Salsa Vaniglia pronta all’uso, la novità cameo Professional
Una crema inglese gustosa, pratica e ready to eat. Dall’etichetta pulita, è perfetta da utilizzare come base per un’infinità di preparazioni

Gustosa, comoda, pratica e ready to eat. È la Salsa Vaniglia, la novità che va ad ampliare la già ricca gamma di proposte cameo Professional per il mondo dei locali (leggi Da cameo Professional i preparati per dolci a “effetto WOW”!).

Dall’etichetta pulita, con una ricetta realizzata con materie prime di altissima qualità, come latte intero, panna e bacche di vaniglia macinate e ben visibili, la Salsa Vaniglia è una crema inglese densa e profumata, caratteristiche che ne fanno una base per infinite preparazioni. È perfetta per creare mousse, bavaresi, semifreddi, gelati e tartufi al cioccolato. Ma è ideale anche per accompagnare torte da forno, strudel, torta di mele, sbrisolona, ciambelle, biscotti cantucci, lingue di gatto, gelati e semifreddi e indimenticabile sulla frutta fresca.

Senza glutine e adatta anche a menu vegetariani, è una crema trasversale sia per il pubblico al quale si può proporre sia per utilizzo, a caldo e a freddo, ed è fornita in un pratico brik da 1 lt (cartone da 12 confezioni). La praticità del prodotto si estende anche alle modalità di conservazione e preparazione. Il trattamento termico UHT la rende un prodotto ambient, che si conserva in luogo fresco e asciutto (non refrigerato) con una lunga shel life di ben 9 mesi.

Microondabile e stabile a bagnomaria, è quindi facilmente utilizzabile da tutte le tipologie ristorative, ed è stata creata da cameo Professional guardando in particolare alle esigenze di bar e format di ristorazione veloce con attrezzature e layout di produzione/somministrazione molto ridotti, perché è pronta da servire.

Il consiglio dello chef cameo Professional: per ottenere applicazioni di tendenza, provala con il sifone!

 

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Nasce per esaltare le note del Ruchè la Grappa 7.0 Le Origini di Mazzetti
La nuova grappa della distilleria piemontese è una riserva millesimata ottenuta dalle sole vinacce della Vigna del Parroco, il vigneto più storico di Ruchè

Il vitigno Ruchè è un’icona del Monferrato grazie alla sua forte identità e all’aura di rarità conferitagli dalla coltivazione limitata a sette comuni del Nord-Astigiano: Castagnole Monferrato, Montemagno, Grana, Portacomaro, Refrancore, Scurzolengo e Viarigi. E proprio questo vitigno è il grande protagonista della novità firmata Mazzetti d’Altavilla: la Grappa 7.0 Le Origini.

La nuova grappa si caratterizza per la particolarità di essere ottenuta esclusivamente da vinacce di uve dei filari della “Vigna del Parroco”, oggi il vigneto con i ceppi più antichi di Ruchè esistenti in tutta l’area di produzione. Vigneto così ribattezzato perché parte delle terre del beneficio parrocchiale curate da don Giacomo Cauda, il parroco giunto nel 1964 a Castagnole Monferrato, principale paese di produzione di questo nettare, salvando così il Ruchè dalla scomparsa. Ma non solo, perché il prete contadino con le sue bottiglie Ruché del Parroco fu anche il primo a credere nel futuro del vino rosso dal profumo intenso che si otteneva da quelle uve e che oggi ha conquistato i palati degli intenditori di tutto il mondo.

A questa storia rende omaggio Mazzetti d’Altavilla con la Grappa 7.0 Le Origini, nata in collaborazione con l’Azienda Ferraris Agricola di Luca Ferraris, attuale proprietaria degli storici filari impiantati quasi 60 anni fa. Prodotto in serie numerata, il nuovo distillato è una grappa riserva millesimata: quella appena lanciata è ottenuta con vinacce della vendemmia 2019 ed è disponibile in sole 2700 bottiglie. Vinacce del solo storico vitigno che vengono distillate dalla storica distilleria piemontese con metodo discontinuo in alambicchi di rame a vapore diretto.

Pura espressione del vitigno

La grappa viene quindi fatta invecchiare per 24 mesi in barriques. «La scelta di un tempo di invecchiamento contenuto nasce dalla volontà di dare struttura e complessità al prodotto, ma senza andare a coprire le caratteristiche tipiche del vigneto – spiega a bargiornale.it Silvia Belvedere Mazzetti, direttore commerciale e marketing di Mazzetti d’Altavilla -. Il progetto della Grappa 7.0 Le Origini è nato infatti nel 2019 dalla volontà di valorizzare al massimo il Monferrato e la sua storia, lavorando sul Ruchè che rappresenta un emblema del territorio e ne racconta le radici vitivinicole e culturali. Abbiamo quindi realizzato una grappa da singolo vigneto, il più antico, che esprime al meglio l’unicità di questo vitigno molto particolare e aromatico, con le sue note floreali di rosa e viola e leggermente speziate». Altra particolarità del nuovo prodotto il grado alcolico del 44%, numero che rimanda al parallelo in cui sorge la Vigna del Parroco.

