Da Rentokil soluzioni efficienti e green per eliminare gli insetti volanti
Dalla nuova EcoCatch Mosche per la cattura massiva delle mosche negli ambienti esterni alle lampade Lumnia per gli interni. La ricca proposta di soluzioni dell’azienda per liberarsi degli “ospiti” sgraditi

L’arrivo della bella stagione aumenta le possibilità di business dei locali, grazie alla maggiore propensione dei consumatori a concedersi qualche uscita in più anche nelle ore serali. Ma consumatori non sono i soli che aumentano le visite in questo periodo: altrettanto fanno anche ospiti sgraditi quali mosche e zanzare, la cui presenza può rovinare l’atmosfera di festa e spensieratezza di questi momenti, oltre a rappresentare un più grave problema per l’igiene del locale e per gli alimenti che vengono somministrati. Per eliminare il problema Rentokil, azienda gruppo Rentokil Initial specializzata nel monitoraggio e controllo degli infestanti, ha sviluppato una serie di soluzioni che permettono di intervenire sia all’interno sia all’esterno dei locali, ambito quest’ultimo per il quale ha da poco lanciato un nuovo prodotto.

Una nuova soluzione per l’esterno

EcoCatch Mosche, la soluzione per la cattura masiva delle mosche all’aperto

La novità è EcoCatch Mosche, una soluzione per la cattura massiva delle mosche all’aperto basata sull’utilizzo di un attrattivo alimentare per questa tipologia di insetti che, combinato alla finitura lucida che riflette la luce, le attira e intrappola in modo sicuro ed efficiente.

La soluzione è facilmente installabile in diversi punti esterni di una struttura, come una parete, una recinzione, un palo o si può appendere a un albero, non necessita di elettricità, e ha un design che preserva l’aspetto estetico dell’ambiente e nasconde le antiestetiche mosche catturate. Inoltre, è dotata di serratura che riduce i rischi di manomissione e i pericoli di contaminazione da rischio biologico ed è anche green. La struttura è infatti realizzata per un terzo in plastica riciclata ed è riutilizzabile all’infinito.

Le lampade Lumnia per l’interno

EcoCatch Mosche si aggiunge alla gamma di soluzioni che Rentokil ha sviluppato per gli ambienti interni, dalla sala ai laboratori di preparazione degli alimenti al magazzino, ovvero le lampade cattura insetti Lumnia. Efficienti ed efficaci, le lampade svolgono il loro lavoro senza emettere sostanze nocive nell’ambiente. Per attirare gli insetti le lampade usano una luce led, che garantisce una maggiore durata, fino a 4 volte, rispetto a un neon a fluorescenza, quindi una minore frequenza di ricambio, e un consumo di elettricità inferiore di circa il 79% in quattro anni di funzionamento. A catture le mosche provvede invece il pannello collante presente all’interno della lampada dove gli insetti restano invischiati. Tutte le lampade sono realizzate in materiali di qualità e hanno linee compatte e moderne, che ne permettono l’installazione in ogni ambiente. Per quanto riguarda il mondo dei locali, i modelli più indicati sono Lumnia Standard, Lumnia Compact e Lumnia Slim.

La soluzione per ogni ambiente

Lumnia Compact è la lampada di dimensioni ridotte (55 l x 24 h x 15,5 l cm) ideale per coprire aree a medio-basso rischio come i bar, di superfici medio piccole, avendo una copertura fino a 36 m2, a contatto diretto con il cliente. In grado di attirare mosche e moscerini, è progettata per una facile installazione a parete o su piedistallo ed è disponibile nelle colorazioni argento, nero, blu, rosso e oro, che la rendono adattabile a ogni tipo di arredo e di contesto.

Lumnia Slim è invece il modello più piccolo e discreto (55,3 l x 18,8 h x 7,18 l cm), sempre da installare a muro o su piedistallo, in ambienti a diretto contatto con i clienti in attività come bar, caffè e ristoranti. Utilizza un unico led da 10 W in grado di attirare e catturare gli insetti da una maggiore distanza, tenendoli fuori dalla vista dei clienti e garantisce una copertura fino a 36-100 m2. Elegante, è nei colori bianco e nero e si installa a muro.

