The Modern Bartenders’ Guide Or Fancy Drinks and how to Mix Them, O.H. Byron, 1884

114 pagine suddivise in : American Drinks, Bitters, Cordiali, Sciroppi, Brandies, Liquori e diverse altre preparazioni, dalle acque Minerali alle birre fino alle Temperanze Drinks (bevande senz’alcol)
Un testo pubblicato nel 1884 dalla casa editrice Excelsior Publishing House di New York che purtroppo non divulgò nessuna informazione sull’autore, una difficoltà riscontrabile anche su vecchi giornali o riviste dell’epoca. Infatti dell’autore che si firma “O.H. Byron” non abbiamo nessuna traccia nemmeno se fosse un Bartender o esclusivamente un autore della casa editrice.

Unica informazione che ho potuto notare è che il testo verrà nuovamente pubblicato nel 1891 in una nuova edizione cosi come testimonia la rivista americana “Publishers Weekly” Il testo sarà inoltre un’importante testimonianza di un classico della miscelazione: il “Martinez Cocktail”. Drinks, quest’ultimo, che vanta molteplici leggende sulla sua creazione e che presumibilmente prende il nome dalla omonima città californiana, Martinez dove l’ 11 Aprile del 1992 fu affissa per commemorare l’avvenuta creazione del drink una targa in cui verrà riportata la leggenda risalente al 1874. Qui le due distinte ricette pubblicate nel testo di O.H. Byron.

Martinez Cocktail.

Same as Manhattan, only you substitute gin for whisky.

Manhattan Cocktail, No. 1.

(A small wine-glass.)

1 pony French vermouth.

1/2 pony whisky.

3 or 4 dashes Angostura bitters.

3 dashes gum syrup.

Manhattan Cocktail, No. 2.

2 dashes Curacoa.

2 “ Angostura bitters.

1/2 wine-glass whisky.

Buona lettura dal Bibliotecario

Titolo : The Modern Bartenders’ Guide Or Fancy Drinks and how to Mix Them.

Autore : O.H. Byron

Anno : 1884

Editore : Excelsior Publishing House

Lingua : Inglese

Peso: 14mb

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Un 2022 ricco di trionfi per Mazzetti d’Altavilla
Le riserve Incanto e Gaia Mazzetti sono state premiate con i 5 Grappoli Grappa della Guida Bibenda. Solo gli ultimi riconoscimenti di un anno ricco di successi per la distilleria del Monferrato

Anche l’anno appena trascorso si è confermato ricco di successi per Mazzetti d’Altavilla. I distillati prodotti dalla distilleria del Monferrato hanno fatto il pieno di riconoscimenti internazionali, che sottolineano e premiano gli alti standard qualitativi dell’azienda, gestita dalla settima generazione della famiglia Mazzetti.

Gli ultimi in ordine cronologico sono stati i 5 Grappoli Grappa attribuiti dalla Guida Bibenda edizione 2023, il massimo riconoscimento attribuito ai distillati che concorrono alla selezione della Fondazione italiana sommelier, andati a ben due riserve di punta della casa: Incanto, una grappa (alc 43% in vol) dal profilo aromatico fine e ampio con dolci note di miele, ottenuta dalle vinacce di Nebbiolo dell’area a denominazione Barbaresco e lungamente invecchiata in pregiate essenze lignee, e Gaia Mazzetti (alc 43% in vol), alta espressione dell’aromaticità piemontese, frutto di un blend di grappe di Moscato e Cortese invecchiate per 18  mesi in barriques di rovere d’Allier e di castagno.

Una pioggia di medaglie

Riconoscimenti preceduti dalle 6 medaglie, tra ori e argenti, ottenuti da Mazzetti all’Alambicco d’Oro, il concorso nazionale indetto da Assaggiatori grappa ed acquaviti (Anag). Gli ori sono andati alla Grappa di Barolo Riserva e a Radici – Grappa di Grignolino. Mente gli argenti a 1587 Grappa di Brachetto Sherry Finish, Grappa di Moscato Barricata, Radici – Grappa di Ruchè e alla Grappa di Barbaresco Barricata.

