Al via Less is More, la competition a zero alcol firmata MeMento
Il marchio italiano pioniere dei distillati alcol free lancia la sua sfida ai bartender di tutto il mondo: creare un cocktail di alto profilo sensoriale, ma totalmente analcolico. Per partecipare c’è tempo fino al 20 dicembre. Il vincitore sarà nel team MeMento al Berlin Bar Convent 2023

Anche in Italia i cocktail alcol free stanno cominciando a prendere piede. A valorizzare questo segmento della mixology punta Les is More, tra le prime cocktail competition internazionali alcol free. A firmarla è MeMento, il marchio italiano di distillati zero alcol creato da Eugenio Muraro, vero pioniere di questo settore (leggi MeMento Blu, il nuovo distillato analcolico dallo spirito mediterraneo).

Una gara che vuole stuzzicare la creatività e l’abilità dei bartender mettendone alla prova la capacità di ideare un’originale ricetta di drink analcolico che per ricchezza e complessità aromatica e di sapori nulla abbia da invidiare ai tradizionali cocktail alcolici.

Una sfida rivolta ai bartender di tutto il mondo è che ha come protagonista le tre referenze MeMento, distribuite in esclusiva da OnestiGroup, da utilizzare come base della ricetta: Original, il primo nato (2017), dal profilo delicato, aromatico e floreale, Green, dal carattere intenso, erbaceo e rinfrescante, e Blu, dal profilo sapido, balsamico e speziato.

Come partecipare a Less is More

Per prendere parte al concorso c’è tempo fino al 20 dicembre, iscrivendosi sul sito di Less is More (dove è disponibile anche il regolamento compleso) compilando l’apposito form e inserendo la ricetta completa di ingredienti e loro quantità, tecnica di preparazione, bicchiere di servizio, corredata da una foto del drink e da un claim o slogan sul tema della competizione, che è lo stesso del nome del contest: less is more.

La ricetta deve essere originale e può essere composta da massimo 5 ingredienti, tra i quali obbligatoriamente una delle referenze MeMento in una quantità minima di 5 cl. Si può utilizzare anche un ingrediente homemade, purché etichettato e i cui ingredienti e metodo di preparazione vanno indicati nella ricetta generale dei cocktail. Così come è ammessa la decorazione e la proposta di un pairing con il drink.

Le fasi del concorso

Le ricette saranno valutate da una giuria che selezionerà le migliori otto, che saranno pubblicate sul sito della competition e sottoposte alla votazione del pubblico. La fase di votazione online aperta a tutti si svolgerà dal 27 dicembre fino al prossimo 13 gennaio.

Gli autori delle quattro ricette più votate si sfideranno nella finale dal vivo del concorso, in programma il 30 gennaio a Milano in una location ancora non resa nota. Le prove dei finalisti si svolgeranno sotto o sguardo di una giuria di esperti che decreterà il vincitore che si aggiudicherà un volo per Berlino come membro del team MeMento al Berlin Bar Convent 2023, dove presenterà la sua creazione.

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Grappa Libarna, il mito della vite nobilita la tradizione distillatoria del Piemonte
Gruppo Montenegro punta sul legame tra il brand premium di grappa da vinacce piemontesi e territorio, con un focus sul pairing dolce

Quante volte abbiamo sottolineato l’importanza di una storia da raccontare dietro a un cocktail o a un prodotto alcolico? Ecco, questa volta c’è addirittura un mito. La ninfa Ambrosia, nutrice di Dioniso, viene inseguita e afferrata dal re trace Licurgo, respinto e intenzionato a ucciderla. Lei invoca la Terra che la accoglie e la salva trasformandola in una vite, le cui trecce avvolgono il collo del re malvagio, soffocandolo. La nascita del mito della vite, dentro a un messaggio che si rivela potente e molto attuale se letto con gli occhi di oggi. Rimarca la differenza tra possesso e amore e, insieme, segna un passaggio chiave nella storia di un marchio, Grappa Libarna, e del suo legame con il territorio.

Un territorio ricco di tradizione e di storia

Cosa c’è in comune tra un mito rappresentato su un mosaico del II secolo d.C. e un pilastro della tradizione distillatoria italiana e piemontese? Il mosaico in questione è un manufatto che impreziosisce il pavimento del triclinio di una delle domus di Libarna: i resti dell’antica città romana (fondata nel I secolo a.C., che dà il nome alla grappa, marchio di proprietà del Gruppo Montenegro dal 1999) affiorano tra Arquata Scrivia a Serravalle Scrivia, in provincia di Alessandria. Proprio dalle caratteristiche di questo insediamento prende ispirazione la Distilleria Gambarotta quando, nel 1906, viene presentata Grappa Libarna in una bottiglia che ricorda la forma di capitelli delle colonne romane. Oggi il distillato, iscritto nel Registro Speciale dei Marchi Storici di interesse nazionale, è in cima ai pensieri di Gruppo Montenegro, che punta proprio sull’heritage della grappa per valorizzare una tradizione tutta italiana.

