Fonte Plose con il progetto Nastro Rosa contro i tumori femminili
L’azienda di bevande altoatesina è al fianco di Golden Brain e Lilt a Pesaro, Fano e Urbino con una serie di eventi a ottobre per sensibilizzare le donne sull’importanza della prevenzione

Il mese di ottobre è tradizionalmente dedicato alla lotta contro i tumori femminili. Anche Fonte Plose è da tempo impegnata su questo fronte, promuovendo attraverso i suoi prodotti, naturali, biologici, sostenibili stili di vita corretti legati a una sana alimentazione, fondamentali per prevenire la malattia. Ma non solo. L’azienda altoatesina di bevande è partner di Golden Brain, associazione culturale impegnata nella diffusione di buoni stili di vita e alle nuove opportunità di prevenzione e cura delle malattie, e, in particolare, fin dall’inizio del progetto Movis (Movimento e Salute Oltre la Cura). Progetto, questo, coordinato dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, e realizzato in collaborazione con la Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, l’U.O. di Oncologia dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Urbino il dipartimento Prevenzione AV-1 e la Scuola di Scienze Motorie dell’Università di Urbino Carlo Bo, che propone un percorso di educazione all’attività fisica e nutrizionale nei follow-up dei pazienti con pregresso carcinoma mammario.

Per rafforzare ulteriormente il proprio impegno Fonte Plose ha deciso di sostenere Nastro Rosa 2022, campagna di comunicazione lanciata da Golden Brain e Lilt (Lega Italiana per la lotta contro i tumori) Pesaro/Urbino, per sensibilizzare e informare le donne delle province di Fano e di Pesaro e Urbino sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce, la strategia vincente contro questa patologia neoplastica.

Campagna che prevede una serie di appuntamenti per tutto il mese di ottobre, tra vetrine in rosa, aperitivi a tema, cene culturali, eventi sportivi, momenti di confronto e divulgazione, durante i quali l’azienda sarà al fianco delle due associazioni.

Serie di appuntamenti apertasi lo scorso 4 ottobre presso il locale Tappo Matto di Pesaro, dove il progetto è stato illustrato e sono stati distribuiti dépliant informativi per una visita senologica gratuita. Il tutto sorseggiando il cocktail¸ che sarà quello ufficiale di tutti gli appuntamenti della campagna, realizzato per l’occasione da Laura Ceccacci, Lady Drink 2022 (leggi Laura Ceccacci è Lady Drink edizione 25.o Anniversario) e collaboratrice di Enoteca Biagioli a Fano.

La serata dell’aperitivo in rosa sarà replicata il prossimo 13 ottobre, ma questa volta a Fano presso il bar ristorante Bellavista, e avrà come protagonista sempre il drink firmato da Ceccacci, insieme a una selezione di proposte Fonte Plose, tra succhi e bibite biologici BioPlose, Acqua Plose e altri analcolici di qualità.

Acqua Plose sarà inoltre presente negli appuntamenti più importanti organizzati dalle associazioni e accompagnerà i partecipanti alla camminata della Flaminia Rosa, la camminata salutare di sette chilometri, alla sua terza edizione, in programma l’8 ottobre, che sarà conclusa da un’apericena.

Gli altri appuntamenti in programma sono per il 22 ottobre, quando si svolgerà il torneo Pink Golf Cup presso Golf Club Alpe della Luna di Borgo Pace (Pu) e per il 25 con la tavola rotonda sull’importanza del reinserimento al lavoro per le donne che stanno affrontando la malattia.

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Drink Immortali, la drink list del Jerry Thomas per fare la storia della mixology
Dedicata al mitico The Professor, la nuova drink list dello speakeasy di Roma propone i miscelati più iconici e conosciuti della storia della miscelazione, ripensati alla luce degli ultimi 12 anni di sperimentazioni

Dopo anni passati a riflettere sulla storia della miscelazione, per i ragazzi del Jerry Thomas è l’ora di farla la storia. È questo il manifesto della nuova cocktail list dedicata ai Drink Immortali, ovvero i miscelati più iconici e conosciuti, ripensati alla luce degli ultimi 12 anni di sperimentazioni, ovvero di “alchemici studi”, come amano dire i ragazzi del Jerry.

