Drinkme programma nuovi investimenti per continuare a crescere
La startup tecnologica della distribuzione beverage, ha concluso con successo la campagna di crowdfunding. Le nuove risorse saranno utilzzate per implementare innovative funzionalità sulla piattaforma e proseguire l’espansione sul mercato

Prosegue il percorso di crescita di Drinkme, la startup nata nel 2021 nella provincia di Varese, a opera di quattro giovani imprenditori, Luca Brusa, Fabio Brusa Pasquè, Debora Frascoli e Andrea Marcella, per innovare la distribuzione di spirit e vini nel fuori casa, puntando su digitalizzazione e automatizzazione (leggi Drinkme, la rivoluzione nella distribuzione di spirit e vini made in Varese).

L’azienda ha appena concluso con successo una campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma Mamacrowd, che ha portato a un aumento di capitale di oltre 580.000 euro. Nuove risorse che le consentiranno di proseguire il cammino di espansione e che saranno utilizzate per potenziare le funzionalità del software proprietario, punto di forza del progetto, e scalare commercialmente, aprendo nuovi magazzini in Italia e all’estero.

I servizi di Drinkme

Un percorso iniziato nel 2021 con l’attivazione, appunto, della piattaforma web Drinkme, rivolta a bar, ristoranti, hotel, discoteche e stabilimenti balneari, dalla quale i gestori delle attività possono ordinare, scegliendo in un catalogo che al momento conta oltre 500 etichette tra vini, alcolici e superalcolici, ai quali si aggiungono prodotti a questi associabili, tra i quali ghiaccio, cocktail kit, attrezzature da bar e molto altro, e ricevere la merce in tempi rapidi: il giorno stesso, in tre fasce orarie di consegna (17.30, 18.30, 19.30). Consegne che vengono effettuate attraverso i 5 magazzini attualmente aperti dall’azienda: Varese, Milano, Seregno (Logistica Centrale), Monza Brianza, Como e Forte dei Marmi. Il tutto senza minimo d’ordine, né per valore né per volume, e senza limite di accesso alle etichette.

Inoltre, la piattaforma, grazie a degli algoritmi integrati, offre ai gestori una serie di ulteriori funzionalità per supportarli nel loro lavoro, come l’analisi dei consumi, l’automatizzazione degli acquisti, attraverso un sistema di tracciamento automatico.

Cresce il fatturato

Un progetto che sta piacendo al mercato. Nel 2022, primo anno di attività, Drinkme ha realizzato un fatturato di circa 630.000 euro, anche grazie a una prima campagna di equity crowdfunding, chiusa una raccolta superiore di 280.000 euro all’importo prefissato. Traguardo che ha permesso di implementare il progetto con un software interno per digitalizzare l’intera supply chain. Lo scorso anno il fatturato è salito a 1,14 milioni, un incremento dell’82%, grazie alla crescita del numero di clienti, di ordini e del valore medio dell’ordine, consentendo alla startup di raggiungere il pareggio tra ricavi e costi.

Gli investimenti in programma

In tale percorso si è inserita la nuova campagna, con i fondi raccolti che saranno utilizzati per nuovi investimenti. In programma il completamento dello sviluppo dell’applicazione della tecnologia Rfid (Radio-Frequency IDentification) ad hoc per il settore, per ottimizzare l’automazione della gestione dell’inventario degli operatori del fuor casa, senza bisogno di verifica manuale quotidiana. In questo modo sarà possibile tracciare con facilità tutte le unità che entrano ed escono dall’attività e che verranno etichettate da Drinkme in fase di ricezione.

Sarà anche sviluppato il Transportation Management System (Tms) per ottimizzare i tempi di consegna sia verso i clienti sia inter-company e un’App proprietaria per i clienti finali per migliorare la customer experience. Infine, una parte delle risorse andrà nell’acquisto di maggiori scorte di prodotti per sostenere la crescita dei volumi di business.

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Support Your Local Tradition: Alessandro Marzi vince la PiùCinque Gin Competition
La prima edizione della gara celebra le tradizioni locali: il bartender del Depero Rieti trionfa con un omaggio alle proprie origini

Le Marche nel segno delle usanze e delle tradizioni: Alessandro Marzi del Depero Rieti è il campione della prima edizione della PiùCinque Gin Competition, dall’evocativo tema Support Your Local Tradition, la cui finale si è tenuta presso il The Bronx di Marotta (Pu).