Con una copertura fino a 144 m2, Lumnia Standard è una lampada cattura insetti versatile, ma indicata in particolare per luoghi non a diretto contatto con i clienti, come aree di produzione e magazzini. Con dimensioni 54,7 l x 29,8 h x 15,6 l cm, è dotata di due lampade led ed è fornita in colore argento.

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Riccardo Macioce è il nuovo responsabile vendite horeca di Conserve Italia
Romano, classe 1975, il manager è in Conserve Italia da 22 anni. La sua nomina va a consolidare la nuova squadra commerciale della Divisione Horeca

Va definendosi sempre più il nuovo team commerciale della divisione Horeca di Conserve Italia. Il nuovo tassello è la nomina di Riccardo Macioce a responsabile vendite horeca per il mercato italiano.

Romano, classe 1975, Macioce è in Conserve Italia da 22 anni, nei quali ha svolto incarichi di importanza crescente, l’ultimo dei quali responsabile vendite del canale fuori-casa nel Centro Sud. Ora va a supportare il direttore commerciale Italia Andrea Colombo, al quale un anno fa è stata affidata la direzione della Divisione Horeca, oltre a quella Retail che già deteneva (leggi Andrea Colombo è il nuovo direttore commerciale di Conserve Italia).

La nuova struttura commerciale

La nomina di Macioce si inserisce nel percorso di riorganizzazione della parte commerciale che l’azienda si è data a seguito dell’unificazione delle divisioni beverage e food in una sola rete vendita. La Divisione Horeca è stata quindi strutturata con nove Area Manager, ai quali fanno riferimento a loro volta nove District Manager e gli agenti. La squadra è completata poi da un responsabile Gruppi e Catene, Andrea Berchiolli, e da una rete di professionisti in outsourcing specializzati nelle attività di sell-out.

«Sono davvero onorato di questa nuova responsabilità che mi è stata affidata, a dimostrazione che l’impegno e la passione di questi anni sono stati apprezzati dall’azienda – ha commentato il neo responsabile vendite -. L’obiettivo è di continuare a migliorarsi lavorando in team con tutti i collaboratori e puntando su un approccio basato sull’esperienza, sulla capacità di leggere in anticipo le tendenze del mercato, sulla conoscenza del settore e dei suoi operatori, sulla formazione per trasferire i valori della nostra filiera agricola e dei nostri prodotti».

Rafforzare il ruolo di total horeca company

Con il nuovo assetto Conserve Italia punta a rafforzare il suo ruolo di total horeca company, presidiando il mercato del fuori-casa con un vasto assortimento di prodotti con la finalità di costruire un vestito perfetto per ogni cliente, proponendogli soluzioni per tutti i momenti di consumo, dalla colazione al pranzo, dall’aperitivo alla cena. Offerta che per quanto riguarda il bar per la parte beverage comprende i succhi di frutta a marchio Yoga, Derby Blue e Valfrutta Bio, tè freddo e le bevande sodate Bitter Salfa, mentre per la parte foodservice va dalle conserve vegetali e di pomodoro agli aperitivi fino ai piatti pronti.

«La squadra commerciale horeca è molto giovane e dinamica, con un’importante presenza femminile, e sta portando risultati molto rilevanti – ha commentato Andrea Colombo – La nomina di Riccardo Macioce, da oltre vent’anni in azienda, dove ha svolto la parte principale del suo percorso professionale, conferma la nostra peculiarità di investire sul capitale umano aziendale, puntando innanzitutto a fare crescere i nostri collaboratori e investendo sulle loro competenze, la loro passione e la loro dedizione».

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Accademia del Caffè Espresso, cultura e progetti sul caffè
Stabilire una maggiore connessione tra il mondo della produzione e quello del consumo di caffè e fare ricerca è un obiettivo del centro culturale creato da La Marzocco.

