Spirits Challenge di Londra.

Controllo dell’invecchiamento dei whisky che comporranno il blend Hibiki 40 Years Old

Considerato il campione della categoria dei japan whisky invecchiati, la limited edition Hibiki 40 Year Old (solo 400 esemplari per tutto il mondo) è stata di recente presentata a Milano dal distributore Stock Spirits Group in un apposito e scenografico spazio espositivo nella zona food dei magazzini La Rinascente di piazza Duomo, chiamando lo chef Carlo Cracco a proporre degli speciali abbinamenti gastronomici nel suo elegante ristorante nella vicina Galleria Vittorio Emanuele.
A completare la scenografia dei prodotti House of Suntory erano presenti altri speciali prodotti di House of Suntory,  Roku Gin, Toku Whisky e Haku Vodka.


Motivo di ulteriore richiamo è stato il banco allestito con un’artista giapponese in kimono che ha mostrato come esercitare lo shodo, l’arte della calligrafia per ideogrammi giapponese.

In lingua giapponese il termine Hibiki (Risonanza) vuole onorare l’armonia tra la Natura e le Persone attraverso l’arte della miscelazione ispirata al giusto equilibrio. Hibiki 40 Year Old è il risultato della miscelazione di premium whisky diversamente invecchiati per almeno 40 anni, prodotti negli impianti di Yamazaki, Hakushu e Chita di House of Suntory.

Morbido, pulito e ricco di sfumature, il dorato distillato  si caratterizza per aromi di nespola giapponese, scorze di limone secco e chiodi di garofano, mentre al palato si evidenziano sapori di miele di acacia e fico secco. Non poteva mancare una giusta attenzione per la confezione: la bottiglia in vetro trasparente cristallino è caratterizzata da 30 sfaccettature ed è decorata con il tradizionale metodo maki-e che utilizza polvere d’oro o argento su superfici laccate, intarsi in madreperla e lacca d’oro. Realizzata con 12 tipi diversi di legno giapponese, la scatola è composta da 12 facce ispirate ai mesi dell’anno, con disegni di fiori ed erbe.

Degustazione al ristorante di Carlo Cracco

Solo una selezionata schiera di operatori professionali ha potuto intervenire alla speciale degustazione di Hibiki 40 Year Old presso il vicino ed esclusivo Café Ristorante Cracco in Galleria, prima in purezza, poi miscelato in versione highball (con soda e ghiaccio) seguendo le indicazioni di Valentina Simonetta (Direttore mkt Stock Spirits Group), Veronika Zennikova (Brand Manager House of Suntory) e Nicolò D’Andrea (Brand Ambassador House of Suntory). A seguire una serie di gustose proposte del famoso chef Carlo Cracco come paninetti con lo sgombro e risottino con le lenticchie.

In arrivo la gamma Tsukuriwake Limited Edition 2024

Accanto a un campione dei whisky invecchiati come Hibiki 40 Year Old, House of Suntori sta lanciando la gamma Tsukuriwake Limited Edition 2024, altri quattro whisky limited edition come Yamazaki Golden Promise, Yamazaki Islay Peated Malt, Yamazaki 18 Years Old Mizunara, Hakushu 18 Years Old Peated Malt.

Gamma Whisky Tsukuriwake Ltd Edition 2024

 

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Simon Hunt è il nuovo ceo di Campari Group
Il manager, con oltre 30 anni di esperienza nel settore degli spirit a livello internazionale, assumerà la guida del Gruppo a metà del prossimo mese di gennaio. A lui il compito di proseguire il percorso di crescita e sviluppare il modello operativo delle House of Brands

Campari Group ha scelto il suo nuovo ceo. È Simon Hunt, che vanta oltre 30 anni di esperienza nel settore dei premium spirit a livello internazionale, in particolare nel mercato strategico degli Stati Uniti e nei mercati emergenti.

Hunt, che sarà nominato ufficialmente chief executive officer nell’assemblea generale di Campari Group convocata per il 15 del prossimo gennaio, subentra ai co-ceo ad interim Paolo Marchesini, chief financial and operating officer, e Fabio Di Fede, chief legal and M&A officer, che avevano assunto la guida del gruppo dopo le dimissioni lo scorso settembre di Matteo Fantacchiotti (leggi Matteo Fantacchiotti lascia la guida di Campari Group).

«Durante i miei oltre tre decenni di esperienza nell’industria degli spirit, ho sempre nutrito grande stima per Campari Group per la sua storia unica, il solido portafoglio di brand iconici, la cultura aziendale, la continua sovraperformance e l’eccezionale storia di crescita – ha commentato inl neo ceo in una nota che annuncia la sua nomina -. Sono onorato ed entusiasta di cogliere questa straordinaria opportunità e non vedo l’ora di collaborare con un leadership team di talento e con tutta l’organizzazione per continuare a consolidare l’eredità e i successi degli ultimi decenni, elevando il potenziale e l’ambizione di crescita del Gruppo a livelli ancora più elevati».

Il profilo del nuovo ceo

Doppia cittadinanza, australiana e britannica, laureato alla London School of Economics e alla London Business School, Hunt ha completato programmi da executive presso Harvard Law School, Insead a Singapore e Wharton negli Stati Uniti. Lunghissimo il suo curriculum professionale. La sua carriera è iniziata in Diageo, dove ha ricoperto varie posizioni manageriali nel marketing e nelle vendite, incluso il ruolo di vice president of Smirnoff global marketing. Successivamente è entrato a far parte di Allied Domecq come senior vice president of global innovation ed executive vice president of marketing North America, prima di unirsi a Pernod Ricard in qualità di chief executive officer&president di Malibu-Kahlua International.

