Cynar Spritz, l’aperitivo al carciofo da serie A
Il logo di Cynar Spritz campaeggia sulle nuove maglie del Venezia Fc, tornata quest’anno a giocare nel massimo campionato di calcio italiano, e della quale è il main sponsor. L’aperitivo a base di carciofo celebra la collaborazione con una campagna che racconta l’importanza di sentirsi parte di una squadra, contro il logorio della vita moderna

Con un certo anticipo rispetto al solito, è ripartito il campionato di Serie A, che quest’anno vede in campo anche Cynar Spritz, per dare un calcio, potremmo dire, “al logorio della vita moderna”. L’aperitivo a base di Cynar, l’iconico amaro di carciofo dal 1995 parte di Campari Group, prosecco e soda, è infatti il main sponsor del Venezia Fc, compagine al suo ritorno nella massima serie dopo le due stagioni in B. Una collaborazione nata dalla condivisione di valori e obiettivi, quali l’attenzione al lifestyle e alle nuove generazioni, l’accento sull’importanza della socializzazione e della comunità.

Il logo di Cynar Spritz campeggia così sulla nuova maglia ufficiale della squadra, realizzata dal partner tecnico Nocta, sub-label di Nike creata da Drake, che fa il suo esordio nel calcio proprio con questa partnership.

Una maglia davvero cool

Realizzate in materiali innovativi e con una vestibilità ottimizzata per lo sport, le nuove maglie si caratterizzano per il design all’avanguardia e lo stile cool. Quella “di casa”, ovvero la magia che la squadra indossa quando gioca nel suo stadio, ha il nero come colore dominante e presenta un colletto a girocollo. Una banda arancio-verde corre lungo i fianchi, con i due colori che tornano anche in corrispondenza dell’orlo delle maniche. A impreziosirla alcuni dettagli dorati: il logo del club presente sul lato sinistro e quello di Nocta sul lato destro, mentre al centro è riportato in grande il main sponsor Cynar Spritz. Altro particolare, il pattern stellato, tono su tono sulla maglia, che racconta la fusione tra il marchio Nocta e un cielo stellato sopra la città di Venezia.

Il logo dell’aperitivo al carciofo sarà ben visibile sugli spalti dello stadio Pier Luigi Penzo, uno dei più particolari al mondo e tra i più antichi d’Italia, che sorge nel cuore della città sull’isola di Sant’Elena, mentre il drink verrà proposto in tutte le aree hospitality della struttura sportiva.

Una campagna per celebrare il calcio come momento di unione

Ma non solo. Cynar Spritz per celebrare la collaborazione con la squadra lagunare ha realizzato uno spot che mette al centro il calcio come momento di unione e i tifosi dell’Unione come una grande, vera squadra.

Il video, prodotto da jumpp con la direzione creativa e strategica di Milky Media, nello specifico celebra il rituale del pre-partita, quando i veneziani si ritrovano nei bar e nei bacari prima di recarsi allo stadio, percorrendo insieme Via Garibaldi, in un corteo arancioneroverde che li conduce fino alle porte del Penzo. Un percorso suggestivo, data la peculiarità di Venezia, che diventa un altro momento di condivisione, una passeggiata durante la quale si mettono da parte tutti i pensieri per ricordarsi solo di stare e tifare insieme e brindare con un Cynar Spritz.

Il tutto reso ancora più autentico, grazie al coinvolgimento di volti riconoscibili per la città e la squadra. Nelle riprese si vedono infatti i presidenti dei club di tifosi, barman dei bacari più frequentati, membri della squadra del Venezia, quali Evans Soligo, ex capitano e ora allenatore dell’Under 17, tifosi storici. Nel racconto c’è insomma una squadra anche fuori dal campo, che si emoziona e resta fedele a un gioco, a una città, a un modo di vivere la vita e il calcio, e che vuole celebrare un luogo che riesce a fermarsi per qualche istante per stare insieme, “contro il logorio della vita moderna”, riprendendo l’iconico claim della fortunata saga dell’attore Ernesto Calindri in Carosello, che negli anni Sessanta hanno contribuito al successo di Cynar.

La campagna prevede un’importante pianificazione sui media, con video da 60” e shortcut da 15 secondi e presidierà tutte le partite di Serie A del Venezia attraverso la piattaforma Dazn e il suo canale ufficiale YouTube italiano. In parallelo è on air una campagna social sui canali ufficiali di Cynar Spritz Instagram, Facebook, YouTube che racconta la partnership e punta a coinvolgere in tempo reale i consumatori potenziali e i tifosi dell’Unione.

