Tostatura scura, corpo e rotondità nella nuova referenza di 1895 by Lavazza: Noble Volcano è stato lanciato come protagonista di interessanti prove di pairing firmate dai maestri del dolce. L’ultimo nato tra gli Specialty torinesi è anche il primo prodotto la cui filiera è interamente tracciata in blockchain
A Napoli per raccontare una storia di eccellenza e qualità nel mondo del caffè, proprio nella città che ha l’espresso nel cuore e nell’anima: la gamma di 1895 Coffee Designers by Lavazza, la linea di caffè Specialty di Lavazza che ha esordito nel 2020, si amplia con Noble Volcano, l’ottava referenza presentata proprio nel capoluogo campano.
Corposità e rotondità nell’ultimo nato di 1895 by Lavazza
Noble Volcano è un blend pensato per i consumatori che amano un profilo più intenso, con note di cioccolato e nocciola. Questo Specialty è prodotto con chicchi provenienti da due fazendas, Primavera e Matilde, che si trovano in Brasile, nella zona montuosa di Angelandia, nella regione di Chapada de Minas. Sono coltivati a 1.000 metri di altitudine: le due fazendas scelte dai selezionatori di Lavazza hanno una vegetazione che rispecchia il clima “misto” dell’area, un po’ savana e un po’ foresta atlantica, che conferisce al territorio una biodiversità marcata. Il blend è composto per il 60% da Arabica naturale e per il restante 40% di Honey Arabica. Noble Volcano si caratterizza per una tostatura scura che dona corposità e rotondità regalando note di nocciola e caramello mou mixate con un finale di cioccolato fondente.
La filiera: tutti i passaggi tracciati in blockchain
Il lancio del nuovo caffè di 1895 Coffee Designers by Lavazza segna anche un passaggio importantissimo per il brand torinese: si tratta infatti del primo prodotto il cui processo produttivo è interamente tracciato in blockchain. Dunque si sfrutta la tecnologia digitale per garantire al consumatore finale sicurezza e veridicità di tutte le informazioni raccolte lungo la filiera. Con la semplice scansione del QR Code presente sui pack di Noble Volcano si ha accesso a tutte le informazioni su origine, lavorazione e percorso del chicco di caffè.
Filiera trasparente e comprensibile
Un progetto su cui Lavazza conta molto e che ha richiesto un lavoro intenso sul campo. In senso letterale: si parte dalla mappatura delle coltivazioni e la connessione dei sistemi di raccolta dati da mettere in opera al momento della raccolta del caffè, con il posizionamento di sensori di monitoraggio presso le due aziende agricole; si passa al tracciamento del processo di essicazione dei caffè, all’implementazione di un sistema di tracciamento dei vari passaggi logistici e di monitoraggio della trasformazione (che avviene nella factory di 1895, a Settimo Torinese). Infine, la costruzione dell’interfaccia per il consumatore finale.
L’obiettivo di questo progetto è quello di rendere la filiera trasparente e comprensibile per il pubblico, raccontando con precisione la provenienza dei prodotti, spiegandone al meglio la qualità e dimostrando che il caffè è cresciuto nelle condizioni ideali per essere catalogato come Specialty.
Nel dettaglio, ecco le informazioni tracciate in blockchain.
Coordinate geografiche, giorno e durata di raccolta dei chicchi
Temperatura, quantità di pioggia, velocità del vento e umidità del terreno nelle due fazendas durante l’intero periodo di sviluppo delle ciliegie di caffè
Quantità di ciliegie raccolte e quantità di zucchero dei chicchi
Informazioni sul processo di essiccazione dei chicchi
Qualità e dimensione dei chicchi
Nome della nave che ha effettuato il trasporto del caffè e indicazione delle coordinate geografiche del luogo di partenza e d’arrivo
Temperatura e umidità durante il trasporto
Processo di tostatura in Factory 1895: tipo di macchina tostatrice, quantità di chicchi tostati, giorno e durata della tostatura
Specialty e pasticceria: i pairing dei maestri del dolce
I caffè di alta qualità trovano il terreno ideale nella proposta dell’alta pasticceria e negli abbinamenti con i dolci per le occasioni di consumo più slow, dalla colazione al fine pasto di alto livello. Così, ad accompagnare il lancio di Noble Volcano, sono entrati in scena grandi nomi della pasticceria italiana durante una masterclass dedicata al tema del pairing, che ha avuto luogo al Grand Hotel Parker’s, l’hotel più antico di Napoli, sede del lancio del nuovo prodotto. Iginio Massari, decano dei pasticceri italiani e presidente di Apei, ha proposto il suo panettone (sia nella versione classica che nella versione al cioccolato) in abbinamento il Noble Volcano in preparazione espresso. Il pastry chef dei ristoranti Cracco Marco Pedron ha presentato, invece, la sua proposta di colazione con la crioche Cornucopia abbinata a una crema di ricotta e limone (firmata dal pasticcere partenopeo Salvatore Varriale) e affiancata sempre da Noble Volcano in cappuccino. Infine il pastry chef Antonino Maresca ha osato con due dessert al piatto abbinati a due diverse estrazioni di Behati, il monorigine Etiopia della gamma 1895 by Lavazza. Prima un bignè al pistacchio denominato “Non plus ultra”, con all’interno emulsione di pistacchio, olio evo, sale Maldon e pepe Cubebe, crema chantilly all’italiana e panna. Poi Oro Nero, un cioccolatino con all’interno un caramello all’Eremorange (agrume ibrido tra lime e arancia dolce, ndr) coltivato da un agricoltore campano di Nocera, e una ganache al cappero di Pantelleria, presentato sempre con il caffè Behati questa volta estratto con la chemex.