Il Camparino festeggia il compleanno con una drink list che celebra Milano
È in programma lunedì 14 novembre la serata di festa per celebrare i 107 anni dello storico locale milanese. Grande protagonista la speciale drink list creata per l’occasione con 7 cocktail dedicati ad altrettanti quartieri della città

Una drink list creata ad hoc e che celebra la città di Milano. È così che il Camparino in Galleria, lo storico bar fondato da Davide Campari nel 1915 in Piazza Duomo, festeggia il suo 107° compleanno. L’appuntamento è per lunedì 14 novembre, quando a partire dalle ore 18 prenderà il via la serata speciale, organizzata con Zero Milano, rivista di riferimento per il divertimento in città, tutta dedicata a celebrare la ricorrenza.

Pezzo forte della serata la speciale dink list, messa a punto appositamente per l’evento dal team del Camparino, guidato da Tommaso Cecca, head bartender e store manager del locale. 7 drink, ognuno dei quali dedicato a un quartiere della città (Duomo, Sarpi, Isola, Sempione, Centrale, Navigli, e Porta Venezia), che propongono ai visitatori un percorso degustativo tra i sapori più innovativi della Milano da bere attraverso l’arte della miscelazione del Camparino e che include sia i classici del locale sia nuovi signature.

Un viaggio tra i sapori della città

Un viaggio che prende il via dal Duomo, quartiere culla del locale, con l’iconico Campari Seltz, nato dall’unione di Campari e seltz. Un aperitivo che ha ispirato diverse opere di artisti celebri, come L’Aperitivo di Marcello Nizzoli e Lo Spiritello di Leonetto Cappiello, simbolo dell’omonima sala del Camparino e icona del marchio Campari.

La tappa successiva è nel quartiere Sarpi, la Chinatown di Milano, con il cocktail Sarpinflower: un omaggio alla cultura orientale richiamata anche negli ingredienti che compongono il drink, come tè e sakè per un balance perfetto di sapori e rimandi che vengono da realtà lontane.

Si approda poi all’Isola, cui è dedicato Isola District, twist sul Manhattan, l’isola che per la sua frenesia e poliedricità richiama il quartiere meneghino. A caratterizzare il twist il suo gusto salato e fruttato al tempo stesso, molto aromatico e intenso, proprio come la vita di questo quartiere.

Tappa successiva è Sempione, il quartiere verde di Milano che divide la città in due metà esatte, grazie al suo lunghissimo Corso, nato per collegare la Francia all’Italia. Non a caso a rappresentarlo è Arco¸ uno champagne cocktail fresco e profumato, al quale l’aggiunta di Campari dona un lieve gusto amaro, che si sposa alla perfezione con le note briose ed eleganti dello champagne rosé.

A rendere omaggio al quartiere Centrale, dove si trova la stazione ferroviaria più grande della città, è un grande classico dell’aperitivo italiano, Mi-To, cocktail che rappresenta anche il viaggio di gusto tra Milano e Torino, con i due suoi ingredienti, il bitter e il vermouth rappresentativi delle due città del bere.

Celebra i Navigli lo Champagne Colada, drink dal sapore estivo e internazionale, proprio il quartiere in questione, e che nasce dall’unione di cocco e champagne.

Il viaggio di gusto ha come sua ultima tappa Porta Venezia, definito il “quartiere dell’amore”, noto per i suoi giardini e per le sue vie che si animano la notte. A celebrarlo è Chocolate Kiss, altro twist sul Manhattan, irrobustito dalla presenza di Mezcal Montelobos Espadìn e profumato dalle note calde e avvolgenti del bitter al cioccolato e da quelle erbacee dello Chartreuse.

Palcoscenico dell’evento sarà il Bar di Passo del Camparino, dove la speciale drink list sarà proposta senza servizio al tavolo (prezzo 10 euro). Nella Sala Spiritello, invece, i drink del compleanno sarano proposti con sevizio a tavolo (16 euro), ma sarà possibile anche fruire dell’intera offerta del locale sia per la parte cocktail sia food.

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Giorgio Chiarello è sul podio dell’IBA World Cocktail Championship
Nella finale del mondiale IBA, svoltasi a Varadero, Cuba, il flair bartender italiano
ha conquistato il terzo posto, grazie a una routine straordinaria e un drink da campione

Il tricolore sventola a Cuba. Il flair bartender italiano Giorgio Chiarello si aggiudica il terzo posto nella finale mondiale di Varadero organizzata dall’International Bartenders Association (IBA).

Il rappresentante dell’Aibes (Associazione Italiana barman e sostenitori) ha conquistato la giuria con una routine straordinaria e un drink da campione. Così commenta Chiarello sul suo profilo Instagram da oltre 110mila follower: «Sono felice di aver rappresentato la mia nazione e di averla portata in una posizione così alta nel mondiale IBA. Ringrazio tutti per il sostegno e l’affeto che mi avete dato. Ritornare in stage dopo tanti anni di stop è stato durissimo ma allo stesso tempo un’emozione unica… Ringrazio la mia associazione, Aibes, per il grande sostegno, ma un ringraziamento speciale va anche a un grande uomo, Umberto Davide Pecoraro, che ha condiviso ogni singola emozione insieme a me, dandomi la forza e la carica per affrontare questa grande sfida. Gracias Cuba per esta gran emición».