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Soffice, senza crosta e gluten free: il Tramezzino di Nutrifree
Il nuovo arrivato è anche senza lattosio e amplia la proposta del marchio del free from food di pani senza glutine studiati per le tipiche preparazioni da bar

Continua ad ampliarsi la proposta di Nutrifree per i bar che vogliono mettere a punto un’offerta più inclusiva, guardando alle nuove esigenze di consumo e in particolare alla fetta di potenziale clientela affetta da allergia o intolleranza al glutine e al lattosio. La novità sfornata dal marchio del free from food è il Tramezzino senza glutine.

Il nuovo arrivato si inserisce in un segmento di mercato, quello del pane senza crosta, ancora non sufficientemente presidiato nel campo dei free from. Una lacuna ancora più grave nel caso del pane dalla tipica forma triangolare, considerando che questo è indispensabile per una delle preparazioni principe del bar.

Gusto, sofficità e qualità nutrizionale

Lacuna che Nutrifree ha colmato con la nuova referenza, disponibile in formato 160 g da 4 fette, frutto di un lungo lavoro di ricerca e sviluppo, con l’obiettivo di coniugare gusto, sofficità e qualità nutrizionale.

Il Tramezzino di Nutrifree si caratterizza infatti per l’equilibrio tra questi tre aspetti, grazie a una formula a base di ingredienti selezionati e una lavorazione all’avanguardia. Il gusto delicato e la consistenza molto soffice ed elastica lo rendono ideale come base sulla quale spalmare creme e condimenti, senza incorrere in rotture: un prodotto versatile e adatto a ogni tipo di preparazione, dagli snack leggeri ai sandwich.

Pani per un’offerta più inclusiva

Inoltre, è anche lactose free, permettendo così di soddisfare le esigenze non solo di chi ha problemi con il glutine, oltre 240.000 i celiaci accertati con diagnosi in Italia, ai quai vanno aggiunti quelli non diagnosticati, chi soffre di una lieve intolleranza e chi decide periodicamente di seguire un’alimentazione gluten free, ma anche chi ha problemi con il lattosio: in questo caso i numeri salgono esponenzialmente, considerando che circa la metà degli italiani manifesta intolleranza allo zucchero del latte.

Con questa novità Nutrifree amplia l’offerta di pani gluten free per le tipiche preparazioni dei locali, che già comprende soluzioni come Il Mio Panino, il panino tondo disponibile anche in versione integrale, il panino Hamburger, in varie grammature e diametri, il panino Hot dog e l’American sandwich, per creare ricchi toast o panini farciti.

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Isa sceglie Gianluca Pazzaglini come nuovo global chief commercial officer
Il senior executive vanta un’esperienza trentennale in realtà di profilo internazionale. La sua mission è rafforzare il ruolo di Isa come partner per l’horeca

Isa ha un nuovo global chief commercial officer. La scelta dell’azienda umbra, tra i principali operatori nel campo della refrigerazione professionale e dell’arredamento di locali pubblici, è ricaduta su Gianluca Pazzaglini.

Il nuovo manager vanta quasi 30 anni di esperienza come senior executive in aziende come Guzzini, Ferrari, Mercedes-Benz, Florim e Natuzzi. Nella sua carriera ha ricoperto ruoli di alto profilo internazionale, guidando team multiculturali nei diversi settori nei quali ha operato: luxury goods, design, high-end furniture.

Ora l’ingresso in Isa, con la mission di proseguire il percorso di rafforzamento e di espansione dell’azienda, che lo scorso anno ha festeggiato i suoi primi 60 anni di attività e che distribuisce le sue soluzioni refrigerate e arredamenti per bar, gelaterie, pasticcerie, ristoranti, gastronomie, laboratori alimentari, supermercati e gdo, in 120 Paesi del mondo.

