Il bartender del Tukana di Rieti vince la cocktail competition firmata Pierre Ferrand Dry Curaçao, per questa seconda edizione giocata sul tema il classico del futuro
Si è svolta ieri al Velluto Botanique Eclectique di Bologna la finale della seconda edizione di Do it Dry! The Pierre Ferrand Dry Curaçao Competition, il cocktail contest organizzato da Compagnia dei Caraibi in collaborazione con Maison Ferrand. Dietro il banco del famoso locale bolognese, diretto da Enrico Scarzella, si sono alternati 6 finalisti: Giovanni Maffeo (Quanto Basta, Lecce), Dario Baturi (Ronin, Milano), Luca Bruni (Tukana, Rieti), Nicolas Di Maria (Caffè Concerto Paszkowski, Firenze), Marco Favretto (Il Mercante, Venezia) e Mattia Lotti (Freestyle Cocktail Bar, Scandiano).
Luca Bruni, vincitore della competition, con il biglietto aereo per la Francia
I sei finalisti della secondai sei finalisti della seconda edizione di Do It Dry (da sinistra): Giovanni Maffeo, Dario Baturi, Nicolas Di Maria, Marco Favretto, Luca Bruni e Mattia Lotti
Al termine di una sfida di altissimo profilo ha trionfato Luca Bruni con Synth Mai Tai. Bruni vince un viaggio alla scoperta della distilleria di Maison Ferrand nel suggestivo Château de Bonbonnet, nella regione del Cognac, in Francia.
A decretare la vittoria del bartender del Tukana, una giuria composta da Francesco Pirineo, advocacy manager di Compagnia dei Caraibi, Enrico Scarzella, bar manager di Velluto, Stefano Nincevich di Bargiornale e Vito Nicotra, bar manager del Truffle Pig di Berlino.
Quattro i criteri di giudizio: bilanciamento degli ingredienti, originalità, presentazione, attinenza con il tema della gara “il classico nel futuro”. Tema che si è prestato a due tipi di declinazioni da parte dei bartender. C’è chi ha ideato cocktail originali pensati per assumere lo status di classico nei prossimi anni, e chi, partendo da un classico della miscelazione, ha creato un twist on classic con l’ambizione di ottenere la stessa gloria dell’originale.
Il futuro del Tiki secondo Bruni
Quelle che seguono nel prossimo paragrafo sono state le parole del vincitore, capace col suo Synth Mai Tai di creare un varco spazio-temporale. Un passaggio tra l’immaginario dei pionieri e il futuro prossimo del genere Tiki. Tra l’universo che fu di Trader Vic e Don The Beachcomber e la generazione Z. Si dice che il primo senso con cui si apprezza un drink o un piatto sia la vista. Ma la “vista” oggi non è più (o non è solo) quella degli occhi, ma è anche quella dell’occhio della camera che immortala il drink e lo fa surfare nel mare di Instagram.
Apriamo il microfono a Luca Bruni: «Ogni classico segna un’epoca, ma se non sa evolversi rischia l’estinzione. Un classico che ha invece il coraggio di mutare e di plasmarsi diventa eterno e rimane cristallizzato nel tempo come i ghiacciai millenari. In un mondo sempre più frenetico e caotico, il Classico del Futuro per me è un drink semplice, facile e veloce da replicare, ma che al tempo stesso riesce a preservare la propria identità. Per esaltare al meglio il profilo aromatico di Pierre Ferrand Dry Curaçao, sono partito dall’idea di un Mai Tai. L’ho scomposto e ne ho sintetizzato (da qui “synth”) le caratteristiche fondamentali, mantenendo un design pulito ed essenziale. Per farlo ho eliminato tutte le parti organiche e quindi fermentescibili, riducendo sia i costi sia gli sprechi, rendendo il drink potenzialmente pre-assemblabile e con una “shelf life eterna”.
La ricetta prevede 30 ml di Pierre Ferrand Dry Curaçao, liquore dal basso contenuto di zuccheri, che ha quel “kick” e gli spigoli tipici di un distillato. Nel drink uso anche 15 ml di Plantation Xaymaca Special Dry. Un ingrediente che uso per un doppio scopo: da una parte perché esalta i sentori speziati di arancia amara presenti in Dry Curaçao, dall’altra perché non può esistere un Mai Tai senza rum giamaicano. Il mio Synth Cordial va a sostituire i due ingredienti organici di un classico Mai Tai: lime e orzata.