Ma da sempre l’attenzione e la valorizzazione del territorio caratterizzano l’attività di Mazzetti d’Altavilla, che da tempo aveva già acceso i riflettori anche sul Ruchè. La nuova grappa può essere infatti considerata come un’evoluzione della 7.0 Barricata di Ruchè (leggi Tris di medaglie per Mazzetti all’International Wine & Spirit Competition) già creata nel 2016 per trasmettere anche attraverso il linguaggio moderno dei numeri gli elementi cardine del vitigno. Il numero 7 richiama infatti le altrettante generazioni di distillatori Mazzetti d’Altavilla e i comuni nei quali maturano le uve di Ruchè di Castagnole Monferrato. Mentre lo 0 i chilometri percorsi dalle vinacce per raggiungere la grapperia.

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Lavazza e i Coffee Defenders per diffondere il buon caffè sostenibile
La community dei baristi consapevoli e dei clienti coffee lover si è riunita a Torino in occasione del Salone del Gusto Terra Madre

La rinnovata partnership con Terra Madre Salone del Gusto, attiva sin dalla prima edizione nel 1996, e lo svolgimento della sua 14 edizione sul tema della Rigenerazione (un rinnovamento radicale che coinvolge tutta la filiera alimentare affinché il cibo diventi motore di un cambiamento positivo), è stata per Lavazza l’occasione per riunire a Torino per la prima volta i Coffee Defenders. Si tratta della community di baristi consapevoli che, con i clienti coffee lovers, diffondono la cultura del buon caffè sostenibile: ai convenuti è stato annunciato l’inizio di un progetto e il lancio delle nuova miscela La Reserva de ¡Tierra!.

Lavazza si è fatta così portavoce dell’importanza delle relazioni umane, individuando nel caffè un’occasione di rigenerazione che passa dal suolo, con pratiche agricole sostenibili, all’importanza dello scambio per la consapevolezza delle persone. L’obiettivo è trasmettere a tutti gli attori coinvolti nella filiera – dai coltivatori ai consumatori – la rilevanza del cambiamento di mano in mano, ovvero di un circolo virtuoso che parte da chi coltiva e lavora il caffè fino per arrivare a baristi, chef e consumatori finali, che permetta un passaggio di esperienze e conoscenze che renda parte di un cambiamento concreto e per diffonderne la cultura.

Così facendo, la sostenibilità si evolve, grazie al contributo di tutte le persone che condividono gli stessi valori e che partecipano attivamente al fine di non interrompere una catena che è fatta di passione, di consapevolezza e di fiducia.

L’invito rivolto ai Coffee Defender è a collaborare per diventare attori del cambiamento di mano in mano: parte del loro impegno consiste nel promuovere la consapevolezza che un caffè è davvero buono quando è di qualità eccellente e sostenibile.

Si è poi passati alla degustazione in anteprima della miscela La Reserva de ¡Tierra! Cuba (un’anteprima in edizione limitata fu presentata nel 2019), certificata biologica con una storia tracciabile attraverso la tecnologia blockchain e con un packaging riciclabile; sarà disponibile sul mercato da gennaio 2023.

Sviluppate per il canale del fuoricasa, le miscele Lavazza La Reserva de ¡Tierra! sono ideali per diffondere la cultura del buon caffè, nato da un progetto internazionale di responsabilità sociale che vuole migliorare le condizioni ambientali e le tecniche produttive dei coltivatori di caffè (offrendo dunque un miglioramento anche da un punto di vista sociale), ma anche dalla visione della Fondazione Lavazza nei confronti di progetti di sostenibilità.

La prima reunion dei Coffee Defenders si è conclusa con lo showcooking delle chef Gloria Clama e Tracy Eboigbodin e con la degustazione di alcuni coffeetail ideati  dal bartender Marco Riccetti, in collaborazione con gli esperti del Training Center Lavazza.

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Festival di teatro e danza al Teatro degli Atti: Le voci dell’anima

da mercoledì 21 settembre a domenica 2 ottobre 2022

Teatro degli Atti, via Cairoli 42 – Rimini centro storico

XX edizione: – “So tutto io”

Compie 20 anni il Festival di teatro e danza “Voci dell’Anima”, a cura di Teatro della Centena, che celebra questo importante anniversario con una ventina di spettacoli di teatro e danza, per un totale di nove giorni. 
Il tema di quest’anno porta il titolo ‘So tutto io’. La rassegna diretta da Maurizio Argan e Alessandro Carli coinvolgerà più di venti performer, in concorso per aggiudicarsi il premio Voce dell’ Anima 2022.
Ogni sera al Teatro degli Atti a partire dalle 20:30 sarà possibile assistere a due/tre spettacoli, con un biglietto unico al costo di 13€ (ridotto 9€, per studenti e over 65). È possibile sottoscrivere un abbonamento, direttamente in teatro, al costo di 50€ per tutti gli spettacoli o al prezzo di 30€ per quattro serate a scelta.

Orario: 
Orario spettacoli: dalle ore 20.30 alle 23.00

Ingresso: 
a pagamento

Tariffa d’ingresso: 
singole serate: da 9 a 13 € – Abbonamenti da € 50 a € 30

Telefono: 
333 8870576 – 0541 793824 (teatro Atti)