Cocktails for the Amazon, la nuova iniziativa di Canaïma per l’Amazzonia
Con il nuovo progetto contro la deforestazione verrà piantato un albero per ogni drink a base del gin super premium. 17 i locali italiani coinvolti nella nuova iniziativa

C’è ancora l’arte della miscelazione al centro di Cocktails for the Amazon, la nuova iniziativa a tutela dell’Amazzonia lanciata da Canaïma con Compagnia dei Caraibi, importatore e distributore esclusivo per l’Italia del gin super premium che nasce proprio nella foresta polmone del mondo (leggi Canaïma Gin, nasce in Amazzonia la nuova esclusiva di Compagnia dei Caraibi). Iniziativa che vede le due realtà in prima linea contro la deforestazione dell’Amazzonia e a difesa delle comunità indigene che la abitano.

La nuova sfida è piantare un albero per ogni cocktail a base Canaïma di venduto in diversi locali a livello mondiale che condividono l’approccio sostenibile e, per l’Italia, la corporate social responsability di Compagnia dei Caraibi. Altro partner dell’iniziativa è Saving the Amazon, organizzazione colombiana con la quale il brand collabora stabilmente fin dalla nascita, e che combina tecnologia, applicazioni mobili e il potenziale umano delle comunità indigene per combattere la distruzione della Foresta, attraverso un programma di rimboschimento. In pratica per ogni cocktail venduto fino al prossimo 5 ottobre, il brand donerà all’ong un albero che verrà piantato dalle stesse comunità indigene che se ne prendono cura per 36 mesi, il tempo necessario affinché l’albero riesca a sopravvivere da solo.

I locali italiani di Cocktails for the Amazon

Per quanto riguarda la Penisola nel progetto sono stati coinvolti 17 cocktail bar da nord a sud per sensibilizzare i consumatori alla tematica ambientale amazzonica e contribuire a raggiungere il grande traguardo finale: raggiungere a livello globale la ripiantumazione di 10.000 alberi.

I locali che hanno aderito all’iniziativa, e che hanno ricevuto un kit conta cocktail in matriale riciclabile, sono: Agua Sancta, Bob, Chinese Box, Scott bar a Milano, Daiquiri Cocktails Bar di Cormano (Milano), Dispensa e NAt Cocktail House a Torino, Cambusa di Torre a Mare (Bari), Hagakure Noh Samba di Bari, La Pesa di Varazze (Savona), Malea Cocktail Bar di Roseto degli Abruzzi (Teramo), Seta Garden di Giulianova (Teramo), PuntoG di Caserta, Speakeasy 1920 di Belluno, Spirito di Brindisi, Velluto di Bologna.

Cocktails for the Amazon si aggiunge a una serie di progetti che hanno visto quest’anno Canaïma protagonista nella tutela dell’Amazzonia con il Green Month, un mese di attività tra maggio e giugno legate ai temi della sostenibilità e dell’ecologia in concomitanza con la Giornata mondiale delle api, la Giornata mondiale dell’ambiente e la Giornata mondiale delle foreste pluviali (leggi Amazonian G&G, il drink che chiude il Green Month di Gin Canaïma).

 

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Flavio Dacomo è il Draught Masters Stella Artois 2022
La recente edizione del concorso di spillatura Draught Masters Stella Artois ha visto la partecipazione di dieci finalisti selezionati su 509 iscritti di tutta Italia.

Organizzato da AB-InBev (multinazionale birraria con in portafoglio la birra belga Stella Artois), l’ultima edizione del concorso Draught Masters Stella Artois 2022 per il miglior spillatore è stato vinto da Flavio Dacomo del Ritual Café di Villanova Mondovì (Cuneo).

L’evento si è tenuto alle Officine del Volo di Milano e ha visto affrontarsi dieci finalisti provenienti da tutta Italia (in ordine di gara):
Gianluca Migala – Fadò Murphy’s Pub di Vicenza
Fabio Rosatti – Gol D. Roger Club di Pinerolo (Torino)
Gabriele Bencreati – Antivist Craft Beer & Burgers di Pontedera (Pisa)
Yuri Bettin – Bar Black Ice di Trento
Francesco Stanzione – Donegal Irish Pub di Frattamaggiore (Napoli)
Pasquale Anastasia – Enfant Prodige di Cumiana (Torino)
Marco Rinero – Jocasta di Peveragno (Cuneo)
Stefano Fontana – Metheglin Pub di Bibbiano (Reggio Emilia)
Flavio Dacomo – Ritual Café di Villanova Mondovì (Cuneo)
Moira Martinelli – Urban Revolution Pub di Curno (Bergamo).