Quattro dessert semplici e popolari per raccontare la grappa

Per rimarcare la forza della grappa come fine pasto, da apprezzzare e degustare assieme a un dolce, le quattro referenze di Grappa Libarna sono state presentate in abbinamento con altrettanti dessert legati alla tradizione piemontese, dei “grandi classici” raccontati dagli esperti critici gastronomici e saggisti Clara e Gigi Padovani e interpretati da Sara Tosto, pastry chef del ristorante di Villa La Bollina (Serravalle Scrivia). Grappa Bianca Cristallo, morbida, nata da un blend di purissime acquaviti di vinaccia, giovane e aromatica, sprigiona profumi di fiori freschi ed è stata presentata con un elegantissimo giandujotto. Grappa di Moscato Barricata, dal gusto dolce e aromatico, invecchiato per 12 mesi in barrique di rovere francese, con una coppia di bigné, allo zabaione e alla crema chantilly. Grappa di Barbera e Dolcetto Riserva, strutturata e complessa, ottenuta da uve Barbera e Dolcetto invecchiate in barrique di rovere francese per almeno 18 mesi, con dei baci di damaGrappa di Barolo Riserva, prodotta da sole vinacce di uve Nebbiolo provenienti dalle Langhe del Barolo, frutto di un lungo invecchiamento di almeno 18 mesi, 12 dei quali in tonneaux e gli altri 6 in barrique di rovere francese, con un bunet, dolce tradizionale tipico del Piemonte a base di uova, zucchero, latte, cacao, amaretti secchi e liquore.

«Rafforzare la distribuzione, sapendo di poter contare su un prodotto artigianale di alta qualità»

Matteo Bonoli, R&D Manager di Gruppo Montenegro, ha accompagnato la degustazione e sottolineato il grande valore del distillato “di bandiera” italiano (la sua denominazione è riservata esclusivamente al nostro Paese). La grappa, oggi, è la quarta categoria sul mercato spirit domestico e ha fatto segnare un +8,7% in valore e +4% in volume (fonte: IRI, 30/10/2022). «Grappa Libarna – dichiara in una nota stampa Gianluca Monaco, Marketing & New Business Director di Gruppo Montenegro – esprime al meglio la forte vocazione distillatoria del Piemonte, esaltandone l’alta qualità e il metodo artigianale. Partendo da questi capisaldi, abbiamo valorizzato la tradizione puntando su quattro grappe premium dalla personalità ben definita e adatte a diversi tipi di palato, che si contraddistinguono per un’immagine unica, in grado di esprimere l’inconfondibile “stile italiano”. Per i prossimi anni l’obiettivo sarà rafforzare la nostra presenza sul mercato, lavorando sull’allargamento della distribuzione, soprattutto nel canale Moderno».

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Corso di caffetteria al carcere di Cremona con Renata Zanon
La macchina espresso Mininova di Wega ha permesso di realizzare gli espressi e i cappuccini della tre giorni sul caffè rivolta ai detenuti.

Erano previsti 12 corsisti ed invece se ne sono presentati 19 alla tre giorni di formazione sulla caffetteria tenuti dalla coffee expert Renata Zanon all’interno della Casa Circondariale di Cremona. Il lavoro ha un ruolo importante per i detenuti: li aiuta a crescere, ad acquisire nuove capacità, ad aumentare la propria autostima e ad aprirsi a nuove sfide e prospettive professionali, abbassando la possibilità di recidiva.

Entusiasta e coinvolgente, Renata non è nuova a queste esperienze che la stupiscono sempre per la grande attenzione, l’interesse e la voglia di apprendere da parte dei corsisti che, anche in questo caso, se in un primo tempo si sono mostrati un po’ timidi, soprattutto nella parte pratica, successivamente si sono dimostrati appassionati e hanno messo grande impegno in tutte le fasi.

Conoscere il prodotto, saperlo trasformare al meglio utilizzando correttamente le attrezzature: i detenuti hanno realizzato numerosi espressi e cappuccini con la macchina espresso Mininova di Wega (l’azienda tre anni fa ha partecipato anche al progetto Ri-genera presso il carcere di Bollate), pratica grazie alla cassetta dell’acqua che non richiede l’allacciamento alla rete idrica, che ha offerto buone prestazioni durante tutto il corso.

L’iniziativa è stata voluta dalla direttrice del carcere, Rossella Padula, che crede in un modello di carcere “aperto” e in dialogo con il territorio.

«Avevo già fatto esperienze simili – racconta Renata Zanon – e ho accettato di buon grado. Il primo giorno mi sono soffermata sulla teoria del caffè, nel secondo e nel terzo siamo passati alla pratica, realizzando espressi e cappuccini. Ho anche spiegato come preparare bene la moka e molti sono stati contenti di potere mettere subito in pratica quanto appreso: un buon modo per condividere anche con i compagni di cella e instaurare un rapporto formativo e di riflessione. Il secondo giorno ho chiesto loro di scrivere cosa pensassero di questa iniziativa: sono uscita e ho raccolto i fogli con le loro testimonianze. Mi hanno colpita per la bellezza, la gratitudine e la contentezza che esprimevano».