È lo spirito di Foscolo che è entrato nello speakeasy più famoso d’Italia e ha sussurrato ai quattro fondatori del Jerry Thomas Project, Antonio Parlapiano, Leonardo Leuci, Roberto Artusio e Alessandro Procoli, oltre a general manager Simone Onorati, che per ridefinire la storia della miscelazione ed entrare a farne parte è necessario fare qualcosa per essere ricordati nell’eternità.

La nuova drink list passa attraverso passato, presente e futuro, che corrispondono alle tre sezioni di cui è composta: Twist on classics, Signature stagionali e House of classics.

Un progetto dedicato al mitico The Professor

Il pay-off è “non fecero la storia, la rubarono” perché per il progetto dedicato al mitico The Professor, lavorare sui classici resta la metodologia di sviluppo: «il twist on classic – spiega Simone Onorati – permette di applicare regole e ragionamenti illogici alle ricette più classiche, dando vita a nuove versioni, possibilmente migliori».

La contaminazione fra “arti” è contemporaneamente alla base della ricerca di ispirazione, ma anche della voglia di sconfinare del nuovo progetto del Jerry Thomas. Ed ecco che se da una parte Onorati ammette che l’ispirazione viene da qualsiasi campo (dall’arte alla storia, dalla musica alla gastronomia, dalla letteratura alla profumistica), nello stesso tempo i cocktail diventano oggetti d’arte. I cocktail della nuova drink list sono stati incorniciati per essere trasformati in “spiriti immortali”, diventando opere d’arte: «abbiamo riempito delle vasche con le componenti dei nostri drink e abbiamo utilizzato questi composti per creare delle tele, che vengono incorniciate e che sono andate ad abbellire le pareti del locale».

Drnk tra arte e storia

Fra i drink assaggiati, il Peat+Milk, un twist sul Grasshopper lavorato con un fat wash di kefir e yogurt, che va a smorzare le note affumicate del Laphroaig invecchiato 10 anni che fa da base. L’ispirazione in questo caso affonda le radici in un passato remoto, al tempo dei cacciatori-raccoglitori del Neolitico, che avevano a che fare con radici e bacche (rabarbaro e ciliegie selvatiche di montagna) e quello dei nostri avi preistorici, che intorno al 5500 a.C. hanno inserito nella loro dieta i latticini, a partire proprio dal kefir.

Il Banana Paradise è lo studio attorno al recupero di Simone Onorati per Flor de Caña, che è stato giudice nell’ultima Sustainable Cocktail Challenge, la competition del rum nicaraguense (leggi Roberto Cosentino vince la competition di Flor de Caña e vola a Berlino). Della banana al Jerry Thomas si utilizza tutto, dalla polpa alla buccia, il tocco di nocciola ammorbidisce il gusto, il macis (ovvero il rivestimento del seme della noce moscata) dà la nota speziata: l’obiettivo è un drink perfettamente bilanciato e con gli scarti azzerati grazie alla cialda di banana che fa da garnish e completa il drink.

L’Omotenashi è uno dei rappresentanti della categoria dei Punch, alla quale nella nuova drink list è dedicata una piccola sezione, composta da tre drink basati sui viaggi intorno al mondo dei marinai della Compagnia delle Indie. In questo caso è un omaggio al Giappone che parte dai Monti Sibillini, dove nasce il gin Vettore che viene utilizzato come base.

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I primi verdetti del Restaurant & Bar Design Awards. Guarda le foto dei locali vincitori di categoria
Le foto dei bar vincitori di categoria del prestigioso contest internazionale dedicato alla progettazione di spazi per il food e il beverage

C’è davvero da rifarsi gli occhi a guardare i locali premiati all’edizione 2022 del Restaurant & Bar Design Awards, il prestigioso contest internazionale di che celebra gli spazi più creativi per il food e il beverage. E siamo solo all’inizio. Sì, perché quelli per ora svelati sono “solo” i vincitori di categoria, in attesa di conoscere i locali vincitori assoluti per ogni area geografica e tra questi il bar e il ristorante di design dell’anno, che saranno svelati durante la serata di gala in programma il prossimo 20 ottobre a Londra.