Consolidare il ruolo di partner per il food&beverage

«Consolidare la leadership tecnologica a supporto delle imprese che operano nei settori horeca, industria f&b e grande distribuzione organizzata sarà il focus della nostra strategia. Un processo che si articolerà attraverso il consolidamento della presenza nei mercati principali, Europa, Medio Oriente, Africa e Americhe, e la creazione di relazioni privilegiate con i grandi player del settore, a&d e contract professional – ha commentato Pazzaglini in una nota che annunciava la sua nomina -. Contiamo di rafforzare la nostra presenza nei mercati chiave e, nel medio periodo, saremo impegnati nell’apertura di filiali commerciali in area prioritarie, con strutture locali a supporto dello sviluppo e del servizio ai nostri partner».

Un programma condiviso con il vertice dell’azienda. «La sua comprovata esperienza insieme alla sua visione strategica e alle competenze maturate a livello internazionale, consentiranno a Isa di rafforzare la propria leadership, intensificando l’opera di supporto alla cultura ed esperienza del “buon vivere Italiano” proponendosi come partner privilegiato degli operatori del food&Beverage nel mondo», ha commentato nella stessa nota Carlo Giulietti, presidente di Isa.

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Con il Rosolio Day il 1° Settembre inizia il Mese dell’Aperitivo di Italicus
Settembre è il Mese dell’Aperitivo, per scoprire, in occasione del suo ottavo anniversario, tutti i segreti di Italicus Rosolio di Bergamotto

Si parte il 1° Settembre con il Rosolio Day: è questa la data scelta da Italicus Rosolio di Bergamotto per celebrare l’ottavo anniversario dalla sua nascita e dare il via al Mese dell’Aperitivo. Una campagna che dura appunto un mese e che coinvolgerà i più famosi locali di diverse città in tutto il mondo (ecco la lista di locali aderenti), per far conoscere il rosolio di bergamotto distribuito da Pernod Ricard, attraverso la sua storia e tradizione, il suo gusto e la sua versatilità, che si esprime particolarmente bene proprio all’ora dell’aperitivo.

LP Lauren O’Brien con Giuseppe Gallo

Testimonial dell’iniziativa, LP, Lauren O’Brien, la mixologist vincitrice del talent Drink Master Usa 2023, andato in onda su Netflix. «Una delle menti più creative della mixology mondiale», come la definisce Giuseppe Gallo, Ceo e fondatore di Italicus.
La campagna farà il giro del mondo e abbraccerà otto diversi paesi: Italia, Francia, Hong Kong, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Svizzera, Regno Unito e Ungheria. Oltre ai locali coinvolti nella campagna, che avranno una speciale drink list a base di Italicus, il celebre rosolio di bergamotto può essere gustato anche in alcuni dei “World’s 50 Best Bars 2023”, tra i quali il Connaught Bar a Londra, il Sips a Barcellona, il Freni e Frizioni a Roma, il Double Chicken Please a New York, il Bar Leone a Hong Kong, il Maybe Sammy a Sydney, il Cafe La Trova a Miami e il Bkk Social Club a Bangkok.

@ grumpycockstudios

Oltre che madrina dell’iniziativa, la famosa mixologist americana, LP Lauren O’Brien, celebre per il suo approccio innovativo e fusion nella creazione di cocktail, collaborerà con Italicus per tutto il 2025, per promuovere il Rosolio di Bergamotto e la cultura dell’aperitivo nel mondo per il prossimo anno. All’inizio del 2025, infatti, partirà una serie di eventi tra Stati Uniti ed Europa che la vedranno protagonista. «Essere testimonial dell’Art of Italicus anniversario e del Rosolio Day è un onore – commenta LP Lauren O’Brien – perché Italicus è un brand che dimostra attenzione al dettaglio in ogni singolo aspetto, dalla creazione del prodotto al design della bottiglia».

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Gli otto finalisti della Blending Competition by Planteray Rum
Selezionati nelle due tappe a Marina di Ravenna e a Torre a Mare i bartender che si contenderanno il titolo nella finale italiana del contest. Chi vince vola in Cognac e prende parte alla finale europea

È stata definita la rosa dei finalisti della Blending Competition by Planteray Rum, la gara di bartending dedicata ai rum di Maison Ferrand e organizzata da Compagnia dei Caraibi, distributore dei prodotti della casa francese, in collaborazione con Farmily Group. Una competizione che mette alla prova non solo la capacità dei bartender di dare vita a originali cocktail, ma che ne saggia gusto, competenze e creatività anche in ambito rum: particolarità della sfida è che i cocktail proposti dai concorrenti devono essere a base di un blended rum da loro creato con le referenze Planteray.

