Walter Gosso entra nel team di Mercanti di Spirits
Il big della bar industry italiana dal prossimo primo maggio inizia una nuva avventura: sarà trade advocacy manager & ambassador della giovane azienda produttrice e distributrice di spirit. Ci ha raccontato con quali obiettivi e quali ambizioni

Colpo grosso per Mercanti di Spirits, anzi Gosso. E sì, perché l’azienda, specializzata nella produzione e distribuzione di liquori e distillati premium, ha scelto proprio Walter Gosso, figura di spicco della bar industry italiana, come trade advocacy manager & ambassador.

L’ingresso in Mercanti di Spirits, a partire dal prossimo primo maggio, rappresenta per Gosso una nuova fase della sua carriera di successo nella bar industry, prima come bartender e poi come manager.

Una carriera intrapresa da ragazzino, quando comincia a lavorare nel bar di un cugino, mentre frequenta l’Istituto alberghiero Giolitti di Mondovì. Dopo gli studi, lavora in vari bar di Torino e della Liguria, prima di diventare proprietario del Caffè della Posta a Bra (Cuneo), luogo d’origine del movimento Slow Food. Nel 1998 comincia a girare il mondo, una peregrinazione durata 12 anni, toccando, fra le varie tappe, Spagna, Usa, Messico, Argentina e Brasile.

Nel 20210 il ritorno in Italia alla guida del Caffè Arpino di Bra, seguito dall’apertura del Bora Bora Sun & Cocktails a Torino e, poi, del Mad Dog, speakeasy diventato un punto di riferimento per il bere bene in città e in tutta Italia. Il suo curriculum vanta diversi successi in prestigiose competizione di bartending, come la vittoria nel 2014 della Bacardì Legacy Italy e della Cherry Heering Competition Italy e, l’anno successivo, il doppio trionfo, prima nella finale italiana poi in quella globale, nel Martini Grand Prix.

Nel 2016 è diventa global brand ambassador di Bacardi Martini Group per il Travel Retail, settore Cruise Line, per poi passare nel 2018 a Compagnia dei Caraibi come advocacy manager e ambassador, ruolo valsogli il Barawards di Bargiornale come Brand Ambassador dell’anno per la categoria spirit, successo bissato nel 2022 sotto le insegne di Rinaldi 1957. Ora, comincia la nuova avventura con Mercanti di Spirits.

L’obiettivo è continuare a crescere

«Sono entusiasta di iniziare questo nuovo percorso in un’azienda dove potrò esprimermi a 360°, mettendo in campo le mie competenze sia in ambito commerciale sia in ambito advocacy, e dove ritrovo e lavorerò con un amico e un grande professionista che da sempre stimo: Stefano Talice (direttore vendite di Mercanti di Spirits, ndr) – racconta Walter Gosso a Bargiornale.it -. Un’azienda giovane, che ha l’ambizione di crescere e di conquistarsi uno spazio sempre più importante nel canale del fuoricasa, sia con l’importazione e la distribuzione di spirit e distillati premium sia continuando a sviluppare i marchi a nostra produzione: Corricela, Liquori Borbone e la linea Five Senses».

E il neo trade advocacy manager & ambassador ha ben chiaro il lavoro da fare. «Mercanti di Spirits ha un grande potenziale, grazie a un portafoglio già solido che continueremo ad arricchire. Al tempo stesso rafforzeremo la rete commerciale nella Penisola, ma abbiamo in programma di sviluppare anche l’estero con i brand di famiglia – racconta -. Inoltre, potenzieremo l’attività di advocay, che l’azienda porta avanti con gli eventi di formazione The Grand Tour, creando nuove iniziative per rafforzare il legame con i bartender. Un saggio ci sarà già al Roma Bar Show, dove si svolgerà la finale della Colada Cup, la competition di rum Doble 9, mentre allo stand ospiteremo bartender di diversi locali che proporranno i loro drink con i prodotti del nostro catalogo».

L’articolo Walter Gosso entra nel team di Mercanti di Spirits è un contenuto originale di bargiornale.