E dai due ori conquistati ai Grappa Award 2022 dalla Riserva Segni (alc 43% in vol), ottenuta da Barbera e Dolcetto e invecchiata in ben 6 botticelle di diversi legni per 5 anni, e dall’ iconica 7.0 (alc 43% in vol), l’elegante grappa barricata dal sapore deciso, complesso e armonico, fatta con vinacce di Ruchè, vitigno simbolo della viticoltura monferrina, lanciata nel 2016 in occasione dei 170 anni dell’azienda.

Il tris all’Iwsc

L’elenco dei successi prosegue con le medaglie vinte all’International Wine & Spirit Competition 2022. Nella prestigiosa competizione internazionale sono stati tre i prodotti premiati (leggi Tris di medaglie per Mazzetti all’International Wine & Spirit Competition). Il Bitter Mazzetti (alc 25% in vol), l’aperitivo del Monferrato dai gusti più spiccati di rabarbaro e scorza di limone, che si è aggiudicato l’oro nella categoria Aperitivi. L’Amaro Gentile (alc 30% in vol), elisir preparato con 13 erbe, parte delle quali lasciate macerare per dodici mesi in Grappa di Moscato Invecchiata, premiato con l’argento nella categoria Digestivi. E, ancora una volta, la Grappa Barricata 7.0 di Ruchè, che ha aggiunto al suo già ricco palmares una medaglia di bronzo.

Crescono i Grappa Store

Ma l’anno passato ha segnato nuovi traguardi anche per la rete dei Grappa Store, i punti di vendita e conoscenza dei distillati Mazzetti d’Altavilla, sempre più diffusi nel Nord-Ovest. In primavera è stato inaugurato il nuovo Grappa & Cioccolato Store Alba nel cuore della cittadina, che consolida la partnership con Baratti & Milano, l’antica casa piemontese di produzione di cioccolati, nel proporre l’abbinamento a tutto gusto fra grappe e cioccolati.
Infine, la storica sede della distilleria, ad Altavilla Monferrato (Alessandria), è stata interessata da nuovi restauri che hanno riguardato il piano panoramico dell’antico monastero oggi divenuto, dopo un’importante opera di riqualificazione conservativa, una location per eventi di business o svago, spettacoli ed esibizioni.

Ciliegina sulla torta il fatturato, che per il terzo anno consecutivo è previsto in crescita a due cifre.

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Gli spirits preferiti dai cocktail bar migliori del mondo
Drinks International pubblica l’Annual Brands Report 2023. Un sondaggio, rivolto a 100 locali tra i cocktail bar migliori del mondo, che riguarda un’ampia gamma di prodotti: whisky, rum, vodka, gin, mezcal, toniche, Pisco, Tequila, liquori, Vermouth, non-alcoholic spirits e altri. E l’Italia, tra liquori e vermouth, gioca un ruolo da grande protagonista

L’Annual Brands Report 2023 di Drinks International è un bollettino delle vendite degli spirits, con relativa analisi delle tendenze, attivo dal 2010, che riguarda esclusivamente 100 tra i migliori bar del mondo. Il report è frutto di un sondaggio a cui ha risponde un gruppo misto di locali selezionati tra i protagonisti di diverse classifiche. Per i migliori, da dodici anni a questa parte, vale la stessa domanda: «Quali marche di alcolici acquistate?».

Con la definizione “migliori” s’intendono, lo ribadiamo, solo un centinaio di locali, ma di quelli in grado di dettare le tendenze. Sono bar selezionati tra quelli apparsi nelle recenti edizioni dei The Word’s 50 Best Bars (posizioni da 1 a 100), di Tales of the Cocktail’s Spirited, oltre a premi come North America e Asia’s 50 Best Bars, Mixology Awards, Class Bar Awards, Australian Bartender Awards, Time Out Awards e altri.

