Matteo Cavallari è il nuovo Food service channel marketing manager di Bonduelle
Il manager guiderà il marketing, trade marketing Rgm e culinary di Bonduelle Food Service, con l’obiettivo di rafforzare la crescita dell’azienda nel fuori casa

Novità in casa Bonduelle Food Service. La divisione del Gruppo Bonduelle specializzata nell’offerta di soluzioni vegetali per il canale del fuori casa ha nominato Matteo Cavallari come suo nuovo Food service channel marketing manager.

Il manager vanta una lunga e consolidata esperienza nel settore del marketing alimentare. La sua carriera è iniziata proprio in Bonduelle, dove è entrato nel 2008 con il ruolo di marketing manager retail per le categorie Ambient e Frozen. Nel 2014 ha intrapreso nuove sfide professionali, prima nel mondo del cioccolato entrando in Witor’s, e successivamente nel settore oleario, lavorando in Oleificio Zucchi sia sul canale horeca sia su quello retail. Lo scorso anno è rientrato in Bonduelle come trade marketing & category manager.

Contribuire alla crescita nel fuori casa

Ora il nuovo incarico, nel quale guiderà le attività di marketing, trade marketing Rgm e culinary dedicate al canale food service, contribuendo allo sviluppo strategico e operativo dell’azienda nel mercato del fuori casa e riportando direttamente ad Alessandro Brighenti, direttore commerciale & marketing Bonduelle Food Service.

Una delle sue principali priorità sarà di consolidare le relazioni con i partner, sviluppando soluzioni innovative e sostenibili per rispondere alle esigenze del mondo dei locali. Nel suo nuovo ruolo si avvarrà della collaborazione di un team qualificato e multidisciplinare, composto da Fabrizio Milione, chef executive, Tetiana Lytvynova, brand manager food service, e Melba Catania, trade marketing food service.

Grande soddisfazione per l’ingresso di cavallari nel team è stata espressa da Alssandro Brighenti. «Siamo entusiasti di avere Matteo nel nostro team marketing Food Service – ha dichiarato il direttore commerciale & marketing Bonduelle Food Service -. La sua esperienza e la sua visione strategica saranno fondamentali per supportare la crescita e l’innovazione della nostra divisione e contribuire alla nostra missione di ispirare la transizione verso un’alimentazione ricca di vegetali».

Vegetali protagonisti nel fuori casa 

Missione che l’azienda persegue con la sua ricca gamma di proposte, che ha tra i suoi prodotti di punta i Cereali e Legumi surgelati Minute e Le Grigliate Service. La prima è una linea composta da 5 referenze, Bulgur, Orzo, Quinoa, Lenticchie e Ceci, lavorate con la tecnologia brevettata Minute, con la quale il prodotto viene cotto al vapore e surgelato al naturale con tecnologia Iqf (Individually quick frozen), in modo da preservarne al massimo le proprietà organolettiche, evitando il rilascio d’acqua e la perdita di peso durante la cottura.

7 invece le referenze di verdure, grigliate senza aggiunta di olio, che compongono la gamma Le Grigliate Service, Melanzane, Zucchine, Peperoni, Cipolle rosse, Peperoni Julienne, Tris di Verdure (peperoni rossi, melanzane, zucchine) e Zucca (leggi Ancora più gusto e praticità con la linea Grigliate Service di Bonduelle). Entrambe le gamme si avvalgono del protocollo di produzione Service, grazie al quale i prodotti possono essere utilizzati anche a freddo, solo decongelandoli e senza bisogno di una fonte di calore per rigenerarli, con la massima sicurezza alimentare.

Sempre per perseguire la sua missione Bonnduelle ha lanciato Greenology, l’arte della cucina a base vegetale, il sistema integrato che offre prodotti vegetali, strumenti di servizio e attività formative per supportare gli operatori del fuori casa nella creazione di proposte plant-based.

L’articolo Matteo Cavallari è il nuovo Food service channel marketing manager di Bonduelle è un contenuto originale di bargiornale.