Alla sua quattordicesima edizione, il concorso, creato nel 2008 da Marco Rebora per premiare non la qualità di ciò che si mangia o si beve in un locale, ma l’ambiente nel quale cibi e bevande sono serviti, è aperto a ogni tipologia di spazio per la ristorazione, dai locali stellati a quelli che si trovano negli aeroporti, da quelli situati nelle navi a quelli nei musei, fino ai furgoni e agli allestimenti per lo street food.

39 i premi di categoria assegnati, nelle cinque aree geografiche, Europa, Asia, Medio Oriente e Africa, Americhe e Australia e Pacifico, quest’anno dalla giuria composta da 40 personalità tra le più influenti al mondo nei settori del design, dell’ospitalità e del lifestile. Categorie che toccano ogni aspetto del design che contribuisce a creare un ambiente funzionale e accattivante per regalare i clienti una experience unica, dall’identità visiva all’utilizzo delle luci, dall’impatto artistico di eventuali murales o graffiti all’uso del colore all’interno dello spazio, agli accorgimenti in chiave sostenibili adottati nella progettazione degli spazi.

Tra i premiati anche un locale italiano, il Bun Burgers di Milano, progettato dallo studio Masquespacio, con sede a Valencia, Spagna, vincitore europeo per la categoria Fast casual.

Ecco i bar vincitori di categoria del Restaurant & Bar Design Awards 2022 per area geografica

Europa

America

Australia e Pacifico

Medio Oriente & Africa

Asia

 

 

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Baritalia: iscriviti per partecipare all’ultima tappa, lunedì 17 ottobre a Bologna
Compila il form di iscrizione per assicurarti l’ingresso gratuito e la partecipazione alle masterclass alla tappa di Bologna di Baritalia 2022, in programma lunedì 17 ottobre 2022 al Qubò

Ultima attesissima tappa, con ben 13 posti in palio per la finalissima di Monte Carlo, per il tour di Baritalia 2022 – a drink for the planet. 

L’aapuntamento finale è per lunedì 17 ottobre a Bologna, ospiti del Qubò, in vicolo Sampieri 3, in pieno centro cittadino. È la prima volta in assoluto che Baritalia sbarca in Emilia.

Da Nord a Sud, dall’Adriatico al Tirreno, Baritalia si conferma manifestazione in grado di unire e riunire i professionisti della miscelazione di tutt’Italia desiderosi di mettersi in gioco, di scambiare esperienze, di creare legami e collaborazioni, di aggiornarsi professionalmente. La tappa di Bologna ha registrato un numero record di candidature.

L’appuntamento per i bartender è al Qubò lunedì 17 ottobre a partire dalle 9 per una giornata imperdibile di confronti, approfondimenti, seminari e sfide sul tema cocktail.

Il laboratorio di miscelazione itinerante di Bargiornale, giunto alla settima edizione, ha come da tradizione due momenti clou.

A cominciare da Baritalia Lab, il laboratorio di miscelazione che vedrà confrontarsi bartender di tutta Italia sul tema “A drink for the planet”. La sfida è creare un cocktail sostenibile che valorizzi il prodotto sponsor e rispetti uno o più dei seguenti principi: riduzione degli sprechi, stagionalità, territorialità e sensibilizzazione del pubblico/cliente verso un progetto sostenibile tra quelli promossi dalle associazioni riconosciute dal ministero per la Transizione Ecologica (scopri qui l’elenco).

In parallelo, si svolgeranno i nostri Boot Camp dedicati alle tecniche di miscelazione, tenuti da bartender ed esperti di fama nazionale e internazionale. Le lezioni saranno aperte e gratuite per tutti i professionisti che si saranno registrati all’evento.

