Baritalia: tutti i vincitori dell’edizione 2024
Premiati alla finalissima tenutasi allo Skyway Monte Bianco di Courmayeur i migliori interpreti del Back to basics. Ecco i nomi

Il viaggio di Baritalia 2024 si è concluso con una vera e propria salita in vetta, quella sullo Skyway Monte Bianco di Courmayeur. Lo scenografico Mountain Bar, a oltre duemila metri di altitudine, ha fatto da sfondo alla finale della nona edizione di Baritalia. Una finalissima da record, non solo di altitudine, con 68 partecipanti e 25 premi consegnati ai migliori interpreti del Back to basics, il tema dell’edizione 2024 di Baritalia.

(©Riccardo Gallini /GRPhoto)

Ventidue i premi che sono stati assegnati (in fondo l’elenco completo), oltre al podio dei tre migliori interpreti assoluti: Giovanni De Gaetano (vincitore assoluto), Cosimo Neri (2°) e Luca Goracci (3°), cui si aggiunge la menzione speciale Back to basics per Marco Marchese.

 

La super giuria

A incoronare i vincitori, una giuria composta dai rappresentanti delle aziende sponsor, affiancati da sei giudici d’onore, che quest’anno sono stati Danilo Bellucci, decano della miscelazione, che lavora da sempre sulla valorizzazione delle donne al bancone con manifestazioni come Lady Drink; Martina Bonci, bar manager di Gucci Giardino a Firenze, nel 2021 e vincitrice del premio Bartender dell’anno 2023 ai Barawards; Cristian Bugiada, imprenditore e bar manager romano (Freni e frizioni, Slap e La Punta Expendio de Agave), fra i massimi esperti italiani dei distillati di agave, Bar manager dell’anno ai Barawards 2023; Giovanni Ceccarelli, formatore di Drink Factory e ideatore del progetto Cocktail Engineering; Paolo Griffa, chef e pastry chef, titolare del Caffè Nazionale di Aosta, una doppia insegna che è bar pasticceria e ristorante che vanta la stella Michelin; Vanessa Vialardi, titolare del D.One di Torino, senatrice del Drink Team di Bargiornale, bartender Aibes e formatrice.

I giudici d’onore (da sinistra): Paolo Griffa, Martina Bonci, Cristian Bugiada, Danilo Bellucci, Vanessa Vialardi e Giovanni Ceccarelli (©Riccardo Gallini/GRPhoto)

Giudici delle aziende partner erano, invece: Danny Del Monaco per Ancienne Pharmacie, Simone Mina per Bonaventura Maschio – Botran, Francesco Zara per Bonaventura Maschio – Prime Uve, Fabrizio Tacchi per Caffo, Marianna Di Leo per Campari Academy, Francesco Pirineo per Compagnia dei Caraibi, Filippo Ghizzi per Coca-Cola Hbc Italia – Spirits, Domenico Ditrizio per Coca-Cola Hbc Italia – 3Cents, Igor Tuliach per Gamondi, Terry Monroe per Mixer Cocktails, Marco Fedele per Molinari, Terry Monroe per Montosco, Enrico Porro per Nonino, Walter Gosso per OnestiGroup, Gabriele Riva per Pernod Ricard, Federico Lugaresi per Premiata Officina Lugaresi, Gianmaria Ciardulli per Soero, Samuele Verri per Sorte Gin, Leonardo Todisco per Strucchi, Nicol Porta per Tassoni e Daniele Gentili per The Organics by Red Bull.

Il viaggio di Baritalia da Sud a Nord

Prima di raggiungere lo Skyway Monte Bianco di Courmayeur le cinque tappe della nona edizione sono state un viaggio a colpi di shaker che ha toccato Caserta (22 aprile), Bari (20 maggio), Verona (24 giugno), Roma (16 settembre) e Reggio Emilia (21 ottobre). Da Sud a Nord, Baritalia si conferma manifestazione in grado di unire e riunire i professionisti della miscelazione di tutta Italia, desiderosi di mettersi in gioco, di scambiare esperienze, di creare legami e collaborazioni, di aggiornarsi professionalmente.