Mixology Experience sarà al Tuttofood 2025: c’è l’accordo
Dal 5 all’8 maggio 2025, Tuttofood 2025 accoglierà Mixology Experience: il format di Luca Pirola sarà protagonista dell’area Beverage della fiera

Cibo e mixology: pairing perfetto per Tuttofood e Mixology Experience, che annunciano l’accordo per un evento in contemporanea per l’anno prossimo. L’appuntamento internazionale per il settore agroalimentare in programma dal 5 all’8 maggio 2025 presso Fiera Milano Rho, Tuttofood 2025, accoglierà tra i suoi padiglioni gli stand e il programma di masterclass di Mixology Experience, evento di riferimento nazionale per il mondo del beverage, dei cocktail bar e del bartending.

Dopo le prime tre edizioni, in cui Mixology Experience ha contato più di 450 aziende espositrici e circa 18mila ingressi nella città di Milano, questa nuova partnership è un passo decisivo verso un’esperienza integrata e innovativa per l’offerta food&beverage della manifestazione, dove la contaminazione tra i due mondi darà vita a inedite sinergie. Obiettivo: valorizzare il legame indissolubile tra la cultura gastronomica e l’arte del bere miscelato, rispondendo alle esigenze di un mercato, come quello di liquori e spirits, sempre più attento alla qualità e alla creatività nel settore horeca. Come rivela Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma, l’accordo è frutto di una necessità emersa ascoltando le richieste del mercato stesso: «Ci chiedevano di sviluppare l’area Beverage e Mixology all’interno dei nostri eventi. La distribuzione nazionale ed estera, on e off trade, auspicava da tempo un evento unico e leader in Italia sul mondo Food&Beverage con un profilo chiaramente b2b e internazionale».

All’interno di Tuttofood 2025, Mixology Experience avrà un’area dedicata che sarà il cuore pulsante del padiglione Beverage. I visitatori potranno così assistere alle masterclass, tenute da alcune delle figure più importanti del bartending nazionale e internazionale, esplorare nuove tecniche di miscelazione e degustare cocktail realizzati con ingredienti d’eccellenza. Non mancheranno le attività esterne alla fiera, che prenderanno forma nel circuito della Tuttofood Week, che con la Mixology Week si arricchirà di degustazioni, serate e attività a tema beverage.

«L’ingresso di Mixology Experience all’interno di Tuttofood – spiega Luca Pirola, ideatore di Mixology Experience, format nato dal gruppo Bartender.it – rappresenta una grande opportunità per esaltare la contemporaneità dell’offerta nell’hospitality, dove l’incontro tra food e beverage darà vita alla più grande piattaforma nazionale e internazionale di confronto e ispirazione per tutti i professionisti del settore. È il momento perfetto per mostrare come le nuove tendenze, il mondo dei liquori e degli spirits e il mondo della mixology siano un potente veicolo di innovazione e qualità all’interno dell’offerta completa delle attività di somministrazione. Dopo tre anni, l’edizione 2025 di Mixology Experience trova un posizionamento ideale che rafforzerà ulteriormente il proprio ruolo di evento di riferimento per il business-to-business (b2b), creando nuove opportunità per i professionisti, le aziende e le marche di tutta la filiera. Insieme ai nostri espositori desideravamo trovare un moltiplicatore di contatti e una piattaforma fieristica visitata da migliaia di visitatori e di buyer nazionali ed internazionali, e l’interesse collaborativo di Fiera di Parma attraverso una proposta federante a TuttoFood ci è sembrata l’occasione perfetta, ideale e complementare da cogliere. L’integrazione del beverage con l’universo food permetterà appunto ai buyer, distributori, importatori, decision-maker, stakeholder ed addetti al settore di vivere un’esperienza a 360 gradi, scoprendo le ultime tendenze, trovando le soluzioni innovative sia in termini di prodotto che di servizio, e tessendo in un colpo solo rapporti esclusivi e professionali, in uno scenario internazionale di grande prestigio come quello del quartiere fieristico di Rho».

L’articolo Mixology Experience sarà al Tuttofood 2025: c’è l’accordo è un contenuto originale di bargiornale.

Sustainable Cocktail Challenge 2024 di Flor de Caña: è Simone Sacco il vincitore della finale italiana
Il bar manager del Piano35 di Torino, con il suo drink intitolato People, stacca il pass per partecipare alla finale globale in Nicaragua nel 2025

Ingredienti provenienti da produttori locali, prodotti meno conosciuti, un occhio alla territorialità: è grazie a questi punti di forza che il cocktail People di Simone Sacco, bar manager del Piano35 di Torino, ha conquistato i giudici della Sustainable Cocktail Challenge 2024 del Flor de Caña Rum.

