Lucano mette le mani su Giass Gin
Il gruppo prosegue il percorso di espansione e acquisisce il 35% del marchio del primo London dry milanese, che porta in dote altri due gin premium e un amaro

Un altro tassello si aggiunge alla strategia di Lucano 1894 di imporsi come polo d’eccellenza nel comparto degli spirit made in Italy. Il gruppo che produce il noto Amaro è infatti entrato nel capitale sociale di Giass Milano Dry Gin, il London dry nato sotto la Madonnina. Più nello specifico, il gruppo ha rilevato una quota del 35% di Giass con l’obiettivo nei prossimi anni di arrivare al controllo completo della società.

La nuova operazione segue all’acquisizione, lo scorso dicembre, di Mancino Vermouth, brand noto nel mondo per i suoi vermouth artigianali (leggi Colpo Mancino per Lucano: acquisito il brand di vermouth artigianali), arricchendo il portafoglio di Lucano di una selezione di gin di nuova generazione prodotti secondo tradizione, ma non solo.

London Dry premium artigianale

Fondato da 5 amici, i fratelli Andrea e Simone Romiti, Richard D’Annunzio, Francesco Braggiotti e Francesco Niutta, il giovane marchio milanese (Giass nel dialetto meneghino significa “ghiaccio”) vanta nel suo catalogo tre referenze di gin premium e un amaro, prodotti artigianalmente in una storica distilleria del Trentino utilizzando solo ingredienti naturali.

Primo nato del marchio è il Giass London Dry Gin (alc 42% in vol) un gin dal carattere complesso, realizzato con 18 selezionate botaniche, provenienti principalmente dal Nord Italia e in particolare dalla fascia dolomitica. Oltre alla classica base di bacche di ginepro, queste comprendono semi di coriandolo e radice di angelica, si aggiungono la mela golden e la scorza di arancia essiccate naturalmente a bassa temperatura, che danno le note floreali e petali di rosa, fiori di camomilla, di violetta, di arancio e karkadè, che conferiscono il ricco apporto floreale. A queste si aggiungono il cipero, le foglie di menta e i semi di finocchio, con le loro note minerali, foglie di verbena, semi di cardamomo e foglie di melissa per le note citrate e, infine, cassia e timo per le note legnose.

Le botaniche vengono infuse a freddo per tre giorni prima della distillazione, che avviene usando alcol etilico solitamente di frumento al 96% in un alambicco Charentais, interamente in rame. Al distillato così ottenuto, viene aggiunta acqua pura di montagna per portarlo alla gradazione finale; segue un periodo di riposo di 7 giorni in cisterne inox, quindi il filtraggio tramite pannelli di cellulosa naturale e, infine, l’imbottigliamento.

Con questo prodotto Gruppo Lucano completa la sua offerta per la realizzazione di un perfetto Negroni, composto con Amaro Lucano Anniversario, Mancino Vermouth Rosso Amaranto e Giass London Dry Gin (la ricetta completa in fondo all’articolo).

La gamma di gin

Altra referenza Giass è il Navy Strength Gin, che del primo nato è la versione declinata nella formula Navy Strenght, che prevede un grado alcolico del 57% e che presenta un profilo più potente e aromatico.

La gamma di gin si completa con Giass Gin della Casa (alc 40% in vol) un distilled gin realizzato sempre con le 18 botaniche dei due distillati precedenti. A caratterizzarlo i sentori di agrumi e di mela verde, seguiti da rimandi alle bacche di ginepro, accompagnate da sfumature floreali, un bouquet che apre a un assaggio equilibrato, deciso e di lunga persistenza, impostato su note di coriandolo, erbe aromatiche e mandorla.

C’è anche l’Amaro

Infine, l’Amaro Giass (alc 28% in vol): anche in questo caso protagniste sono le stesse botaniche utilizzate nei gin, infuse e distillate e il tutto poi miscelato con zucchero e una soluzione idroalcolica a freddo. Da servire liscio o con ghiaccio, si fa apprezzare per il gusto complesso, morbido e profondo, con una vena amaricante in perfetta armonia con note erbacee e speziate. Al naso sprigiona intensi sentori che vanno dalle note fruttate e floreali a quelle più aromatiche di erbe e spezie.

Tutti i prodotti Giass sono custoditi in un’elegante bottiglia con etichetta serigrafata sul vetro, ispirata ai disegni geometrici della Galleria Vittorio Emanuele con il logo che richiama una “vedovella”, la tipica fontanella di Milano.

La ricetta

Negroni Lucano
Ingredienti:
25 ml Amaro Lucano Anniversario, 30 ml Mancino Vermouth Rosso Amaranto, 25 ml Giass London Dry Gin
Preparazione:
build
Bicchiere:
tumbler basso

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All’Hanky Panky di Città del Messico l’Art of Hospitality Award 2022
Lo speakeasy messicano si è aggiudicato il premio speciale di The World’s 50 Best Bars assegnato al locale che offre la migliore esperienza di ospitalità

Arrivato il primo verdetto de The World’s 50 Best Bars. L’Academy che stila la classifica dei migliori bar del mondo ha rivelato il vincitore dell’Art of Hospitality Award, il premio assegnato al locale che offre la migliore esperienza di ospitalità. Premio andato all’Hanky Panky di Città del Messico.