I locali, ubicati in 33 Paesi, sono così distribuiti per area geografica: 34% Europa, 24% Nord America, 22% Asia, 6% America del Sud, 7% Africa e Medioriente, 7% Australia e Nuova Zelanda.

La lista dei locali non è pubblica. Da quello che sappiamo la lista include, a titolo di esempio, il 1930 di Milano, Baba au Rum ad Atene e poi Himkok, Red Frog, Satan’s Whiskers e The Clumsies. Al gruppo di europei si aggiungono gli americani Café La Trova, Employees Only, Broken Shaker, Herbs & Rye. L’Asia con Coa di Hong Kong, Sago House e Jigger & Pony di Singapore e il Bar Benfiddich di Hiroyasu Kayama a Tokyo. Per l’Africa e il Medioriente hanno espresso il loro voto locali come Galaxy Bar, Cause Effect Cocktail Kitchen e Imperial. Nel continente australe, Maybe Sammy, Byrdi, Re and Clipper. In Sud America il Cochinchina e Tres Monos.

Grandi risultati per i brand italiani

Dal risultato di questo sondaggio emergono tante buone notizie per i brand italiani.

La categoria liquori è dominata da Campari (primo sia come bestselling brand sia come top trending brand). Seguono al quarto posto Disaronno (classifica bestselling), Maraschino Luxardo al quinto e Fernet-Branca al decimo. Luxardo è sesto nei top trending brands, mentre Italicus conquista la nona posizione.

Grande exploit anche tra i vermouth. Cocchi, Carpano Antica Formula, Martini. Questo è il podio dei bestseller a cui seguono Mancino (5°), Cinzano (6°) e Baldoria (9°) del cocktail bar parigino Little Red Door, ma prodotto dai piemontesi Argalà.

Tra i top trending brands del mondo vermouth troviamo Mancino al primo posto, Cocchi al secondo, Carpano al terzo. Quinto è Martini, sesto Vermouth Del Professore, settimo Cinzano e ottavo Baldoria. Altra notizia interessante è che il vermouth è presente nel 99% dei 100 bar intervistati. Altro risultato di successo per gli italiani è il quinto posto di Vecchia Romagna tra i brandy più venduti.

Le classifiche

Il report si apre con La “Bartenders’ Choice”, i brand preferiti dai bartender. Qui abbiamo un misto di gin, rum, whisky e altri prodotti Old School, affiancati da etichette più recenti.
Bartenders Choice Brand

Tanqueray
Michter’s
Tequila Ocho
Plantation
Campari
Hendrick’s
Bacardi
Beefeater
Bombay Sapphire
Johnny Walker

Gin

Negli anni in cui impera la moda dei classic cocktails non stupisce che la classifica sia guidata da classic brands. Tanqueray è sempre il re dei gin.

Bestselling

Tanqueray
Beefeater
Hendrick’s
Bombay Sapphire
Roku
Monkey 47
Fords
Sipsmith
Botanist
Citadelle

Di tendenza

Monkey 47
Roku
Hendrick’s
Botanist
Sipsmith
Gin Mare
Beefeater
Bombay Sapphire
Fords
Boatyard

Rum

Bacardi è saldamente in testa. E lo è per il quinto anno consecutivo. Sempre Bacardi è secondo anche nella classifica dei brand più di tendenza.

Bestselling

Bacardì
Plantation
Havana Club
Diplomatico
Ron Zacapa
Appleton Estate
Flor De Caña
Matusalem
El Dorado
Mount Gay

Di tendenza

Diplomatico
Bacardi
Plantation
Matusalem
Foursquare
Flor De Caña
Appleton Estate
Smith & Cross
Wray & Nephew
Angostura

American Whiskey

Nonostante il momento non proprio fortunatissimo, il whiskey americano piace e sta tornando a far sentire la sua voce. Basti dire che in ognuno dei 100 bar intervistati ci sono almeno due referenze di American Whiskey.