Tenutasi a Madrid, la finale intitolata Road to Las Isletas, ha visto sfidarsi i cinque i finalisti italiani, fra cui, oltre a Sacco che ha portato a casa il titolo italiano, Ambrogio Ferraro de Il Bar in The Name di Busto Arsizio ed Erwan Garofalo del Bristol Hotel di Rapallo, che si sono classificati rispettivamente secondo e terzo. Il vincitore italiano Simone Sacco stacca il pass per partecipare alla finale in Nicaragua, che si terrà all’inizio del 2025. Qui Sacco dovrà vedersela i migliori fra i partecipanti alla competition, provenienti da oltre trenta paesi.

Distribuito da Velier, Flor de Caña Rum è il primo distillato al mondo certificato Carbon Neutral e Fair Trade, ed è a questi traguardi che si ispira nel promuovere la mixology sostenibile nella comunità globale dei bartender, per costruire collettivamente un futuro più verde. Così, la competition Sustainable Cocktail Challenge invita fin dalla prima edizione i bartender a creare cocktail sostenibili a base di Flor de Caña Rum 12 YO, utilizzando ingredienti e tecniche sostenibili.

«Il mio cocktail – ha detto Simone Sacco – incarna la sostenibilità nella sua stessa essenza. Tutti gli ingredienti provengono da piccoli artigiani che operano in armonia con l’ambiente, lavorando solo con ciò che la natura offre e senza ricorrere a metodi di produzione intensivi. Inoltre, il cocktail mette in mostra prodotti meno conosciuti, facendo luce sulla dedizione di chi li produce con tanta cura. La decisione di incorporare uno shrub come componente di agrumi è un cenno all’aspetto narrativo della missione di tutti i produttori coinvolti in questo progetto, che mira a condividere le tradizioni locali dei nostri nonni e delle generazioni precedenti». Il rum Flor de Caña era, naturalmente, la spina dorsale del cocktail, con le sue note legnose e i sentori dolci di vaniglia. Gli altri elementi lo hanno completato, aggiungendo l’aspetto rinfrescante degli agrumi e le note più floreali del tè e del Genepì.

People – La Ricetta
(di Simone Sacco)

45 ml Flor de Cana 12 YO
10 ml Tea Syrup
25 ml Citrus Shrub
60 ml Tea Infusion
15 ml Genepì della Val Formazza

L’articolo Sustainable Cocktail Challenge 2024 di Flor de Caña: è Simone Sacco il vincitore della finale italiana è un contenuto originale di bargiornale.

Baritalia a Reggio Emilia il 21 ottobre. Registrati per l’ingresso gratuito

REGISTRATI QUI

Ultima tappa di Baritalia per conquistare un posto per la finalissima di Courmayeur. Prima di salire sul Monte Bianco, il viaggio dell’edizione 2024 del laboratorio itinerante di miscelazione di Bargiornale passa per la stazione di Reggio Emilia.

L’appuntamento per i professionisti del bancone è per lunedì 21 ottobre, a partire dalle ore 9.00 al Sali&Tabacchi (via Albert Einstein, 26), punto di riferimento della nightlife emiliana, che la sera diventa vera e propria discoteca, e che in occasione di Baritalia accoglierà un’altra giornata di sfide a tema cocktail e un intenso programma di grandi masterclass.

REGISTRATI QUI

Quella nella capitale della food valley padana sarà un’altra tappa ricca di eventi a tema mixology, in linea con l’obiettivo della manifestazione: promuovere la cultura dei cocktail e della miscelazione su tutto il territorio nazionale. Perché da Nord a Sud, dall’Ovest all’Est, Baritalia si conferma manifestazione in grado di unire e riunire i professionisti della miscelazione di tutt’Italia desiderosi di mettersi in gioco, di scambiare esperienze, di creare legami e collaborazioni, di aggiornarsi professionalmente.

Baritalia Lab, le Masterclass, il Signature Bar

Diversi i motivi per non mancare all’appuntamento. A cominciare da Baritalia Lab, laboratorio di miscelazione dove si confronteranno bartender di tutta la Penisola sul tema “Back to Basics”, un inno all’essenzialità che vuole proporre un ritorno alle radici autentiche del mestiere. In questa edizione, ci concentriamo infatti su tre pilastri fondamentali: la riscoperta dei drink essenziali, la valorizzazione degli ingredienti e il senso di ospitalità dei bartender. In palio ci sono altri 17 posti per il final show di Baritalia 2024 che si svolgerà in uno scenario da togliere il fiato: saremo a 2.173 metri di altitudine, nell’accogliente struttura tutta vetri del Pavillon di Skyway Monte Bianco.