Presentato dall’eclettico e simpatico chef Simone Rugiati, il concorso si è tenuto presso le Officine del Volo di Milano (via Mecenate) e si è svolto in tre round (da 10, 6 e 3 concorrenti).
Due i giurati tecnici: Tom Robberechts, zythologist, beer trainer e direttore visite del birrificio Stella Artois di Leuven (o Lovanio, città a est di Bruxelles, Belgio) e Allaine Schaiko, Global Brand Ambassador Stella Artois.
La giuria del gusto invece era composta da altri esperti di settore: i giornalisti Maurizio Maestrelli e Giuliana Valcavi, il vincitore della scorsa edizione del Draught Masters Italia e Ambassador Stella Artois 2021 Carmine Monaco del Bar Capri di Battipaglia (Salerno), il Modern Trade Director Italy di AB-InBev Borja Echaniz.

Come si è svolto il concorso

La valutazione ha riguardato l’esatta spillatura di due calici di birra da 40 cl di Stella Artois da eseguire secondo il rituale belga in vari step:
purificazione del calice vuoto con acqua corrente nel lavandino di servizio,
spillatura alla spina,
controllo della formazione della corona di schiuma,
rimozione della schiuma in eccesso con taglio eseguito con spatola (la corona di schiuma deve essere alta solo 3 cm),
pulizia esterna del calice con tuffo nel lavandino di servizio (senza far traboccare la birra),
controllo del calice in controluce,
presentazione su banco.
Quindi è stata la volta di portare i calici al tavolo della giuria del gusto.
Dopo una serie di seminari relativi a vari aspetti su marketing di settore, canale Horeca, Digital e Food & Beverage, il concorso ha visto la riduzione da dieci a sei concorrenti con il miglior punteggio: Gabriele Bencreati, Francesco Stanzione, Marco Rinero, Stefano Fontana, Flavio Dacomo e Moira Martinelli. Con una ulteriore selezione ridotti poi a tre: Flavio Dacomo, Francesco Stanzione e Marco Rinero.

All’ultima selezione, basata anche su domande di cultura birraria, Flavio Dacomo quindi è stato eletto Draught Masters Stella Artois 2022 e diventerà come previsto Ambassador Stella Artois per il 2022. La simbolica consegna di un grande assegno vale un viaggio in Belgio, con una visita al grande e storico (1366) birrificio di Stella Artois a Leuven e una robusta fornitura in fusti di birra. Anche i distributori Punto Bere di Canelli (Asti) della famiglia Cerutti che riforniscono il locale del vincitore hanno ricevuto un assegno analogo.

Il vincitore Flavio Dacomo con il team del distributore Punto Bere

Da notare che la scorsa edizione Flavio Dacomo aveva mancato per pochi punti il primo posto, qualificandosi solo in seconda posizione. Tramite un veloce referendum tra tutti i partecipanti all’evento (un centinaio di persone) che erano in platea, il premio della critica è andato a Francesco Stanzione.

Un bilancio dell’iniziativa

La sfida per individuare il Draught Masters 2022 è partita a febbraio, raccogliendo 509 iscrizioni, poi ridotte a 50 selezionati. I partecipanti hanno dovuto quindi inviare un video delle proprie capacità di spillatura e seguire una serie di contenuti social a fini informativi e formativi, creando apposite community su Facebook, WhatsApp e Instagram.

Particolare soddisfazione è stata espressa dal Country Director e Amministratore Delegato di ABInBev Italia, Arnaud Hanset e dal Direttore Vendite Horeca Matteo Tremolada.

«Ab-InBev è alla ricerca continua di talenti – ha precisato l’ad Arnaud Hanset – e Draught Masters è un’occasione speciale per premiare chi, con la passione del proprio lavoro, permette di esaltare il gusto autentico di Stella Artois. Vogliamo crescere insieme ai clienti, riconoscendo l’eccellenza di quegli spillatori che animano i migliori bar italiani. Gusto e qualità: un’accoppiata che racconta ciò in cui crediamo e che ricerchiamo anche attraverso iniziative come questa».
Finalisti e pubblico hanno infine festeggiato il vincitore con un ricco rinfresco accompagnato dal trio musicale Italian Swing Frequency.

AB-InBev, protagonista mondiale della birra

ABInBev è la società leader mondiale della birra, quotata in borsa e con sede a Leuven, in Belgio. La produzione riguarda un numeroso gruppo di ottime birre, utilizzando gli ingredienti naturali più pregiati, da gustare in modo responsabile. Partito con radici europee con il birrificio Den Hoorn (1366) a Leuven, in Belgio, ribattezzato nel 1717 Stella Artois dal nuovo proprietario Sebastian Artois, oggi AbInBev è un produttore geograficamente diversificato, con una presenza bilanciata nei mercati sviluppati e in quelli in via di sviluppo. Il portfolio conta oltre 500 brand, ne citiamo solo i principali:

Marchi globali: l’americana Bud, la messicana Corona Extra, la belga Stella Artois.
Marchi multi-paese: la tedesca Beck’s, la sudafricana Castle, le belghe Hoegaarden e Leffe.
Marchi locali: la colombiana Aguila; le brasiliane Brahma, Skol e Antarctica; le americane Bud Light e Michelob Ultra; la sudcoreana Cass; le belghe Cristal, Jupiler e Victoria; le cinesi Harbin e Sedrin; la messicana Modelo Especial; l’argentina Quilmes.