Sabatini Cocktail Competition: chi sono gli otto finalisti
Svelati i nomi degli otto finalisti, che il 20 e 21 maggio a Cortona si contenderanno il titolo di International Tour Ambassador 2024

Archiviate le due semifinali, è tutto pronto per la finale della Sabatini Cocktail Competition, la gara di bartending organizzata dall’etichetta toscana e dal distributore Compagnia dei Caraibi. Con le due semifinali andate in scena a Milano e Roma, rispettivamente l’8 e il 15 aprile, che hanno messo alla prova i giovani partecipanti con due cocktail, uno alcolico e uno analcolico, ispirati ai cinque sensi, si è completata la rosa degli otto finalisti, che il 20 e 21 maggio si contenderanno il titolo di International Tour Ambassador 2024 nella cornice di Villa Ugo a Cortona, dove la famiglia Sabatini ha iniziato la sua avventura nel mondo dei distillati nel 2015.

“Get me somewhere new”, il pay-off della fase eliminatoria della competition, con il compito di dare vita a un percorso multisensoriale attraverso due drink: uno alcolico, utilizzando Sabatini Gin, uno analcolico con Sabatini Gino 0.0 il distillato zero alcol e senza ginepro dell’etichetta toscana. E se a Milano, durante la semifinale andata in scena lo scorso 8 aprile presso il Lom Dopolavoro, si erano distinti Federica Di Lella del Puntosette di Torino, Andrea Marciante del The Riff di Reggio Emilia, Mattia Patruno del Rosewood di Castiglion del Bosco e Giacomo Ravaglia del Botanico di Faenza; nella tappa romana, presso lo spettacolare rooftop Vizio dell’Hotel Sina Bernini, hanno conquistato un biglietto per Cortona tre bartender che lavorano nella capitale e un barman proveniente da Terni. Sono, infatti, Andrea Pieraccini del Bistrot La Zanzara a Roma, Sofia Marconi del Taba Cafè a Roma, Matteo Freguglia dell’Argot a Roma (che già pochi giorni prima si era diplomato campione nazionale della Margarita Challenge di Cointreau) e Lorenzo Bertone del D’Istinto a Terni. 

Gli otto finalisti della competition giunta alla quinta edizione hanno davanti una finale non semplice, perché scopriranno il tema della prova finale solo una volta varcata la soglia dell’antica dimora toscana. In palio, come si diceva, il prestigioso ruolo di Sabatini Gin International Tour Ambassador, che comprende un viaggio di cinque giorni in uno dei mercati strategici per l’azienda che verrà svelato anch’esso durante la finale. Fondamentale, per questo, anche la conoscenza dell’inglese: «Chi vincerà – ha detto Mattia Lotti, Brand Ambassador Sabatini Gin – farà un viaggio dietro ai migliori banconi del mondo e dovrà saper raccontare all’estero l’heritage di questo brand toscano».

 

L’articolo Sabatini Cocktail Competition: chi sono gli otto finalisti è un contenuto originale di bargiornale.

Filippo Sisti: «Dobbiamo osare per educare il cliente»
Il maestro della “cucina liquida” si racconta a Bargiornale Tv: far evolvere la cultura del bere miscelato è una sfida ancora aperta, il cliente va educato proponendo e raccontando cocktail ad alto valore aggiunto

Mixologist di fama internazionale, Filippo Sisti ha fatto della sperimentazione il suo stile. Il suo marchio di fabbrica si chiama “cucina liquida”, ovvero l’insieme di strumenti e tecniche utilizzati nel mondo della cucina, applicati e adattati al lavoro quotidiano dietro al banco. Non una semplice questione di tecniche, ma un abito mentale fatto di ricerca a 360°: su materie prime e prodotti e su lavorazioni che permettano di trasformarli per creare sensazioni gustative nuove.

Nell’intervista a Ernesto Brambilla in occasione di Mixology Experience il mixologist ha raccontato perché questo approccio è fondamentale per continuare a fare evolvere il mondo della mixologia italiana e, più in generale, la stessa cultura del bere miscelato nel nostro Paese. Una sfida, quest’ultima, ancora aperta e che si può vincere lavorando sul cliente. Che va educato proponendo e raccontando cocktail ad alto valore aggiunto, lavorando sui gusti contemporanei.

L’articolo Filippo Sisti: «Dobbiamo osare per educare il cliente» è un contenuto originale di bargiornale.