Altro pezzo forte della tappa di Reggio Emilia è il ricco programma di Masterclass, ben 16, altro tradizionale momento clou della manifestazione, dedicate alle tecniche di miscelazione, dove a salire in cattedra saranno esperti di fama nazionale e internazionale. Le lezioni saranno aperte e gratuite per tutti i professionisti che si saranno registrati all’evento.

Durante tutta la giornata presso il Signature Bar della manifestazione troverai i ragazzi del Disco, capitanati da Riccardo Soncini, pronti a servire i cocktail unici delle aziende partner del nostro evento.

Ospiti speciali della giornata, come giudici d’onore, saranno i protagonisti di alcuni dei migliori cocktail bar della scena emiliana.

il programma

Ore 9.00
Accoglienza e registrazione dei partecipanti
c/o Sali&Tabacchi – via Albert Einstein, 26 – Reggio Emilia

Ore 10.00-13.00
Baritalia Lab
La sfida – parte I
In collaborazione con Caffo, Coca-Cola Hbc Italia, Soero

Ore 10.00
MASTERCLASS
Embrace the bitterness: storia e tradizione dell’aperitivo italiano
A cura di Luca Mengo by Campari Academy

Ore 10.35
MASTERCLASS
Molinari Extra’s twist on tradition: dai rituals ai cocktail che non ti aspetti
A cura di Marco Fedele by Molinari 

Ore 11.10
MASTERCLASS
Gamondi, il gusto della semplicità
A cura di Stefano Maggiorani by Gamondi

Ore 11.45
MASTERCLASS
Ci ho preso gusto con i low alcohol
A cura di Leonardo Todisco by Strucchi

Ore 12.20
MASTERCLASS
Monovitigno Nonino: rivoluzione ed evoluzione della grappa italiana nel mondo! #BEBRAVEMIXGRAPPA
A cura di Francesca Bardelli Nonino e Renato Pinfildi by Nonino

Ore 13.00-16.00
Baritalia Lab
La sfida – parte II
In collaborazione con Ancienne Pharmacie, Bonaventura Maschio, Molinari, OnestiGroup, Strucchi

Ore 12.55
MASTERCLASS
Storie di highball attraverso Barcelò, Finlandia e Three Cents
A cura di Federico Tomasselli by Coca-Cola Hbc Italia

Ore 13.30
MASTERCLASS
Back to Basics…Think less smile more
A cura di Gian Maria Ciardulli by Soero

Ore 14.05
MASTERCLASS
Come ottenere un cubetto puro e trasparente?
Il fabbricatore per il ghiaccio come alleato vincente per “signature drink” di qualità
A cura di Gianluca Dal Corso by Brema

Ore 14.40
MASTERCLASS
Il lusso del Back to Basics: la nostra interpretazione
A cura di Lorenzo Politano by The Organics by Red Bull

Ore 15.15
MASTERCLASS
Cultura messicana: tra distillati di agave, storie da bar, tacos, luchadores
A cura di Francesco Pirineo e Luca Versace by Compagnia dei Caraibi

Ore 15.50
MASTERCLASS
Blood Bitter Petrus Boonekamp: Il Bitter differente
A cura di Fabrizio Tacchi e Valerio Battistelli by Caffo 

Ore 16.00-19.00
Baritalia Lab
La sfida – parte III
In collaborazione con Campari Academy, Compagnia dei Caraibi, Gamondi, Nonino, The Organics by Red Bull

Ore 16.25
MASTERCLASS
The Secrets of Ancienne Pharmacie
A cura di Danny Del Monaco by Ancienne Pharmacie 

Ore 17.00
MASTERCLASS
Jenever, le origini di Bobby’s Gin
A cura di Sander Nolen by OnestiGroup

Ore 17.35
MASTERCLASS
Ripartire dall’Italia, il paese delle 4 F
A cura di Simone Mina e Steve Righetto by Bonaventura Maschio

