Raffy Vajio vince la Julius Meinl Barista Cup. A Luca Riccardi il premio per il cappuccino
Al capo barista dell’hotel Atlantis The Royal di Dubai il titolo di miglior barista nella prima edizione del contest internazionale di Julius Meinl. Il concorrente italiano si impone nella prova sul cappuccino con latte art. Insieme agli altri due premiati voleranno in Honduras per approfondire la cultura del caffè

Arriva dagli Emirati Arabi Uniti il vincitore della prima Julius Meinl Barista Cup, competizione internazionale promossa dalla storica torrefazione austriaca. Raffy Vajio, capo barista all’hotel Atlantis The Royal di Dubai (al nono posto della classifica The World’s 50 Best Hotels 2024), si è aggiudicato il premio come miglior barista. Per il cappuccino è stato premiato il concorrente italiano Luca Riccardi del bar Attymo di Terni, per l’espresso Vladimir Chzou in gara per la Moldavia e per il signature cocktail l’austriaco Mario Benetseder.

Alla finale, che si è svolta il 19 settembre a Vienna alla storica fabbrica di Julius Meinl, hanno partecipato i dodici vincitori delle competizioni nazionali, da Italia, Austria, Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti, Polonia, Romania, Croazia, Repubblica Ceca, Bosnia ed Erzegovina, Georgia, Moldavia e Slovacchia. A giudicare i concorrenti (tutti in arrivo da bar che propongono Julius Meinl come caffè) una giuria di esperti internazionali: Tim Sturk, fondatore e direttore di Coffee Education presso Coffee Cherry Training, Agnieszka Rojewska, campionessa mondiale baristi 2018 e Coffee in Good Spirits 2022, il campione austriaco di Latte Art 2024 Ali Vogel e Angelika Galas, responsabile della Coffee Academy del Gruppo Julius Meinl.

La gara

La gara prevedeva la preparazione di caffè espresso, cappuccino con latte art e signature cocktail al caffè, usando la miscela 100% Arabica Belvedere della collezione The Originals Bio Fairtrade di Julius Meinl. Ogni concorrente aveva a disposizione dodici minuti per il set up della macchina, altrettanti per la competizione e sette minuti per pulire la postazione.

Il vincitore assoluto Raffy Vajio, trentenne di origine filippine, ha partecipato alla finale al posto del primo classificato alla competizione regionale del Medio Oriente, bloccato per problemi di visto. Ha convinto la giuria con una performance coinvolgente. «Ho voluto dare tutto il mio cuore», ha spiegato. «Puoi inventarti di tutto, ma quello che viene dal cuore fa la differenza». Il suo drink, analcolico e a base di caffè, miele, limone e infuso blu di butterfly pea flower, ha colpito anche per il suo finale letteralmente «fuoco e fiamme». «A Dubai devi allenare anche la presentazione, perché contano molto l’apparenza e come viene mostrato il prodotto», ha spiegato.

Curata anche la proposta del cocktail premiato (sia dalla giuria sia del voto del pubblico, basato sulla presentazione estetica), quello dell’austriaco Mario Benetseder: a base di caffè, liquore di bergamotto home made, limonata e olio extravergine d’oliva italiano, trae ispirazione dalla natura e rappresenta lo spirito del suo locale, Café Orchidee nel giardino botanico di Linz.

Per la preparazione del cappuccino, considerato un simbolo del made in Italy, si è contraddistinto il concorrente italiano, Luca Riccardi (leggi A Luca Riccardi la finale italiana della Meinl Barista Cup), mentre l’espresso migliore è quello di Vladimir Chzou, che ha lasciato la Russia due anni fa all’inizio dell’invasione dell’Ucraina e che oggi lavora da Red Rabbit nella capitale moldava Chișinău.

Viaggio in Honduras per i vincitori

I vincitori si aggiudicano un viaggio in Honduras, per scoprire direttamente in piantagioni le origini e la cultura del caffè, nonché i metodi di coltivazione sostenibile. Durante la finalissima a Vienna, una vera festa all’aperto nel cortile della storica torrefazione (oggi quasi il 90% della produzione avviene nella sede italiana a Vicenza), è stata presentata in anteprima anche la nuova referenza della linea monorigine di specialty coffee, l’edizione limitata Burundi.