L’aperitivo si fa veg con i panati e pastellati Orogel
Gustosi, facili e veloci da preparare, i prodotti per l’aperitivo pensati dal reparto FoodService dell’azienda semplificano e velocizzano il lavoro e aiutano a controllare il food cost

«Per pulire, tagliare e precuocere un chilo di melanzane fresche, un professionista impiega circa 30 minuti. Scegliendo i surgelati Orogel, gran parte di quella mezz’ora può essere risparmiata e dedicata ad altro». Parole di Gaetano Ragunì, chef a capo del team di formatori del team Orogel, tra i maggiori produttori italiani di vegetali freschi surgelati. Con il suo reparto FoodService, la divisione dedicata al fuori casa, Orogel è sempre attenta all’innovazione, con un particolare focus sul momento dell’aperitivo, in cui è fondamentale accompagnare alla bevuta appetizer sfiziosi. Due i prodotti su cui sta puntando Orogel per questo “appuntamento”: il Gran Fritto Misto Pastellato, la cui esclusiva pastella con farina di mais mantiene la croccantezza anche in forno e permette di riconoscere le verdure che compongono il mix, e le Doratine Melanzane e Scamorza, bocconcini di melanzane grigliate e scamorza, croccanti sia in friggitrice, che in forno ventilato.

Sono due delle referenze (14 in tutto) della linea di Panati e Pastellati di Orogel, pensati per semplificare la vita di bar e ristoranti veloci: prodotti prefritti, facili e veloci da preparare (anche per un locale privo di operatori con competenze di cucina e di grandi attrezzature professionali), che consentono anche di organizzare in anticipo il servizio.

In questo contesto, il ruolo delle verdure è molteplice: dare un senso di freschezza, rispondendo ai nuovi trend di consumo, sempre più attenti ai temi del benessere e della salute; andare incontro alle esigenze di chi non mangia carne. A questo si aggiunge l’attenzione alle intolleranze: le verdure Orogel prevedono panature e pastelle prive di latte e uova, quindi totalmente vegani.

Fra le qualità di queste preparazioni, oltre all’azzeramento dei tempi di mondatura, taglio e precottura delle verdure, le virtù antispreco, che aiutano il gestore a tenere sotto controllo il food cost: grazie al procedimento Individually Quick Frozen, il sistema di surgelazione per singola unità, si utilizza solo la quantità che effettivamente serve, continuando a conservare il resto in freezer.

I vantaggi

Varietà nella proposta
Grazie all’ampiezza di gamma di Orogel, si può inserire in menu qualsiasi ortaggio, affidandosi a un’azienda che assicura materie prime che rispettano la stagionalità.
Filiera cortissima
Tutti i vegetali Orogel sono coltivati dai 1.600 soci agricoltori a cielo aperto, raccolti nel punto di maturazione ideale e surgelati entro poche ore per conservare il bouquet di sapori, aromi e qualità nutritive e avere verdura fresca tutto l’anno.
Lunga shelf life
La shelf life dei pastellati Orogel è di 18 mesi, garantita dal conservante più naturale di tutti, il freddo, senza aggiunta di additivi, contro quella dei vegetali freschi precotti, che si conservano al massimo per 2 giorni.
Risparmio
Risparmio di tempo, manodopera, costo e anche energia (poiché non serve la precottura): con Panati e Pastellati cucinare le verdure non è mai stato così facile.
Cost-control
La dosabilità dei prodotti Orogel è funzionale al monitoraggio del costo porzione e alla riduzione quantificabile dello spreco: sarà sufficiente cuocere solo la quantità che effettivamente serve.
Spazi di stoccaggio ridotti
Grazie al pratico formato delle confezioni è fa- cile stoccare il prodotto surgelato e ampliare l’assortimento di verdure nell’offerta food al momento dell’aperitivo.
Personalizzazione
Sebbene Panati e Pastellati siano pronti da servire, lasciano un margine di personalizzazione. Ad esempio, aggiungendo una salsa in cui intingerli, una polvere di spezie dopo la cottura o servendoli come finger food.

Orogel
Via Dismano, 2830
47522 – Cesena (FC)
www.orogel.it

L’articolo L’aperitivo si fa veg con i panati e pastellati Orogel è un contenuto originale di bargiornale.