Ore 19.00
Baritalia Lab
LA PREMIAZIONE
In collaborazione con Ancienne Pharmacie, Bonaventura Maschio, Caffo, Campari Academy, Coca-Cola Hbc Italia, Compagnia dei Caraibi, Gamondi, Molinari, Nonino, OnestiGroup, Soero, Strucchi, The Organics by Red Bull

Ospiti speciali della giornata
I GRANDI PROTAGONISTI DELLA SCENA EMILIANA

Samuele Campanini, Nicola De Montis, ⁠Antonio Di Lorenzo, Peppe Doria, Mirco Guizzardi, Mattia Lotti, Enrico Mazzoni, Bryan Montanari, Davide Paita, ⁠Federico Riccò, Riccardo Soncini, Vlad Tcaci, ⁠Luca Tesser, Gabriele Zambelli

L’articolo Baritalia a Reggio Emilia il 21 ottobre. Registrati per l’ingresso gratuito è un contenuto originale di bargiornale.

Tutti Buoni: gusto e innovazione nella linea di piatti pronti di Foodness
Sette le referenze che compongono la gamma di primi e secondi piatti pronti monoporzione dell’azienda dei free from. Senza glutine e conservanti, sono prodotti con una tecnologia brevettata che garantisce alta qualità e vantaggi di gestione

Foodness punta sulla pausa pranzo. Lo fa con Tutti Buoni, una linea di piatti pronti pensata per consentire a ogni locale, anche privo di laboratorio di cucina attrezzato, di ampliare la tradizionale offerta per questo momento di consumo con un pasto caldo di qualità, garantendo un servizio puntuale e veloce anche nei momenti di alta affluenza.

A comporla sette referenze di primi e secondi piatti, in formato monoporzione (da 200 a 300 g a seconda della referenza), che spaziano dalle ricette della tradizione italiana a proposte più esotiche, senza trascurare il pubblico che segue una dieta vegana e vegetariana. Tra i primi piatti troviamo: Lasagna alla Bolognese, grande classico della cucina nazionale, fatto con strati di pasta e un ricco ragù di carne; Lasagna Ricotta e Spinaci, una ricetta vegetariana a base di pasta fresca, cremosa ricotta, spinaci e Parmigiano Reggiano; Riso Rosso con Verdure, con riso integrale e ideale anche per vegetariani; Farro con Verdure, piatto rustico e nutriente con farro, verdure e un filo di olio extravergine di oliva. Mentre tra i secondi: Pollo alla Toscana, piatto della tradizione toscana con pollo accompagnato da peperoni gialli e rossi e da patate; Pollo al Curry, piatto esotico composto da pollo e patate, il tutto avvolto in una cremosa salsa al curry; Polpette con Piselli, classico comfort food, composto da polpette di carne in umido con teneri piselli.

Piatti pronti gluten free

Preparata con ingredienti e materie prime di qualità, la linea Tutti Buoni è inclusiva anche sotto il profilo delle esigenze alimentari, in quanto tutti i piatti sono senza glutine, con l’unica eccezione di Farro e Verdure (il farro è un cereale che contiene glutine), e quindi possono essere somministrati con sicurezza a persone celiache o intolleranti al glutine, evitando rischi di contaminazione. Inoltre, non contengono conservanti, in linea con l’impegno di Foodness verso un’alimentazione più sana e naturale.

Una cottura innovativa

Ma altra grande peculiarità della gamma è la tecnologia innovativa, sviluppata dall’azienda e brevettata a livello mondiale, con quale è realizzata. I piatti, composti a crudo e confezionati nelle loro vaschette, vengono posti all’interno di uno speciale tunnel, un sistema di cottura a microonde, che ne monitora in continuo la temperatura portandola gradualmente fino a 120 °C. In questo modo si ottiene una cottura uniforme e delicata e la perfetta sterilizzazione senza stressare il prodotto. Inoltre, con questa tecnologia si elimina la fase di precottura, presente invece nei processi convenzionali, così da conservare al meglio le proprietà organolettiche e nutrizionali degli alimenti.

Facili da gestire veloci da preparare

Ma non solo. Perché un ulteriore vantaggio è che i piatti si possono conservare a temperatura ambiente, con una shelf life garantita di 12 mesi, eliminando la necessità della catena del freddo. Questo consente di ottimizzare lo spazio di stoccaggio e ridurre i costi energetici legati alla refrigerazione, semplificando la gestione del magazzino.