Il passo successivo è stato in William Grant&Sons, proprietaria del portafoglio di Scotch whisky single malt tra i più venduti al mondo, oltre che di marchi rilevanti nelle categorie gin e tequila, dove è rimasto per 14 anni, ricoprendo ruoli di crescente responsabilità, da president&managing director of North America a chief commercial officer, fino a essere promosso ceo dal 2016 al 2020. Durante questi anni ha sviluppato e implementato con successo la strategia aziendale focalizzata su infrastrutture scalabili e costruzione di marchi premium, rafforzando la presenza nei mercati emergenti e promuovendo l’innovazione.

Nel 2022, dopo due anni come consulente strategico per chief executive e consigli di amministrazione di realtà di spirit premium, è stato nominato ceo di Catalyst Spirits, un incubatore di marchi spirit, dove ha guidato le iniziative strategiche dell’azienda e l’innovazione di marchi attraverso piattaforme digitali. Catalyst Spirits è la società operativa dietro marchi quali Howler Head in cui Campari Group ha acquisito due anni fa una partecipazione di minoranza e i diritti di distribuzione, attualmente in fase di dismissione dato il rinnovato focus del Gruppo sui brand strategici prioritari.

Una nuova leadership per continuare a crescere

«Sono lieto di dare il benvenuto a Simon come nuovo ceo di Campari Group. La sua ampia e comprovata esperienza nel settore, insieme alla sua leadership nella costruzione e nello sviluppo dei marchi premium a livello globale saranno fondamentali per guidare Campari Group nella sua prossima fase di crescita – ha commentato Luca Garavoglia, presidente del Gruppo -. Sono convinto che le competenze, la personalità, l’energia, la leadership e la determinazione di Simon porteranno Campari Group a nuovi traguardi, mentre continuiamo a implementare la nostra strategia di crescita e a evolvere nel nostro nuovo modello operativo delle House of Brands».

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A Bologna, dal 23 al 25 febbraio, la quarta edizione di Slow Wine Fair
Appuntamento a BolognaFiere con la quarta edizione della manifestazione dedicata al vino buono, pulito e giusto. Ad attendere i visitatori, un ricco programma di eventi, convegni e masterclass, uno spazio dedicato a spirits e amari, e una nuova area per gli Specialty Coffee

Da domenica 23 a martedì 25 febbraio 2025 torna a BolognaFiere, per la quarta edizione, la Slow Wine Fair, l’unica fiera internazionale dedicata al vino buono, pulito e giusto.

Organizzata da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food, la Slow Wine Fair promuove i vini frutto di un’agricoltura sostenibile, artigianale, che rispetta la biodiversità e il paesaggio agrario, tesa alla crescita socioculturale delle comunità agricole e a rendere i consumatori più consapevoli.

Vini buoni, puliti e giusti da tutto il mondo

Il successo dell’edizione 2024 è stato decretato da 12.000 ingressi, il 70% dei quali di operatori dell’Horeca, distributori e importatori, che hanno apprezzato l’elevata qualità dei vini proposti: quasi 900 le cantine presenti (+25% rispetto al 2023), oltre il 50% delle quali certificate biologiche o biodinamiche o in conversione. Più di 140 i produttori internazionali e 5.300 le etichette (+75%). Oltre a tutte le regioni italiane, sono stati rappresentati ben 26 Paesi del mondo. E con il supporto di Ice-Agenzia e del Ministero degli Affari Esteri, a BolognaFiere sono confluiti circa 200 buyer, creando le premesse per l’accesso di vignaioli e vignerons a nuovi mercati.

La selezione delle cantine risponde ai requisiti fissati nel Manifesto Slow Food del vino buono, pulito e giusto, alla Guida Slow Wine e alle valutazioni di una commissione d’assaggio.

A tutta formazione

Sempre sold out nel 2024, tornano le masterclass, le degustazioni guidate che esplorano il panorama vinicolo italiano e internazionale, e i convegni. Tema portante dell’edizione 2025, la sostenibilità della filiera del vino: le modalità di imbottigliamento, trasporto e stoccaggio, la loro incidenza sull’impronta carbonica e le possibilità di ridurre queste fonti di inquinamento.

Spazio a spirits e mixology

Più spazio agli spirits e alla mixology, per la prima volta affiancati dai sidri: nell’area della 5a Fiera dell’Amaro d’Italia, promossa da Amaroteca e Anadi – Associazione Nazionale Amaro d’Italia, produttori di eccellenza raccontano la storia dei propri amari e i loro legami con ingredienti e ricette locali, mentre il percorso tra i partner della sostenibilità mette in luce tecnologie, impianti, attrezzature e servizi innovativi connessi alla filiera del vino sostenibile.

I premi ai locali e la novità Specialty Coffee

Novità 2025: in contemporanea a Slow Wine Fair si svolge SANA Food, il nuovo format di BolognaFiere sulla sana alimentazione nei consumi fuori casa, con 10.000 visitatori specializzati del food&beverage.

E se il Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow, assegnato ogni anno ai locali che più valorizzano i vini delle categorie in concorso, si estende alla migliore selezione di amari, un’altra novità riguarda gli Specialty Coffee: di scena a BolognaFiere, alcuni dei migliori roaster della rete internazionale di Slow Food Coffee Coalition, che unisce i coltivatori di caffè ai principali artigiani torrefattori.

Slow Wine Fair è un evento b2b rivolto ai professionisti dell’Horeca e della gdo che cercano vini di alta qualità, ma domenica 23 porte aperte ai wine lover.

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