Un’arte da gustare

«Da oltre 160 anni Julius Meinl si dedica a condividere con il mondo la ricca cultura viennese del caffè», ha detto Christina Meinl, quinta generazione della famiglia Meinl e rappresentante dell’azienda. «La nostra convinzione è semplice: il caffè è un’arte da gustare al di là di un momento fugace. Con un’eredità di oltre un secolo di esperienza e un impegno per l’innovazione, la Julius Meinl Barista Cup è un’occasione per celebrare i baristi che condividono questa stessa passione». La Meinl Barista Cup è sponsorizzata da leader del settore come Rancilio, Fiorenzato, Cafetto e Bwt.

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Nasce Elements Edition, l’edizione limitata di Cardenal Mendoza
Il nuovo nato di Cardenal Mendoza, importato e distribuito in esclusiva da Rinaldi 1957, è un distillato in edizione limitata che esalta i 12 elementi distintivi del brandy di Jerez.

Cardenal Mendoza, brandy spagnolo della cantina Sanchez Romate di Jerez, lancia l’edizione limitata Elements edition. Un packaging pittorico, dove sono riprodotte le essenze che più caratterizzano il distillato: mogano, rovere, uvetta, prugna, noce, nocciola, cacao, caramello, miele, vaniglia, cannella, tabacco. 12 elementi, appunto, evocati su confezione ed etichetta dall’opera di Carmen Garcìa Huerta, una delle 100 migliori illustratrici del mondo secondo la rivista The Illustrator.

Importata in Italia da Rinaldi 1957, distributore esclusivo del brandy, entro la fine di settembre sarà su tutti i mercati internazionali. «Rinaldi 1957 è una società di distribuzione specializzata nel canale on trade e nella brand strategy – spiega Valentina Ursic, direttore marketing e Pr dell’azienda -. Abbiamo più di 60 anni di attività alle spalle e un fatturato annuo di oltre 24 milioni. Il portafoglio di referenze è completo e diversificato, creato da prodotti che hanno dietro anche una storia, il che li rende anche più facili da proporre».

Un brandy “nobile”

Particolare è infatti la storia di questo brandy, creato nel 1887 a Jerez della Frontera in Andalusia (cuore della produzione dello sherry) e diventato all’inizio del 1900 fornitura ufficiale della camera dei Lord d’Inghilterra e del Vaticano.

«Ancora oggi viene realizzato con il metodo tradizionale» continua Ursic. «Il vino dei vitigni autoctoni Airén viene lentamente distillato in alambicchi di rame e poi affinato per 15 anni in botti che hanno contenuto Sherry Oloroso e Pedro Ximenez. Il processo di invecchiamento viene gestito interamente a mano, così come a mano viene sigillata ogni bottiglia. Insolita (e molto contemporanea) è anche la storia della Elements edition, frutto di un confronto tra importatori, distributori, bartender e consumatori di tutto il mondo; persone di provenienze e competenze diverse alle quali è stato chiesto di esprimere la complessità aromatica del Cardenal Mendoza e che hanno individuato i “12 elementi”».

Le declinazioni del distillato

Un distillato colto anche nel concept quindi, proposto in varie declinazioni: il classico Solera Gran Reserva (ora anche con il packaging “Elements edition”); il Cardenal Mendoza Angelus, dai sentori più agrumati, con scorza d’arancia infusa; il Nebulis, affinato in botti dove sono stati bruciati tralci di vite, dal gusto leggermente affumicato; e l’Ultra, invecchiato fino a 50 anni.

«La strategia di Rinaldi 1957 è far conoscere tutti gli aspetti dei prodotti in catalogo – racconta Ursic -. Abbiamo 5 area manager sul territorio e oltre 200 agenti, con i quali presidiamo capillarmente ogni provincia. Forniamo, con i nostri brand ambassador, consulenza specializzata su ogni referenza e organizziamo eventi di formazione, degustazioni, masterclasses. Supportiamo i clienti nell’attività di sell out».