Comodi da gestire, i piatti Tutti Buoni sono facili e veloci da preparare: richiedono un semplice passaggio nel forno a microonde, da uno a due minuti a una potenza i 700/800 W o da qualche decina di secondi a 1,5 minuti a 900 W. Una volta rinvenuti si possono impiattare e, volendo, personalizzare con la semplice aggiunta di un ingrediente fresco, per dare ulteriore valore alla proposta e un tocco di unicità al servizio.

L’articolo Tutti Buoni: gusto e innovazione nella linea di piatti pronti di Foodness è un contenuto originale di bargiornale.

Co.So, il cocktail bar più famoso del Pigneto diventa un burger bar e si chiamerà Dude
La creatura di Giulia Castellucci e Benedetto Guarino diventa il primo fast Drink&Food della Capitale, affiancando alla bevuta una proposta da fast food
Co.So diventa Dude e già questa è una notizia. Il cocktail bar del Pigneto a Roma, il cui nome era acronimo di Cocktail&Social e che ha contribuito alla rivoluzione di questo quartiere, è oggi oggetto non solo di un rebranding, ma anche di un cambiamento della proposta. I cocktail ci saranno sempre, promettono i soci Giulia Castellucci e Benedetto Guarino, ma da oggi Dude diventa il primo fast Drink&Food della Capitale, affiancando alla bevuta anche una proposta da fast food, con protagonisti i burger.
L’idea di fondo è quella di combinare cibo e drink in un’esperienza unica e integrata, ovvero nei cosiddetti Combo, menu che integrano food&drink. «Non parliamo di pairing – dicono i soci di Dude -, ma food and drink non saranno neanche due mondi paralleli: vogliamo rompere le barriere tra questi due mondi».
Un esempio del menu Combo di Dude, il cui prezzo partirà da 12 euro

In altre parole, l’idea è quella di lanciare un burger bar, dove affiancare ai panini un buon drink di qualità. La domanda da cui prende le mosse il progetto è questa: «Non è possibile mangiare del buon comfort food sorseggiando un buon Martini o un Americano?». La risposta è il payoff del nuovo locale del Pigneto: “Spread love, it’s the dude way”. «Non è solo un invito a godere della buona compagnia – dicono – , ma un desiderio di creare un luogo inclusivo dove ognuno possa sentirsi a casa. La proposta culinaria, con i suoi diversi tipi di burger e side, insieme a un drink list che gioca con la cultura pop, mira a soddisfare sia il palato che il desiderio di socialità». Come spiegano i soci, l’obiettivo di Dude è attrarre sia i nostalgici dei fast food tradizionali sia coloro che sono in cerca di qualcosa di fresco e originale, con un’ispirazione underground newyorkese fra anni Ottanta e Novanta (i graffiti alle pareti lo confermano).

La proposta dei Burger è suddivisa in tre macro categorie: Old School, per gli affezionati delle ricette classiche (come il Cheeseburger, il Crispy o il Chicken Burger), gli Slurpy (in cui figurano i Fish, i Veg e il Biggie, una reinterpretazione del Big Mac) e i Supreme (in cui c’è anche qualche divagazione oltre il panino da fast food classico, con Ribs e Pastrami). Non mancheranno i side, rigorosamente fritti (come le fries, i nuggets, i gyoza e i gamberi fritti), nonché una selezione di milkshake (anche in variante alcolica), i Dizzle (una specie di Flurry) e altri dolci spiritosi come i brownie, i banana stick e i roll. Ferma restando la qualità delle materie prime, i prezzi accessibili, anche pensando al quartiere. E certamente la Combo è la soluzione più vantaggiosa e soddisfacente (a partire da 12 euro): si può creare un proprio set mixando il burger, le patatine e il drink.

Sullo specchio, la drink list di Dude è pensata sia per chi vuole ordinare un cocktail singolarmente, sia per chi vuole abbinarlo alla Combo. Strutturata in quattro filoni, che rappresentano quattro caratteristiche distintive dell’underground e della cultura pop: Music, Drug, Style, Art. «Ogni categoria è rappresentata da una mascotte che troverete all’interno del locale e per ciascun filone c’è un drink in bicchiere di carta, che sarà un drink draft». I prezzi dei cocktail varierà dagli 8 euro per i draft e i classici ai 9 per gli altri.

L’articolo Co.So, il cocktail bar più famoso del Pigneto diventa un burger bar e si chiamerà Dude è un contenuto originale di bargiornale.