La missione della competizione rispecchiava di fatto l’identità che il patron dell’azienda, il ligure Andrea Chiarva, ha dato al suo prodotto sin dall’anno di lancio – nel 2016, da fine 2018 distribuito da D&C (leggi PiùCinque, il gin italiano trasparente ma deciso): supportare la tradizione locale, che si tratti di abitudini casalinghe o popolari del proprio luogo di origine. Un concetto “legato alla storia del paese”, come racconta il brand ambassador Giorgio Lupi, «le tradizioni italiane sono tra i patrimoni immateriali dell’umanità. Questa gara è un format per tramandarci in forma liquida una nostra usanza, usando PiùCinque come veicolo».

Zenit, un omaggio alle proprie origini

La prova iniziale della gara consisteva nel riproporre il cocktail con il quale i finalisti erano stati selezionati per arrivare all’ultimo atto (usando esclusivamente Gin PiùCinque e ingredienti homemade, nessun altro distillato o liquore): due minuti di set-up e altri dieci per presentare la propria miscela alla giuria, composta da Federico Leone (ambassador di D&C e Bbc Spirits), Giuseppe Camuncoli (fumettista Marvel e DC Comics), Errico Recanati (chef e proprietario di Andreina, stella Michelin a Loreto), Vincenzo Pagliara (campione World Class 2022 e proprietario di Laboratorio Folkloristico a Pomigliano d’Arco), e Flavio Angiolillo (Farmily Group).

Marzi ha dunque confermato il suo Zenit, un cocktail stile Gimlet omaggio alle tradizioni dei suoi nonni: «È una parola che origina dall’arabo samt, percorso. Un ritorno ai sapori storici e alle mie origini marchigiane». Un’oliva all’ascolana come benvenuto, poi il drink composto da PiùCinque Gin, soda e un cordiale di Acqua di San Giovanni, preparazione tradizionale delle Marche realizzata tra 23 e 24 giugno, il giorno del risveglio della natura».

Rapidità e creatività

Si è poi proceduti allo speed round, seconda prova in cui i concorrenti dovevano realizzare una comanda di cinque cocktail classici nel minor tempo e con la maggior precisione possibili. Nella terza e ultima prova, Marzi ha superato l’altro bartender superstite (Daniele Di Cataldo, Mag La Pusterla Milano) nella realizzazione di una ricetta ex novo, utilizzando uno o più degli ingredienti contenuti in una apposita Mistery Box: PiùCinque Gin, finocchietto (obbligatorio, in quanto ingrediente locale della cucina marchigiana), pomodori verdi, aglio, salmone, foglie di fico, fichi acerbi. Marzi ne ha ricavato il Che Figata! (cordiale di acqua al finocchietto, aglio e foglie di fico, estratto di pomodoro infuso in gin PiùCinque, honey syrup alle foglie di fico, PiùCinque Gin ridotto e olio Evo), che gli è valso il trionfo.

«Autenticità, rispetto e supporto per le radici italiane», racconta Chiarva nell’elencare i pilastri della competizione e del suo gin, un distilled da dodici erbe aromatiche che oggi conta un volume di trentamila bottiglie annue, con l’Italia come mercato principale. «I bar storici sono il valore in cui credere e investire». Marzi rappresenterà PiùCinque in cinque (ovviamente) guest shift internazionali nel prossimo futuro: appuntamento già alla seconda edizione.

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Nuove sfide di Faema per la terza volta partner del Giro d’Italia
#TheWayAhead – Brewing new paths è il concept che quest’anno la Casa milanese propone a tutti i ciclisti, gli appassionati e i tifosi. Tante iniziative e tanto buon caffè.

È in pieno svolgimento, l’edizione 107 del Giro d’Italia, partito da Venaria (Torino) per concludersi a Roma domenica 26 maggio. Per il terzo anno consecutivo, Cimbali Group è partner ufficiale con il suo brand Faema che propone a tutti i ciclisti, gli appassionati e i tifosi che seguono la manifestazione sportiva più importante del nostro Paese il concept #TheWayAhead – Brewing new paths. Sarà questo il comune denominatore delle iniziative organizzate nei villaggi e vuole essere uno stimolo a guardare sempre oltre, sia da un punto di vista fisico sia sportivo, ma anche a cercare cosa c’è oltre la sfida e che circonda il nostro viaggio.