Nel Signature Bar potrete degustare – tutto il giorno – i super cocktail delle aziende partner dell’evento.

Ospiti speciali della giornata come giudici d’onore saranno i protagonisti dei migliori cocktail bar di Bologna. 

Il programma

In fase di pubblicazione

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Ancora un trionfo per Ferrari Trento ai Campionati mondiali di bollicine
Storico bis per la cantina trentina che per il secondo anno consecutivo (quinta vittoria complessiva) conquista il titolo di Produttore dell’anno nella più prestigiosa competition mondiale dedicata alle bollicine

Ferrari Trento compie quest’anno i suoi primi 120 anni di storia. Ma per la cantina del Gruppo Lunelli c’è un motivo in più per festeggiare. La cantina trentina per la quinta volta si è aggiudicata il titolo di Sparkling Wine Producer of the Year a The Champagne & Sparkling Wine World Championships, il più prestigioso concorso mondiale dedicato alle bollicine.

Nel concorso, che in questa edizione ha visto oltre 1000 etichette in gara da più di 30 Paesi del mondo, Ferrari Trento ha conquistato in totale 14 medaglie, delle quali 11 di oro e 3 di argento, meritandosi nuovamente il titolo Produttore dell’Anno, assegnato all’azienda che ne conquista di più. La cantina ha bissato così il trionfo dello scorso anno, quando si era aggiudicata lo stesso titolo, e che in precedenza si è aggiudicata anche nel 2019, 2017 e 2015 (leggi Nuovo trionfo per Ferrari Trento a The Champagne & Sparkling Wine World Championships).

Il successo della cantina trentina ha contribuito a quello più generale delle bollicine made in Italy, che in totale hanno ottenuto 53 medaglie di oro, a fronte delle 55 ottenute dai produttori francesi che quest’anno ci hanno superato, ma anche 128 medaglie di argento, per un totale complessivo di 181 riconoscimenti, contro i 102 della Francia. Anche questa edizione della The Champagne & Sparkling Wine World Championships ha confermato il Trentodoc come la denominazione italiana più premiata: ben 79 le medaglie ottenute, 22 di oro e 47 di argento.

Ma per Ferrari i risultati della competition testimoniano ancora una volta l’ampiezza e l’eccellenza della sua gamma di spumanti e la costanza qualitativa che l’azienda riesce a mantenere su tutti i Trentodoc, dai non millesimati alle riserve.

Tra le etichette premiate con l’oro dalla giuria, composta da Tom Stevenson, ideatore della competizione e autorità internazionale nel campo, e dagli altri due grandi esperti George Markus ed Essi Avelan, ci sono infatti anche lo storico Ferrari Brut e il Ferrari Maximum Blanc de Blancs, entrambi non millesimati e prodotti in numeri significativi di bottiglie, e tra l’altro entrambi già oro anche lo scorso anno.

Ecco tutte e 12 le medaglie d’oro della casa: Ferrari NV Brut, Ferrari NV Brut Magnum, Ferrari NV Maximum Blanc de Blancs Magnum, Ferrari NV Maximum Rosè, Ferrari 2016 Perle, Ferrari 2016 Perle Magnum, Ferrari 2013 Perle Bianco Riserva Magnum, Ferrari 2012 Perle Bianco Riserva, Ferrari 2016 Perle Rosè Riserva, Ferrari 2013 Perle Nero Riserva Magnum, Ferrari 2009 Giulio Ferrari Riserva Magnum e Ferrari 2010 Giulio Ferrari Riserva Magnum.

A queste si aggiungono, a completare l’elenco dei premiate, le 3 referenze che hanno ottenuto la medaglia d’argento: Ferrari NV Maximum Blanc de Blancs, Ferrari 2013 Perle Nero Riserva e Ferrari 2009 Giulio Ferrari Riserva Magnum.