Bestselling Brands

Maker’s Mark
Bulleit
Buffalo Trace
Michter’s
Woodford Reserve
Jack Daniel’s
Wild Turkey
Jim Beam
Rittenhouse
Eljjah Craig

Di tendenza

Michter’s
Woodford Reserve
Bulleit
Maker’s Mark
Booker’s
Eljjah Craig
Buffalo Trace
Wild Turkey
Jack Daniel’s
Uncle Nearest

Scotch Whisky

Domina il brand di Diageo e in generale tutti i classiconi. Lo Scotch è tra i prodotti meno usati nei 50 cocktail più serviti nei migliori cocktail bar. Solo due drink di quella lista sono preparati con Scotch. Il Penicillin di Sam Ross e il Blood & Sand.

Bestselling Brands

Johnnie Walker
The Macallan
Monkey Shoulder
Ardbeg
Laphroaig
Glenfiddich
The Balvenie
Chivas Regal
Dewar’s
Glenmorangie

Di tendenza

1. Macallan
2. Bruichladdich
3. Shoulder
4. Naked Malt
5. Springbank
6. The Balvenie
7. Ardbeg
8. Glenfiddich
9. Glenmorangie
10. Laphroaig

Irish Whiskey

Nell’anno in cui Jameson ha rotto il muro delle 10 milioni di casse, si conferma il grande momento del whisky irlandese.

Bestselling brands

1. Jameson
2. Teeling
3. Redbreast
4. Tullamore Dew
5. Bushmills
6. Green Spot
7. Roe & Co
8. Connemara
9. Writers’ Tears
10. The Dead Rabbit

Di tendenza

1. Jameson
2. Teeling
3. Redbreast
4. Connemara
5. Midleton
6. Tullamore Dew
7. Bushmills
8. Green Spot
9. Roe & Coe
10. Tyrconnell

World Whiskies

I giapponesi dominano. Con Nikka che torna in testa e Suntory che lo segue. Sia nella classifica dei più venduti sia in quella dei top trending brands.

Bestselling brands

1. Nikka
2. Suntory
3. Kavalan
4. Crown Royal
5. Lot 40
6. Whistlepig
7. Yamazakura
8. Canadian Club
9. Akashi
10. Amrut

Di tendenza

1.Nikka
2. Suntory
3. Whistlepig
4. Kavalan
5. Crown Royal

Vodka

Qui la preferita dai bartender è la pot still olandese Ketel One di proprietà della famiglia Nolet e di Diageo. Dopo il successo dello scorso anno, scende invece di una posizione Grey Goose. Entrambi i brand continuano a monopolizzare le due liste.

Best selling brands

1. Ketel One
2. Grey Goose
3. Absolut
4. Belvedere
5. Tito’s
6. Haku
7. Stoli
8. Beluga
9. Ciroc
10. Wyborowa

Di tendenza

1. Ketel One
2. Grey Goose
3. Haku
4. Tito’s
5. Beluga
6. Belvedere
7. Absolut
8.Boatyard
9. Nikka Coffey
10. Ciroc

Cognac

Si confermano le solite teste di serie nelle prime posizioni. Gli unici movimenti sono ai piani bassi della classifica.

Bestselling Brands

1. Hennessy
2. Remy Martin
3. Ferrand Cognac
4. Martell
5. Courvoisier
6. Camus
7. Hine
8. Hardy
9. Delamain
10. Merlet

Di tendenza

1. Hennessy
2. Rémy Martin
3. Ferrand Cognac
4. Martell
5. Courvoisier
6. Hine
7. Bache Gabrielsen
8. Merlet
9. Paul Giraud
10. Tesseron

Brandy

È stato separato dalla categoria Cognac solo nel 2020. Da allora guida le classifiche della categoria lo spagnolo Torres. Buono anche il risultato dell’italiano Vecchia Romagna e tra i tre preferiti del campione nel 9% dei bar.