Otto i bartender selezionati tra tutti i partecipanti al concorso nelle due semifinali, svoltesi a Marina di Ravenna (Ravenna) e Torre a Mare (Bari). Per questa prima prova le regole d’ingaggio hanno previsto che i concorrenti presentassero alla giuria la loro interpretazione del Grog, partendo, appunto, dal blended rum realizzato miscelando da due a sei distillati della gamma del brand.

La tappa in Romagna

A distinguersi nella tappa romagnola, svoltasi all’Aguardiente, sono stati  i “milanesi” Luca Grifi, head bartender del TaxiBar Milano, con Moonlights Grog, Cosimo Nucera, bar manager del Dav Da Vittorio, con The Gruff Preacher, e Gianfranco Arena, bar manager del Moba, con Barbados Grog, e Francesco Bortoletto, bartender del Nolinski di Venezia, con Threepwood’s grog.

A colpire la giuria, in particolare, la capacità che i quattro hanno mostrato nel creare blended rum originali e bilanciati utilizzando le referenze Stiggins’ Fancy Pineapple, Xaymaca Special Dry e Plantation Réserve 5 Ans.

La tappa in Puglia

A spuntarla nella tappa pugliese, andata in scena al Cantinero Bad Habits, sono stati: Luigi Giordano, direttore del Maturo di Napoli, con Giordano’s special grog, Antonio di Lernia, bartender del Pinch Spirits&Kitchen di Milano, con Il tesoro del Pinch, Chiara Braione, bartender del Lanificio di Salerno, con Grog e Francesco Lisco, owner del Tickety Boo Cocktail Bar di Bari.

Anche in questo caso la giuria, formata da Francesco Pirineo, trade advocacy manager di Compagnia dei Caraibi, Lola Garces, brand ambassador Maison Ferrand, Emanuele Cosi, direttore del cocktail bar Mag Navigli, e Fabio Bacchi, ha premiato la loro capacità di dare vita a versioni aromatiche ed equilibrate del classico, giocando con i gusti freschi e avvolgenti di Cut&Dry Coconut, Isle of Fiji e Grande Réserve.

Un nuovo blended rum per la finale

Per gli otto bartender si apre la nuova fase della competizione. A ognuno di loro è stata consegnata una botte da 10 l marchiata Planteray Rum che dovranno utilizzare per creare un secondo blended rum. Questo dovrà essere preparato con le stesse referenze utilizzate per il primo, ma con la possibilità di modificarne le percentuali e utilizzato per un nuovo cocktail a loro scelta per la finale della Blending Competition, che si svolgerà il prossimo 28 ottobre presso Tripstillery a Milano. Qui i concorrenti presenteranno e faranno assaggiare il drink, il primo e il secondo blend alla giuria che sarà composta da Alexander Gabriel, master distiller di Maison Ferrand, Flavio Angiolillo, co-founder di Farmily Group, Francesco Pirineo e Bacchi.

Il premio per i primi tre classificati è un viaggio in Cognac, alla scoperta della distilleria di Maison Ferrand, e una selezione di bottiglie esclusive. Inoltre, potranno accedere alla finale europea del concorso: in palio per il vincitore un viaggio alle Barbados, Paese d’origine di alcuni iconici Planteray Rum.

Le ricette della Blending Competition

Moonlights Grogg di Luca Grifi  


Ingredienti:
8,5 cl rum Planteray Abyssus (25% Planteray Réserve 5 ans, 15% Planteray  Xaymaca Special Dry, 30% Planteray Isle of Fiji, 30% Planteray Stiggins’ Fancy Pineapple), 2,5 cl succo di lime fresco, 2 cl sciroppo di zucchero bianco 2:1, 3 gocce Bitter Rabarbaro Fee Brothers, 100 gr ghiaccio a neve

The Gruff Preacher di Cosimo Nucera


Ingredienti:
7,5 cl blended rum (70% Planteray Stiggin Fancy, 30% Planteray Xaymaca Special dry), 1,5 cl succo di lime, 1,5 cl acqua calda, 2 bar spoon di zucchero, Fee Brothers Rhubarb

Threepwood’s grog di Francesco Bortoletto


Ingredienti:
6 cl blended rum (3 parti Planteray Réserve 5 Ans, 2 parti Planteray Stiggins’ Fancy Pineapple, 1 parte Planteray Cut&Dry), 2 cl sciroppo di zucchero bianco, 1 cl succo di lime, 3 drops Fee Brothers Cherry Bitter