 

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CoffeeStorming, una roastery in caffetteria
Ha aperto ad Albenga la prima caffetteria della torrefazione ligure La Genovese, che mira a sviluppare la conoscenza di tutta la filiera

Albenga: è qui che la storica torrefazione ligure La Genovese apre la sua prima caffetteria. Si chiama CoffeeStorming, è un progetto ambizioso e sviluppa un concept store innovativo nato per esplorare il mondo del caffè e tutta la sua filiera. «Già con la scelta del nome, CoffeeStorming, ovvero “idee di caffè in movimento”, abbiamo cercato di dare un’identità precisa a questo progetto, con cui vogliamo coniugare conoscenza, innovazione, condivisione (di idee e di mezzi) e sostenibilità, sia ambientale sia sociale», afferma Matteo Borea, responsabile del progetto.

CoffeeStorming è uno spazio moderno, dotato di un ampio dehors, progettato non soltanto per i player del comparto caffè e per i coffeelover ma per tutte le persone curiose, per proporre loro una collezione dei migliori caffè monorigine serviti in tazza con diversi metodi di estrazione. Tutto questo grazie alla tostatrice Giesen W6A, inaugurata in occasione dell’International Coffee Day 2022, utilizzata per la tostatura degli specialty coffee selezionati ogni settimana, per regalare al cliente l’esperienza della varietà di armonie e sapori che inizia dal caffè verde.

Sul banco è posizionato un macinacaffè Mahlkönig E65 S, disponibile per l’estrazione in espresso della miscela Juta e un Mahlkönig EK43 dedicato alla macinatura di tutti gli altri caffè in carta, sia per l’espresso sia per l’estrazione con metodi alternativi , perfetto per alternare rapidamente diversi caffè, senza sprechi. In caffetteria la miscela selezionata per preparare l’espresso classico all’italiana è Caffè Juta Bio La Genovese 100% Arabica Biologica e certificata Rainforest Alliance, estratta con la Marzocco KB 90, affiancata da un modulo vapore Modbar dedicato alla montatura del latte.

I clienti possono scegliere tra oltre dieci diverse monorigini, molte delle quali biologiche o certificate Rainforest Alliance. Tutti i Borea Specialty Coffee (caffè tracciabili fino dalla piantagione di origine) sono proposti sia con tostatura media, per estrazione a filtro, sia con tostatura per espresso, più scura. Chi desidera il decaffeinato può gustare l’Arabica Monorigine Altura Mexico Biologica. Lo staff si relaziona con il cliente raccontando le storie e le caratteristiche dei diversi caffè serviti, i sentori, i metodi di produzione e i diversi metodi di estrazione, usando un linguaggio inclusivo, semplice e chiaro.

CoffeeStorming è un progetto di inclusione che mette al centro la cultura del caffè, l’accoglienza del cliente e il rispetto del lavoro. Lo scopo è far conoscere il contributo di tutti gli attori della filiera del caffè, dai processi di lavorazione del raccolto al ruolo della tostatura fino alla valorizzazione della professionalità del barista. Le persone sono fondamentali per il successo di questo progetto anche per quanto riguarda il personale: Fabrizio Giorgini è a capo del team di baristi e tutto lo staff è stato coinvolto in oltre due mesi di formazione. In un laboratorio interno a vista vengono preparati ogni giorno la piccola pasticceria e piatti salati destinati alla colazione e al pranzo.

«Non vogliamo parlare solo a una ristretta cerchia di professionisti e appassionati di caffè – dice Alessandro Borea, AD de La Genovese -, ma a tutte le persone curiose che vorranno approcciarsi a questo ricco e variegato mondo. Il nostro obiettivo è comunicare la cultura del caffè e tutto il lavoro, nostro e soprattutto quello svolto in piantagione e le lavorazioni post raccolta. In caffetteria vogliamo anche proporre corsi di degustazione e di cupping per i clienti più curiosi. Perché in realtà il caffè, così come il vino e i distillati, ha una moltitudine di caratteristiche sensoriali, che vanno scoperte e che bisogna imparare a riconoscere».

Plastic free. All’interno del locale, è stata eliminata la plastica a perdere in ogni suo uso: tutte le stoviglie sono in ceramica e i bicchieri da asporto in materiale 100% compostabile. È stata bandita l’acqua in bottiglia e viene servita gratuitamente acqua in caraffa filtrata e mineralizzata con sistemi di trattamento BWT.