Bestselling Brands

1. Torres
2. Cardenal Mendoza
3. Metaxa
4. Osborne
5. Lepanto
6. Vecchia Romagna
7. Carlosi
8. Seven Tails
9. Briottet
10. St Agnes

Di tendenza

1.Torres
2. Metaxa
3. Cardenal Mendoza
4. Lepanto
5. Ysabel Regina
6. Carlosi
7. Kwv
8. St Agnes
9. Osborne
10. Seven Tails

Pisco

La questione cilena-peruviana finisce pari e patta. Metà Pisco in classifica è originario del Perù, metà del Cile. Il campionissimo però è il peruviano Barsol.

Bestselling Brands

1. Barsol
2. El Gobernador
3. Demonio De Los Andes
4. Capel
5. Pisco Porton
6. Macchu
7. Tabernero
8. Mistral
9. Waqar
10. Aba

Top Trending Brands

1. Barsol
2. Pisco Portón
3. Demonio De Los Andes
4. Tabernero
5. Waqar
6. Campo De Encanto
7. Capel
8. La Diablada
9. Macchu
10. El Gobernador

Tequila

Il “don” del Tequila è Don Julio. Saldamente in testa da otto anni. Lo segue Patron che è il più bevuto nel 7% dei locali interpellati. Il movimento c’è, e si sente, anche in questa categoria.

Bestselling Brands

1. Don Julio
2. Patrón
3. Olmeca Altos
4. Ocho
5. Jose Cuervo
6. El Jimador
7. Fortaleza
8. Herradura
9. Tapatio
10. Casamigos

Di tendenza

1. Don Julio
2. Ocho
3. Fortaleza
4. Casamigos
5. Clase Azul
6. Corralejo
7. Jose Cuervo
8. Herradura
9. Olmeca Altos
10. Patrón

Cachaça

Conosciuta soprattutto per la Capirinha, la cachaça è una categoria enorme. Dove a spiccare sono però solo i brand ben consolidati.

Bestselling Brands

1. Leblon
2. Cachaça 51
3. Yaguara
4. Avuá
5. Abelha
6. Sagatiba
7. Ypioca
8. Germana
9. Magnifica
10. Pitu

Di tendenza

1. Avua
2. Cachaça 51
3. Leblon
4. Abelha
5. Yaguara
6. Ypioca
7. Capucana
8. Germana
9. Pitu
10 .Sagatiba

Mezcal

Del Maguey sembra aver finalmente trovato un competitor nel mondo dei cocktail grazie a Siete Misterios.

Bestselling Brands

1. Del Maguey
2. Siete Misterios
3. Montelobos
4. Ilegal
5. Mezcal Unión
6. Bruxo
7. Alipus
8. Amores
9. Los Danzantes
10. Koch

Di tendenza

1. Siete Misterios
2. Del Maguey
3. Montelobos
4. Bruxo
5. Mezcal Vago
6. Casamigos
7. Clase Azul
8. Los Danzantes
9. San Cosme
10. Alipus

Liquori

Con l’ascesa del Negroni, che guida le classifiche di vendita di tutto il mondo, il primo a ricavarne giovamento è Campari. Lo seguono nella classifica dei brand classici come Cointreau (2°) e Chartreuse (3°).

Bestselling Brands

1. Campari
2. Cointreau
3. Chartreuse
4. Disaronno
5. Luxardo
6. Ancho Reyes
7. Briottet
8. Mr Black
9. Merlet
10. Fernet-Branca

Top Trending Brands

1. Campari
2. Ancho Reyes
3. Mr Black
4. Giffard
5. Chartreuse
6. Luxardo
7. Midori
8. Licor 43
9. Italicus
10. Briottet

Cocktail Bitters

Categoria introdotta nel 2018. Da allora poche, pochissime novità, e una sola certezza. Angostura bitters domina.

