Parte da Termoli il tour italiano dei distretti Campari Soda
Sabato 18 giugno nella cittadina molisana la prima tappa del tour nella Penisola all’insegna dell’aperitivo e del design firmato dal marchio di aperitivi di Gruppo Campari

Parte da Termoli (Campobasso) sabato 18 giugno il tour dei Distretti #SenzaEtichette, il viaggio nella Penisola all’insegna dell’aperitivo e del design di Campari Soda.

Un’iniziativa nata per rafforzare ulteriormente il legame tra il brand di aperitivi di Gruppo Campari e il mondo del design. Un legame che trova le sue origini ben 90 anni fa. Era infatti il 1932, quando Davide Campari imprenditore illuminato e grande appassionato di arte, creava il primo aperitivo monodose della storia, il Campari Soda appunto, e chiedeva all’artista e designer futurista Fortunato Depero di disegnare l’inconfondibile e innovativa bottiglia a forma di calice rovesciato da 9,8 cl che da allora custodisce la bevanda.

E proprio l’iconica bottiglia sarà al centro del tour. Nelle vie della cittadina molisana è stati infatti previso un percorso a cielo aperto che ospiterà le spettacolari installazioni di arredo urbano ispirate alla bottiglietta disegnata da Depero.

Cinque le opere esposte, #SenzaEtichette, #SenzaFormalità, #SenzaFretta, #SenzaAppuntamento e #SenzaPosa, quest’ultima una stanza immersiva che permetterà ai visitatori di entrare nel mondo di Campari Soda e realizzare una foto personalizzata. Opere che metteranno in risalto lo spirito del marchio e consentiranno di interagire direttamente con esse.

Ma non solo. Nell’ambito dell’esperienza unica di design itinerante, non può mancare l’esperienza del bere bene. 14 locali della città offriranno ai propri visitatori un aperitivo #SenzaEtichette in pieno stile del marchio. Inoltre, all’interno dei locali sarà possibile realizzare una gift personalizzata scansionando il Qr code presente sul sottobicchiere. Con quest’ultimo, basta recarsi alle postazioni biciclette targate Campari Soda per stampare e ricevere la propria foto.

Ecco i locali di Temoli che hanno aderito all’iniziativa: Caffè Bellini, Marea Fish Bar, Microbar, Bar Fusion, Only One, Diletta, Malisy, Fez, Rossini, Grecale, Le Delizie del Grano, Diez, Cocco Bill e Parini Illegal Burger.

La tappa successiva del tour #SenzaEtichette è in programma a Catania il prossimo 25 giugno.

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Progettare spazi esperienziali: il 30 giugno la presentazione online del corso di POLI.design
Nell’ambito degli Open Days Online sarà presentato il nuovo corso dedicato alla progettazione di spazi esperienziali per il fuoricasa, brand, aziende dell’intrattenimento e dell’ospitalità, delle fiere e dei servizi

Sono in programma il prossimo 29 e 30 giugno i Digital Open Days di POLI.design. Due giorni di incontri virtuali gratuiti durante i quali verranno presentati ben 18 tra corsi e master che fanno parte della ricchissima offerta formativa della società del Politecnico di Milano. I corsi presentati sono quelli relativi a sette principali aree tematiche: Interior Design and Architecture, Business Design, Communication Design, Cultural Heritage, Digital and Interaction, Fashion Design e Product Design (clicca qui per il programma completo)

Per quanto riguarda il mondo del fuoricasa, da segnalare in particolare l’appuntamento del 30 giugno alle ore 14.15 quando verrà presentato il nuovo Corso di alta formazione Brand and Retail Experience Design, sulla progettazione di spazi esperienziali per brand, aziende dell’intrattenimento e dell’ospitalità, delle fiere e dei servizi. A illustrare il nuovo corso sarà Carlo Meo, che ne è il direttore tecnico. Per assistere alla presentazione basta registrarsi cliccando sul bottone qui sotto.