Di seguito il rapido scritto di un detenuto: «Il corso è stato davvero bello. Ho scoperto cose nuove sul caffè che prima non sapevo. È proprio vero che non si finisce mai di imparare! Renata ci ha dato molti spunti e ha risvegliato la nostra curiosità. Sono molto contento di questa esperienza, magari in futuro avrò l’occasione di approfondire meglio questo settore, perché no?».

Renata conclude con una riflessione e un appello: «Queste sono esperienze che arricchiscono tutti. In questi contesti c’è molto bisogno di professionisti che si prestino a formare i detenuti che cercano riscatto nella società. Comprendo che la fiducia sia una questione molto delicata, ma sono convinta che tutti meritino una seconda possibilità e queste sono occasioni uniche per dimostrare l’affidabilità e la consapevolezza che queste persone hanno maturato dopo un percorso di reclusione». 

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Mostra fotografica di Saro Di Bartolo: Anthology. 50anni di fotografia 1972-2022

dal 26 novembre 2022 al 29 gennaio 2023

Museo della Città (Ala Nuova), via Tonini, 1 – Rimini centro storico

Viaggiare nella bellezza del mondo per Unire le persone e i Popoli. Testimoniare il diritto universale nella cura del Dolore e della Sofferenza

La mostra con le fotografie del maestro Saro Di Bartolo, intende affrontare il tema del Diritto universale di dare cura alla Sofferenza e al dolore.
Con le sue 175 opere, l’artista propone i passi più significativi del suo percorso creativo. Una serie di reportage e di progetti creativi sperimentali. Opere attraverso le quali, partendo dalla sua Rimini, il fotografo racconta la propria evoluzione artistica nell’arco di ben cinque decenni.
La mostra è organizzata dalla Fondazione ISAL a sostegno della ricerca sul dolore cronico incurabile.

Orario: 
venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10-13/16-19
Chiuso il 25, 31 dicembre 2022 e 1 gennaio 2023

Ingresso: 
libero

Telefono: 
339 3079278
Mercatini di Natale

da fine novembre 2022 all’8 gennaio 2023

Rimini centro storico

Il Capodanno più lungo del mondo

I caratteristici Mercatini Natalizi vi aspettano nel centro storico di Rimini e al mare per tutto il mese di dicembre e fino all’Epifania. Per le vie del centro storico addobbato a festa si potranno trovare tipici prodotti artigianali, decorazioni, dolciumi e le idee regalo più originali per il Natale.

IN CENTRO STORICO

Mercatino dei Sogni di Natale: dal 26 novembre  2022 all’8 gennaio 2023
nel cuore della città, accanto alla Piazza dei Sogni ed al Museo Fellini, le tradizionali casette di legno espongono proposte artigianali e prodotti tipicamente natalizi per la tradizionale Mostra Mercato di Natale organizzata da CNA Rimini.

Fiera delle Domeniche di Dicembre: nelle domeniche prima di Natale, 4, 11 e 18 dicembre 2022,
in centro storico, tra Corso d’Augusto, Via IV Novembre, Via Dante e Via Caltelfidardo sarà presente il Mercatino con vendita di prodotti non alimentari.

Fiera degli Alberi di Natale: dall’11 al 24 dicembre 2022
al Ponte di Tiberio è possibile acquistare veri alberi di Natale e piante natalizie 

Domeniche ad arte: speciale 8 dicembre 2022
lungo via IV Novembre si svolge la Mostra mercato locale di arte, artigianato e hobbistica locale a cura dell’Associazione Artistica Elio Morri e Goffredo Pizzioli
Orario: dalle 10 alle 19 Info: 338 8270486 assartisticamorripizzioli@legalmail.it

Borgosolidale: 8 dicembre 2022
in viale Tiberio, nel’antico Borgo di San Giuliano, ​un pomeriggio di solidarietà con il mercatino delle onlus riminesi.
Orario: dalle 15 alle 19 Info: societadeborg.it

Fiera di Natale: dal 15 dicembre 2022 al 6 gennaio 2023
in Piazza Tre Martiri
si svolge il tradizionale, ricco mercato natalizio con vendita di tipici prodotti artigianali, decorazioni, dolciumi e originali idee regalo 

Fiera di Natale: dal 19 al 24 dicembre 2022 con l’esclusione delle giornate del Mercoledì e del Sabato, in cui si svolge il mercato settimanale
in c.so d’Augusto e via IV Novembre
il mercatino natalizio si svolge nel cuore del centro storico con stand di tipici prodotti artigianali, oggettistica varia e articoli da regalo.

AL MARE:

Villaggio di Natale: dal 3 dicembre all’8 gennaio 2023
in Piazzale Fellini
mercatini alla pista di pattinaggio

Mercatino di Natale a Viserba: 3-4-8-10-11-17-18-24-26 dicembre, 6-7-8 gennaio 2023
In piazza Pascoli a Viserba, torna il villaggio del Natale con i suoi sfavillanti Mercatini di artigianato

Orario: 
intera giornata, se non diversamente specificato

Telefono: 
0541 53399 (Informazioni Turistiche)