Best Selling Brands

1. Angostura
2. Peychaud’s
3. The Bitter Truth
4. Fee Brothers
5. Bittermens

Di tendenza

1. Angostura
2. The Bitter Truth
3. Bittermens
4. Peychaud’s
5. Fee Brothers

Sherry

Ci sono molti stili di sherry, ma un brand classico si è reso indispensabile per i top bartenders. Si chiama Tio Pepe.

Bestselling Brands

1. Tio Pepe
2. Lustau
3. Gonzalez Byass (Not Inc. Tio Pepe)
4. Sandeman
5. Valdespino
6. La Gitana
7. Osborne
8. Williams & Humbert
9. Barbadillo
10. Harveys

Di tendenza

1. Tio Pepe
2. Lustau
3. Gonzalez Byass (Not Inc. Tio Pepe)
4. Valdespino
5. Sandeman
6. La Gitana
7. Osborne
8. Williams & Humbert
9. Álvaro Domecq
10. Fernando De Castilla

Vermouth

Italia e Francia dominano l’intera scena. Il primato però è tricolore. Con 7 italiani nei top trending brands e 6 nei bestseller.

Bestselling Brands

1. Cocchi
2. Carpano Antica Formula
3. Martini
4. Dolin
5. Mancino
6. Cinzano
7. Noilly Prat
8. La Quintinye Vermouth Royal
9. Baldoria
10. Yzaguirre

Top Trending Brands

1. Mancino
2. Cocchi
3. Carpano Antica Formula
4. Dolin
5. Martini
6. Vermouth Del Professore
7. Cinzano
8. Baldoria
9. Noilly Prat
10. La Quintinye Vermouth Royal

Birre

Bestselling Brands

1. Heineken
2. Peroni Nastro Azzurro
3. Asahi Super Dry
4. Pilsner Urquell
5. Estrella
6. Stella Artois
7. Corona
8. Guinness
9. Red Stripe
10. Brewdog

Di tendenza

1. Peroni Nastro Azzurro
2. Asahi Super Dry
3. Heineken
4. Guinness
5. Estrella
6. Duvel
7. Pilsner Urquell
8. Kirin
9. Modelo Especial
10. Corona

Champagne

Bestselling Brands

1. Moët & Chandon
2. Veuve Clicquot
3. Dom Perignon
4. Perrier-Jouet
5. Billecart-Salmon
6. Laurent-Perrier
7. Ruinart
8. Bollinger
9. Gh Mumm
10. Taittinger

Di tendenza

1. Dom Pérignon
2. Billecart-Salmon
3. Veuve Clicquot
4. Perrier-Jouët
5. Moet & Chandon
6. Gh Mumm
7. Laurent-Perrier
8. Ruinart
9. Krug
10. Bollinger

Mixers

Probabilmente la categoria che ha avuto la più grande esplosione di brand negli ultimi anni. Quasi come i gin. Il campione assoluto è Fever-Tree.

Bestselling Brands

1. Fever-Tree
2. Schweppes
3. Coca-Cola
4. London Essence Co
5. Three Cents
6. Fentimans
7. Q Tonic
8. Thomas Henry
9. East Imperial
10. Britvic

Top Trending Brands

1. Fever-Tree
2. London Essence Co
3. Three Cents
4. Schweppes
5. Thomas Henry
6. Qtonic
7. Britvic
8. Bundaberg
9. Coca-Cola
10. East Imperial

Non-Alcoholic Spirits

Dopo anni di dominio incontrastato di Seedlip, ora si contende la prima piazza con Lyre’s, Dry London Spirit. Il nuovo brand è il bestseller nel 42% dei bar ed è sul podio nel 61% dei locali.

Bestselling Brands

1. Seedlip
2. Lyre’s
3. Everleaf
4. Ritual Zero Proof
5. Three Spirit

Top Trending Brands

1. Lyre’s
2. Seedlip
3. Everleaf
4. Three Spirit
5. Herbie Virgin

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L’impronta verde del Report Integrato di Simonelli Group
Il nuovo documento offre una migliore e più completa visione degli aspetti ambientali, sociali, finanziari, economici e di governance che creano valore.

