TheSheSide, la prima edizione con un obiettivo: costruire una community di riferimento
Gli interventi delle maggiori personalità della bar industry al femminile: il talk di TheSheSide per dare ispirazioni e motivazioni alle nuove leve del bar

Rispetto, specializzazione, assertività, motivazione, ambiente sano, relazioni, leadership: sono solo alcune delle parole chiave che sono venute fuori nella due giorni al femminile promossa dal collettivo TheSheSide. L’appuntamento milanese, che ha visto “planare” nello spazio Fase del Mudec il gotha della bar industry al femminile (avevamo parlato qui del parterre d’eccezione), è stato un successo di pubblico, ma soprattutto di contenuti.

Due giorni e due formati, che hanno coinvolto ospiti nazionali e internazionali (11 speaker, 18 moderatori e workshop leader) a guidare una riflessione sul mondo dell’hospitality al femminile: il primo giorno interventi in stile Ted, con l’idea di dare spunti motivazionali e ispirazioni alle nuove generazioni; il secondo tavole rotonde sui più disparati argomenti che interessano il mondo del bar. A margine, le guest delle bartender che hanno colorato i banconi di nove bar dell’area Navigli/Darsena/Tortona.

«Sono soddisfatta di quanto siamo riuscite a realizzare – ha dichiarato Daniela Garcea, project manager del progetto TheSheSide – , ho percepito un grande entusiasmo da parte di tutti i partecipanti, quasi come se di un evento così sentissimo in qualche modo tutti il bisogno. Il primo giorno ha avuto un riscontro migliore delle aspettative nonostante un modello decisamente diverso dai soliti eventi di settore. Abbiamo creato un format di mentorship nel mondo del bar, invitando personalità di rilievo nazionali e internazionali. Insieme con Chiara Buzzi, che è l’ideatrice, possiamo dire di avere creato qualcosa di importante, di aver posto le basi per costruire una community di riferimento, condividere esperienze e visioni con i più giovani».

Le fa eco Chiara Buzzi: «La qualità degli speaker si è dimostrato essere un delta cruciale rispetto ad altri format e lo sforzo di coinvolgere ospiti di caratura internazionale ha ripagato noi e il pubblico. Sono felice perché siamo partite dal nulla e siamo riuscite a lasciare un segno».

Per dare un’idea delle tematiche emerse in particolare nel primo giorno di talk, citiamo alcuni interventi, come quello di Betty Kupsa, che ha esortato a trovare la propria nicchia («Finding the niche», il nome dell’intervento), una specializzazione che ci distingua, valorizzando il nostro personal brand ma senza perdere l’obiettivo di essere autentici: «La personalità è la tua forza, sii orgogliosa di quello che sei», è la sua esortazione, rivolta soprattutto alle nuove generazioni. L’imprenditrice e consulente Kate Gerwin ha invece parlato di ambiente di lavoro e di quanto sia utile conoscere lo staff, lavorare per far amalgamare anche personalità molto diverse fra di loro: metterli al centro e coinvolgerli nelle decisioni è la chiave per creare una vera leadership. E, a proposito di leadership, come hanno detto le due ideatrici del progetto, da tatuarsi la frase che ha introdotto l’intervento di Monica Berg: «If you always follow, you will never lead» (se insegui sempre non guiderai mai).

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Ron Santiago de Cuba celebra la cultura del rum con una trilogia di stampe in edizione limitata
Una trilogia di stampe da collezione create dall’artista e designer Nephthys Illustrated per accompagnare Ron Santiago de Cuba Extra Añejo 11 Anni

“Un Daiquiri por favor”: è solo una delle frasi presenti sulle stampe che per l’edizione natalizia Ron Santiago de Cuba propone come speciale cadeau per gli amanti di rum e arte in abbinamento a una bottiglia di Ron Santiago de Cuba Extra Añejo 11 Anni. Una collezione nata dalla collaborazione con l’artista e designer Nephthys Illustrated per creare una trilogia di stampe da collezione in edizione limitata che celebrano la cultura del rum e dei cocktail. 

La collezione include non solo la già citata stampa dedicata al Daiquiri con la scritta “Un Daiquiri Por Favor”, ma anche una stampa a tema rum con la didascalia “Ring for Rum” e una dedicata al classico Mojito con il brindisi in spagnolo, “Salud!”.

Già famosa per le sue stampe a tema, l’artista Nephthys ammette che è la prima volta che si cimenta con il tema rum: «Sebbene – dice – le mie collezioni abbiano incluso altre bevande alcoliche, il rum era una categoria che non avevo ancora esplorato. Il rum, per me, è incredibilmente versatile, vivace e pieno di carattere. Gustare il rum, sia liscio che in un cocktail, è un’esperienza. Riguarda la celebrazione e il godersi i semplici momenti della vita, un tema ricorrente nella mia arte. La fusione di cultura, qualità e stile di vita rende Ron Santiago de Cuba il partner ideale per le mie opere».

Distribuito da Rinaldi 1957, Ron Santiago de Cuba è conosciuto come una delle massime espressioni della produzione di rum cubano proveniente dal sud-est dell’isola. L’Extra Añejo 11 anni, caratterizzato da una complessa miscela di dolcezza della melassa di canna da zucchero e delicati aromi di vaniglia, cocco e note di mandorla tostata, si rivela essere il rum perfetto per un grande classico come il Daiquiri.

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