La versione Riserva dell’ultima nata, 100% ecosostenibile, della distilleria piemontese è stata premiata con la medaglia Grand Gold e il titolo di Grappa dell’anno nel prestigioso concorso internazionale
Il 2023 si è aperto nel migliore dei modi per Fratelli Francoli Distillerie. La Visione di Luigi, ultima nata della distilleria piemontese, ha trionfato al Meininger’s International Spirits Award (Isw), tra le più importanti competizioni internazionali dedicate al mondo degli spirit. La grappa nella sua versione e Riserva si è infatti aggiudicata la medaglia Grand Gold, massimo riconoscimento assegnato nel concorso, e soprattutto ha reso ancora più pieno il successo con il titolo di Grappa dell’anno 2023. Un bel biglietto da visita per accompagnare il debutto internazionale del prodotto.
La giuria di esperti del concorso, con il metodo di valutazione basato su sessioni di assaggio alla “cieca”, ha apprezzato in particolare la finezza e l’armonia di questa grappa (alc 40% in vol), ottenuta da vinacce di Nebbiolo, Barbera, Dolcetto e Moscato. Un distillato al quale ogni vinaccia apporta la propria personalità e che viene sottoposto a una doppia maturazione: prima un prolungato riposo in tini di rovere di Slavonia e poi un più rapido passaggio in piccole botti di rovere di Limousin.
Di colore giallo dorato, La Visione di Luigi Riserva si caratterizza per il suo aroma armonioso con equilibrati sentori di legno, vaniglia, tabacco e cacao e per il suo sapore caldo, morbido e rotondo con note di uva passa e una sensazione avvolgente e vellutata, con un retrogusto persistente e pulito.
Produzione ecosostenibile
Ma oltre che per la sua qualità, questo distillato dedicato a Luigi Francoli è interamente ecosostenibile e rappresenta la perfetta espressione dell’impegno dell’azienda sul fronte ambientale. Azienda che non a caso è stata tra le prime distillerie di grappa a essere certificate Impatto Zero da Lifegate.
L’intero ciclo produttivo delle Distillerie Francoli risponde ai principi di sostenibilità e dell’economia circolare, dalla materia prima al pack. Se dalle bucce della vinaccia viene prodotta la grappa, i semi e i raspi non vengono certo sprecati. Dai primi viene estratto un prezioso olio dietetico e cosmetico, mentre i raspi sono utilizzati come combustibile. Uso quest’ultimo cui sono destinate anche le bucce dopo la distillazione, quando vengono essiccate e bruciate per produrre il vapore necessario alla distillazione stessa e al riscaldamento dell’azienda. Le ceneri di combustione sono invece destinati a uso agricolo, in quanto cono un ottimo fertilizzante.
Un pack green
La materia prima per le bottiglie è il vetro riciclato, non a caso queste presentano alcune piccole imperfezioni estetiche lasciate proprio per testimoniare l’impegno a tutela dell’ambiente. In vetro è anche il tappo, riciclabile all’infinito e riutilizzabile. Alla regola non sfugge neanche l’etichetta: è in carta a ridotto impatto ambientale, in quanto costituita per il 45% da cellulosa certificata Fsc, per il 15% derivata da vinacce e per il restante 40% da fibre riciclate.