A causa della lontananza dei luoghi di produzione e di consumo del caffè, spesso non si conoscono la complessità e le problematiche della prima parte, dunque non si ha una visione globale e una consapevolezza della lunga filiera del prodotto. Dalla sua apertura, Accademia del Caffè Espresso, il polo culturale creato da La Marzocco nello storico stabilimento fiorentino dell’Azienda, ha in corso progetti che stanno creando una maggiore connessione tra le due realtà. Sono state infatti strette relazioni con partner in tutto il mondo, ospitati eventi e realizzati progetti accademici e scientifici incentrati sulla ricerca e la formazione sul caffè a 360 gradi.

Il cambiamento climatico è una minaccia sempre più grande per i paesi produttori, per questo La Marzocco è impegnata nel sostegno di chi trae il proprio sostentamento dalla coltivazione del caffè al fine di migliorarne la qualità della vita e con Accademia del Caffè Espresso si propone quale punto di riferimento per tutti gli attori coinvolti, facilitando l’incontro tra produttori e consumatori e giocando un ruolo attivo nella costruzione di una rete del valore che possa creare realtà virtuose e sostenibili.

Osserviamo alcuni dei progetti in corso.

Tanzania. L’Accademia prosegue la collaborazione con Cisco e Pnat nel progetto ConSenso, raccontato nel filmato Tunasikia, lanciato nella piantagione di Utengule – Tanzania, dove vengono monitorate da remoto le piante tramite sensori installati su di esse per raccogliere i dati che permettano di ottimizzare l’utilizzo di acqua e risorse. L’obiettivo è di aiutare la piantagione, ma soprattutto di arrivare a creare sistemi e strategie in grado di favorire la resilienza delle piante in tutto il mondo, per affrontare la sfida del riscaldamento globale.

America Latina. Al centro del lavoro di ricerca anche progetti specifici sul caffè, condotti da Coffee Education Leader e Coffee Research Leader di Accademia in collaborazione con partner e istituzioni del settore: in particolare, sta prendendo forma un’analisi approfondita per comprendere gli effetti della fermentazione sulla qualità del caffè, sia in laboratorio che in diversi paesi produttori di caffè dell’America Latina. Affianca Accademia Cdr, società che produce e commercializza sul mercato mondiale sistemi per analisi di parametri chimici per il controllo di qualità di alimenti e bevande attraverso la sua divisione Cdr FoodLab. Un progetto si è svolto in Honduras, dove l’organismo di tutela del caffè Ihcafe (Hondureño Café Institute) ha collaborato con l’Accademia del Caffè Espresso, con l’obiettivo di misurare e monitorare l’evoluzione degli zuccheri e degli acidi durante la lavorazione fase per fase. Nel periodo di raccolta 2022-23, due varietà di caffè (Pacas e Lempira) a tre diversi stadi di maturazione sono state fatte fermentare in vasca con il metodo lavato per 48 ore. Durante la fermentazione, sia l’acqua di processo che i chicchi di caffè sono stati analizzati a intervalli regolari, quindi sono stati tostati e valutati con degustazioni in cupping, dando diversi risultati. Nel caffè Pacas i parametri misurati hanno subito notevoli variazioni, a dimostrazione delle grandi potenzialità qualitative di questa antica cultivar. L’equilibrio tra acidità e zuccheri è stato fondamentale nel determinare la qualità finale del prodotto estrattoin espresso, poiché è stata riscontrata una correlazione tra il risultato ottenuto nella degustazione e i valori di acidità e zuccheri misurati nel caffè verde.

La collaborazione tra Cdr e Accademia riesce a dare risultati importanti anche per il dipartimento di ricerca e sviluppo de La Marzocco: unendo la ricerca scientifica della prima e la pratica sensoriale della seconda sono state realizzate innovazioni tecnologiche come quelle che si trovano nei nuovi macinacaffè Swan e Pico, nonché in sistemi e soluzioni diverse di preinfusione ed estrazione. 

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