Barbados Grog di Gianfranco Arena


Ingredienti:
7 cl rum blend (Planteray Isle of Fiji, Stiggin Fancy Pineapple e Cut & Dry Artisanal Coconut Rum), 3 cl succo di lime, 2 bar spoon di zucchero bianco, 2 dash Fee Brother Aztec Chocolate Bitters

Giordano’s special grog di Luigi Giordano


Ingredienti:
6 cl Giordano’s rum blend X Planteray (50% Planteray Xaymaca Special Dry diluito con lo 0,5% di acqua demineralizzata e lasciato riposare, 15% Planteray Grande Réserve, 15% Planteray Striggins’ Francy Pineapple, 10% Planteray Cut&Dry, 10% Planteray Isle of Fiji), 2 bar spoon di zucchero di canna raffinato, 2 cl succo di lime fresco, 1 bar spoon di Bitter Fee Brother Toasted Almond

Il tesoro del Pinch di Antonio Di Lernia


Ingredienti:
6 cl blended rum (20% Planteray Xaymaca Special Dry, 30% Planteray Isle of Fiji, 50% Planteray Stiggins’ Fancy Pineapple), 1,5 cl zucchero bianco, 1/2 lime spremuto, 2 dash Bitters Fee Brothers Turkish Tobacco

Grog di Chiara Braione


Ingredienti:
7,5 cl Plantaquario (4,5 cl Planteray Cut&Dry Coconut, 1,5 cl Planteray Grande Réserve, 1,5 cl Planteray Xaymaca Special Dry), 3 cl succo di lime, 4,5 bar spoon zucchero di canna bianco, 4 drop bitter al sedano

Il Grog della Marina (Abbasc alla Merein) di Francesco Lisco


Ingredienti:
6 cl Apulian Rum Blend (3 cl Planteray Cut&Dry, 7 cl Planteray Sitting Fancy Pineapple, 10 cl Planteray Xaymaca Special Dry, 20 cl, Planteray Grande Réserve, 10 cl Planteray Isle of Fiji), 30 ml succo fresco di lime, 4 cucchiaini zucchero bianco, 3 dash Fee Brothers Bitter Almond, 3 dash Fee Brothers T

 

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Da Asia ed Europa le finaliste di Lady Amarena International
13 le barlady, da altrettanti Paesi, che si contenderanno la vittoria nella finale globale del contest di fabbri 1905 dedicato alle signore della miselazione. L’appuntamento è per il primo ottobre a Bologna

Sono 13 le barlady, provenienti da altrettanti Paesi del mondo, che incroceranno gli shaker per aggiudicarsi il titolo di Lady Amarena International 2024. L’appuntamento è per il prossimo primo ottobre a Bologna, quando nella prestigiosa cornice del quattrocentesco Palazzo Grassi si svolgerà la finale globale del contest organizzato da Fabbri 1905 e dedicato alle signore della miscelazione. Concorso, ideato da Nicola Fabbri, ceo dell’azienda, e ispirato alla figura di Rachele Fabbri, che inventò oltre cento anni fa la ricetta dell’iconica Amarena Fabbri, per accendere i riflettori sulle donne, sulla loro capacità di superare ostacoli e impedimenti che spesso persistono in molti contesti professionali, incluso quello del beverage, in ogni angolo del globo, con l’obiettivo di promuovere l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne nel mondo della mixology.

A contendersi il titolo le vincitrici delle sezioni nazionali del contest, che in questa sua settima edizione vede una forte presenza dei Paesi dell’Asia, con Singapore, Corea del Sud, Taiwan ai quali si aggiunge il ritorno di due mercati rilevanti per Fabbri, come Cina e Hong Kong. L’altro continente rappresentato è l’Europa, che vede in gara, oltre all’Italia, Germania, Austria, Svizzera, Polonia e Romania.   