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OPEN Days Di POLI.design

L’esperienzialità cuore della progettazione

Focus del nuovo corso il tema dell’esperienzialità, ovvero di un approccio incentrato sulla valorizzazione dell’esperienza di consumo del cliente. Un aspetto che ricopre sempre maggiore importanza nella progettazione degli spazi della somministrazione, commerciali, dell’intrattenimento e dei servizi. L’emergenza Covid ha messo in evidenza l’importanza sociale, psicologica e culturale della dimensione esperienziale all’interno dei luoghi fisici, ma al tempo stesso spinge ora a declinarlo secondo nuovi sistemi di senso e significato in linea con la nuova normalità.

La nuova iniziativa di POLI.design nasce dunque per sviluppare cultura e competenza dell’esperienzialità nei settori del brand food e non food, del largo consumo, del lusso accessibile, dell’intrattenimento e dell’ospitalità, delle fiere e degli eventi e dei servizi. Settori per i quali tale dimensione rappresenta un forte elemento per la competitività, ma dove è ancora spesso sconosciuta al management.

Al via il prossimo 17 ottobre, il corso si rivolge a manager (direzione marketing, strategia, retail, commerciale, progettazione e direzione tecnica), progettisti di aziende che operano in tali settori e di aziende del comparto arredo e studenti laureati e laureandi (in Architettura, Disegno Industriale, Ingegneria, Economia, Discipline umanistiche o tecnico-scientifiche) con l’obiettivo di far conoscere le potenzialità del mercato dell’esperenzialità dei luoghi fisici e, quindi, di fornire le competenze nel campo del design thinking, del concept design e dell’experience design. Competenze che permetteranno ai partecipanti di progettare e realizzare uno spazio esperenziale proprio (concept store-format replicabili di insegna) o all’interno di spazi di altri (corner e simili), o in generale di progettare un’esperienza relativa a un brand/prodotto replicabile in spazi fisici.

I quattro moduli formativi

Il nuovo corso è articolato in 4 moduli per un totale di 80 ore (dal 17 ottobre all’1 dicembre 2022, il giovedì e venerdì dalle ore 9 alle 18), che si svolgeranno in modalità “ibrida”, con una parte significativa in presenza, per permettere a tutti i partecipanti di fruire dell’esperienza nella sua pienezza, e una parte in live streaming (con frequenza obbligatoria per l’80% delle ore).

Le lezioni affronteranno il tema del design dell’esperienza applicato agli spazi fisici a 360°. Si tratta infatti di una disciplina con strategie, metodi e competenze proprie, che uniscono gli aspetti valoriali del sistema-prodotto (product, service, communication) e della marca con l’integrazione del mondo digitale (digital experience).

Nel Modulo 1, L’era dell’esperienzialità e il cambiamento dei significati di consumo (16 ore), verranno approfonditi i temi dell’evoluzione dei consumi esperienziali rispetto ai nuovi significato di senso, il loro valore e la loro importanza, i modelli teorici che portano dalla logica di prodotto-commodities a quella di esperienza-memorabilità e l’importanza dell’esperienza fisica.

Tema del Modulo 2, L’attività di concepting come chiave del successo dell’esperienza (16 ore), sarà l’attività di concepting, ovvero la metodologia di progettazione alla base delle esperienze di successo, e che consente di ideare e pianificare ogni aspetto dell’esperienza già a partire dall’origine dell’idea progettuale.

Focus del Modulo 3, Metodi e tools operativi per progettare l’esperienza (32 ore), le fasi del processo di costruzione dell’esperienza, per permettere ai partecipanti di conoscerne il funzionamento e di sapere come costruire il team di competenze utili e necessarie.

Infine, con il Modulo 4, La relazione e l’integrazione tra esperienza fisica e digitale (16 ore), si approfondiranno le potenzialità del digitale da utilizzare in modo integrato con il canale fisico per la realizzazione di esperienze memorabili.

Come partecipare al corso di Poli.design

Per partecipare al corso Brand and Retail Experience Design occorre compilare l’apposito form sul sito di POLI.design. I posti sono 30 e verrà fatta una selezione dei candidati. Le iscrizioni sono aperte fino al 17 agosto, salvo esaurimento disponibilità.

