Il gin super premium di Compagnia dei Caraibi, sempre attivo sul fronte della sostenibilità e nella tutela dell’elefante africano, entra a far parte della community di realtà certificate per le alte performance ambientali e socali raggiunte
Un importante traguardo è stato conseguito da Elephant Gin. Il gin super premium, acquisito alla fine dello scorso anno da Compagnia dei Caraibi (leggi Compagnia dei Caraibi acquisisce Elephant Gin), ha ottenuto la certificazione B Corp, rilasciata da B Lab, ente no profit Usa, che certifica il raggiungimento di elevate performance di sostenibilità sociale e ambientale. La certificazione interessa e valuta la totalità delle azioni di un’impresa, toccando cinque aree fondamentali: governance, risorse umane, comunità, ambiente e clienti. E in tutte Elephant Gin ha raggiunto gli standard richiesti. Inoltre, nel quadro della certificazione, l’azienda ha sottoscritto un accordo legalmente vincolante con il quale si impegna ad anteporre le persone e il Pianeta al profitto.
La tutela dell’elefante africano
La certificazione sancisce e premia l’attenzione alla sostenibilità al centro dell’attività dell’azienda fin dalla sua fondazione nel 2013 a opera di Tessa e Robin Gerlach. Un impegno che vede Elephant Gin molto attivo sul fronte della salvaguardia della flora e della fauna africana, in particolare degli elefanti e del loro habitat naturale.
Ai progetti per la tutela del grande mammifero a rischio di estinzione il brand destina, anche in questo caso fin dalla su nascita, il 15% dei profitti e, attraverso la Elephant Gin Foundation (leggi Elephant Gin rafforza il suo impegno a tutela dell’elefante africano), sempre istituita dai Gerlach, sono stati finora devoluti alla causa oltre un milione di euro.
Fortissimo è infatti il legame del marchio con il Continente Nero. Dai loro viaggi in Africa i due fondatori hanno preso ispirazione per la creazione della gamma Elephant, che, oltre all’Elephant London Dry Gin, comprende Elephant Sloe Gin (alc 35% in vol) dal profilo aromatico, Elephant Strength Gin (alc 57% in vol), un distillato corposo e di grande forza, ed Elephant Orange Cocoa Gin (alc 40%), che invece spicca per il carattere fresco.
E dall’Africa provengono anche 5 rare botaniche, delle 14 totali, della ricetta del primo nato del marchio, l’Elephant London Dry: l’Artiglio del Diavolo dal Sudafrica e dal caratteristico sapore aromatico e amaro, il Bucco, che ricorda il ribes nero, il frutto del Baobab dal Malawi, la Coda di leone, considerata un’erba dai poteri magici in Sudafrica e l’Artemisia africana, che dona al gin una nota floreale e amara.
«Negli ultimi dieci anni abbiamo voluto rendere omaggio a ciò che ci ha ispirato fin dall’inizio, supportando progetti di salvaguardia degli elefanti africani, collaborando con le comunità Masai locali, istituendo un centro per la formazione e mettendo al centro delle nostre decisioni aziendali pratiche commerciali sostenibili – ha commentato Tessa Gerlach -. Siamo davvero molto orgogliosi di far parte della comunità B Corp, che può ispirarci a continuare a lavorare con impegno per il pianeta».
Una comunità, quella di B Corp, in crescita costante: sono 6854 le aziende certificate dal 2013 (anno della prima certificazione) nel mondo e tutte con lo stesso obiettivo: creare un’economia più inclusiva rigenerativa ed equa per le persone e il Pianeta.