Alessandro D’Alessio vince la decima edizione della Campari Bartender Competition
Una (neanche tanto) sottile Linea Rossa, da superare per essere incoronato come decimo Campari Bartender fo the Year: l’ha tracciata e poi varcata Alessandro D’Alessio, bartender del Rita’s Tiki Room di Milano, che nella sala maestra della sede storica di Campari Group, in Sesto San Giovanni, ha superato gli altri due finalisti Andrea Pace (Drink Kong Roma, alla sua quinta partecipazione) ed Edoardo Cipriani (The Soda Jerk Verona, bar che bissa la presenza di un finalista dello scorso anno) nella decima edizione della Campari Bartender Competition.
Dopo il Maramao con cui si era issato fino all’ultimo atto, Linea Rossa è il nome del cocktail che D’Alessio ha creato nel corso della giornata di lunedì 20 maggio, poi presentata nella serata finale. Un viaggio nel sottobosco, il tema gustativo pescato in chiusura di semifinale che ha disegnato i contorni di una sfida completamente nuova nell’ambito delle competizioni di miscelazione: i finalisti erano infatti stati chiamati a realizzare un food pairing, con la collaborazione dello chef di [Cà-ri-co] Milano, Nicholas Lentini.
Una prova di creatività e tecnica
Affiancato dalla tutor Luana Bosello (vincitrice della terza edizione della Campari Bartender Competition), D’Alessio ha quindi realizzato il cocktail Linea Rossa (Campari, Vermouth extra dry Cinzano 1757, Appleton 12, succo di limone, lamponi e Magic Velvet), in abbinamento a un Controfiletto di manzo con funghi, purea di castagne, pak choi e fondo bruno al caffè. Prova di creatività e tecnica, che D’Alessio aveva già dimostrato in semifinale quando, nelle tre prove della giornata di domenica, aveva dovuto costruire un drink che comprendesse una preparazione homemade sorteggiata tra quelle realizzate dagli altri semifinalisti, ed era riuscito a gestire un ingrediente tutt’altro che banale come la bottarga.
La giuria
Nel tripudio della platea, resa ancor più rumorosa dal sostegno dell’intero staff del Rita’s Tiki Room (che celebrerà la vittoria con tanto di magliette coreografiche), D’Alessio ha convinto la giuria composta da composta da Giulia Cuccurullo (head bartender dell’Artesian Bar, Londra), Giorgio Bargiani (assistant director of mixology del Connaught Bar di Londra e global brand advocate 1757 Vermouth di Torino), Samuele Ambrosi (fondatore di Cloakroom, Cloakroom Studios e Boss Hogg a Treviso), Salvatore “Il Maestro” Calabrese, Leonardo Leuci (bartender, bar owner e bar consultant), Bruno Malavasi (master of botanicals Campari Group), Alessandra Rubini (chef brand ambassador ALMA), Nicola Scarnera (Campari Academy Manager) e Alberto Ponchio (senior marketing director Italian market).
Un’edizione che chiude un ciclo
D’Alessio è dunque il decimo Campari Bartender of the Year, nell’edizione che “chiude un ciclo”, come ha commentato il Campari Academy Manager, Nicola Scarnera, per due volte medaglia d’argento alla Campari Bartender Competition: «Siamo già al lavoro per avviarne uno nuovo, il livello di base di quest’anno era davvero alto e assistiamo a una generazione di bartender giovane e talentuosa». Per quest’anno, Campari Academy aveva infatti raccolto le idee e i protagonisti delle precedenti nove edizioni, permettendo ai partecipanti (oltre millecento iscritti) di scegliere il preferito tra i temi che si sono susseguiti nel decennio appena trascorso.
E di cerchio vero e proprio si è trattato, considerando come la prima vincitrice in assoluto, Chiara Beretta, derivava a sue volte dalle scuderie del Rita di Milano. D’Alessio, pugliese di origine e cultore dell’ospitalità tiki, raccoglie il testimone dello scorso vincitore, Dario Tortorella de L’Antiquario di Napoli, ed è atteso da un anno di collaborazione con Campari Academy, che si snoderà nel corso di masterclass, guest shift ed eventi. Per tutti gli altri, invece, l’attesa di segnare in calendario l’inizio dell’undicesima edizione.
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