In miscelazione anche per drink low alcol

Il Cardenal Mendoza, oltre che come tradizionale brown spirit da fine pasto o meditazione, si presta alla miscelazione; anche in versione low alcol, un aspetto che interessa una fascia importante di mercato, soprattutto giovane. «Abbiamo ideato 3 nuovi cocktail, che proponiamo proprio con il lancio della Elements edition – conclude Ursic -. Manzana, con succo di mela, è fresco e perfetto come aperitivo; più strutturati invece Jerez, decisamente aromatico, e 12 da servire con un quadratino di cioccolato all’arancia nel tumbler. Un modo per rinnovare e rendere più varia l’esperienza degustativa».

Le ricette Cardenal Mendoza

Manzana


Ingredienti:
30 ml Cardenal Mendoza Gran Solera, 90 ml succo di mela gasato, 5 ml succo di limone, ghiaccio
Preparazione:
build
Guarnizione:
fettina di mela golden fresca
Bicchiere:
highball

Jerez

Ingredienti:
45 ml Cardenal Mendoza Nebulis, 10 ml sherry oloroso, 10 ml succo di lime, 22,5 ml succo d’arancia fresco, 25 ml zucchero liquido
Preparazione:
shake and strain
Guarnizione:
fettina d’arancia fresca
Bicchiere:
tumbler basso

12


Ingredienti:
50 ml Cardenal Mendoza Brandy 12 Elements, 10 ml Cardenal Mendoza Angelus, 7,5 ml sciroppo di scorza d’arancia e cannella, 1 dash Angostura Bitter, 1 dash Chocolate bitter, 1 dash Orange Bitter
Guarnizione:
quadratino di cioccolato alla scorza d’arancia o ai frutti rossi
Bicchiere:
tumbler basso

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Grandini e Fiorini in finale al Coffee Grinder Championship
Positivo il bilancio del primo Beach Coffee Fest, che ha fatto conoscere e degustare del buon caffè a operatori, curiosi e interessati. Si è chiusa la rosa dei finalisti del campionato di macinatura.

Formazione, cultura del caffè, il piacere di scoprire in tazza gusti inediti e inaspettati e di sperimentare nuovi metodi di estrazioni, e, infine, il podio del Master Coffee Grinder Championship, che ha visto completata la rosa dei concorrenti alla finale italiana che si svolgerà a in piazza Duomo, a Milano, a fine anno: tutto questo e molto di più si è ritrovato nella prima edizione del Beach Coffee Fest, organizzato da Brazilcafè e Fabio Verona presso il centro turistico Medusa di Scoglitti (Ragusa). 

I due finalisti saranno Iuri Grandini e Giuseppe Fiorini, che si sono classificati rispettivamente primo e secondo; Iuri è riuscito a replicare al meglio al tazza realizzata dai giudici Andrea Antonelli, Luigi Pillitu e Andrea Corona capitanati da Luca Ventriglia e guidati da Giovanni Batitato, il tostatore di Brazilcafè.

Per la gara è stato scelto uno specilaty arabica brasiliano naturale, varietà catuai della finca Lais Faleiros, gestita da un gruppo di donne associate all’Iwca – International Women’s Coffee Association, da cui si dovevano ottenere in tazza note di cioccolato fondente, mandorla e nocciola, una bassa acidità malica e un corpo medio, con una ricetta di 16 in – 30 out in 30 secondi e un tds di 10,4. Si contenderanno il primato nazionale con Fabio Ferrara e Ilaria Izzo, vincitori della tappa torinese, Diletta Sisti e Nadia Giacomelli che hanno primeggiato presso lo showroom di Eureka a Firenze lo scorso giugno.