Tra i premi speciali del circuito dei World’s Best, l’Art of Hospitality Award è stato istituito nel 2020 per mettere l’accento sull’importanza dell’ospitalità nell’esperienza bar, un aspetto ce rappresenta un valore aggiunto fondamentale per un locale. Lo scorso anno il prestigioso riconoscimento è andato al Salmon Guru di Madrid (leggi Il Salmon Guru di Madrid campione mondiale di ospitalità), mentre nel 2020 al Maybe Sammy di Sydney (leggi Il team italiano del Maybe Sammy premiato con l’Art of Hospitality Award).

Lo speakeasy messicano

Quest’anno campione di ospitalità è stato incoronato il locale messicano che prende il nome dal grande classico creato all’inizio del Novecento a The Savoy di Londra dalla regina della miscelazione Ada Coleman. Fondato da Walter Meyenberg e piazzatosi al 12° posto nell’ultima classifica dei World’s 50 Best Bars, l’Hanky Panky è uno speakeasy moderno, che rispetta tutti i canoni del genere: uno spazio dall’atmosfera intima, con luci soffuse, lungo bancone in marmo con sedute in pelle rossa, dove l’unico modo per entrare, e scoprire l’indirizzo, è effettuare una prenotazione sul sito web o tramite social.

Capofila della nuova era della miscelazione messicana (leggi Hanky Panky, la casa della new mixology messicana), l’Hanky Panky sin dall’origine si è segnalato per la qualità dell’offerta e l’ospitalità, grazie al talento del suo team guidato dall’head bartender Ismael Pollo Martínez e dalla bar manager Georgina Barbachano. Il nuovo menu Passport è aperto dal superclassico della Coleman e raccoglie classici reinterpretati in modo originali secondo influenze e suggestioni raccolte dal team nel corso dei viaggi fatti nell’ultimo anno. Un esempio di queste rivisitazioni è Grasshopper Gibson, preparato con vermouth dry e succo di cipolle sottaceto.

Qualità fa rima con ospitalità

Ma ingrediente fondamentale del successo del locale è il senso di ospitalità, valore che fa parte del dna dell’intero team e che si traduce nell’estrema attenzione e cura rivolta al cliente. «Il mio primo ricordo di ospitalità è quando mia madre mi ha messo a sedere sul seggiolone, ha cucinato per me il pasto e me lo ha servito e infine mi ha baciato sulla fronte. Quella sensazione meravigliosa è ciò che l’ospitalità significa per noi: vogliamo che ogni singola persona si senta speciale e amata», ha spiegato la filosofia del locale il suo fondatore Meyenberg.

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PureBrew di Victoria Arduino estrae al meglio caffè e tè
Al CaffèCultureShow di Londra l’Azienda di Belforte del Chienti (MC) presenta nuove applicazioni della sua tecnologia per estrazioni a filtro

CaffèCultureShow è l’evento britannico per il mondo del caffè e dei bar. Si svolge l’1 e 2 settembre presso il Business Design Centre a Londra, ospita numerosi brand internazionali e presenta un calendario fitto di eventi, tra cui le finali nazionali Sca UK di Latte Art e Coffee in Good Spirits.

Victoria Arduino è presente con uno stand al cui interno vi sono quattro stazioni di caffè e si propone di mostrare ai baristi come migliorare il flusso di lavoro, aumentare la produttività e raggiungere l’efficienza lavorativa: obiettivi oggi più che mai importanti.

Un’area dello stand è dedicata alla macinatura con Black Eagle Maverick e Mythos e all’esperienza della Pure Brew Technology, un metodo innovativo che permette di estrarre il caffè sia in modalità espresso sia filtro. In quest’ultimo caso l’estrazione avviene senza pressione e utilizzando un filtro conico a doppia maglia brevettato dall’Azienda di Belforte del Chienti (MC) in grado di creare PureBrew, un caffè filtro nuovo, sciropposo e con molto corpo.

Per la prima volta viene presentato il nuovo metodo applicato al tè, frutto di una ricerca accurata che ha visto gli ingegneri di Victoria Arduino collaborare con un team di esperti per testare diverse varietà di tè e differenti livelli di tostatura di ricette chiare, medie e scure.

Per i test sono stati usati tè verde, tè oolong e tè nero in 4 diversi gradi: dust, fannings, broken leaf e whole leaf. Durante i test hanno scelto la ricetta Pure Brew light come parametro fisso in quanto molto simile all’infusione del tè tradizionale. «Abbiamo usato 4 grammi di foglie per produrre 300 ml di tè, la quantità standard in una caffetteria commerciale – ha dichiarato Lauro Fioretti, product manager di Simonelli Group -. Durante i test sensoriali abbiamo trovato molti punti in comune tra il metodo tradizionale e il PureBrewTea in termini di chiarezza della bevanda e del gusto. Ogni test ha prodotto i profili che ci aspettavamo dal tè verde, dal tè oolong e dal tè nero. Inoltre abbiamo verificato che non c’era contaminazione dei sapori del caffè sul filtro o sulla testata del gruppo dopo il risciacquo sotto la lancia dell’acqua calda».

La nuova tecnologia Pure Brew è totalmente in linea con la missione della European Specialty Tea Association (di cui Victoria Arduino sarà membro da settembre), creando e ispirando l’eccellenza nella comunità dello specialty tea attraverso l’innovazione, la ricerca, l’educazione e la comunicazione.

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