Le lezioni si svolgono presso la sede del Politecnico di Milano – Campus Bovisa, Via Durando 38/a, Milano. Il costo del corso è di 2500 euro + Iva. Chi invia la propria candidatura entro il 15 luglio potrà usufruire dello sconto Early Bird del 10% sulla quota di iscrizione.

Per ulteriori info: info@polidesign.net o telefonare allo 02 2399 7206

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A Milano è l’ora di mosso, piazza aperta con bar e pizzeria per favorire l’inclusione
Al Parco Trotter, a Milano, inaugurato mosso, il nuovo punto di comunità di Lacittàintorno, una piazza aperta con pizzeria, bar, cultura, pratiche di riuso, formazione e inclusione. Co-progettato dal Comune di Milano, Fondazione Cariplo e da un partenariato di cooperative sociali e associazioni con capofila La Fabbrica di Olinda

Milano si arricchisce di un nuovo hub sociale all’insegna dell’inclusività e dell’incontro dove ristorazione e somministrazione giocano un ruolo di locomotiva. Si tratta di mosso, il nuovo Punto di Comunità di Lacittàintorno, il programma di Fondazione Cariplo, in collaborazione con il Comune di Milano, che coinvolge gli abitanti dei contesti urbani fragili nella riattivazione e risignificazione degli spazi inutilizzati o in stato di degrado. Parliamo di uno spazio polifunzionale di 2.400 mq affacciato sul parco Trotter e su via Padova provvisto di 4 padiglioni, con giardino, orti e terrazza. È il risultato finale di un percorso di co-progettazione avviato nel 2018 tra Comune di Milano, Fondazione Cariplo e un’ATI – Associazione Temporanea d’Impresa – composta dalle cooperative sociali La Fabbrica di Olinda, COMIN e Centro Servizi Formazione e dalle associazioni culturali Ludwig e Salumeria del Design, finalizzata alla riattivazione dell’area dell’ex Convitto del Parco Trotter.

 

 

«Finalmente – ha dichiarato Anna Scavuzzo, Vicesindaco del Comune di Milano presente alla recente inaugurazione – il progetto è completo e, insieme ai padiglioni assegnati alla scuola e alle piscine rinnovate, anche l’ex Convitto, con il suo progetto mosso, si apre a nuova vita. Una ricchezza per il quartiere e la città tutta, che è frutto dell’impegno condiviso con Fondazione Cariplo: anni di lavoro hanno costruito con le associazioni una collaborazione innovativa e partecipata, che insieme all’esperienza delle scuole del parco del Trotter apre le porte per essere luogo di incontro, di confronto, di relazioni».

C’e anche una cucina sociale con tanto di spazio riuso

Come dicevamo, la ristorazione gioca un ruolo centrale con il ristorante-pizzeria dotato di 120 coperti all’interno e 100 nel giardino che propone un menu pensato sulla qualità degli ingredienti e attento alla filiera di produzione: gli impasti per pizza e pane sono preparati con farine artigianali semi-integrali e lievito madre naturale a lievitazione controllata. Chi entra da via Padova viene accolto nella portineria sociale che ospita il bar e si affaccia sui Giardini Mosso: qui lavorano fianco a fianco baristi e operatori sociali, tra pane fresco e tante varietà dell’arte bianca che produce la cucina. Accanto al ristorante si trova lo spazio riuso, aperto alla partecipazione del quartiere che funge da entrata ufficiale nel Parco Trotter, dove si colloca lo spazio spettacoli, un’area dove poter ascoltare musica e ballare. Un’elegante scala conduce dall’esterno al primo piano, dove trovano spazio i laboratori sociali e la cucina condivisa, luogo di incontro e scambio dei saperi e sapori del mondo; qui si svolgeranno anche le attività di formazione professionale, in spazi accreditati dalla Regione Lombardia, mentre la sala incontri sarà adibita a convegni ed eventi.

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