Nel corso delle tappe, per classificarsi alla finale, ai partecipanti in gara era stato chiesto di pensare ricette seguendo il tema Back to Basics, ovvero che prendessero ispirazione dai classici e che avessero non più di quattro ingredienti.

I vincitori per squadra

Ancienne Pharmacie – Erick Cercado Coloma
Bonaventura Maschio – Botran – Mirko Scorteccia
Bonaventura Maschio – Prime Uve – Francesca Graglia
Caffo – Daniele Dumitru
Campari Academy – Cosimo Neri
Compagnia Dei Caraibi – Marco Marchese
Coca-Cola Hbc Italia – Finlandia Vodka – Filippo Caltagirone
Coca-Cola Hbc Italia – Premium Spirits – Giulia Cosentino
Coca-Cola Hbc Italia – 3Cents – Giovanni De Gaetano
Gamondi – Diego Di Giannantonio
Mixer – Gabriele Bonelli
Molinari – Ilaria Azzalin
Montosco – Luca Goracci
Nonino – Daniele Gravagna
OnestiGroup – Alpestre – Antonio Cresci
OnestiGroup Bobby’s – Alessandro Belluschi
Pernod Ricard – Daiana Ballarini
Premiata Officina Lugaresi – Elena Rossi
Soero – Nicolò Mele
Sorte Gin – Dario Heluani
Strucchi – Ambrogio Ferraro
The Organics by Red Bull – Giovanni Spagnoletti

 

 

 

 

 

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Espresso Italiano Champion, il migliore barista è coreano
Lee Hyung Wook è il vincitore della competizione che vede i concorrenti misurarsi sulla realizzazione del migliore espresso italiano e di un cappuccino eccellente.

Lo scorso anno fu la barista e coffee trainer coreana Song Hye-Jin la prima donna a diventare campione del mondo di espresso italiano. Anche nel 2024 il trofeo è andato nelle mani di un coreano, Lee Hyung Wook, vincitore della finale di Espresso Italiano Champion che si è svolto all’Hotel Gallia in concomitanza con Iei Connect 2024. Al secondo posto si è piazzato il filippino Darwin Pontanos e al terzo l’italiana Ilaria Izzo . La consegna del trofeo è stata fatta proprio dalla campionessa uscente.

Lee Hyung Wook gestice il D:mine Cafe, una torrefazione con caffetteria situata a Gunpo City, nella  Corea del Sud, nei pressi di Seoul. È anche formatore per Italian Barista School, Iiac – International Institute of Coffee Tasters e Next Bean. Da otto anni segue la competizione di caffè italiano e si dice molto onorato della vittoria a Milano, aggiungendo «non vedo l’ora di imparare di più sull’espresso italiano».  Un pensiero in linea con l’attività di Iei, che da oltre 25 anni rappresenta l’Espresso Italiano all’interno della filiera: «dà molta soddisfazione vedere come la formazione, la ricerca scientifica e la promozione della cultura del nostro amato Espresso Italiano siano sempre più argomenti al centro di interesse», ha dichiarato il presidente Luigi Morello.

Per la prima volta nei campionati, quest’anno, sia la macchina per espresso sia i macinadosatori sono stati forniti da La San Marco. Come ha sottolineato Roberto Nocera, general manager dell’azienda, «La San Marco è orgogliosa di essere stata partner tecnico di Espresso Italiano Champion, una grande opportunità di formazione e confronto tra baristi di diversi paesi. Ritengo che questo campionato internazionale sia essenziale per promuovere nel mondo la qualità e il rito di una bevanda simbolo del made in Italy».

Hanno partecipato alla finalissima, oltre ai primi tre classificati, anche gli italiani Nicolas Mosco e Matteo Colzani, e il giapponese Shuichi Hino.