«L’arte riesce a trasformare ogni viaggio, ogni momento, ogni tazza in un’opera che sa di emozione – osserva Marta Kokosar, global communication & sustainability director di Cimbali Group -. E l’arte, come il Giro d’Italia non è solo un traguardo: è un viaggio in continua evoluzione», in cui ogni giorno i corridori sfideranno i propri limiti tappa dopo tappa. Da parte loro gli artisti sono alla costante ricerca di nuove forme di espressione creativa, «come pure Faema, che da sempre coltiva l’arte di fare il caffè: questo è il mood con cui approcciamo con grande entusiasmo il terzo anno di sponsorizzazione». 

In tutte le 29 tappe del Giro, l’Azienda milanese è presente nei villaggi di partenza con la Faema X60, progettata per tutti i contesti che richiedono automazione, velocità e facilità di utilizzo; con essa la Faema X20, che offre un’ampia scelta di bevande oltre al classico espresso. Queste macchine superautomatiche rappresentano una nuova strada nel mondo del caffè per più punti di consumo ed offrono una coffee experience nuova, che unisce caffè di alta qualità alla massima semplicità d’uso.

Nelle aree hospitality in partenza, per clienti, ospiti e giornalisti c’è la possibilità di apprezzare un buon caffè realizzato con la nuova XCompact, ideale nei contesti in cui si interagisce direttamente con la macchina. Infine, nelle aree hostpitality in arrivo del Giro-E – evento dedicato agli amanti della bicicletta -, la protagonista è la macchina a un gruppo Faemina.

In esposizione c’è poi la classica Fema E61, che ha contribuito alla nascita del concetto di bar moderno grazie all’introduzione della pompa volumetrica, che soppiantò il sistema a leva utilizzato sino ad allora per l’erogazione.

Con il tour è partita una nuova challenge benefica sul’app Stravache mette in connessione milioni di ciclisti: iscrivendosi al Faema Lovers Club sarà possibile partecipare a Ride the change with Faema, per contribuire pedalando, sia su strada che digitalmente, asuperare il record dei 7 milioni di km dell’anno scorso!  

Il ciclista professionista ed influencer Alberto Bettiol è l’ambassador scelto da Faema per incentivare la community a pedalare per accumulare chilometri. Con lui, fino al 17 maggio, gli appassionati potranno fare andare le gambe sulla propria bici o pedalare virtualmente cercando di giungere ad un obiettivo personale che da 25 è stato quest’anno aumentato a 30 km ciascuno per incoraggiare gli utenti a superare i propri limiti. 

Se verrà superato il record dell’anno scorso infatti, Faema farà una donazione economica al World Bicycle Relief, l’associazione che da 19 anni lavora per portare le biciclette in Paesi in via di sviluppo in tutto il mondo.

Gli appassionati potranno poi arricchire partecipando all’iniziativa presso lo stand realizzato presso lo stand aziendale ad ogni tappa in cui troveranno un un photobooth personalizzato Faema e Giro d’Italia con il quale potranno posare per un originale ricordo della giornata. Condividendo su Instagram le foto con l’hashtag #FaemaOnTheRoad e #TheWayAhead e taggando @faema_official si aumenterà la donazione.

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Ferrarelle ha scelto Salvatore Mascaro come head of trade marketing
Il manager avrà la responsabilità di impostare iniziative di creazione di valore congiunto con i clienti, nei canali retail e fuori casa

Nuova nomina in Ferrarelle. La società benefit, quarto operatore nel settore delle acque minerali in Italia, ha scelto il suo nuovo head of trade marketing, scelta ricaduta su Salvatore Mascaro.

Manager dalle solide esperienze nel settore food&beverage, Mascaro hnela sua carriera ha lavorato nell’area commerciale di diverse multinazionali, come Barilla, Birra Peroni e Coca-Cola HBC Italia. Si è occupato di differenti contesti e canali di vendita, dalla gestione di clienti nazionali gdo a quella di importanti grossisti, completando la sua esperienza con progetti di route to market nel canale horeca. Nel 2022 è diventato professional coach, passaggio che ha segnando l’inizio di un viaggio professionale che ne ha arricchito le competenze.