L’ho realizzato sciogliendo in acqua acido citrico, malico, olio essenziale di lime, zucchero, aroma di mandorla, acqua di fiori d’arancio e gomma xantana. Il tutto allo scopo di replicare la consistenza plastica e lattiginosa di un’orzata. Per quanto riguarda la garnish, ho sostituito anche il classico ciuffettino di menta con un profumo di menta che ha ricopre la stessa funzione. L’ho creato su una base di Plantat.
La serata ha auto un epilogo di successo grazie alla special guest shift di Vito Nicotra che ha presentato alcuni pezzi forti del Tuffle Pig di Berlino (le ricette in fondo all’articolo).
Le ricette dei finalisti di Do it Dry!
Synth Mai Tai di Luca Bruni
Ingredienti:
30 ml Pierre Ferrand Dry Curação, 15 ml Plantation Xaymaca, *50 ml Synth Cordial
*Synth Cordial: acqua, aroma di lime, acido citrico, acido malico, aroma di mandorla, idrolato di fiori d’arancio, zucchero, gomma Xantana
Preparazione:
stir
E5 di Giovanni Maffeo
Ingredienti:
30 ml Dry Curacao Pierre Ferrand, 50 ml Cordiale Senza Piombo*
* Cordiale Senza Piombo. Ingredienti: 6 g spirulina, 15 ml fake lemon, 15 ml Apricot brandy, 15 ml Plantation Xamayca, 10 ml latte di mandorla
Preparazione:
shake & double strain
Leon di Dario Baturi
Ingredienti:
2 cl Pierre Ferrand Dry Curacao, 2 cl Bitter Rouge, 3 cl Citadelle Jardin d’eté, 4 cl Sake Honjoso ai fiori di hibiscus*, 1 cl distillato di lamponi homemade**, 2 dashes Bitter Chocolate 2 dashes
*Sake ai fiori di Hibiscus: infusione per 24h di sake honjozo e karkadè.
**Distillato di lamponi: distillato con girovap a 58 °C di vodka e lamponi 500 g per 500 g, frullati e ridistillati.
Tour de France di Mattia Lotti
Ingredienti:
6 cl Chablis, 2,25 cl Belle de Brillet Liqueur Poire & Cognac, 2,25 cl Pierre Ferrand Dry Curaçao, 0,75 cl miele millefiori acidificato*, 3 dashes Peychaud’s Bitter 3 dashes, Assenzio Spary (per profumare la coppa internamente)
*Miele Millefiori acidificato: soluzione di miele ed acqua 3:1 più aggiunta di acido citrico
Preparazione:
stir
Guarnizione:
zest di limone e scartare
Ace of Earth di Marco Favretto
Ingredienti:
20 ml Dry Curaçao, 40 ml Plantation Panama, 45 ml cordiale limone e carota homemade
Preparazione:
stir
Guarnizione:
sale di Cime di Carota sul bordo
Car Radio di Nicolas Di Maria
Ingredienti:
30 ml Dry Curaçao Pierre Ferrand, 60 ml Trip Cordial*,
*Trip Cordial: cordiale con bucce di lime, farina di semi di vinacce e cognac
Preparazione:
stir
Side:
Alkekengi al Sidecar e crostino di fegatini toscani
Le ricette di Vito Nicotra
Tuffle Sidecar
Ingredienti:
Pierre Ferrand Dry Curaçao, Pierre Ferrand Cognac 1840, tartufo, limone
Guarnizione:
scorzetta di limone
Preparazione:
shake & double strain
Bicchiere:
coppetta
Belle Époque
Ingredienti:
Pierre Ferrand Dry Curaçao, Pierre Ferrand Cognac 1840, Verjus, assenzio, spumante, dry tonic water
Guarnizione:
acino d’uva
Preparazione:
stir
Bicchiere:
highball
Kung-Fu Pandan
Ingredienti:
Pierre Ferrand Dry Curaçao, Plantation 3 Stars, pandan, lime, soda
Guarnizione:
scorzetta d’arancia
Preparazione:
shake & double strain
Bicchiere:
highball