In un’ottica di economia circolare sempre più spinta, la distilleria veneta ha realizzato nello stabilimento di Conselve un impianto che sfrutta le vinacce esauste utilizzate per la produzione delle sue grappe per generare il gas rinnovabile da immettere nella rete di distribuzione del metano
Prodotto di scarto del vino, le vinacce, oltra a dare vita a magnifiche grappe, possono offrire un contributo interessante anche al benessere del Pianeta. Succede a Conselve, in provincia di Padova, dove presso il suo stabilimento Distillerie Bonollo ha messo in esercizio un impianto per la produzione di biometano. L’impianto utilizza i residui liquidi dei processi di distillazione e lavorazione della vinaccia per generare questo un gas rinnovabile in tutto simile al gas naturale, che quindi può essere utilizzato il riscaldamento, la produzione di energia elettrica o per l’autotrazione. Rispetto a quest’ultimo, però, il biometano possiede una grande virtù: non è di fonte fossile e quindi è un gas amico dell’ambiente.
Il nuovo impianto produce una media di 10.000 metri cubi di biometano al giorno, per un totale di circa 2,5 milioni di metri cubi all’anno, che viene immesso, ed è il primo, nella rete di distribuzione del gas di Italgas: una quantità di combustile green capace di soddisfare i consumi medi di circa 3.000 famiglie, offrendo così un importante contributo alla decarbonizzazione dei consumi.
L’opera è stata realizzata in soli 16 mesi, il tempo necessario per la realizzazione dell’upgrade tecnologico dell’impianto di produzione di biogas già esistente nel sito di Bonollo e per la costruzione del collegamento indispensabile per immettere il biometano nella rete di distribuzione. Collegamento che viene gestito attraverso una tecnologia all’avanguardia sviluppata da Italgas, il sistema Dana (Digital advanced network automation), che permette la gestione da remoto del punto di immissione e, sulla base dell’analisi in continuo della qualità del gas prima della sua iniezione in rete, la possibilità di impartire all’impianto ordini e istruzioni a distanza per la regolazione dei flussi.
Vinacce valorizzate a 360°
La realizzazione del nuovo impianto è solo l’ultima delle iniziative di un percorso di innovazione e di economia circolare avviato da decenni da Distillerie Bonollo per ridurre al minimo il suo impatto sull’ambiente. Iniziative ispirate al principio “zero waste” e alla valorizzazione, attraverso il riutilizzo, delle risorse, che ha proprio nelle vinacce le grandi protagoniste.
Dopo la loro distillazione dalla quale prendono vita i pregiati distillati dell’azienda veneta, che ha tra i suoi all’occhiello la Grappa Of Amarone Barrique (leggi Cosa c’è dentro Grappa Of Bonollo: l’analisi del gustosofo) le vinacce esauste, che hanno ormai esaurito il suo potenziale alcolico e aromatico, vengono sottoposte a diverse lavorazioni dalle quali si ottengono preziosi sottoprodotti. A partire dal tartrato di calcio di origine naturale, il sale alimentare utilizzato per ottenere l’acido tartarico che viene utilizzato poi in enologia, nell’industria alimentare e nel settore farmaceutico.
Le bucce di uva essiccate e macinate, ricche di cellulosa e sostanze nutrizionali, vengono invece destinate in parte alla produzione dei mangimi animali e in parte all’alimentazione delle caldaie della stessa azienda, che a loro volta generano il vapore per la distillazione e per essiccare la vinaccia, evitando così l’impiego dei combustibili fossili. Infine, dai vinaccioli si ottiene un olio alimentare dalle particolari caratteristiche dietetiche.