Nel nuovo ruolo in Ferrarelle, Mascaro riporterà al sales e si occuperà di migliorare la presenza e visibilità del gruppo nei punti di consumo e di impostare iniziative di creazione di valore congiunto con i clienti, sia nel canale retail sia in quello del fuori casa. Canale quest’ultimo, dove la società proprio un anno fa ha avviato la distribuzione della sua gamma premium di bibite gassate, composta dalle tre referenze Limonata, Aranciata e Gassosa Ferrarelle, prodotte con ingredienti naturali e acqua Ferrarelle, la minerale effervescente naturale che sgorga dal Parco Sorgenti di Riardo, in provincia di Caserta (leggi Ferrarelle entra nel mercato delle bibite gassate).

«Raccolgo con entusiasmo la sfida professionale all’interno di questa storica azienda italiana – ha commentato il neo head of trade marketing Ferrarelle in una nota che ne annunciava la nomina -. Sono felice di poter portare la mia esperienza per contribuire al raggiungimento dei traguardi aziendali: sarà stimolante contribuire ad attivare al loro massimo potenziale brand premium con un heritage importante in un mercato fra i più grandi del mondo, caratterizzato da alta competitività e da consumatori informati ed esigenti».

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A Baritalia off, a Bari, il primo concerto di musica dal vivo by Strucchi
A conclusione della tappa pugliese di Baritalia, il brand di Vermouth e Bitter dà appuntamento allo Speakeasy Bari con la sua combo di bar guest e live concert con I Paipers

Con la seconda tappa di Baritalia 2024 del 20 maggio a Bari (leggi Baritalia 2024 arriva a Bari il 20 maggio. Registrati per l’ingresso gratuito), si entra nel vivo di questo bar-lab itinerante, che vedrà coinvolti alcuni dei locali più significativi della Puglia – e non solo – attirando i più ambiziosi tra i giovani professionisti del mondo della miscelazione.

Al termine di una giornata tra prove, assaggi e valutazioni, Strucchi dà appuntamento dalle ore 19.30 alle 21 allo Speakeasy di Bari (Largo Giordano Bruno, 32/34), capitanato da Vincenzo Mazzilli, per un aperitivo all’insegna di Vermouth e Bitter alla maniera di Strucchi e delle sue varie declinazioni. Il giovane brand creato dall’eclettico Paolo Dalla Mora – già titolare di Sgrappa e ideatore del marchio Engine – sarà protagonista di una cocktail list che propone l’intera gamma di prodotti. Dal Vermouth Bianco e Dry al Rosso fino al Bitter, le ricette presentate raccontano un nuovo modo di bere vino fortificato che sempre di più sta prendendo piede nel mondo della miscelazione, attirando nuove generazioni di consumatori e addetti ai lavori. La ricerca sempre maggiore di low Abv drinks, tanto in orario aperitivo – dove il vermouth trova il suo massimo respiro – quanto in cocktail da meditazione e after taste, contribuisce a fare del vermouth un prodotto amabile, versatile e appealing.

Una combo da non perdere

I Paipers (Natale Capurso, Nicola Riccardo Liso e Marco Porcelli) lavorano insieme da 2014, vantando esperienze significative in Italia, Europa e Regno Unito. Hanno seguito opening act per artisti del calibro di Patty Pravo, Peppino di Capri e Red Canzian dei Pooh

A sostegno della visione del brand arrivano il lavoro creativo e l’esperienza di Leonardo Todisco, brand ambassador alla maniera di Strucchi e, a Baritalia Bari, giudice di gara e mentore. Ma non solo, perché in occasione della tappa pugliese Strucchi presenta il suo primo live concert, con la speciale esibizione della band I Paipers. La sfida è amplificare l’esperienza, creare un preciso immaginario, un ricordo positivo, una nuova tendenza lifestyle.

A partire dalle 19.30, presso lo Speakeasy Bari, I Paipers daranno il via a uno spettacolo musicale coinvolgente, che catapulterà lo spettatore in un’atmosfera anni Sessanta con musiche, dress code, slang autentici e colorati. Le più grandi canzoni della musica italiana, le colonne sonore de La Dolce Vita, combinate tra samba, twist, rock’nr’roll, e persino qualche ballo lento!

La prima combo di bar guest e live concert promossa da un prodotto che nasce con una storia e un’eredità imprescindibili, ma punta a presentarsi con un’estetica, una ricettazione e una attività decisamente contemporanee. Per Vermouth e Bitter alla maniera di Strucchi questo è solo l’inizio.

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