I prodotti presentati in gara hanno rispettato i parametri di qualità di Iei: per l’espresso una tazzina con circa 25 ml di caffè ornato da una crema consistente e di tessura molto fine, di color nocciola, con una bevanda sciropposa con aromi intensi e ricchi di note di fiori, frutta, cioccolato e pan tostato. Per il cappuccino una crema finissima e lucida, con un bilanciamento perfetto tra gli aromi del latte e quelli del caffè.

Anche quest’anno il vincitore ha meritato una borsa di studio da reinvestire, insieme all’aiuto di IEI, in attività formative nei prossimi mesi. Un messaggio questo che vuole passare per tutti i professionisti, non solo quelli affermati come il vincitore, e che ha come base l’importanza di continuare a studiare e confrontarsi sulla materia e sulle tecniche dell’arte di fare eccellenti espressi e cappuccini. 

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Altitude, la limited edition invernale di Belvedere Vodka
Tonalità oro-rosa, vette imbiancate e alberi coperti di neve per la bottiglia in edizione limitata della vodka polacca ultra premium dedicata ai locali delle mete sciistictiche alpine

Non ci sono sci e scarponi, ma vette imbiancate e alberi coperti di neve sul pack di Belvedere Altitude, la limited edition invernale della vodka polacca ultra premium del gruppo Moët Hennessy. Un’edizione limitata molto esclusiva: è infatti dedicata e viene distribuita solo nei locali delle principali mete sciistiche alpine di Italia, da Courmayeur a Madonna di Campiglio, Francia, Austria e Germania.

La bottiglia, in formato da 70 cl, è stata quindi studiata per racchiudere ed esprimere l’essenza dell’inverno e, soprattutto, incarnare lo spirito celebrativo e conviviale tipico dell’après ski. Così sul pack le cime innevate prendono il posto dell’iconico Palazzo Reale di Varsavia, simbolo del marchio Belvedere, mentre i rami del suo albero si ricoprono di neve. Piccoli dettagli resi più evidenti dalla nuova tonalità della bottiglia, che vira nei caldi toni dell’oro-rosa a richiamare le vette delle Alpi coperte di neve il cui bianco sfuma appunto verso questa tonalità all’imbrunire.

La qualità sale in quota

All’interno della bottiglia i bartender e i loro clienti troveranno tutto il gusto di Belvedere original, pieno e rotondo, con leggere note di vaniglia, che oscillano tra il dolce e il salato, con un accenno di pepe nero e spezie, e la sua texture morbida e setosa.

Peculiarità regalatele dalle materie prime con la quale Belvedere Vodka è realizzata, la segale Dankowskie Gold Rye, una pregiata segale coltivata esclusivamente nella regione polacca della Mazovia, e da un processo produttivo che prevede quattro distillazioni e la diluizione del distillato finale con purissima acqua artesiana, attinta a una grande profondità nel sottosuolo e filtrata 11 volte.

Caratteristica che la rendono ideale da servire liscia è da utilizzare in miscelazione, in questo caso per realizzare cocktail perfetti per la stagione invernale. Come Altitude Spiced Punch, creato dai bartender del marchio polacco, miscelando la vodka con Cocchi Americano, succo di mela, menta piperita, succo di limone, acqua di miele e qualche goccia di estratto di vaniglia: un punch da condivisione da servire caldo.

La ricetta

Altitude Spiced Punch


Ingredienti:
120 ml Belvedere Vodka Altitude 60 ml Cocchi Americano, 240 ml succo di mela, 200 ml menta piperita (oppure tè verde), 7,5 ml succo di limone, 10 ml acqua di miele, 4 gocce di estratto di Vaniglia
Preparazione:
unire tutti gli ingredienti e mescolarli a fuoco basso per garantire un’omogeneità del calore. Spegnere non appena il liquido arriva a ebollizione
Guarnizione:
stecca di cannella o scorza di limone
Bicchiere:
mug

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