La competizione è stata preceduta da numerosi eventi che hanno coinvolto i passanti e raccontato curiosità sul caffè, nonché fatto assaggiare gli specialty coffee della torrefazione di Vittoria. Chi ha voluto fare un utile approfondimento ha potuto seguire la sessione formativa messa a punto da Francesca Bieker, ideatrice del programma Grip – e responsabile Education Sca Italy, insieme a Eleonora Pirovano, presidente dell’International Women Coffee Alliance Italia. La mattinata è proseguita con esibizioni di Latte Art tenuta dal campione italiano Giuseppe Fiorini, degustazioni allo stand della Sca con il trainer giudice Alessio Vabres e uno spazio dedicato alle novità introdotte con Pump My Moka con cui Iuri Grandini ha preparato estrazioni calde e fredde.

Gli organizzatori auspicano di potere ripetere il prossimo anno la bellissima esperienza,

mentre si attende la data della finale nazionale del Master Coffee Grinder Championship in programma a Milano.

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Doppio Malto aromatizza birra Super Blanche con il bergamotto di Calabria
Una birra molto speciale Super Blanche di Doppio Malto, creata in collaborazione con Mr.Malt e Fermentis, puntando sulla aromatizzazioie agrumata del bergamotto di Calabria.

Debutta Super Blanche, nuova etichetta che nasce dalla collaborazione tra Doppio Malto, birrificio artigianale con oltre 50 ristoranti tra Italia e Francia (creata dal ceo Giovanni Porcu), Mr. Malt®, punto di riferimento per tutti gli appassionati della produzione di birra, e Fermentis, leader europeo nella produzione di lieviti per birre e vini.

Disponibile sia in bottiglia 33 cl che alla spina in tutti i locali del brand, la nuova referenza in edizione limitata (5,2% alc) è prodotta con malto di frumento, malto d’orzo e malto d’avena e unisce la delicatezza del più tipico stile belga al carattere del bergamotto di Calabria (indice amaro leggero 8 Ibu). Presenta un’amabilità più marcata, sottolineata dall’aspetto opalescente e da una schiuma bianca, fine e compatta.

Un altro tratto di differenza e unicità è l’impiego, in anteprima per l’Italia e in collaborazione con Fermentis, del lievito SafAletm BW-20 con il suo importante contributo aromatico: esteri (banana e pesca) e fenoli (chiodo di garofano e pepe rosa) enfatizzano i sentori agrumati e speziati delle bucce di bergamotto calabrese impiegate a fine bollitura insieme al coriandolo in grani.

In bocca la birra presenta un equilibrio perfetto tra dolce e acidulo, amaro appena percettibile come anche la sensazione di warming alcolico. Fresca sensazione citrica retronasale della speziatura di coriandolo e bergamotto.

“Abbiamo oltre 14 birre tra referenze fisse in linea nei locali e stagionali, ma una blanche mancava – sottolinea Simone Brusadelli, mastro birraio Doppio Malto e responsabile di produzione del birrificio di Iglesias in Sardegna – Sono particolarmente felice di inaugurare questo genere con una collaborazione importante e prestigiosa, come quella con Fermentis e Mr. Malt”.

“È stato un vero piacere per Fermentis collaborare con Doppio Malto e Mr Malt su Super Blanche. SafAle™ BW 20 è ideale per creare Witbier in stile belga e siamo entusiasti che questo lievito speciale abbia contribuito in modo così splendido al sapore unico e al profilo aromatico di Super Blanche. È fantastico vedere SafAle™ BW 20 fare il suo debutto sul mercato italiano con una birra così eccezionale” afferma Marco Pruner, Fermentis Area Sales Manager South Europe. 

Partecipare alla realizzazione della Super Blanche conFermentis– è il commento di Cristiano Finelli, Direttore Commerciale di Mr. Malt – è stata una bellissima esperienza condivisa con il team Doppio Malto: energia e vitalità animano il birrificio e si trasmettono fino ai loro locali. Per Mr. Malt è stata un’ottima occasione per mettere in contatto due realtà tanto conosciute sul mercato e valorizzare il lievito SafAle™ BW-20 in una nuova ricetta. Il risultato promette di essere tanto piacevole e aromatico che non vediamo l’ora di assaggiarla”. 

 

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