Informazioni utili

CoffeeStorming. Idee di caffè in movimento

Vittorio Veneto 18 – Albenga (SV)

Aperto da lunedì a venerdi dalle 7:00 alle 19:00 – sabato dalle 8:30 alle 19:00.

 

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The Milan Coffee Festival, il richiamo dello specialty
Al Superstudio Più l’evento internazionale che fa incontrare la new wave del caffè e la tradizione dell’espresso italiano. Biglietto gratuito per gli addetti ai lavori

Dopo due anni, torna dal 12 al 14 novembre presso Superstudio Più di via Tortona a Milano, The Milan Coffee Festival, l’evento internazionale dedicato ai coffee lover e ai professionisti del caffè. Ai primi è dedicata la prima giornata, mentre professionisti e operatori di settore potranno accreditarsi alle due giornate di domenica 13 e lunedì 14 novembre con un ricco palinsesto di eventi, performance e manifestazioni.

Gli addetti ai lavori possono richiedere un biglietto gratuito per le giornate a loro dedicate al link www.milancoffeefestival.com/accreditation.

 L’evento, organizzato sulla scia del successo delle manifestazioni di Londra, Amsterdam e New York, permette di conoscere i produttori di attrezzature professionali e vivere due giornate all’insegna del confronto, della scoperta di novità e tendenze sul tema caffè e sul mondo della caffetteria, grazie anche a numerose esperienze proposte dalle aziende partner: La Marzocco, Faema, Brita, Alpro, LaCimbali, Slayer, Grindie, 1895 Coffee Designers by Lavazza, Sage, Cafezal, Smirnoff, Monin, Mr Black, Mumac Academy, Sca e Sum-up.

Il mondo del caffè e quello del bar sono in continua evoluzione e questa terza edizione del Milan Coffee Festival è nuovamente l’occasione per scoprire in quale direzione si muovono e «colmare il divario tra la ‘new wave’ del caffè artigianale e la tradizione tutta italiana dell’espresso» ha dichiarato Ludovic Rossignol-Isanovic, co-founder di Allegra Events e ideatore del progetto. Nel nostro Paese, dove il caffè espresso è una consuetudine radicata, un gruppo sempre più numeroso di baristi e di torrefattori artigianali diffonde la cultura degli specialty creando nuove opportunità di business. E al contempo, sempre più locali guardano con attenzione l’evoluzione del settore e inseriscono caffè di qualità e nuovi metodi di estrazione accanto al classico espresso.

Sono oltre 10mila i visitatori attesi a questa nuova edizione, che al momento espositivo unisce numerose competizioni e performance.

Come l’area interattiva Latte Art Live con laboratori pratici, esibizioni e sfide legate alla disciplina della latte art;

The Lab, realizzato con Mumac Academy e Sca Italy, propone appuntamenti e laboratori che prendono in esame le ultime tendenze;

la Global Coffee School Live di Sage guida attraverso dei workshop alla realizzazione di un espresso perfetto, al perfezionamento della propria latte art e alla preparazione di cocktail a base caffè;

The Roaster Village è il luogo in cui incontrare numerosi piccoli torrefattori italiani e degustare i loro specialty coffee.

Il contest. Torna con un format tutto nuovo The Roast Master, il contest sull’arte della tostatura del caffè che vede la partecipazione dei migliori torrefattori italiani che si sfidano in squadre di tre, in una serie di testa a testa a eliminazione diretta, cimentandosi in quattro diverse discipline: The Espresso Smackdown, The Latte Art Showdown, The Brew Faceoff e The Signature Drink. A esaminarli una giuria di esperti.

In chiusura di giornata, gli aperitivi a base caffè proposti da Cafezal, Mr. Black e Smirnoff.

Gli addetti ai lavori possono richiedere un biglietto gratuito per le giornate del 13 e 14 novembre al link www.milancoffeefestival.com/accreditation.

 

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