Cento pagine che spaziano dalla realtà di Simonelli Group alla governance, il modello di business, il processo di creazione di valori per arrivare ai risultati e agli impatti sui capitali delineano il primo Report Integrato del Gruppo, che va oltre il report di sostenibilità, integrandolo e fornendo un quadro più organico e completo sugli aspetti ambientali, sociali, finanziari, economici e di governance, che alimentano i processi di creazione di valore.

«È in atto un profondo processo di trasformazione sociale e tecnologico che ha cambiato e sta cambiando l’intera società e le forme in cui essa si esprime – afferma Fabio Ceccarani, ceo nell’introduzione del report -. È per rispondere a tali dirompenti cambiamenti che Simonelli Group nel 2021 ha dato continuità agli investimenti in capitale umano e organizzativo, già messi in campo nell’anno precedente. Ciò ha permesso all’azienda di raggiungere i migliori risultati di sempre in termini di fatturato e reddito operativo, consolidando inoltre il proprio posizionamento strategico, a beneficio anche di tutti gli stakeholder coinvolti nel processo di creazione di valore dell’azienda». Il report offre inoltre a tutti i collaboratori interni una migliore e più completa visione in termini di pensiero strategico e di operatività nel breve, medio e lungo termine; inoltre testimonia la sua sensibilità e capacità di cogliere le nuove sfide e di continuare a innovarsi, creando un valore sempre più condiviso.

Tra i traguardi riportati dal report ci sono il 100% di energia ricavata da fonti rinnovabili e una quota di autoproduzione pari al 35%, coerente con l’obiettivo di autosufficienza energetica da raggiungere entro il 2025. Sempre in tema ambientale vanno segnalati la bassa incidenza degli scarti inferiori allo 0,5%, la riduzione del 6,3% del consumo dei materiali plastici, il progressivo abbassamento del consumo di carta del 26% sul 2020 e del 33% rispetto al 2019 e la riduzione dei consumi di acqua del 7,7%.

Le nuove tecnologie permettono inoltre un abbattimento dei consumi energetici dei prodotti e della loro impronta ambientale rispettivamente del 36% e del 23%. La percentuale di macchine per caffè a basso consumo energetico vendute ha superato il 60%. L’ambizioso progetto di ricerca di economia circolare ha fatto meritare lo scorso anno il Premio Innovazione Smau 2022.

L’attenzione al territorio è testimoniata dalle collaborazioni attivate con vari enti e istituzioni locali a carattere sociale, culturale e sportivo e da una politica di approvvigionamento che vede il 40% degli acquisti effettuati presso aziende del territorio, nell’arco di 100 chilometri.

Infine, si registra una crescita del fatturato nei confronti del 2020, condizionato dagli effetti della pandemia, ed anche del 2019; dal punto di vista finanziario, il Gruppo si conferma un’azienda solida grazie a un autofinanziamento prossimo al 70% e una posizione finanziari netta superiore a 64 milioni di euro.

 

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Presepe di sabbia a Torre Pedrera

da venerdì 23 dicembre a domenica 8 gennaio 2023

Rimini – spiaggia di Torre Pedrera, via Salvador altezza bagno 65

Quando la tradizione diventa arte

Sulla spiaggia di Torre Pedrera, torna il tradizionale Presepe di sabbia. La Natività, realizzata interamente con sabbia e acqua, viene rappresentata con un tema sempre diverso.
Anche quest’anno gli scultori della sabbia assieme allo staff del Comitato Turistico locale hanno voluto mantenere la tradizione per stupire adulti ma soprattutto bambini.
Il presepe sarà inaugurato il 23 dicembre, ma nelle giornate precedenti si potranno ammirare gli scultori all’opera.

Orario: 
dalle 9 alle 18.30 circa

Ingresso: 
a offerta libera