Le 13 finaliste

A rappresentare il tricolore sarà la Lady Amarena Italia Francesca Aste (leggi Un Banksy Martini porta il titolo di Lady Amarena in Sardegna), mentre le altre lady in gara sono: Laura Merino Herreros (Lady Spagna), Lisa Neubauer (Lady Germania), Sabrina Schonau (Lady Austria), Chiara Panaia (Lady Svizzera), Olga Palamarchuk (Lady Polonia), Szintia Franzony (Lady Ungheria), Oana Alexandra Pirvu (Lady Romania), Ashley Ho (Lady Singapore), Seoyeon Cho (Lady Corea), Riley Lin (Lady Taiwan), Jing Jen Ho (Lady Hong Kong) e Hua Ling Lee (lady Cina).

Una super giuria

A gudicare le loro creazioni, che dovranno contenere almeno uno tra Gin Fabbri, Marendry e sciroppo di Amarena Fabbri sarà una super giuria, che, oltre a valutare gusto, aspetto  e replicabilità del drink, valuterà anche la capacità delle finaliste di raccontate e valorizzare le loro proposte. Faranno parte della super giuria Leo Ko, vincitore 2023 del World Cocktail Championship Iba, Anna Knorr, flair bartender nel Guinness World Record dell’Accademia Barschule München di Monaco di Baviera e Giacomo Giannotti, titolare del Paradiso di Barcellona.

La finalissima avrà come gran maestro di cerimonia un altro dei personaggi di punta della mixology internazionale, Bruno Vanzan, coadiuvato da Federica Geirola, già Lady Amarena Italia 2021-22 e head bartender del Singer Palace di Roma. Durante la serata gloria anche per Giorgia Cullurà, vincitrice di Lady Amarena Junior 2024, la versione dedicata alle scuole alberghiere di Lady Amarena (leggi Giorgia Cullurà è la nuova Lady Amarena Junior). La giovane campionessa andrà dietro il bancone per preparare Mon Amuri, il drink con il quale si è aggiudicata il contest.

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La Penisola, il London dry in edizione limitata di Portofino Dry Gin
Il marchio di gin ultra premium, creato da Ruggero Raymo, Christopher Egger e Alessandro Briola, prosegue l’omaggio a Portofino un London dry dal carattere mediterraneo a base di 10 botaniche

Nel 2019 ha fatto il suo debutto Portofino Dry Gin, il gin ultra premium creato da Ruggero Raymo, Christopher Egger e Alessandro Briola per celebrare e raccontare la loro comune passione per il suggestivo borgo di Portofino. Racconto che ora si arricchisce di un nuovo capitolo dal titolo La Penisola, il London dry gin in edizione limitata ultima creazione del brand.

Il nuovo arrivato rende omaggio al paesaggio mozzafiato della penisola di Portofino, dominato Castello Brown, e alle sue bellezze naturali. È realizzato con 10 botaniche, delle quali la principale, insieme al ginepro, sono gli aghi di pino marittimo locale, che evocano gli aromi della riviera Ligure. Ne completano la ricetta la salvia, maggiorana, limone, pompelmo, mandarino, rosa, alloro e rosmarino. Prodotto con il tradizionale metodo London dry, che prevede la distillazione simultanea di tutti gli ingredienti per ottenere un gusto più secco e sapori delicati, La Penisola (alc. 43% in vol) è dunque non una semplice variante, ma un prodotto del tutto differente dall’originale Portofino Dry Gin, sia per la formula sia per metodo di produzione. Quest’ultimo è infatti realizzato con 21 botaniche distillate singolarmente secondo la tecnica distilled dry. Identica è invece l’alta qualità e la scelta della lavorazione interamente artigianale.

Un’armonia di sapori mediterranei

Differente è, di conseguenza, anche il profilo del nuovo arrivato, che si caratterizza per l’aroma balsamico, fresco ed erbaceo e per il sapore avvolgente di pino con delicate sfumature di ginepro. Un gusto che si sviluppa in un’armonia di erbe mediterranee, arricchite da un leggero sentore di rosa, con un finale lungo e persistente che lascia una piacevole gusto di agrumi.

Ampie le possibilità che offre in miscelazione, dalla originale rivisitazione di grandi classici alla creazione di nuove ricette. Un esempio delle prime sono i signature proposti dal marchio, come la Penisola & Tonic, in unione con tonica Fever-Tree Light e una spruzzata di Essentia pompelmo e basilico, il Negroni del Castello, dove si miscela ad Amaro Santoni e vino chinato dando vita a un intrigante twist del grande aperitivo italiano, e Martini della Penisola, una versione del re dei cocktail creata miscelando il gin con sherry fino e vermouth dry.