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Friendship Calling: la nuova campagna di Amaro Montenegro celebra l’amicizia
Il valore dell’amicia al centro della campagna di comunicazione sound-based ideata da Armando Testa per il celebre Amaro, on air e on line, fine a fine anno, in Tv, radio e sulle principali piattaforme digitali

È on air e on line, fino a fine anno, in Tv (Rai, Mediaset, Cairo, Sky, Discovery e Dazn), in radio e sulle principali piattaforme digitali (Netflix, Spotify, Meta e YouTube) la nuova campagna di comunicazione di Amaro Montenegro. Ideata dall’agenzia Armando Testa, sotto la direzione creativa di Jacopo Morini e Fabiano Pagliara, con la pianificazione di Wavemaker, Friendship Calling, questo il nome della nuova campagna, celebra uno dei valori forti del brand da sempre simbolo di convivialità: l’amicizia.

E lo fa in modo innovativo. La nuova campagna si caratterizza infatti per essere 100% sound-based dove il ruolo di grande protagonista è giocato dall’iconico sound logo di Amaro Montenegro, le sei note che da 25 anni fanno da colonna sonora all’Amaro, e che ora si presenta in una versione rinnovata. Questo fa da sfondo allo spot, che vede i protagonisti alle prese con situazioni di vita quotidiana, improvvisamente attratti da un richiamo irresistibile che li spinge a raggiungere gli amici per un brindisi. Ma non solo. Perché ogni scena di vita quotidiana è accompagnata da suoni, un ascensore che si apre, il fischiettio distratto di un tassista, una radio che risuona in un barber shop, un acchiappasogni che tintinna sotto una veranda, la colonna sonora di un videogame, che in realtà riproducono le sei note del sound logo. In questo modo le sei note di Amaro Montenegro diventano il richiamo dell’amicizia, che risuona forte in un mondo pieno di rumori, che è poi l’idea e il messaggio alla base della campagna.

Il tutto poi suggellato dall’altro protagonista di Friendship Calling, il celebre pay off Sapore Vero, che ancora una volta va a sottolineare il legame tra il desiderio di vivere momenti autentici di convivialità e il sapore vero, appunto, dell’Amaro, frutto della sapiente lavorazione di 40 erbe aromatiche e di un complesso procedimento di estrazione che lo rendono un prodotto unico, perfetto per impreziosire con un bel brindisi tali momenti.

Tutti i contenuti della campagna sono stati curati dalla casa di produzione The Box, con la regia di Tommaso Bertè per la Tv, dove vengono proposti nei formati 30” e 15”,  e di Manfredo Archinto per il digital, canale per il quale sono stati previsti numerosi contenuti ad hoc che riprendono la centralità dell’elemento sonoro, sviluppandolo tramite i linguaggi delle diverse piattaforme.

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Barawards, i protagonisti: Francesco Bonazzi del Mag La Pusterla di Milano
Intervista al bar manager del locale vincitore del Premio Barceló Bar Rivelazione dell’anno a Barawards 2021: «Avere un riconoscimento fa sempre bene, ma essere premiati aumenta la pressione. Occorre tenere alta l’attenzione, per soddisfare le aspettative dei nuovi ospiti che verranno a trovarci»

Uno dei volti più noti della scena da bere milanese, Francesco Bonazzi, torinese, è membro storico del gruppo Farmily, che coinvolge i locali Mag, Iter, 1930 speakeasy e Mag La Pusterla. Proprio quest’ultimo, nato nel pieno delle restrizioni del 2020 dalle ceneri di uno dei caffè della vecchia Milano, ha poi registrato un’accelerata notevole, tanto da essere riconosciuto come Bar rivelazione dell’anno agli scorsi Barawards. «Appena un mese e mezzo dopo l’apertura abbiamo dovuto chiudere; ma un locale nuovo ci ha permesso di mantenere lo staff integro, abbiamo spostato due membri di ciascun bar del gruppo Farmily a La Pusterla, così da non dover tenere a casa nessuno, e la scelta ha pagato. Abbiamo portato l’atmosfera del Mag Navigli in una zona più residenziale, non certo famosa per la presenza di cocktail bar, e abbiamo costruito una clientela abituale in poco tempo».

Con spazi ampi, tempi dilatati, buon bere e cucina di qualità, La Pusterla è buon esempio dell’evoluzione del bar negli ultimi tempi: «Negli ultimi sei o sette anni il mondo del bar è andato concentrandosi sull’ospitalità in senso stretto, più che sugli ingredienti. Non si parla più di bere bene, ma di stare bene in generale, ed è questa la differenza che cerchiamo di fare». L’Italia peraltro dimostra di star crescendo in maniera importante, come si evince dai quattro locali presenti nell’ultima lista dei World’s 50 Best Bars (lo stesso 1930 del gruppo Farmily si è classificato 35esimo): «Cominciamo a proporre dei riferimenti di alto livello, anche agli occhi del mondo: e questo genera una interconnessione tra bartender e professionisti, è positivo per l’intero sistema bar, fa bene alla categoria». Il premio ai Barawards è al tempo stesso soddisfazione e stimolo, perché di certo non serve riposarsi sugli allori: «Avere un riconoscimento fa sempre bene, ovviamente. Ma non deve essere soltanto un traguardo, anzi: essere premiati aumenta la pressione, e di conseguenza è necessario tenere alta l’attenzione, per soddisfare le aspettative dei nuovi ospiti che verranno a trovarci».

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