I dipendenti sono circa 164.000, di cui 12.000 solo in Europa. Può contare su uffici e birrifici in 18 Stati dell’UE, compreso il Global Innovation Centre che ha sede a Leuven, in Belgio.

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Al via a Padova la prima di Barnext
Il 26 e 27 settembre negli spazi di Padova Exhibition debutta la nuova manifestazione B2B dedicata al comparto dei bar e della piccola ristorazione. Una vetrina di innovazione con un ricco programma di eventi e proposte formative per tracciare il futuro del settore

Sta per scattare l’appuntamento con Barnext, il nuovo evento B2B dedicato a tutto il variegato mondo che sta “dietro al bancone”, per esplorare le tendenze e le innovazioni che attraversano il mondo del bar e della piccola ristorazione. La manifestazione, promossa da Padova Hall è in programma lunedì 26 e martedì 27 settembre negli spazi di Padova Exhibition (il quartiere fieristico di Padova).

Una due giorni pensata per favorire l’incontro fra domanda e offerta e massimizzare le occasioni di business per un settore attraversato da una profonda trasformazione. Non una vetrina o una fiera tradizionale, ma un evento che mixa formazione, momenti di matching e innovazione.

Saranno oltre 180 gli espositori presenti negli spazi del padiglione 11, con molti dei grandi marchi del settore del food e beverage e non solo, che presenteranno la loro offerta, spaziando dai vini di qualità ai nuovi prodotti per la colazione ai gelati, dalle proposte per gli apertivi al mondo della birra fino alle attrezzature e ai servizi per il settore horeca.

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Le quattro aree della manifestazione

Quattro i macrosettori al centro della kermesse. Uno spazio significativo, tutto all’insegna della qualità e della varietà dell’offerta, sarà dedicato al food, con i prodotti e servizi per il bar. La stessa ricchezza e qualità di proposte caratterizzeranno anche l’area beverage, dalla birra ai distillati, dalla miscelazione ai nuovi trend analcolici, includendo anche impiantistica e attrezzature.

Nello spazio WineNext, il focus sarà sulle proposte per la ristorazione dei produttori del mercato vitivinicolo di fascia medio-alta, con l’obiettivo di favorire il matching fra i ristoratori e i produttori di etichette di qualità. Una piccola area sarà dedicata anche alle realtà dei microbirrifici, con una selezione di realtà premiate da Unionbirrai.

Largo poi all’innovazione con il Barnext Innovation Village (area future) con le proposte destinate a disegnare il futuro dei locali. Qui si troverà una selezione di 10 soluzioni innovative che percorrono il settore, in lizza per l’assegnazione dell’Innovation Village Award, che sarà assegnato nel corso della finale martedì 27 (ore 13.30): dalla piattaforma per accompagnare  i bar e ristoranti nel metaverso al portale per ordinare piatti contemporaneamente da cinque brand della ristorazione fino alla birra artigianale pensata per gli sportivi, ricca di maltodestrine e poco calorica (a questo link tutte le startup presenti).

Un ricco programma di eventi

Ricchissimo anche lo spazio dedicato alla formazione, altro punto forte della kermesse, con oltre 20 appuntamenti in due giorni, organizzati con il supporto dei partner Doreca e D’Alessio Food e Aibes (Associazione italiana barmen e sostenitori), che offriranno una panoramica sulle nuove tendenze del food e del beverage.

Tra quelli in programma lunedì 26, per citarne alcuni, l’incontro Alternatives to Espresso, per esplorare i nuovi trend della caffetteria con uno sguardo ai nuovi target di clientela, La colazione di tendenza, per innovare senza sprechi le proposte per il primo pasto del giorno, il seminario di Matteo Telaro su come attirare e trattenere i migliori collaboratori, quello con Roberto Pellegrini sul vermouth, con Gianluca Fraccascia sulla miscelazione con Prohibito, e ancora gli incontri sulle attrezzature per la preparazione di un’offerta food al bar, la preparazione dei poke.

Mentre per martedì 27, gli appuntamenti prevedono tra gli altri, l’incontro con Fabio Spina sull’universo dei conumatori, l’importanza di conoscerne le esigenze per aumentare le vendite, con Renzo Eliseo su come differenziare il proprio brand, per contnuare con le masterclass sul dessert, sull’uso del caffè in miscelazione, e sul mondo birra (qui per il programma completeto) .

Sempre martedì 27 sono in calendario le premiazioni di Padova Cocktail Trophy, il nuovo contest promosso da Padova Hall e Aibes Veneto aperto a tutti i baristi di Padova che decreterà la miglior ricetta originale di “aperitivo Padovano”.

Come partecipare a Barnext

La manifestazione si tiene a Padova Exhibition il 26 e 27 settembre.
L’ingresso è riservato agli operatori del settore ed è gratuito.
Per maggiori info: www.barnext.it

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