Un pack elegante e sostenibile

Realizzato in edizione limitata e distribuito da Velier, La Panisola è custodito in un’elegante bottiglia (50 cl) che riflette la bellezza di Portofino e l’eredità del marchio che incarna lo spirito della Dolce Vita. Il colore del vetro evoca il mare turchese delle sue coste, mentre la forma quadrata ricorda le classiche bottiglie di profumo vintage. Sull’etichetta è rappresentato il paesaggio della penisola di fronte all’iconica Piazzetta del borgo ligure, con una narrazione visiva che rende i pack anche oggetti da collezione: quando tre bottiglie vengono affiancate il panorama della penisola si dispiega nella sua interezza, creando un’esperienza visiva coinvolgente.

Oltre alla ricercatezza estetica, il pack riflette anche l’impegno del marchio per la riduzione del suo impatto ambientale: la carta delle etichette è realizzata con liner di cotone al 100%, mentre i tappi delle bottiglie incorporano il 35% di plastica riciclata.

Le ricette

La Penisola & Tonic


Ingredienti:
50 ml Porto­fino Dry Gin La Penisola, top Acqua Tonica Fever-Tree Ligh, 1 spray Essentia pompelmo e basilico
Preparazione:
build
Guarnizione:
scorza di pompelmo rosa
Bicchiere:
highball

Negroni del Castello


Ingredienti:
40 ml Porto­fino Dry Gin La Penisola, 25 ml Amaro Santoni, 10 ml Vino chinato vergano,
Preparazione:
stir & strain
Guarnizione:
bocciolo di rosa essiccato
Bicchiere:
double hold fashioned

Martini della Penisola


Ingredienti:
50 ml Porto­fino Dry Gin La Penisola, 15 ml Sherry Fino Lustau, 5 ml Vermouth Dry Vergano
Preparazione:
stir & strain
Guarnizione:
olive verdi
Bicchiere:
coppetta Martini

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Boem punta sui locali e affida la distribuzione a Velier
Con questa partnership l’hard seltzer italiano punta a rafforzarsi nel fuori casa, grazie a una distribuzione sempre più capillare in tutto il territorio italiano, con l’obiettivo di essere presente entro fine anno nei prncipali bar e locali da aperitivo

Dopo gli accordi con diverse delle principali insegne della gdo, prende il via una nuova fase nel processo di espansione di Boem, l’hard seltzer made in Italy lanciato dai rapper Fedez e Lazza e dai loro soci, gli imprenditori Leonardo Maria Del Vecchio, erede del gruppo Luxottica, e Camillo Bernabei del Gruppo Bernabei. Obiettivo della nuova fase è rafforzare la presenza del brand nel fuori casa, attraverso una distribuzione sempre più capillare su tutto il territorio italiano. Funzionale a tale scopo è la partnership strategica siglata con Velier, alla quale è stata affidata la distribuzione in esclusiva nell’horeca. Operativo da fine luglio, l’accordo prevede come primo importante target di portare Boem già entro la fine di quest’anno nei principali bar e nei locali da aperitivo.

In linea con il bere delle nuove generazioni

Un mercato quello dei locali dove Boem per le sue caratteristiche si presta a diverse possibilità e contesti du consumo. Frizzante, dal sapore delicato con la sua nota di zenzero, a basso tasso alcolico (alc 4,5% in vol) e poche calorie (28 kcal per 100 ml), il ready to drink sposa in pieno le esigenze di consumo delle nuove generazioni, sempre più orientate al bere responsabile e sano. Inoltre è una bevanda inclusiva, in quanto vegana e gluten free. Ma non solo. Da servire freddo (2-6 °C) direttamente in lattina o in bicchiere alternativa con aggiunta di ghiaccio e limone, l’hard seltzer si presta bene anche come ingrediente da miscelare, stimolando la fantasia del bartender nella creazione di drink freschi e a bassa gradazione, aspetto che ne moltiplica le possibilità di consumo.

Nel suo percorso alla conquista del fuori casa Boem si è già ritagliato un suo spazio in location di tendenza, dal Phi Beach al Blu Beach in Sardegna, dal Papeete Beach di Riccione ai locali cool della costiera adriatica e in alcuni dei principali festival musicali, come il Kappa FuturFestival di Torino, il Lumen Festival di Vicenza e il Rock in Roma, dove sono state vendute 20.000 lattine in poche ore.

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